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Giorgio 45
Laerte
Giulio Meo Colombo
cervotto
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Costruzione fregata Unicorn
cervotto- Capitano di vascello
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- Messaggio n°101
Re: Costruzione fregata Unicorn
Laerte- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°102
Re: Costruzione fregata Unicorn
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NAVIS BONA DICITVR NON QVAE PRAETIOSIS COLORIBVS PICTA EST NEC CVI ARGENTEVM AVT AUREVM ROSTRVM EST, NEC CVIVS TVTELA EBORE CAELATA EST,NEC QVAE FISCIS ATQVE OPIBVS REGIS PRESSA EST,SED STABILIS ET FIRMA,ET IVNCTVRIS AQVAM EXCLVDENTIBVS SPISSA,AD FERENDVM INCVRSVM
MARIS SOLIDA,GVBERNACVLO PARENS,VELOX ET NON SENTIENS VENTVM (Seneca - Epistola LXXVI)
Una buona nave,dicono,non è quella dipinta con colori preziosi,con un rostro d'argento o d'oro,con l'immagine protettrice scolpita in avorio,oppure carica di tesori e di altre regali ricchezze,ma è la nave ben equilibrata e solida,con giunture saldamente connesse che non lasciano penetrare l'acqua,forte ai violenti colpi del mare,docile al timone,veloce e stabile al vento.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
-
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- Messaggio n°103
Re: Costruzione fregata Unicorn
Grazie Umberto e Laerte. Mi pare di capire che non è un particolare sempre presente, diciamo obbligatorio, ma se piace si può fare. E a me piace.
Scusate se approfitto della vostra gentilezza: ho visto che venivano usate prevalentemente catene e che non avevano una funzione di manovra di emergenza perchè se ho visto bene le catene erano fissate allo scafo, ma quello di impedire al timone di andare perso in caso si rompessero i cardini. E' corretto?
Scusate se approfitto della vostra gentilezza: ho visto che venivano usate prevalentemente catene e che non avevano una funzione di manovra di emergenza perchè se ho visto bene le catene erano fissate allo scafo, ma quello di impedire al timone di andare perso in caso si rompessero i cardini. E' corretto?
Laerte- Gruppo Modellisti Navali
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Età : 68
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- Messaggio n°104
Re: Costruzione fregata Unicorn
La manovra del timone avveniva sempre all'interno, tramite barra fino a circa la metà del '700 e successivamente, sulle navi più grandi, tramite ruota e sistema di pulegge.
Quello che vedi sugli esempi è esclusivamente un sistema per far sì che il timone non andasse perduto specialmente durante i grossi fortunali. In molti casi la catena poteva essere sostituita da cime.
Buon Vento,
Laerte
Quello che vedi sugli esempi è esclusivamente un sistema per far sì che il timone non andasse perduto specialmente durante i grossi fortunali. In molti casi la catena poteva essere sostituita da cime.
Buon Vento,
Laerte
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MARIS SOLIDA,GVBERNACVLO PARENS,VELOX ET NON SENTIENS VENTVM (Seneca - Epistola LXXVI)
Una buona nave,dicono,non è quella dipinta con colori preziosi,con un rostro d'argento o d'oro,con l'immagine protettrice scolpita in avorio,oppure carica di tesori e di altre regali ricchezze,ma è la nave ben equilibrata e solida,con giunture saldamente connesse che non lasciano penetrare l'acqua,forte ai violenti colpi del mare,docile al timone,veloce e stabile al vento.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°105
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao a tutti
fatti gli alberi e i pennoni.
Ho cominciato a realizzare le crocette sotto le coffe per poi montare gli alberi.
Confermate se è un'idea giusta: prima di incollare le coffe agli alberi credo che convenga posizionare quel grappolo di bozzelli che è agganciato sotto le coffe e le crocette. Il punto è che le istruzioni sono sempre più stringate. Sembra che si siano stufati di dare tante indicazioni. Per esempio i disegni ci sono quasi sempre, ma è una caccia al tesoro andarli a scovare tra le varie tavole perchè non viene menzionata neanche l'esistenza.
Piccolo consiglio per i principianti:
16 - Nel preparare le crocette sotto le coffe le istruzioni indicano di posizionare i listelli lunghi a filo delle aperture delle coffe. Non è così: prima di incollare i vari listelli prendete l'albero interessato e l'altro pezzo che ne è la continuazione e relativa testa di moro. Controllate dove si va a parare e fate in modo che l'apertura rettangolare che si forma al centro della crocetta coincida con gli alberi.
Alla prossima
fatti gli alberi e i pennoni.
