Mississippi 1:50 Sergal motorizzato a vapore

Giulio,
bhè direi che la soluzione è questa, d'altra parte non devi far altro che replicare il principio e i movimenti dei due pistoncini del tuo motore.

Giulio questa volta sono certo che non ci sovrapporremo … seguo, senza intervenire, fin dall’ inizio il tuo stupendo battello fluviale motorizzato; ho ammirato la tua costanza e perseveranza nel risolvere i vari problemi che nel tempo si sono presentati ma io non conosco neanche la vela, figuriamoci i motori con tutte le loro problematiche … faccio comunque un tifo pazzesco per il varo che vedo sempre più vicino e che devi filmare … mi aspetto un bel video con un fumo spettacolare.   
 
Buon vento
Giorgio45

Giorgio, non sai quanto mi abbia fatto piacere il fatto che tu sia incuriosito da questo mio "tentativo" di far muovere un battello a ruota posteriore con un motore a vapore, e per di più con una trasmissione a bielle. Ho perfino il sospetto che pochi ci abbiano provato visto che in rete non ho trovato nulla, e il fatto che tu e altri siano partecipi mi dà una spinta in più.
In effetti sto affrontando parecchie difficoltà, non tanto sul piano progettuale, ma sento la mancanza di un tornio per metalli perchè le tolleranze sono davvero minime affinchè alla fine ci sia una speranza che tutto funzioni. Il mio tornio è costituito da un trapano in una mano dove metto l'asse e da un Dremel nell'altra dove gira una mola. La filiera è ovviamente manuale. Ma il lavoro procede, nonostante tutto.
Infine nel modello c'è pochissimo spazio per tutta questa meccanica. Le parti in movimento (servi, manovelle, bielle, ingranaggi...) si sfiorano a 1 mmm. l'una dall'altra. Non mi fraintendere, non è un lamento, è puro divertimento!
E se alla fine dovesse navigare... Figurati se non filmo!

Attendiamo il video allora!!

Giulio,

perché non dovrebbe?

cantierimodellinavali ha scritto:Giulio,

...E se alla fine dovesse navigare...

perché non dovrebbe?

Giusto! Perché non dovrebbe?

Se la caldaia fosse stata a carbone forse avresti potuto avere qualche impedimento dagli ambientalisti, ma siccome è a GPL non c'è nemmeno questo problema.

Ho completato i componenti della "sala macchine".
In particolare ho realizzato l'asse che muove le due bielle con relativo supporto in lamiera di ottone dalla parte opposta alla riduzione. Ho posizionato il servo motore in posizione ribassata in modo da non interferire con il nuovo asse.
Poi mi sono dedicato alla meccanica dei timoni, che sono due. Il progetto prevede gli assi dei timoni in legno (sic!) con relative squadrette e rinvii in compensato. Inoltre, a mio debol parere, secondo quanto previsto dal progetto il tutto non avrebbe potuto funzionare analizzando i movimenti.
Ho fatto quindi i due assi dei timoni in ottone con una scanalatura da un lato e una filettatura dall'altro.
Se ne può vedere uno assemblato e i vari componenti.





Qui abbiamo una vista d'insieme dove si vedono anche le canaline per il passaggio dei tubi vapore e del cavo di alimentazione elettrica.




Nella prossima foto la "casetta" che circonderà il tutto.



Non succede, ma se succede che a qualcuno verrà in mente di motorizzare questo modello penso che potrà prendere qualche spunto.

La prossima tappa sarà quella di costruire la ruota motrice in modo da poter fare un esperimento in vasca di tutta la parte dinamica prima di costruirci sopra il battello.
Se tutto funziona penso che sarà la parte più rilassante.

Io sarei emozionata nel veder funzionare un motore a vapore costruito da me. Rimango in curiosa attesa.

Giulio,

… La prossima tappa sarà quella di costruire la ruota motrice in modo da poter fare un esperimento in vasca di tutta la parte dinamica prima di costruirci sopra il battello …

Ho assemblato la ruota, cercando di farla nel modo più preciso possibile visto che dovrà essere operativa. Fra non molto dovrò vericiarla e sono molto indeciso. Il progetto prevede di lasciarla così com'è, solo con il trasparente. Ho cercato di documentarmi il più possibile su questo tipo di battelli (come sostiene Giorgio va bene partire dalle scatole ma mai fidarsi ciecamente) e su questo particolare non ho trovato molto. E' tra l'altro un pezzo molto appariscente ed è la prima cosa che attira l'attenzione.
Dalle foto dell'epoca (meglio forse parlare di dagherrotipi) e dalle stampe non si evince molto sul colore. Ho visto che alcune riproduzioni scala 1:1 attualmente naviganti hanno la ruota di un rosso vivo. Questa è una opzione, anche per evitare di far percepire i raggi e i cerchi che sono ricavati da un unico foglio di compensato, mentre in origine erano tutte assi indipendenti. L'altra è quella di dare un mordente scuro e poi il trasparente opaco.
Cosa ne pensate?

