Calypso 1:50 dinamico autocostruito

Impalcatura di prua.
Questa volta in 3D c'è veramente poco. Quasi tutto ottone saldato e passerella in legno



E poi primer e bianco.
Mancano tutti gli accessori (luci, fanali, radar, ecc)

Avrei dato una decina di anni di vita per stare su quella balaustra per andare a osservare le balene con la Calypso e il vecchio Costeau.

La prua la considero terminata... cioè... si potrebbe andare avanti all'infinito perchè guardando le foto ogni tanto scopro un particolare nuovo.
La verità è che voglio vedere navigare questa nave, per cui ho rimontato tutta la meccanica e nel fine settimana farò il varo. Poi continuo.
Il particolare più impegnativo è stato la realizzazione dell'anemometro, aprendo a metà le sferette che compongono quelle catenelle che servono a tenere i tappi dei lavandini.

Bellissima! Bravissimo! Mi raccomando... video del varo!!!!

Giulio Meo Colombo ha scritto:
Il particolare più impegnativo è stato la realizzazione dell'anemometro, aprendo a metà le sferette che compongono quelle catenelle che servono a tenere i tappi dei lavandini.

Però è riuscito una chicca.

veramente bellissimo eccezionale nei particolari .. complimenti vivissimi

Ottima costruzione ed eseguita ad una velocità impressionante considerando la mole di lavoro, la cura e la dovizia di particolari, oltre al fatto che è pure navigante.
Come gli altri aspetto di vedere i video del varo e della navigazione, fanne tanti e belli.

Eccomi reduce da una breve vacanza, completa di VARO del modello.
Ho impiegato tutto il pomeriggio a combattere con i programmi di video, codec, conversioni ma alla fine ce l'ho fatta a pubblicarlo su youtube, o almeno credo, perchè avendo messo una colonna sonora mi dice che il video potrebbe essere bloccato...
quindi, se lo vedete anche voi (e non solo io dal mio pc) per favore datemi un cenno.

Eistono anche altri video del varo, che pubblicherò a breve, se avrete voglia di guardare...

Non so se colpa del mio computer. Il filmato lo ho visto benissimo ed anche la musica.Ho dovuto smanettare un pochino. La difficoltà la ho avuta a chiudere il tutto.Si è bloccato il compuer ed ho dovuto spegnere e riaccendere.
Bellissima ripresa. Complimenti.

Gianni Giordano ha scritto:La difficoltà la ho avuta a chiudere il tutto.

Ciao Gianni, spero sia un problema temporaneo del tuo pc, in fondo è semplicemente un video caricato su youtube.

Intanto, approfittando della temporanea assenza di Marco Cantierimodellinavali  che sicuramente non approverebbe la velocità, vi mostro un altro video dove mi sono divertito a smanettare un po'.
In effetti per divertirmi a pilotare dovrei costruire un aliscafo, e trovare anche un laghetto più grande



PS: Marco, naturalmente scherzo, si sente la tua mancanza. Fatti vivo ogni tanto.

Visti entrambi. Si, effettivamente nel secondo video non hai saputo resistere alla velocità. Che laghetto è? Se puoi dirlo.

Giulio Meo Colombo ha scritto:
Intanto ... vi mostro un altro video dove mi sono divertito a smanettare un po'.
In effetti per divertirmi a pilotare dovrei costruire un aliscafo, e trovare anche un laghetto più grande
...

Bellissimo il primo video mentre nel secondo è apprezzabile la stabilità e la potenza del motore degno di un motoscafo ... siamo Noi a doverti ringraziare per quello che ci hai fatto vedere partendo ... dai piani auto-costruiti.

Buon vento

Bellissima, stupenda, straordinaria!!!
I video sono fatti bene, ma la Calypso è qualcosa di incredibile.
Ho le lacrime agli occhi, e non per dire, ce le ho sul serio! L'ho vista nascere e crescere questa nave e poi ho immaginato come ti sei sentito tu quando l'hai messa in acqua... assetto perfetto, galleggiamento perfetto, movimento perfetto... velocità perfetta.
Bravo Giulio, sei veramente bravo.

