HMS Bellona 74 cannoni inglese da 168 ft.

Jack Harrison ha scritto:Admiral, il tuo lavoro è stupendo, posso sperare in una foto presa dalla vetrata di poppa?

si ma non qui...poi,in un topic a parte.....

Trovo il tuo lavoro di una finezza favolosa Admiral.
Cerca di trovarlo il tempo per un tuo topic, merita di essere visto con la continuità dovuta, e poi scusa, ma non sei obbigato a postarlo tutto in una volta, anzi diluito nel tempo darebbe la possibilità a tutti di goderselo appieno, perchè penso che ci sia una massa di informazioni impressionanti da digerire !!

pietro bollani ha scritto:Trovo il tuo lavoro di una finezza favolosa Admiral.
Cerca di trovarlo il tempo per un tuo topic, merita di essere visto con la continuità dovuta, e poi scusa, ma non sei obbigato a postarlo tutto in una volta, anzi diluito nel tempo darebbe la possibilità a tutti di goderselo appieno, perchè penso che ci sia una massa di informazioni impressionanti da digerire !!

Parole sante!
Ci sarebbe molto da imparare dal tuo lavoro sopraffino!
Donaci altre gocce della tua Arte!

Ciao Admiral,

con quale materiale hai realizzato il quadro di poppa (bianco)?
Grazie
Pietro

non è bianco...le decorazioni sono dipinte in giallo paglierino in realtà;   col bianco e nero sembra bianco....e il materiale è il pero per le modanature e le cornici(e tutto il resto del modello.....inclusa la paratia del castello delle prime due foto che posto qui....) e stucco epossidico(con il legno non li farai mai) per i decori (fogliame e sculture)....è in preparazione la polena:  ho riprodotto la figura umana visto che lo stesso boudriot cui ho scritto mi ha confermato che andava più che bene quella(il giovinetto) al posto del leone....cosa che sospettavo visto che i treponti dell'epoca avevano una polena che rappresentava il nome del vascello.    il tutto chiaroscurato con gli olii: terra di siena bruciato+terra d'ombra ed altri( ancora non ho trattato le decorazioni però)....le lanterne le realizzerò in ina tecnica che mi permetterà di ottenere un effetto molto vicino alla realtà,cosa che invece non si è ottenuta nei vari modelli in circolazione(frolich,tombolesi,Bezverkhniy,vanhouche,desormieres) visto che in legno quell'insieme minuscolo ed esile di lesene ed archetti con volute,gigli e riccioli non si può assolutamente fare....guardate un pò che foto si possono fare con una nikon fetentissima.......

Complimenti per l'ottimo lavoro e la tanta pazienza.

Prosegue il lavoro, adesso mi sono spostato al Main-Wale (ovvero la linea d' incinta principale, ovvero incintone).
A suo tempo avevo curato bene la posa dei vari segmenti dell' incinta, cosa di per se positiva, ma poichè sulla nave questa parte è dipinta in nero, (qui mi è venuto in mente Marco e il suo problemino) colorandola tradizionalmente non sarei stato più in grado di vedere gli incastri, in più vorrei fare un tentativo di simulare il sistema di fissaggio con trennail e bolt quindi voglio sperimentare un sistema diverso.

Per prima cosa ho dato a tutto il wale una mano di colore alchidico nero molto diluito per evidenziare le giunzioni.



Ho quindi tracciato a matita la posizione approssimativa dei quinti dell' ossatura per avere un riferimento alla foratura.
Quindi ho realizzato i trennail (cavicchi o spine qualsivoglia) usando la punta dei comuni stuzzicadenti e li ho incollati con la mia "colla nera".



A questo punto ho isolato il segmento di campione con del nastro da carrozziere e ho cominciato una prima colorazione con terra di cassel a olio.
a questo stadio le spine sono ancora evidenti, vedremo se lo saranno anche in futuro, ma c'è abbastanza margine per provare a realizzare l' intero wale.

nell'insieme mi sembra una buona soluzione.

