Lo yacht goletta francese VELOX

Ringrazio Marco che deve aver saccheggiato l'archivio delle golette di qualcuno.
Nel mio piccolo sono andato un pò avanti provvedendo a mettere in opera quante più manovre è stato possibile.Ne servirebbero ancora molte ma meglio fermarsi a questo punto. Ho messo quanto necessario per poter navigare.
I prossimi lavori riguarderanno la installazione degli ombrinali che ho dimenticato.Sarà quindi opera di demolizione.Sono andato in giro per la città alla ricerca di questi benedetti ombrinali ma niente.
Ricorrerò ad un tubetto un pò schiacciato e tagliato a fettine.Inserirò la fettina nello scasso che andrò a fare e poi stuccatura, carteggiatura e nuova verniciatura.
Ed ecco alcune foto.





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l'opera viva rimarrà del colore che vedo adesso?

Ciao Marco.
Vista la opportunità ti ringrazio per quanto hai pubblicato.
Colore dell'opera viva? Non trovo un colore appropriato da mettere vicino all'azzurro dell'opera morta.
Ci sta bene il bianco ma mi rifiuto di dipingere di bianco qualcosa che sta sempre a contatto con l'acqua e che nel giro di una giornata è bello ed imbrattato di nafta ed ogni sorta di porcheria. Questo anche se sta all'asciutto in una teca. Ho pensato ad un nero lucido ma è ancora tutto da decidere.

Gianni,
prego, mi è sembrato doveroso, altrimenti a cosa servirebbe il forum se non si scambiano informazioni?

farlo come quello del museo?
Non mi sembra affatto male, poi se il modello è "museale" ci si aspetta che sia piuttosto attendibile ...

E' bianco avorio oppure bianco che è ingiallito con gli anni.
Ne riparleremo quando saremo in dirittura di arrivo.

Molto bella Gianni, anche così come "tavola da surf "(ah ah ah, se non segui la procedura canonica alcuni si confondono), ma sarà da ammirare quando finirai il ponte.

Sul colore ti do il mio parere, nero lucido sopra la linea di galleggiamento. Bianco sotto. Ah ah ah, no scherzo, scherzo.
Sotto un rosso azzeccato.
Forse è un po' scontato e comune come abbinamento.

Bella Gianni,
strano che metti prima vele e manovre e poi gli allestimenti del ponte, addirittura prima di verniciare l'opera viva, però di modelli ne hai fatti tanti, e si vede che te lo puoi permettere .
L'unica cosa che non mi convince è il bompresso che mi sembra un po' corto. Ma forse dipende dalla prospettiva delle foto.
Per quanto riguarda l'opera viva la farei certamente di colore beige o avorio scuro, tipo quella del museo, però i gusti sono personali.
E comunque all'epoca la nafta non l'avevano ancora inventata, non ti preoccupare, non si sporca

Giulio Meo Colombo ha scritto:Bella Gianni,
strano che metti prima vele e manovre e poi gli allestimenti del ponte,

Gliel'ho visto fare spesso, anzi, quasi sempre.

Vorrei cercare di chiarire questo mio modo di lavorare.
Ormai parecchio tempo fa,ho avuto grosse difficoltà a  fissare le manovre  perchè il ponte era pieno fino all'inverosimile. Giorni e giorni di lavoro per legare qualche filino.Ed allora mi sono chiesto perchè non fare prima tutte le manovre  e poi mettere sul ponte  i vari manufatti che possono passare tranquillamente  fra il sartiame ed essere fissati al loro posto?. La procedura di montare prima tutto quello  che deve essere fissato sul ponte è riportato in tutti i sacri testi ed , obbedienti, noi modellisti continuiamo a fare così. Una volta si mettevano in opera solo alcune manovre. Solo pochi modelli degni di essere esposti in un museo avevano tutto  riprodotto.
Ho cominciato ad operare al contrario e, personalmente, mi trovo bene perchè ho molto spazio a disposizione.
In questo ultimo modello , per mia sbadataggine,non ho fatto gli ombrinali e  devo intervenire  a lavoro quasi ultimato.Devo quindi procedere anche a riverniciare lo scafo e così si è riproposto il tema di che colore fare l'opera viva.

Fatto i fori per gli ombrinali e stuccato il tutto. Ho utilizzato un profilato di ottone quadrato tagliato a fettine di circa mm.2.



