HMS Bellona 74 cannoni inglese da 168 ft.

Purtroppo non possiedo un tornio, ma per fortuna col legno si può ovviare !!
Non so però se questa operazione possa essere definita: "tornitura"... Comunque funziona.







Col pialletto ho appiattito leggermente il fronte del tronco per poter istallare il rinforzo frontale chiamato: "Paunch oppure Front-fish" a seconda delle fonti.
Questo elemento appare intorno al 1775; coloro i quali avessero la monografia di Lavery, potranno notare alcune discrepanze con l' alberatura lì raffigurata che è tipica di metà '700. Poichè il mio modello vuole riprendere la nave nelle sue, probabili, apparenze del 1780 ho adattato l' alberatura a quel periodo facendo un po' di ricerca storica.



A questo punto ho cominciato la preparazione dei cheeks tagliando la forma grezza da una piattina di betulla da mm.6

La modellazione dei Cheeks è stata fatta tutta a mano usando nell' ordine coltello, pialletto e coltellino tipo bisturi per le parti più sottili; alla fine una bella carteggiata a grana progressivamente più fine.









Alla fine ecco tutte le componenti dell' albero pronte per la colorazione e il montaggio finale.

Ottimo Pietro!
Un gran bel lavoro......si potrebbero vedere delle immagini meno "chiare",cioè magari senza Flash,in modo da osservare meglio i particolari?

Ciao Rocco

Grazie Rocco per i complimenti... Per le foto, sono già senza flash, quello che si vede è il riflesso della lampada da lavoro.
Cercherò nelle prossime una diversa angolazione.

Dopo una settimana dedicata al montaggio e soprattutto, alle varie prove di colorazione, finalmente riesco a postare le immagini del fuso maggiore di maestra completo.
Al momento è ancora un po' lucido, ma una mano di opacizzante spry dovrebbe aggiustare il tutto.

Vista d' insieme del fronte


Vista d' insieme del retro


Particolare del fronte


Il fianco


Il retro tra i due rinforzi laterali

Un dettaglio dell' incastro tra il rinforzo laterale (cheek) e il rinforzo frontale (Front Fish)


Infine alcune foto del colombiere.

Ciao Pietro, complimentiper il lavoro.
Molto rifinito e dettagliato nei minimi particolari.

Mauro

Ma tu guarda che sei andato a tirar fuori!!!
Ottimo!!!

Ciao Rocco

Grazie ad entrambi !!
Adesso devo solo decidere se conviene o meno montare anche la crocetta della coffa (non la coffa in se, troppo ingombrante) oppure se proseguire col resto dei fusi maggiori e soprattutto col bompresso, che ha una sagoma veramente... Tosta !
Gli alberi mi serviranno tra non molto per definire il loro fissaggio al ponte di batteria e soprattutto la disposizione della trabeazione dell' upper-deck sopra questo.

"Il Gundeck"

Alcune cose ronzano in testa come zanzare ( sarà il periodo ), sta di fatto che quello che piace non è detto possa piacere per sempre e poi scatta una molla che ti porta a fare un lavoro, forse inutile, della durata di tre settimane intere !
La molla, nel mio caso, è stato un' intervista a Peter Goodwin su Shipwright, in cui il curatore del museo Victory dichiara che stanno provvedendo alla sostituzione degli affusti dei cannoni perchè quelli attuali, copiati da un affusto da terraferma, non si adattano bene alla nave in quanto troppo bassi, non in grado di portare le canne alla giusta altezza, cioè il centro esatto del sabordo... ( Urka !! )

Sono andato a rivedere le mie foto e... Accidenti! Anche miei risultano bassi di circa 1 millimetro,
Ora: 1mm. è poca cosa e si può recuperare in molti modi oltretutto nel mio caso, poco o niente si vedrà di questo ponte, ma da tempo rimuginavo sulla sua grossolanità, rispetto lo standard che vorrei tenere; insomma, mi sono ritrovato i libri in mano a ripassare come erano fatti, quasi senza accorgermene, la molla era scattata !
Prima cosa, pare che i ponti di batteria inglesi fossero composti da due tipi di legni, quercia dove serviva maggior robustezza, ovvero sulla linea a centro nave causa tutte le aperture e sui bordi per irrobustire i fianchi. Il resto del tavolato veniva completato con un legno chiamato "Prussian Deal" che altro non è che una specie di abete, in altri testi "Firr".

Ho deciso di rappresentarli usando rispettivamente l'acero e il frassino.
Per prima cosa ho tracciato su vecchio ponte la posizione dei bagli sottostanti:




Quindi ho realizzato il trincarino scavando con una fresa dei quadrelli di tiglio damm.4x4 (andrà colorato, quindi l' essenza è poco importante.





Per fissarlo ho fatto una serie di "impuntili" con travetti avanzati, non saranno una meraviglia, ma funzionano alla grande !

I listelli me li sono fatti da solo, usando del tranciato da 1 mm. di spessore, tagliato con la mia circolarina autocostruita... OK, lo so, è brutta e poco sicura... Per ora mi devo accontentare !



La tavola del bordo era sensibilmente più larga delle altre, l' ho quindi ricavata da un listello più grande e per la parti in curva ho usato delle dime in cartoncino e riportato lo spessore usando un compasso:



A questo punto è routine, l'avrete fatto anche voi diverse volte, quindi non sto a specificare.
Unico dettaglio degno di nota è l'uso della "colla nera" al posto di altri sistemi per l' imitazione della calafattura; trovo che in questa scala sia più corretta... ovviamente è un parere personale.