Pietro

Il sistema di spinatura è relativamente veloce, in poco più di un' ora sono riuscito a posare le caviglie di 2 corsi completi del Wale, posto un piccolo aggiornamento lavori:

Bello Pietro, non ho capito bene, ad esempio perchè hai dovuto mascherare e non fare tutto insieme?

Perchè se faccio tutto assieme non si vedono più le linee di giunzione tra i segmenti del Wale.
Per questo mi sei venuto in mente quando ho fatto la prova, è il problema che hai anche tu, ne abbiamo parlato qualche giorno fa...
Facendo tutti i segmenti separatamente dovrei riuscire ad ottenere quella leggera differenza che mi permetterebbe di distinguerli ancora, almeno ci spero, se no tutto questo lavoro è praticamente inutile.

Ecco quando dicevi di lavorare listello per listello...
Però, non è possibile che il colore penetri maggiormente tra un listello e l'altro da solo, dando l'effetto dicui parlavamo??

E' una questione di capillarità.
Il legno assorbe per vasi capilliferi e dove si taglia il poro rimane aperto quindi in teoria si.
Però non può assorbire colori troppo densi infatti i mordenti hanno la consistenza dell' acqua.
Col senno del poi avrei dovuto anch'io fare un piccolo smussino sul perimetro dei segmenti; se hai letto tutti i passaggi, avrai notato che all' inizio ho usato del colore molto diluito proprio per evidenziare i segmenti perchè facevo molta fatica a distinguerli tanto erano attaccati l' un l' altro, ma il colore così liquido va dove vuole lui e non permetterebbe la sfumatura tipo rovere vecchio che ho postato dopo; oltretutto dovrò ancora scurire il tutto perchè l' incinta era verniciata di nero.
Se voglio avere qualche speranza (bada bene che è un esperimento anche per me, non so come sarà il risultato finale) di distinguere sia i segmenti sia il lavoro di cavicchiatura, sono obbligato a lavorare sui singoli listelli.
E' una specie di scommessa... spero di vincerla !!

Piccolo step di aggiornamento.
Terminata la spinatura del wale ho dato una prima mano di colore a olio per evidenziare le parti; ho diluito poco, ma ho "tirato" il colore più che potevo.
ecco il risultato:

Bello....
Ho poco da dire, ma l'invecchiamento dello scafo è veramente reaistico ed è la prima volta che lo vedo eseguito passo passo con la posa del fasciame.

Mauro

Grazie Mauro, la verità è che sto procedendo per tentativi.
Nella realtà questa parte era dipinta in nero, colore che col tempo, l' acqua, il sale ecc.si deteriorava.
L' obbiettivo è raggiungere una tonalità realistica e che permetta la visione del lavoro sottostante; da qui l' idea di procedere per velature di colore... confido molto anche nelle qualità dell' acero che avendo una venatura molto chiusa, in caso di errore, con una leggera carteggiatura mi dovrebbe permettere di riprestinare tutto "al nuovo".
Questo è l' apetto cui sto mirando:

Bello Pietro, come mai la parte centrale dell'incintone è più scura?

E' la parte dove c' erano già le vecchie patinature.
Tieni presente che devo arrivare quasi al nero assoluto. ( quasi, se no addio a tutto il lavoro di spinatura !)

molto interessante....finalmente un modello che sia stato concepito in modo da passare la sensazione del logorio....bravo

Esatto Admiral, l' obbiettivo finale è la composizione in diorama e un modello nuovo fiammante... non ce lo vedo proprio !!

pietro bollani ha scritto:Esatto Admiral, l' obbiettivo finale è la composizione in diorama e un modello nuovo fiammante... non ce lo vedo proprio !!

un....diorama??????come? con il mare? come fa Philip Reed ????????????

