HMS Bellona 74 cannoni inglese da 168 ft.

pietro bollani ha scritto:Piccolo step di aggiornamento.
Terminata la spinatura del wale ho dato una prima mano di colore a olio per evidenziare le parti; ho diluito poco, ma ho "tirato" il colore più che potevo.
ecco il risultato:

Che poi tu l'abbia rifatta nera evidenziando le giunzioni e rispettando l'originale ok, ma questa che hai fatto antecedentemente, mi fa letteralmente impazzire, sembra veramente reale, è strabiliante, da vicino sembra una foto scattata da un molo alla murata di una nave vera.

Che roba!!!

Grazie ancora Giulia.
Le foto sono del Marzo 2011 e in effetti mostra un momento di passaggio nell' aspetto del modello. Come avrai capito, ho fatto diverse prove per ottenere un effetto credibile, questa è una delle tante e devo dire che, perquanto storicamente inesatto, la tonalità del legno soddisfaceva anche me... Questo modo di usare i colori ad olio (con patinature, cioè usando il colore da tubetto e asportarlo prima che asciughi con uno straccio) permette infatti di ottenere sfumature molto realistiche.
La base è il legno d' acero e credo di aver usato del terra d' ombra naturale.
Prima di "fare nero" il Wale... Che poi nero non era in verità... Ho fatto altre prove con colori diversi. Ti posto un' immagine mai vista finora (credo) in cui ho steso il terra d' ombra bruciata che credo abbia dato un aspetto ancora più vecchio e usurato all' insieme.

bel lavoro,Pietro, non c'è che dire.
Il bellona fatto da te, è veramente una meraviglia.
ma toglimi una curiosità: di quanti cm. fuori tutto è il tuo modello?
Un salutone,Franco

Ciao Verino.
Al momento, non essendo finito, misura dal coronamento al tagliamare 84 centimetri. Penso crescerà ancora di 2 0 3 centimetri, dipende da alcuni fattori che ancora non ho esaminato (sculture, fanali, polena ecc.).
La larghezza massima è invece di circa 20 centimetri

In questi giorni ho ripreso i lavori sul Bellona.
Non vi sto a tediare con i dettagli, per ora c'è poco da vedere, ho rifatto i sabordi del 2 ponte di batteria (Upper Deck) e ho ridipinto l' incintone (Main Wale).
Prossimamente proseguirò con il rivestimento delle murate, interne ed esterne, delle quali sto tagliando e calibrando i listelli. Spero di farvi vedere il lavoro nei prossimi giorni.

Per la realizzazione dei sabordi, ho costruito un "tubo" in compensato da 4 millimetri fatti circondando un quadrello delle dimensioni della faccia interna del sabordo (mm. 11x12) stando attento al corretto andamento della venatura.
Per evitare l' incollaggio del quadrello al tubo, ho rivestito lo stesso con la plastica per alimenti quindi, asciugata la colla, ho estratto il quadrello ed eliminato i residui della platica. Poi ho "affettato" il tubo e l' ho inserito nello scafo. Gli spezzoni di tubo sono stati allineati 2 a 2 con lo stesso quadrello (tagliato in tre parti) e poi regolati allo scafo.




Questo il lavoro fin qui eseguito.

Ciao Pietro, complimenti con questo tuo Bellona sei riuscito confondermi ancora di piu' le idee .Pero' il risultato e' straordinario e ti seguirò con molto interesse.
Saluti da Geppo

Ciao Geppo,
perchè ti ho confuso le idee ?   

Forse perche' hai usato un fasciame non lineare ;metodo di lavorazione che non avevo mai visto e che forse si avvicina molto piu' alla realtà rispetto ai comuni listelli tutti della stessa larghezza.

Ciao Geppo,
Sto cercando di eseguire una costruzione inglese tipica della metà del '700, da qui la particolarità dello spessore dei corsi di fasciame, non sono sempre stati così in altri periodi storici.
I prossimi corsi saranno: 1 da mm.6 di altezza per 1,5 di spessore seguiti da 3 corsi da 4,5 di altezza per 0,5 poi ci sarà il channel-wale, la seconda incinta, composta da 3 corsi da mm.3,5 di altezza per mm. 2 di spessore e via di questo passo.
L' opera morta di una nave di questo tipo è un vero divertimento !!