Ho cominciato a realizzare le crocette sotto le coffe per poi montare gli alberi.
Confermate se è un'idea giusta: prima di incollare le coffe agli alberi credo che convenga posizionare quel grappolo di bozzelli che è agganciato sotto le coffe e le crocette. Il punto è che le istruzioni sono sempre più stringate. Sembra che si siano stufati di dare tante indicazioni. Per esempio i disegni ci sono quasi sempre, ma è una caccia al tesoro andarli a scovare tra le varie tavole perchè non viene menzionata neanche l'esistenza.
Piccolo consiglio per i principianti:
16 - Nel preparare le crocette sotto le coffe le istruzioni indicano di posizionare i listelli lunghi a filo delle aperture delle coffe. Non è così: prima di incollare i vari listelli prendete l'albero interessato e l'altro pezzo che ne è la continuazione e relativa testa di moro. Controllate dove si va a parare e fate in modo che l'apertura rettangolare che si forma al centro della crocetta coincida con gli alberi.
Alla prossima
Laerte- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°106
Re: Costruzione fregata Unicorn
Giusto consiglio, Giulio... quell'apertura rettangolare è detta "buco del gatto", giusto per precisione.
Ti consiglierei un'ottimo libro per la dotazione degli alberi di una fregata del XVIII sec.:
Lennarth Petersson, Rigging Period Ship Models - Chatham Publishing
Magari un regalo di Natale...
A presto e guarda la tua mail personale...
Buon Vento,
Laerte
Ti consiglierei un'ottimo libro per la dotazione degli alberi di una fregata del XVIII sec.:
Lennarth Petersson, Rigging Period Ship Models - Chatham Publishing
Magari un regalo di Natale...
A presto e guarda la tua mail personale...
Buon Vento,
Laerte
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Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°107
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Laerte,
sei assolutamente impagabile, e ora già conosco quali saranno le mie letture di Natale!
Il "buco del gatto" lo conoscevo grazie ai romanzi di O' Brian che parlano delle avventure della Surprise, che ovviamente ho letto tutti d'un fiato.
Comunque nelle mie osservazioni sulla costruzione delle crocette, per apertura rettangolare non mi riferivo al buco del gatto che si trova tra i listelli corti e la coffa, ma a quell'apertura centrale che verrà occupata dal passaggio degli alberi. Ovvio che non sono riuscito a spiegarmi...
sei assolutamente impagabile, e ora già conosco quali saranno le mie letture di Natale!
Il "buco del gatto" lo conoscevo grazie ai romanzi di O' Brian che parlano delle avventure della Surprise, che ovviamente ho letto tutti d'un fiato.
Comunque nelle mie osservazioni sulla costruzione delle crocette, per apertura rettangolare non mi riferivo al buco del gatto che si trova tra i listelli corti e la coffa, ma a quell'apertura centrale che verrà occupata dal passaggio degli alberi. Ovvio che non sono riuscito a spiegarmi...
Laerte- Gruppo Modellisti Navali
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Numero di messaggi : 1796
Data d'iscrizione : 29.09.11
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Località : TREVISO
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- Messaggio n°108
Re: Costruzione fregata Unicorn
Avevo frainteso io!
Adesso ho capito a cosa ti riferivi.
Poco male, invece spero ti sia utile il mio regalino...
Buon Vento,
Laerte
Adesso ho capito a cosa ti riferivi.
Poco male, invece spero ti sia utile il mio regalino...
Buon Vento,
Laerte
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MARIS SOLIDA,GVBERNACVLO PARENS,VELOX ET NON SENTIENS VENTVM (Seneca - Epistola LXXVI)
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cervotto- Capitano di vascello
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- Messaggio n°109
Re: Costruzione fregata Unicorn
Le crocette della coffa sono costituite dalle Barre Costiere (rosso) che sono sopra le maschette e sul fianco dell' albero; Barre traverse, di cui una dietro l' albero, che forma il Buco del gatto (giallo); una davanti all' albero (blù); la terza più a prua forma un quadrato con la seconda (verde) in cui alloggia il piede (rabazza) dell' albero di gabbia. Più sopra la crocetta sarà uguale per l' alberetto di velaccio, poi di velaccino.
pier antonio ceci- Capitano di vascello
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- Messaggio n°110
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Giulio; per rastremare gli alberi e i pennoni hai usato il tornio o altri metodi, come la carta vetrata?
Buon Navigare.
Pier Antonio.
Buon Navigare.