I listelli centrali in acero sono assolutamente ortogonali, mentre quelli in frassino hanno una sensibile rastrematura, con un semplice attrezzino e il mio fedele pialletto ho provveduto alla cosa.

La posa per i listelli è quella chiamata 4-1 e i listelli non hanno una lunghezza standard, la congiunzione delle tavole avviene infatti sempre in corrispondenza dei bagli ed essendoci diversi bagli curvi, che vanno comunque conteggiati, a volte la cosa crea un po' di confusione, comunque prosegue.
Altra nota, gli incastri al corso laterale cominciano a prua quando la sezione obliqua tagliata, supera del doppio la larghezza della tavola stessa, a poppa ovviamente il problema non si pone, cominciano appena raggiunto il fianco della nave.





La "colla nera" sporca molto... anche io ci metto del mio!
Pulita è un' altra cosa!





... E naturalmente le solite centinaia di cavicchi... 1800 più o meno !

pietro bollani ha scritto:"Il Gundeck"

Quindi ho realizzato il trincarino scavando con una fresa dei quadrelli di tiglio damm.4x4 (andrà colorato, quindi l' essenza è poco importante.

Scusa l'intromissione, stavo giusto cercando come potevo realizzare il trincarino e il tuo metodo mi ha illuminato. Ed è veramete istruttivo anche il resto. Pensi che con il Drimel e il supporto a colonna si possa realizzare. Veramnte ben fatto. Grazie e

ciao ciao

Ultima carteggiata ed ecco il risultato finale:

Ciao Matthew,
Il trincarino con quella foggia è tipico delle navi inglesi settecentesche, nell'800 cambia decisamente forma.
Sinceramente non so se un dremel riesca a scavare a quel modo; io ho usato un trapano normale e a volte faceva fatica... magari però con qualche passata in più ( io ne ho date 3 progressivamente più chiuse ) ci si può riuscire... ma se senti che sforza troppo desisti; un trincarino non vale la fusione di un trapano !!

pietro bollani ha scritto:Ciao Matthew,
Il trincarino con quella foggia è tipico delle navi inglesi settecentesche, nell'800 cambia decisamente forma.
Sinceramente non so se un dremel riesca a scavare a quel modo; io ho usato un trapano normale e a volte faceva fatica... magari però con qualche passata in più ( io ne ho date 3 progressivamente più chiuse ) ci si può riuscire... ma se senti che sforza troppo desisti; un trincarino non vale la fusione di un trapano !!

Grazie ancora, per la forma ho trovato una immagine (internet) della Fregata Francese Venus 1782 come periodo è identico e penso che come forma possa andare bene sul mio. Senti ti posso chiedere perchè hai scelto due tonalità di legno per il ponte?

Grazie e

ciao ciao

Come ho "raccontato" nel topic il tavolato era fatto con 2 tipi di legno:
quercia al centro e ai lati e abete tutto il resto !

Pietro mi erano sfuggiti gli aggiornamenti sull'albero di maestra, che lavoro ragazzi! E poi scusami se torni indietro, so che l'albero non è un tronco unico però non ho capito bene il passaggio di come hai incollato i 9 quadrelli di tiglio da mm.5x5, per caso hai un'immagine di una sezione?
E poi quella tua colla nera?
Beh, scusa le domande, ma è un gran bel lavoro!

Ciao Marco,
Un albero composito era formato da diverse parti realizzate con incastri molto complessi, impeciate e unite assieme mediante cerchiature in ferro (come le botti per intenderci) e legature in corda e cerchi di legno.
Io ho semplificato questa struttura incollando tra loro i 9 quadrelli a gruppi di 3.
Se la guardi da sotto vedrai un quadrato di 3 x 3 listoncini da mm.15 x 15 di lato. Il listello centrale è più corto degli altri perchè così vi ho incollato dentro 2 spezzoni tondino, in testa, sempre da mm.5 di diametro che funzionano da perni quando fisso l' albero a quell' aggeggio che con molta spudoratezza chiamo "tornio da legno".
Non è un sistema esattamente conforme alla realtà, ma rende l' idea meglio di un tronco unico e mi permette di arrivare facilmente al diametro necessario. Forse lavorando in una scala maggiore e con più attrezzatura di quella che ho, potrei anche far meglio... Ma il risultato mi sembra comunque decente !

La colla nera !
Me lo chiedono un po' tutti !
Ecco la formula segreta: Vinavil, nero acrilico(qualsiasi marca) e un goccio d' acqua... Per le proporzioni, come tutti gli alchimisti vado ad occhio !!

grande, Campione!!
Quel tuo ponte è uno spettacolo!

Grazie mille Giampiero,
in realtà so bene che ha diversi difetti, ma come esercizio per la realizzazione dei prossimi è stato... galvanizzante; mi sono divertito.
Peccato solo che alla fine si vedrà pochissimo... Pazienza, rimarranno le foto!

Complimenti vivissimi sig. Pietro, ho letto tutto dall'inizio ed ho fatto tesoro dei tuoi insegnamenti guardando il tuo operato.
Grazie
Giuseppe

Grazie mille Giuseppe.

Il proseguo di quest'opera non me perdo di certo.

Complimentoni davvero, e buon lavoro.

Grazie mille anche a te Giulia.
(mi sa che devo proprio riprendere questo modello !!!)