Vi ringrazio dei complimenti.
Siete stati troppo buoni per la qualità dei video. In realtà l'operatore (anzi l'operatrice, mia moglie) ce l'ha messa tutta, ma con la videocamera in mano non credo si potesse fare molto di più. I video fanno venire il mal di mare (anzi di lago )
Per cui ieri sera ho ordinato un cavalletto che in effetti dovevo fare da tanto, anche per le foto e, potenza di Amazon, stamattina è arrivato.
Per Alessandro: il laghetto si trova sulle montagne dell'Ossola (per intenderci dalle parti del passo del Sempione, tra Italia e Svizzera), ad un altezza sul livello del mare di 1450 mt.

Penso che con il nuovo aggeggio, tanto per provarlo, proverò a fare un video tecnico per svelare tutti i segreti (di Pulcinella) della parte meccanica/elettrica/elettronica. Magari possono essere utili per qualche spunto.

Comunque la Calypso non è finita qui, adesso viene la parte più impegnativa e ...secondo me ...più interessante

Ecco due video. Il primo mostra e commenta come è stata realizzata la parte dinamica:



Il secondo una panoramica degli esterni. (Il ponte di poppa è tutto da completare)

Giulio Meo Colombo ha scritto:
Per Alessandro: il laghetto si trova sulle montagne dell'Ossola (per intenderci dalle parti del passo del Sempione, tra Italia e Svizzera), ad un altezza sul livello del mare di 1450 mt.

I laghi mi piacciono molto e mi incuriosiscono; ho provato a cercarlo su Google ma, dalle indicazioni che mi hai fornito non ci sono riuscito. E' proprio un lago oppure uno stagno? Non ha un nome proprio? Ci sono laghi minuscoli (come quello di Paterno in provincia di Rieti o Posta Fibreno in provincia di Frosinone che, sebbene piccoli, sono annoverati come veri e propri laghi.

Giulio Meo Colombo ha scritto:
Penso che con il nuovo aggeggio, tanto per provarlo, proverò a fare un video tecnico per svelare tutti i segreti (di Pulcinella) della parte meccanica/elettrica/elettronica. Magari possono essere utili per qualche spunto.

Idea ottima. Non utili ma utilissimi. Cercare di  migliorare è sempre una buona azione ma secondo me i video che hai fatto vanno già bene.

Accipicchia!!! Mi stavo perdendo i video di questa meravigliosa Calypso!!

Però ha la velocità di un offshore Giulio! Costeau si sarebbe perso tutte le cose belle da vedere nel mare a quella velocità.

Complimenti comunque, bellissimi i video, però mi sa che devi tenerla al minimo, anche perché ho notato che quando acceleri rolla un po'.

Ciao Giulia,
non so se hai notato che i video della navigazione sono due. Per il primo credo di aver mantenuto una velocità "in scala", quindi abbastanza bassa. Il secondo era per divertirmi un po', poi l'ho postato comunque. E mi sono accorto solo dopo che la radio limitava la potenza a circa il 70%, si poteva fare anche di più.
In effetti era mia intenzione di modificare il video in modo che venisse visualizzato al rallentatore, ho una teoria per cui l'effetto più realistico sia proprio una navigazione veloce rallentata successivamente, ma il video non era di qualità molto buona, anche a causa della mancanza del cavalletto, per cui rallentato la qualità peggiorava ulteriormente.
Magari prima o poi vi farò vedere cosa intendo, e tenterò anche una spiegazione teorica del fenomeno, se non l'ho già fatto da qualche altra parte.
E intanto il cantiere continua...

Complimenti Giulio, mi piace sempre di più!

Ciao Giulio, ho lasciato un commento sul tuo canale youtube, in particolare sul video che parla dell’allestimento interno, così contribuisco ad una maggiore visibilità e ti ho messo un mi piace, e mi sono iscritto al tuo canale.
Lo riporto anche qui:

In generale, l’interno da un’idea di ordine e precisione. Ho ammirato il sistema dei nottolini per comandare i due timoni in contemporanea. Hai ragione, nonostante una limitata escursione riescono a produrre una virata molto stretta.