Pier Antonio.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°111
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao umberto,
grazie dei disegni. In effetti quando dicevo che bisogna capire dove si "va a parare" intendevo quello che ci fai vedere, ossia gli spazi che si creano, oltre al buco del gatto, devono essere a misura degli alberi che ci passano. Nel progetto Corel sono un po' semplificate, non c'è la traversa centrale. Vedrò se aggiungerla.
Per Pier Antonio:
Per smussare gli alberi e pennoni ho usato prima un piallino da modellista, appoggiando il tondino su un piano e facendolo ruotare ad ogni piallata. Ti assicuro che dà molta soddisfazione! Ovviamente alla fine il profilo non era proprio tondo, quindi un po' prima di raggiungere il diametro finale montavo il tondino in un avvitatore
e facendolo girare lentamente con la carta vetrata del 180 eliminavo gli scalini.
Se non stringi troppo il mandrino non danneggia minimamente il legno.
Quel tipo di avvitatore ha il vantaggio di avere una base piatta come vedi dalla foto quindi era stabile di suo. Se usi un trapano (sempre a velocità regolabile) credo che convenga fissarlo, per esempio in una morsa.
grazie dei disegni. In effetti quando dicevo che bisogna capire dove si "va a parare" intendevo quello che ci fai vedere, ossia gli spazi che si creano, oltre al buco del gatto, devono essere a misura degli alberi che ci passano. Nel progetto Corel sono un po' semplificate, non c'è la traversa centrale. Vedrò se aggiungerla.
Per Pier Antonio:
Per smussare gli alberi e pennoni ho usato prima un piallino da modellista, appoggiando il tondino su un piano e facendolo ruotare ad ogni piallata. Ti assicuro che dà molta soddisfazione! Ovviamente alla fine il profilo non era proprio tondo, quindi un po' prima di raggiungere il diametro finale montavo il tondino in un avvitatore
e facendolo girare lentamente con la carta vetrata del 180 eliminavo gli scalini.
Se non stringi troppo il mandrino non danneggia minimamente il legno.
Quel tipo di avvitatore ha il vantaggio di avere una base piatta come vedi dalla foto quindi era stabile di suo. Se usi un trapano (sempre a velocità regolabile) credo che convenga fissarlo, per esempio in una morsa.
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°112
Re: Costruzione fregata Unicorn
Bravo Giulio,
un buon metodo a basso costo il tuo, che richiede però maestria, per la realizzazione di alberi e pennoni.
Il tornio, per me, con l’aiuto di un calibro,rimane il mezzo migliore per potersi maggiormente avvicinare a quelle che sono le dimensioni standard degli alberi e dei pennoni che, per maggior chiarezza espresso come 1 il diametro maggiore , ti ripropongo con questo disegno …
ovviamente bisogna saper lavorare al tornio anche se con alcune prove e molta pazienza si ottengono presto buoni risultati.
Buon vento
Giorgio45
un buon metodo a basso costo il tuo, che richiede però maestria, per la realizzazione di alberi e pennoni.
Il tornio, per me, con l’aiuto di un calibro,rimane il mezzo migliore per potersi maggiormente avvicinare a quelle che sono le dimensioni standard degli alberi e dei pennoni che, per maggior chiarezza espresso come 1 il diametro maggiore , ti ripropongo con questo disegno …
ovviamente bisogna saper lavorare al tornio anche se con alcune prove e molta pazienza si ottengono presto buoni risultati.
Buon vento
Giorgio45
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°113
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Giorgio,
oltre a saper usare un tornio, bisogna possederlo . In ogni caso non credo, senza falsa modestia, di avere tutta questa maestria con il piallino. Credo che non sia una cosa particolarmente difficile.
Molto interessante la tua immagine, perchè da quanto avevo indagato il profilo non è conico, come da semplificazione dei disegni, ma è leggermente "bombato". La tua è una piacevole conferma. Sembra un particolare irrilevante ma in realtà è qualcosa che si percepisce.
Ovviamente, anche se non l'ho menzionato, l'uso del calibro è continua e indispensabile in questo lavoro. Ma davo per scontato che un calibro elettronico è uno strumento primario per un modellista.
oltre a saper usare un tornio, bisogna possederlo . In ogni caso non credo, senza falsa modestia, di avere tutta questa maestria con il piallino. Credo che non sia una cosa particolarmente difficile.
Molto interessante la tua immagine, perchè da quanto avevo indagato il profilo non è conico, come da semplificazione dei disegni, ma è leggermente "bombato". La tua è una piacevole conferma. Sembra un particolare irrilevante ma in realtà è qualcosa che si percepisce.