Ti metto un' immagine così da rendere meglio l' idea:

Grazie ancora Pietro sei stato gentilissimo , mi metto subito alla ricerca .

Ciao Giancarlo

Grazie per i chiarimenti.
ciao

A proposito di listelli.
Ecco il primo corso che dicevo essere da mm.6, ho impiegato tutta la serata a rifilarli e lisciarli !



Però ho anche costruito questo piccolo "attrezzo" che si è dimostrato molto valido, l' unico inconveniente è dovuto all' albero del trapano, non molto stabile, ma facendo varie passate alla fine il risultato è stato raggiunto.



Oggi, se il colore nero dato al main-wale si sarà asciugato, lo andrò a fissare sullo scafo.

Caro Pietro,
sono contento che hai ripreso alla grande a lavorare sulla "bestiolina".
Ti seguo con "interessato" interesse.....
Franco
  

Ciao Pietro finalmente ti rivedo a lavorare al bellona, era parecchio che stava fermo.
Ti confesso che ho sempre avuto un debole per questa nave, e rivederla crescere è una gioia per gli occhi.
Spero di riprendere anche io al più presto a "modellare" per il momento mi sto sciroppando un mattone contenente dititto civile , tributario, accesso al mercato , con relativi quiz per il requisito professionale per il conto terzi per il trasporto merci.
Spero di terminare tutto al più presto.
Non vedo l'ora di tornare a fare segatura con la esse maiuscola!
Ciao e complimenti Sal.

Grazie a Franco per l' incitamento disinteressato.   
E grazie a te Salvatore. Era parecchio tempo che il modello stava fermo a fissarmi, adesso cerco di dedicarci almeno un' oretta al giorno... fino a quando, non lo so, ma per ora funziona !

Ne approfitto e metto una foto di avanzamento lavori molto ravvicinata:

Proseguo con le murate.
Dopo aver incollato i listelli ho cominciato a sforacchiarli per poter mettere i trennals (o treenails, o cavicchi, spine o come volete chiamarli...). A fare fori tutto sommato si è anche veloci... Ritapparli è un' altra cosa !



Come ho cercato di spiegare, tra il main wale e la parte superiore del fasciame, c'è un singolo corso di fasciame con compito di raccordare i due. Avendo 2 scalini è abbastanza difficile da posizionare correttemente;  e infatti ce ne sono alcuni spezzoni che non mi piacciono. Questo è il primo, la parte superiore era quasi a pari con il fasciame sovrastante... Coltello e via !



Una volta messo sul pulito il tutto ho sagomato un nuovo listello e l' ho rimpiazzato

Altro punto che proprio non mi piaceva era questo:



Non ha errori particolari, ma è assurdo interrompere un listello tra due sabordi, va fatto in un pezzo solo.
Quindi anche qui un lavoro di coltello e sostituzione del pezzo.



E per finire una prova di colore nella zona dove ho già inserito i trennals.

Pit,

bentornato ai legni!

Due domande ti voglio fare, una a carattere tecnico modellistico
ed una a carattere tecnico storico.

- di che diametro e quale materiale hai usato per fare i trennals? (ho imparato un' altro vocabolo)
- per quale motivo si usava realizzare il fasciame, diciamo così, "ondulato"? Quale era lo scopo?
è molto bello a vedersi ed immagino anche a realizzarsi.
Con questo tuo modello è soltanto la seconda volta che lo vedo, era un sistema poco usato?

buon prosieguo.

Ciao Marco, gran bella domanda !