Philip Reed è il mio idolo !!
L' ho dichiarato parecchie volte e molte tecniche che uso sono elaborazioni delle sue, tuttavia Reed normalmente lavora in scala sensibilmente più piccola dell' 1:72 che uso io, come il Majestic che hai postato che è in scala 1:144 o la maggior parte dei suoi modelli che sono addirittura in 1:192.(dopotutto la scuola è quella di Donald Mc Narry)
Questo mi ha portato a cambiare alcune scelte, prima fra tutte il mare.
Reed scolpisce i suoi "mari" nel legno, ed è un maestro in questo, solo non è una tecnica adatta alla scala 1:72 dove certe trasparenze diventano importanti.
La resa di un mare credibile in questa scala, pur usando resine bi o mono componenti, colori semitrasparenti e altro, è tutt' altro che una sicurezza, quindi anzichè realizzare un modello water-line o optato per uno a scafo intero; mal che vada finirà sul trespolo !!
Per la stessa ragione invecchio il modello e utilizzerò metodi non convenzionali per la realizzazione di vele e sartiame... acqua e vento sono una sfida seria !!

pietro bollani ha scritto:Philip Reed è il mio idolo !!
L' ho dichiarato parecchie volte e molte tecniche che uso sono elaborazioni delle sue, tuttavia Reed normalmente lavora in scala sensibilmente più piccola dell' 1:72 che uso io, come il Majestic che hai postato che è in scala 1:144 o la maggior parte dei suoi modelli che sono addirittura in 1:192.(dopotutto la scuola è quella di Donald Mc Narry)
Questo mi ha portato a cambiare alcune scelte, prima fra tutte il mare.
Reed scolpisce i suoi "mari" nel legno, ed è un maestro in questo, solo non è una tecnica adatta alla scala 1:72 dove certe trasparenze diventano importanti.
La resa di un mare credibile in questa scala, pur usando resine bi o mono componenti, colori semitrasparenti e altro, è tutt' altro che una sicurezza, quindi anzichè realizzare un modello water-line o optato per uno a scafo intero; mal che vada finirà sul trespolo !!
Per la stessa ragione invecchio il modello e utilizzerò metodi non convenzionali per la realizzazione di vele e sartiame... acqua e vento sono una sfida seria !!

conosco bene mc narry..... ma sopratutto reed.....ho in collezione anche i libri su quest'ultimo (i 3 che sono usciti) e ti dico che è anche il mio idolo....specie per l'incredibile modello del royal george in ammiragliato (che compare su:"building a miniature navy board model")....considerata la scala....anzi,che dico??????  sarebbe una realizzazione straordinaria anche se per magia d'un colpo la si potesse portare in 1:48...

.ma non dimentichiamoci di lloyd mc caffery,parlando di micromodelli...guarda in particolare la riproduzione dell'importantissimo Hohenzollern Modell (cui si ispirano,tra l'altro,i piani commerciali del friesland...):detto fra noi questi sono i migliori modellisti che esistano attualmente.........[/url]/15/17/11/83/der_ho10.jpg[/img][/url]

Decisivo cambio di rotta rispetto i post precedenti.
Nonostante fossi soddisfatto dell' effetto "rovere vecchio" ottenuto con la patinatura non posso in alcun modo considerarlo corretto da un punto di vista storico.
A ormai fine '700 le navi sono verniciate e in particolare i "wales" sono neri e il problema delle giunzioni tra i segmenti si ripropone:



Quindi, con sommo dispiacere, armato di nastro per titolatrice e limetta ho scavato i segmenti:



A questo punto ho fatto una cavicchiatura più realistica e provato qualche sistema di invecchiamento e sporcatura:







Per ora è tutto devo metabolizzare un po' il nuovo aspetto e decidere se tenere questa linea o rifare la verniciatura.

A me non dispiace affatto...
Così come colpo d'ochio mi da molto l'idea di una nave occupata nel bloccare un porto...