Ovviamente, anche se non l'ho menzionato, l'uso del calibro è continua e indispensabile in questo lavoro. Ma davo per scontato che un calibro elettronico è uno strumento primario per un modellista.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°114
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao a tutti,
un piccolo sfogo: questa volta penso che nessuno può aiutarmi, più di quello che avete fatto. Sono due o tre giorni che il lavoro è fermo perchè passo il tempo a studiare per cercare di avere una visione d'insieme delle manovre fisse e correnti, cosa che non ho mai fatto, quindi faccio outing sulla mia ignoranza in materia. non pensavo che ci fosse una tale complessità. Magari mi sembra così adesso, poi dopo mi sembrerà tutto più semplice. L'apporto di Laerte mi è stato utile, ma passare da un modello in generale a uno specifico non è così banale. In particolare vorrei montare tutti i bozzelli, bigotte, fori sugli alberi, legature, ecc.. prima di procedere a montare gli alberi sullo scafo perchè penso che dopo sarà tutto più difficile. Per non mettere definitivamente in crisi la mia autostima credo che monterò quello di cui sono abbastanza sicuro, e poi aggiusterò in corso d'opera seguendo le circa centocinquanta istruzioni sulle manovre.
E adesso che vi ho comunicato le mie paturnie mi sento meglio, e passerei a un piccolo O.T. se gli amministratori lo concedono:
Si avvicina Natale e vorrei farmi in regalo un'attrezzatura modellistica. Ma non so decidermi e mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
Quello che possiedo è un'attrezzatura di base più un Dremel con supporto a colonna e flessibile.
Il mio limite è che ho a disposizione un tavolo tutto per me, non un laboratorio. E già mi sento un privilegiato rispetto a quando usavo il tavolo del tinello che andava sgomberato prima dei pasti.
Il mio sogno è sempre stato un tornio per metalli, ma a parte il costo mi sa che è abbastanza ingombrante. Quindi pensavo a queste cose: un minitornio per legno tipo proxxon, un seghetto elettrico alternativo, una minisega circolare o una mini bindella, una fresatrice, o quello che non mi viene in mente...
Cosa vi sembra più utile?
un piccolo sfogo: questa volta penso che nessuno può aiutarmi, più di quello che avete fatto. Sono due o tre giorni che il lavoro è fermo perchè passo il tempo a studiare per cercare di avere una visione d'insieme delle manovre fisse e correnti, cosa che non ho mai fatto, quindi faccio outing sulla mia ignoranza in materia. non pensavo che ci fosse una tale complessità. Magari mi sembra così adesso, poi dopo mi sembrerà tutto più semplice. L'apporto di Laerte mi è stato utile, ma passare da un modello in generale a uno specifico non è così banale. In particolare vorrei montare tutti i bozzelli, bigotte, fori sugli alberi, legature, ecc.. prima di procedere a montare gli alberi sullo scafo perchè penso che dopo sarà tutto più difficile. Per non mettere definitivamente in crisi la mia autostima credo che monterò quello di cui sono abbastanza sicuro, e poi aggiusterò in corso d'opera seguendo le circa centocinquanta istruzioni sulle manovre.
E adesso che vi ho comunicato le mie paturnie mi sento meglio, e passerei a un piccolo O.T. se gli amministratori lo concedono:
Si avvicina Natale e vorrei farmi in regalo un'attrezzatura modellistica. Ma non so decidermi e mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
Quello che possiedo è un'attrezzatura di base più un Dremel con supporto a colonna e flessibile.
Il mio limite è che ho a disposizione un tavolo tutto per me, non un laboratorio. E già mi sento un privilegiato rispetto a quando usavo il tavolo del tinello che andava sgomberato prima dei pasti.
Il mio sogno è sempre stato un tornio per metalli, ma a parte il costo mi sa che è abbastanza ingombrante. Quindi pensavo a queste cose: un minitornio per legno tipo proxxon, un seghetto elettrico alternativo, una minisega circolare o una mini bindella, una fresatrice, o quello che non mi viene in mente...
Cosa vi sembra più utile?
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°115
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Giulio,
mano a mano che sale la passione per il modellismo e si vuole raggiungere maggiore precisione o rifare parti o pezzi introvabili … tutti gli strumenti di precisione diventano utili.
Fondamentali sono le proprie disponibilità economiche e rendersi conto che un attrezzo bisogna comunque imparare a usarlo prima di raggiungere un buon risultato.
La scelta, dilazionata nel tempo, può essere quella di acquistare l’attrezzo che in quel momento del tuo lavoro pensi possa esserti più utile.