Il sistema a due ingranaggi per la trasmissione del movimento dal motore all’elica è veramente ben eseguito. Forse una scelta obbligata per far rimanere gli astucci bassi e il più orizzontali possibile, o con minor inclinazione rispetto alla linea della chiglia, rispettando il progetto originale.
Io, come hai già visto, ho messo il pignone del motore in linea diretta con l’asse portaelica (tramite giunto a grani non cardanico) e fatto in modo che tale asse fosse perfettamente parallelo alla chiglia cosicché nessuna componente della spinta andasse “sprecata” verso il basso ma soprattutto per non affondare la prua ad ogni partenza o accelerata, che è poi un effetto certamente antiestetico.
Ho potuto farlo avendo disegnato io l’ingombro del motore e il suo inserimento fra le ordinate.
Comunque la tua navigazione non ne risente, nonostante una leggera inclinazione (tipica di tutte le navi a motore) degli assi portaelica.

Peccato che non hai misurato l’assorbimento ero proprio curioso di sapere quanto era il tuo.

Ho visto che hai messo un solo pacco batterie, perciò hai alimentato tutto con il BEC dell’ESC. Io ho optato per un’alimentazione separata: una batteria solo per l’Esc e una per la ricevente (e di conseguenza verricelli e servomeccanismo del timone), logicamente ho isolato il positivo del BEC.
Quanto tempo riesci a navigare con quel pacco batterie? In mancanza di informazioni sul consumo di corrente hai fatto qualche prova empirica?

Ottimo (e “vitale”) il consiglio di accendere prima la trasmittente e poi la ricevente. Non è scontato per niente, io l’ho saputo grazie a te. Piccola informazione la cui ignoranza può comportare gravi danni.

I sistemi di chiusura sono perfetti sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale.

Per la ricevente mi sarebbe piaciuto vedere i collegamenti sui vari canali. Puoi sempre integrarlo nel video perché utile ai neofiti.

C'è un errore di scrittura sul titolo:
Calypdo. Tecnica del modello navigante







Ho visto anche il blog di Silver, molto bello e ben fatto.

Giulio,
per adesso prenditi questi
appena ho un pò più di tempo entrerò nei dettagli

Eccomi di ritorno dalle vacanze, e scrivo per un saluto a tutti dopo l'assenza. Un bentornato nel forum a Marco Cantieri... era un po' che non ci sentivamo.
Adesso vedo cosa mi sono perso in queste settimane e vi aggiornerò su quello che ho in cantiere per completare la Calypso. Un progetto veramente ambizioso, almeno per me... ma la paienza non mi manca e neanche la voglia di sperimentare cose nuove.
A presto.

Rieccomi per dirvi cosa ho in mente e come avevo accennato in passato:
Ho intenzione di corredare la Calypso del suo minisommergibile, corredato di una minitelecamera per le riprese subacquee. Inoltre la gru  a poppa dovrebbe calare in acqua il sommergibile tramite un servomotore comandato dal radiocomando.

Ho cominciato a procurami il materiale che mi occorre:
Questa la telecamera, che ha le dimensioni di 2x2x2 cm



La telecamera è alimentata da una batteria ricaricabile e supporta una scheda SD da 32 Gb.
Ha pure i led per le riprese ad infrarossi, cosa che non credo userò perchè in caso di scarsa illuminazione posso sempre montare un paio di fari sul sommergibile.
L'autonomia sia della scheda che della batteria è di circa 1 ora.

Poi c'era il problema del verricello della gru. Quelli in commercio per i modelli a vela sono troppo ingombranti, quindi ho deciso di modificare un miniservo delle dimensioni di 1x1x2,5 cm.
Nella foto si vede un servo montato e affianco uno smontato da me:



Il componente in verde è il potenziometro che gira in modo solidale all'ultimo ingranaggio del servo.
Per capire a cosa serve, una spiegazione semplificata:
Quando con la trasmittente impongo un certo angolo di rotazione il motore comincia a girare e il potenziometro gira anch'esso, e comunica all'elettronica del servo che comanda il motore che può fermarsi quando è arrivato all'angolo desiderato. Se ritorno a zero il potenziometro dice al motore che bisogna invertire la rotazione fino a quando il potenziometro non è nella posizione iniziale.
Semplice no?

A me però serve che il motore vada avanti fino a quando non riporto a zero la manetta, e qui il servo deve fermarsi nella posizione in cui si trova.
Stessa cosa per  il verso opposto: deve riavvolgere il cavo fino a quando non riporto a zero la manetta.