I trennals sono una caratteristica delle costruzioni inglesi e sono in legno, il termine deriva dalla contrazione di due parole: "tree nail" (tree = albero nail = chiodo) erano fatti a mano (ovviamente) ed erano comunemente in legno di quercia, più raramente in olmo o "lignum vitae".
Di quest' ultimo tipo di legno, non ho mai trovato una traduzione. So solo che si tratta di una pianta esotica che in marina era usata per compiti dove c' era un forte attrito: i pioli delle ruote dei bozzelli erano fatti in lignum vitae. Aveva fama di essere molto duro e di secernere un olio che lubrificava le parti in sfregamento.
Si trovavano ovviamente nei rivestimento dello scafo, ma a volte anche in quello dei ponti. Il loro diametro variava chiaramente in funzione della larghezza della tavola che dovevano assicurare, ma Goodwin dice che variavano da 3/4 fino a 2 pollici, quindi mediamente grandi. Il fissaggio avveniva trapanando le tavole e il quinto sottostante (in pratica tutto lo spessore dello scafo) e la tenuta era assicurata da tasselli di "Pich Pine" inseriti a forza nelle teste.



Anche i miei sono in legno, ma più modestamente ho utilizzato dei banali stuzzicadenti ai quali ho rifatto le punte man mano che le usavo, usando un temperamine.
Hanno un diametro di 0,7 mm che in scala sono poco più di circa 5 centimetri, più o meno in linea con il diametro massimo indicato da Goodwin.

Il motivo percui si facevano queste differenze di spessore era chiaramente quello di proteggere alcune zone "sensibili" della nave: ovviamente il "Main Wale" proteggeva la cintura della nave al punto di massima larghezza, il "Channel Wale" costituiva un ancoraggio più solido per le sartie ecc.
Anche all' interno dello scafo vi erano serrette spessorate, lo "spirketting" ( i due corsi di fasciame tra i ponti e la linea delle troniere ) i dormienti più una serie di misure fatte per controllare le deformazioni dello scafo; credo fosse uno dei motivi che permisero a queste navi di reggere un periodo lungo e logorante come quello del bloccaggio dei porti nelle guerre Napoleoniche.

I motivi degli spigoli era solo una moda del periodo in cui vennero costruite, verso la fine del '700 le navi erano "esteticamente" più lisce, ma i corsi di maggior spessore c' erano sempre, erano semplicemente meglio raccordati.
Poi Seppings rivoluzionò lo scafo e la struttura risultò già più rigida in partenza, lo spessore e la lunghezza delle parti cambiò radicalmente, anche la mancanza di legname contribuì alla cosa... Ma questa è un' altra storia !

Gran bel post Pietro e un gran modello

Paolo

Grazie Pit,

ottime spiegazioni precise e dettagliate, da gran maestro.

Macchè maestro, sono solo un appassionato e mi studio ogni modello che faccio... E non solo le navi.

Proseguendo nel discorso ho terminato di "trennailare" (bruttissimo neologismo   ) un fianco della nave, ovviamente sono solo i primi 4 corsi di fasciame, saranno però verniciati con un colore giallo trasparente a imitazione del rosin usato dagli inglesi. Sono abbastanza soddisfatto del risultato e ve lo mostro.



Vista da vicino la cosa è abbastanza orripilante:



La stessa porzione carteggiata:



Poi mi sono divertito a scolpire una cornice, è la prima volta che uso questo metodo , ma mi sono divertito parecchio e c'è anche voluto poco tempo per farla.

Ciao Pietro

Ciao Walter...   



Lo confesso... Mettere il listello finale di un lavoro da una certa soddisfazione; poi penso alla quantità di listelli che ancora devo posare per finire lo scafo e mi passa la gioia del momento, e va beh, la cosa importante è che il modello prosegua e, dato il punto cui sono, in un paio di decadi dovrei riuscire a finirlo.   



Comunque dovrei essere arrivato alla fine del lavoro di cavicchiatura (trennals), infatti questa è la parte del' opera morta dello scafo da realizzare in "giallo", l' unica parte dello scafo dove questi benedetti pioli si possono vedere (o intravvedere, la cosa non è ancora ben definita).
Ecco come si presenta un fianco in una serie di foto di mano in mano sempre più ravvicinate.

Ciao Pietro permettimi di farti i complimenti un lavoro da certosino splendido , ma se posso mi concedi una domanda
ho notato nellu'ultima immagine postata la distanza dei cavicchi da uno all'altro non è uguale ma varia da un listello o un altro .
Vi è un motivo particolare in questo ?
Grazie Giancarlo