Se risparmi al momento … poi con l’esperienza ti accorgerai di dover rifare l’acquisto con uno strumento più preciso … per esempio se vuoi fare dei fori per una cavigliera li puoi fare a mano libera con errori valutabili in decimi di millimetro e non tutti perpendicolari … per farli precisi serve un trapano a colonna in cui puoi decidere sia la profondità del foro con avanzamento millimetrico che dei fori allineate e equidistanti ottenibili montando sulla sua base un tavolo a croce.
Il tuo Dremel con supporto a colonna potrebbe sembrare sufficiente ma li è la base che, per forare, si muove verso la punta in modo impreciso e tremolante non permettendoti né una buona precisione né il fissaggio di un tavolo a croce.
Hai comunque un buon micro-trapano per uso a mano libera sempre migliorabile con un variatore di velocità.
Buon vento
Giorgio45
mano a mano che sale la passione per il modellismo e si vuole raggiungere maggiore precisione o rifare parti o pezzi introvabili … tutti gli strumenti di precisione diventano utili.
Fondamentali sono le proprie disponibilità economiche e rendersi conto che un attrezzo bisogna comunque imparare a usarlo prima di raggiungere un buon risultato.
La scelta, dilazionata nel tempo, può essere quella di acquistare l’attrezzo che in quel momento del tuo lavoro pensi possa esserti più utile.
Se risparmi al momento … poi con l’esperienza ti accorgerai di dover rifare l’acquisto con uno strumento più preciso … per esempio se vuoi fare dei fori per una cavigliera li puoi fare a mano libera con errori valutabili in decimi di millimetro e non tutti perpendicolari … per farli precisi serve un trapano a colonna in cui puoi decidere sia la profondità del foro con avanzamento millimetrico che dei fori allineate e equidistanti ottenibili montando sulla sua base un tavolo a croce.
Il tuo Dremel con supporto a colonna potrebbe sembrare sufficiente ma li è la base che, per forare, si muove verso la punta in modo impreciso e tremolante non permettendoti né una buona precisione né il fissaggio di un tavolo a croce.
Hai comunque un buon micro-trapano per uso a mano libera sempre migliorabile con un variatore di velocità.
Buon vento
Giorgio45
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- Messaggio n°116
Re: Costruzione fregata Unicorn
Giusto sfogo il tuo, Giulio, sappi che ci siamo passati tutti e non tutti perfettamente indenni. Come in tutte le cose ci vuole un po' di pazienza e di gradualità, le manovre di una nave a vela nessuno ha mai detto che siano semplici. Se parti da prua e risolvi uno alla volta i problemi che nascono, mettendoci il giusto tempo per capire e per applicare quello che hai capito, alla fine sarai molto soddisfatto del tuo lavoro. E' una giusta tecnica predisporre tutti gli ammennicoli su alberi e pennoni prima di porli in opera, sarà più semplice passare le manovre per ogni singolo bozzello. Naturalmente parti dalle manovre dormienti (quelle fisse, per intenderci) e solo dopo aver ben stabilizzato alberi e pennoni passa alle manovre correnti. Anche in quelle applica pazienza e gradualità, è la parte secondo me più complessa di una costruzione. Fatti un semplice programma e parti.
Buon Vento,
Laerte
P.S.: Tutti gli attrezzi sono utili ma, a parte un cutter, un trapanino, tante punte e tante lime, se lavori su un kit in scatola, pochi sono così indispensabili. Aiutano moltissimo, è vero, ma anche nell'acquisto ci vuole gradualità. Questa esigenza la avrai quando passerai a cose sempre più complesse... intanto ti invidio un tavolo tutto tuo!
Buon Lavoro e
Buon Vento
Buon Vento,
Laerte
P.S.: Tutti gli attrezzi sono utili ma, a parte un cutter, un trapanino, tante punte e tante lime, se lavori su un kit in scatola, pochi sono così indispensabili. Aiutano moltissimo, è vero, ma anche nell'acquisto ci vuole gradualità. Questa esigenza la avrai quando passerai a cose sempre più complesse... intanto ti invidio un tavolo tutto tuo!
Buon Lavoro e
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Una buona nave,dicono,non è quella dipinta con colori preziosi,con un rostro d'argento o d'oro,con l'immagine protettrice scolpita in avorio,oppure carica di tesori e di altre regali ricchezze,ma è la nave ben equilibrata e solida,con giunture saldamente connesse che non lasciano penetrare l'acqua,forte ai violenti colpi del mare,docile al timone,veloce e stabile al vento.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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Numero di messaggi : 988
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- Messaggio n°117
Re: Costruzione fregata Unicorn
Eccomi di nuovo per mostrare qualche progresso.
Ho realizzato le crocette superiori a seconda delle dimensioni degli alberi come ho detto al punto 16 delle "istruzioni".