Sto anche cercando di costruire tutto quello che va sul ponte . Assicuro che ci vuole più della pazienza di un orologiaio ma riuscirò, prima o poi, ad arrivare in fondo. Presento la foto di un pezzetto in costruzione

Anche l'argano ha trovato la sua posizione.
Bitte doppie non se ne trovano ed allora le ho costruite. Serve ancora una rifinitura.





Prossimamente saranno collocate al loro posto

Tutto questo per quegli amici che volevano foto di particolari

Ridipinto lo scafo,stavo tranquillamente finendo  i vari particolari da mettere sul ponte quando, all'improvviso , si è alzato il vento a raffiche, il cielo ha cominciato a rannuvolarsi ed è cominciato a tuonare a più non posso. Ho preso il modellino e , di corsa, sono andato fuori per fotografarlo. Fra una raffica di vento e la successiva, ho fatto alcuni scatti e poi di corsa mi sono chiuso in laboratorio.
Ora è passato tutto. Non è piovuto. Fa più caldo di prima. Con calma proverò a finire .
Per ora gustatevi queste foto.

Roba che, mentre lo fotografavi con le vele spiegate, col vento si varava da solo e andavi a prenderlo in Corsica.

Bellissimo, un gioiellino in più nel tuo palmares Gianni.

L'ora è tarda ma scriviamo lo stesso qualcosa.
Volevo finire entro domenica ma i tempi si allungheranno. Giulia ha ragione. Ho salvato il modello per un miracolo.le vele tiravano come tutto e si è anche spezzato un filo.E' andata bene.
Faccio notare che ho riverniciato lo scafo dopo aver realizzato gli ombrinali. Ho seguito il consiglio di Marco ed ho usato i colori del modello esposto al museo francese della navigazione. L'opera viva è bianco avorio e l'opera morta è azzurro mare.La divisione fra i due colori la ho ottenuta con un  sottile  filino di plastica rossa ottenuta ritagliando quella plastica adesiva  che di solito si usa per lavoretti domestici.
A differenza di altri miei modelli, questo è fatto tutto in modo artigianale ad esclusione di alcuni bozzelli e qualche passacavo.Le dita mi fanno veramente male.
Per i puristi devo dire che ho realizzato il bompresso un pò più corto del previsto.Motivo? Nella teca rimaneva un notevole spazio vuoto ad eccezione del summenzionato bompresso e stava veramente male. Altro è anche economico. Ottengo un bel risparmio di prezzo per il vetro sintetico in quanto posso comprare dei rimasugli di altre lavorazioni.
Per questa sera, ho scritto già troppo. Alla prossima.

IGianni Giordano ha scritto: Giulia ha ragione. Ho salvato il modello per un miracolo.le vele tiravano come tutto e si è anche spezzato un filo.E' andata bene.

Per giunta ti eri messo proprio sullo squero, pronto per il varo.

Ho raccolto nel precedente messaggio le notizie che ho trovato.
Se qualcuno è in grado di fornire ulteriori notizie o correggere errori in quanto pubblicato, farà cosa grata.
Non ho trovato nessuna notizia sulla vita di questa imbarcazione. Sembra sia stata costruita e poi fatta sparire.

IGianni Giordano ha scritto:Ho raccolto nel precedente messaggio le notizie che ho trovato.
Se qualcuno è in grado di fornire ulteriori notizie o correggere errori in quanto pubblicato, farà cosa grata.
Non ho trovato nessuna notizia sulla vita di questa imbarcazione. Sembra sia stata costruita e poi fatta sparire.

Il testo che segue è in francese, ma si legge chiaro che fu smantellata nel 1914.

Peccato.

alessandroROMA, è giusto non scrivere dando tante notizie che possono indurre in errore ma è altrettanto vero che non dando nessuna notizia il capire è ancora più difficile.
A me è rimasto il dubbio su cosa sia  un "peccato".
E' un peccato il modello che ho fatto  e che non è piaciuto. E' un peccato quello che ho scritto ? E' un peccato l'intervento di Umberto?  Per uno che ha lavorato per molte ore nel tentativo di fare un modellino navale un pò insolito,essere liquidato con una sola parola, è mortificante.

Umberto , col segnalare l'altro nome di questa imbarcazione mi hai permesso di venire a conoscenza di tante cose.
Ho digitato quel strano nome , sul computer ed ho trovato tantissime notizie. Si può compilare ora una bella scheda su questo modello. Con tutta la fatica che ho fatto, ho anche letto che vendono i disegni.
Ma che vadinoooooooooooo.