Allora farò questo, sperando che tutto funzioni:
Blocco il potenziometro in modo che sia sempre nella posizione centrale, quella a zero. In pratica sconnetto il trascinamento meccanico dell'ultimo ingranaggio dal potenziometro.
In questo modo quando la manetta della trasmittente è a zero il servo è fermo, perchè la posizione del potenziometro cioncide con l'angolo che ho trasmesso.
Quando porto la manetta in avanti il motore comincia a girare , ma non si ferma perchè il potenziometro non si è mosso, e il circuito elettronico crede che deve andare ancora avanti.
Se riporto la manetta a zero allora il servo si ferma, perchè il potenziometro che è sempre rimasto a zero coincide con la posizione della manetta.
Stesso discorso per la manetta all'indietro (riavvolgimento). Il motore continua a riavvolgere fino a quando non riporto a zero la manetta.

Se il tutto vi è sembrato complicato vi capisco, e credo che lo sarà anche per me nell'intervenire su componenti così piccoli che già si fa fatica a vederli a occhio nudo...

Vedremo....

Giulio,

... Eccomi di ritorno dalle vacanze, e scrivo per un saluto a tutti dopo l'assenza. Un bentornato nel forum a Marco Cantieri...

... io la faccio la prossima settimana ... unica settimana ...

... Ho intenzione di corredare la Calypso del suo minisommergibile, corredato di una minitelecamera per le riprese subacquee. Inoltre la gru  a poppa dovrebbe calare in acqua il sommergibile tramite un servomotore comandato dal radiocomando...

... il problema del verricello della gru. Quelli in commercio per i modelli a vela sono troppo ingombranti ...Blocco il potenziometro in modo che sia sempre nella posizione centrale, quella a zero. In pratica sconnetto il trascinamento meccanico dell'ultimo ingranaggio dal potenziometro...

smontare ed eliminare il superfluo nel tuo caso va più che bene, proprio per rafforzare questo potresti fare qualcosina in più sul poternziometro ... toglierlo.

Per fare il lavoro che ti necessita generalmente il potenziometro si toglie e si sostituisce con una coppia di resistenze fisse di valore adeguato (tipicamente sa 2K2, ma per sicurezza fai una misura) ed eliminare il fine corsa sull'ultimo ingranaggio; al centrale del potenziometro deve corrispondere il nodo delle due resistenze.
Utilizzando delle SMD anche del tipo 0805 (che ormai sono già grandi per gli standard attuali ma infinitamente più piccole del potenziometro) recupereresti un bel pò di spazio.
Per recupreare ancora spazio, ma a questo immagino che ci hai già pensato, converrebbe lasciare fuoribordo, cioè ai piedi della gru, solo il motore ed eventuali riduzioni mentre l'elettronica  la si inserirebbe all'interno dello scafo.

Marco ha scritto:smontare ed eliminare il superfluo nel tuo caso va più che bene, proprio per rafforzare questo potresti fare qualcosina in più sul poternziometro ... toglierlo.
Per fare il lavoro che ti necessita generalmente il potenziometro si toglie e si sostituisce con una coppia di resistenze fisse di valore adeguato (tipicamente sa 2K2, ma per sicurezza fai una misura) ed eliminare il fine corsa sull'ultimo ingranaggio; al centrale del potenziometro deve corrispondere il nodo delle due resistenze.

Ciao Marco,
Sostituire il potenziometro con due resistenze era una opzione che avevo preso in considerazione, non tanto per recuperare spazio, quanto per avere uno zero più stabile.
Considera che l'elettronica è rappresentata da un coriandolo di circa 1 mm di spessore e in ogni caso non posso fare a meno della scatola per poter far quadrare gli ingranaggi della riduzione.
Comunque il tutto è molto piccolo e ben si camuffa nei meccanismi in scala della Calypso.
Ho cercato il fermo dell'ingranaggio ma non l'ho trovato, forse guardando meglio con una lente di ingrandimento... Mi sa che non esiste.
Ti assicuro che sono cosette impalpabili, e già penso quando dovrò disegnarmi in 3D il millerighe della puleggia da montare al posto della squadretta. Se vedrò che sarà impossibile monterò una puleggia su una squadretta esistente opportunamente adattata.

Insomma difficoltà e divertimento non mancheranno