Ho anche trincato gli alberi e ho fatto la stroppatura dei bozzelli delle coffe. Le mie paure sulla possibilità di capire dove andavano erano esagerate. Una volta che si comincia si prende confidenza con la logica dei disegni. In effetti è un po' fuorviante l'immagine 36 (che non viene citata nelle istruzioni) che rappresenta la sola coffa di trinchetto e forse serve solo da esempio per le altre che hanno un numero e un tipo di bozzelli diverso.
Infine una vera "chicca" che merita un punto a sè nel mio percorso numerato:
17 - Il passacavi del bompresso nella scatola è assolutamente impresentabile, fatto di plastica trasparente e per giunta con dimensioni sbagliate. In foto si può vedere quello originale e quello che ho rifatto in legno. Non so come possa essere venuto in mente di mettere una cosa del genere. D'altra parte la qualità media del resto non lo merita affatto.
In ogni caso, prima di gettarlo via, tenetelo come dima per i fori. Curate anche il diametro molto più piccolo del semicerchio che verrà incollato sul bompresso.
Ho provato a caricare l'immagine con un metodo diverso, senza passare da un sito esterno come consigliato da Walkirya in altri post.
Mi sembra che sia OK. Mi dispiace per le ombre nella foto, ma credo si veda tutto lo stesso.
G.
Ho realizzato le crocette superiori a seconda delle dimensioni degli alberi come ho detto al punto 16 delle "istruzioni".
Ho anche trincato gli alberi e ho fatto la stroppatura dei bozzelli delle coffe. Le mie paure sulla possibilità di capire dove andavano erano esagerate. Una volta che si comincia si prende confidenza con la logica dei disegni. In effetti è un po' fuorviante l'immagine 36 (che non viene citata nelle istruzioni) che rappresenta la sola coffa di trinchetto e forse serve solo da esempio per le altre che hanno un numero e un tipo di bozzelli diverso.
Infine una vera "chicca" che merita un punto a sè nel mio percorso numerato:
17 - Il passacavi del bompresso nella scatola è assolutamente impresentabile, fatto di plastica trasparente e per giunta con dimensioni sbagliate. In foto si può vedere quello originale e quello che ho rifatto in legno. Non so come possa essere venuto in mente di mettere una cosa del genere. D'altra parte la qualità media del resto non lo merita affatto.
In ogni caso, prima di gettarlo via, tenetelo come dima per i fori. Curate anche il diametro molto più piccolo del semicerchio che verrà incollato sul bompresso.
Ho provato a caricare l'immagine con un metodo diverso, senza passare da un sito esterno come consigliato da Walkirya in altri post.
Mi sembra che sia OK. Mi dispiace per le ombre nella foto, ma credo si veda tutto lo stesso.
G.
cervotto- Capitano di vascello
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- Messaggio n°118
Re: Costruzione fregata Unicorn
Pensi avere una attrezzatura limitata, io tutti i modelli li ho fatti con quella che vedi (1, più carta vetrata, limette e pinzette, niente altro di straordinario. Per le manovre come inizio sarebbe consigliabile il libro di Anderson, edito dalla Mantua, non è una opera complessa ma come aiuto a un principiante è utile (2.
Ultima modifica di cervotto il Lun 08 Gen 2018, 12:52 - modificato 1 volta.
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°119
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Umberto,
sono assolutamente d'accordo con te. Gli strumenti indispensabili sono quelli che hai citato, più naturalmente mollette da bucato, molle in metallo per i fascicoli, nastro adesivo, aghi, spilli, elastici, pinze e pinzette, limette per le unghie, insomma ci siamo capiti...
Tuttavia devo deluderti perchè per Natale mi sono regalato un seghetto alternativo Proxxon DSH del peso di ben 20 Kg. Non è indispensabile ma magari mi potrà aiutare a realizzare più in fretta delle cosette che ho in programma dopo che avrò finito questa nave.
Per la documentazione ho già qualcosa di valido, che mi ha gentilmente trasmesso un nostro amico comune, ma non finirò mai di imparare...
sono assolutamente d'accordo con te. Gli strumenti indispensabili sono quelli che hai citato, più naturalmente mollette da bucato, molle in metallo per i fascicoli, nastro adesivo, aghi, spilli, elastici, pinze e pinzette, limette per le unghie, insomma ci siamo capiti...
Tuttavia devo deluderti perchè per Natale mi sono regalato un seghetto alternativo Proxxon DSH del peso di ben 20 Kg. Non è indispensabile ma magari mi potrà aiutare a realizzare più in fretta delle cosette che ho in programma dopo che avrò finito questa nave.
Per la documentazione ho già qualcosa di valido, che mi ha gentilmente trasmesso un nostro amico comune, ma non finirò mai di imparare...
Laerte- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°120
Re: Costruzione fregata Unicorn
Bravo Giulio, mi sembra che quello che hai realizzato sia eccellente.
...Bravo Giulio, sei entrato nello spirito giusto del modellismo, rifacendo e migliorando il particolare del passacavi del bompresso.
Avanti così, vedrai come passo dopo passo sarai più sicuro e preciso e vincerai i piccoli timori che sono naturali nel costruire qualcosa di complesso come una fregata del XVIII secolo.
Buon Vento,
Laerte
...Bravo Giulio, sei entrato nello spirito giusto del modellismo, rifacendo e migliorando il particolare del passacavi del bompresso.
Avanti così, vedrai come passo dopo passo sarai più sicuro e preciso e vincerai i piccoli timori che sono naturali nel costruire qualcosa di complesso come una fregata del XVIII secolo.
Buon Vento,
Laerte
_________________
NAVIS BONA DICITVR NON QVAE PRAETIOSIS COLORIBVS PICTA EST NEC CVI ARGENTEVM AVT AUREVM ROSTRVM EST, NEC CVIVS TVTELA EBORE CAELATA EST,NEC QVAE FISCIS ATQVE OPIBVS REGIS PRESSA EST,SED STABILIS ET FIRMA,ET IVNCTVRIS AQVAM EXCLVDENTIBVS SPISSA,AD FERENDVM INCVRSVM
MARIS SOLIDA,GVBERNACVLO PARENS,VELOX ET NON SENTIENS VENTVM (Seneca - Epistola LXXVI)
Una buona nave,dicono,non è quella dipinta con colori preziosi,con un rostro d'argento o d'oro,con l'immagine protettrice scolpita in avorio,oppure carica di tesori e di altre regali ricchezze,ma è la nave ben equilibrata e solida,con giunture saldamente connesse che non lasciano penetrare l'acqua,forte ai violenti colpi del mare,docile al timone,veloce e stabile al vento.
Valter Cirillo ADAMI- Tenente di vascello
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- Messaggio n°121
Re: Costruzione fregata Unicorn
E' vero! Non si finisce mai d'imparare dalle fregature del XVIII secolo!
Come? Fregate? E vabbé fregate, fregature, sempre accorti bisogna stare!
A questo proposito ambirei declamare un famoso motto di un mio parente, tale Gualtiero Cirillus Zerotustra, grande filosofo di allora.... eh? Come non interessa? Noo! Vabbé, non mi resta che augurar Buon proseguimento fino ed oltre Natale al nostro caro Giulio.... Peró, anche tu, fregata! Unicorno! Manca l'aglio e.... la fattura (occhio alla Finanza!).
Come? Fregate? E vabbé fregate, fregature, sempre accorti bisogna stare!
A questo proposito ambirei declamare un famoso motto di un mio parente, tale Gualtiero Cirillus Zerotustra, grande filosofo di allora.... eh? Come non interessa? Noo! Vabbé, non mi resta che augurar Buon proseguimento fino ed oltre Natale al nostro caro Giulio.... Peró, anche tu, fregata! Unicorno! Manca l'aglio e.... la fattura (occhio alla Finanza!).
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°122
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Valter o Cirillo ? Come ti piace di più'?
Sono contento che segui i miei sforzi, a volte con risultati dubbi, per portare a termine il mio cornetto. Anch'io seguo la tua sardina volante in scatola, ma da un po' di tempo non mi sembra di vedere qualcosa di nuovo. Possibile che 'sti denti blocchino anche le articolazioni per usare il seghetto o la carta vetrata?
Comunque Buon Natale a te e a tutti quelli che mi leggono
Giulio
Sono contento che segui i miei sforzi, a volte con risultati dubbi, per portare a termine il mio cornetto. Anch'io seguo la tua sardina volante in scatola, ma da un po' di tempo non mi sembra di vedere qualcosa di nuovo. Possibile che 'sti denti blocchino anche le articolazioni per usare il seghetto o la carta vetrata?
Comunque Buon Natale a te e a tutti quelli che mi leggono
Giulio
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°123
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao a tutti gli amici del forum e ben ritrovati nel nuovo anno!
Tra una pastiera e una cassata e 4 kg di peso in più (ho fatto una trasferta di qualche giorno a Napoli, mia città natale, in queste feste) sono riuscito a fare qualcosa al mio modello.
Gli alberi, corredati di bozzelli e bigotte sono solo appoggiati senza incollarli, il bompresso è già incollato.
A tale proposito ho fotografato il rinforzo sotto il bompresso che non è previsto dalle istruzioni ma ni sembra una buona idea.
E adesso la domanda del giorno, e vi prego di non ridere della mia ignoranza:
l'ancora ha quella traversa di legno rinforzata. A cosa serviva??? Forse a fare in modo che non urtasse contro lo scafo quando veniva salpata? E poi, va bloccata nell'asse dell'ancora o va lasciata libera di ruotare?
Tra una pastiera e una cassata e 4 kg di peso in più (ho fatto una trasferta di qualche giorno a Napoli, mia città natale, in queste feste) sono riuscito a fare qualcosa al mio modello.
Gli alberi, corredati di bozzelli e bigotte sono solo appoggiati senza incollarli, il bompresso è già incollato.
A tale proposito ho fotografato il rinforzo sotto il bompresso che non è previsto dalle istruzioni ma ni sembra una buona idea.
E adesso la domanda del giorno, e vi prego di non ridere della mia ignoranza:
l'ancora ha quella traversa di legno rinforzata. A cosa serviva??? Forse a fare in modo che non urtasse contro lo scafo quando veniva salpata? E poi, va bloccata nell'asse dell'ancora o va lasciata libera di ruotare?
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°124
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Giulio Meo,
l’idea del bloccaggio del bompresso con un cuneo non mi sembra realistica in quanto altri erano i metodi di bloccaggio per gli alberi.
Per l’ancora poi … il ceppo va a 90° e non sullo stesso piano, era fisso e non rotante ed era indispensabile perché l’ancora potesse aggrapparsi al fondo, infatti serviva per “bloccare” l’ imbarcazione e veniva trasportata, sul punto di calata, con una scialuppa.
Per impedire che urtasse sullo scafo … dalla scialuppa veniva sollevata con l’aiuto di una gru (gru di capone) e veniva rinforzato con tavole supplementari, a prua, il fasciame dell’ imbarcazione contro cui poteva andare a sbattere.
Mi sono volutamente astenuto da termini tecnici cercando di essere chiaro.
Continua a farti delle domande … sei sulla buona strada …
Buon Vento
Giorgio45
l’idea del bloccaggio del bompresso con un cuneo non mi sembra realistica in quanto altri erano i metodi di bloccaggio per gli alberi.
Per l’ancora poi … il ceppo va a 90° e non sullo stesso piano, era fisso e non rotante ed era indispensabile perché l’ancora potesse aggrapparsi al fondo, infatti serviva per “bloccare” l’ imbarcazione e veniva trasportata, sul punto di calata, con una scialuppa.
Per impedire che urtasse sullo scafo … dalla scialuppa veniva sollevata con l’aiuto di una gru (gru di capone) e veniva rinforzato con tavole supplementari, a prua, il fasciame dell’ imbarcazione contro cui poteva andare a sbattere.
Mi sono volutamente astenuto da termini tecnici cercando di essere chiaro.
Continua a farti delle domande … sei sulla buona strada …
Buon Vento
Giorgio45
Giulio Meo Colombo- Capitano di vascello
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Numero di messaggi : 988
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- Messaggio n°125
Re: Costruzione fregata Unicorn
Ciao Giorgio, grazie delle risposte.
Per quanto riguarda il rinforzo del bompresso avevo in effetti qualche dubbio, ma non avevo trovato immagini del caso. Avevo solo letto che era normale che il bompresso avesse un rinforzo in quella posizione, ma senza foto o immagini. Visto che si vede poco, ho pensato di metterlo comunque per dare un po' di solidità.
Per l'ancora adesso è chiaro, il ceppo fa in modo che le punte metalliche siano perpendicolari al fondo in modo da fare presa.
Infine è molto gentile da parte tua evitare termini troppo specifici, ma non ti preoccupare più di tanto. Se non capisco qualche parola vado a cercarmela così imparo qualcos'altro
Per quanto riguarda il rinforzo del bompresso avevo in effetti qualche dubbio, ma non avevo trovato immagini del caso. Avevo solo letto che era normale che il bompresso avesse un rinforzo in quella posizione, ma senza foto o immagini. Visto che si vede poco, ho pensato di metterlo comunque per dare un po' di solidità.
Per l'ancora adesso è chiaro, il ceppo fa in modo che le punte metalliche siano perpendicolari al fondo in modo da fare presa.
Infine è molto gentile da parte tua evitare termini troppo specifici, ma non ti preoccupare più di tanto. Se non capisco qualche parola vado a cercarmela così imparo qualcos'altro
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