Giulio,
che tipo di colla hai usato per unire le parti?

... (come sostiene Giorgio va bene partire dalle scatole ma mai fidarsi ciecamente ...

concordo con Giorgio, non ti devi proprio fidare ...
Per la colorazione direi questo:
- se intendi lasciare il modello color legno naturale lascerei anche le pale nello stesso modo ed al massimo le farei nere
- se intendi farlo di colore bianco, come colore predominante, le farei in rosso
Per quanto invece riguarda la finitura, dal momento che già l'hai usata e magari ne hai ancora,
userei come trasparente, protezione e rinforzo la resina.

Ciao Marco,
Il battello avrà lo scafo bianco e nero, con l'opera morta in bianco, così come saranno di colore bianco le cabine, magazzino, ringhiere tranne i montanti e le imposte. Per cui mi conforti con l'idea di fare la ruota in rosso. Se proprio ne avrò voglia farò i mozzi in nero.
Per quanto riguarda la colla ho usato la vinicola della Pattex express. Se la domanda era riferita al pericolo che in acqua si potesse sciogliere ho fatto i miei esperimenti e ho visto che una volta asciutta non subisce danni. In ogni caso la ruota subirà comunque un trattamento. Ero indeciso se usare la resina (ne ho quasi un chilo) o un fondo con cementite in caso di colore, già sperimentato e l'acqua non gli fa un baffo
Se userò la resina questa volta posso metterla in forno a 40 gradi, che ne dici?

Giulio,
bene, se tu confermi che farai l'opera morta in bianco io confermo la ruota rossa.

la domanda della colla usata era solo una mia curiosità, non avevo dubbi che avresti fatto le tue prove!
Ad ogni modo sarebbe poi stata protetta da vernici e/o resine e quant'altro.

...  questa volta posso metterla in forno a 40 gradi, che ne dici? ...

mha! visto che siamo in inverno ed abbiamo i riscaldamenti accesi la metterei su un calorifero,
... inquinare/intossicare un forno che poi ci fai da mangiare non la vedo proprio piacevole la cosa ...
a meno che non hai già un forno che usi esclusivamente per lavoro allora le cose cambiano ...

Giulio,
ho riguardato bene come è costruita la ruota,
io un listellino fino, diciamo 0,5 di spessore e stretto un paio di millimetri in meno della larghezza del raggio
ce lo metterei, ne acquisti di "contrasto visivo" e di veridicità.
Dài ... non pensare che ci vorrà del tempo in più ... con tutto il resto che dovrai fare ...
stai andando alla grande e queste ruote così lisce ...

Marco,
la tua idea non è niente male, e non c'è problema di pigrizia o di fretta ma...
non si può fare.
La distanza tra la ruota e il supporto è costituito da un rasamento di 0,5 mm. Quando dicevo che la ruota deve essere precisa mi riferivo a questo particolare.
Avevo pensato di mettere dei chiodini sui mozzi per simulare i bulloni che tengono i raggi, e mi sa che non mi posso permettere neanche quelli. Averci pensato prima..

Giulio,

...  ma...non si può fare ...

acc! peccato ... vabbè dài ... non è la fine del mondo ...

Il battello comincia a prendere forma...




Con molte difficoltà sono forse riuscito a completare la parte dinamica. Quel forse dipende solo dal fatto che fino a quando non lo vedrò navigare non posso cantare vittoria. Ho fatto tanti esperimenti e tanti casini... ho anche staccato di netto il bocchettone di scarico sul motore, stringendo troppo il dado. Colpa mia. Le saldature a stagno  vanno trattate con delicatezza. Ho rifatto la saldatura ed è la più brutta della mia carriera perchè non potevo scaldare il pezzo e su quel pezzo ce n'erano altre 5 che rischiavano di sciogliersi come la neve al sole (scusate l'inciso poetico)
Le grate alle finestre le ho ricavate dalla coperture di altoparlanti per auto (quelle della scatola erano di compensato traforato al laser). La mia preoccupazione per ora è di quanto affonderà il battello. Anche quelli originali viaggiavano a pelo dell'acqua e anche questo non farà eccezione. Ho calcolato teoricamente che potrà pesare max 5 Kg. e già sono a 3,1 Kg, motore e caldaia compresi. Per questo ho siggillato tutto con resina e anche se l'acqua dovesse arrivare sul ponte eviterò di imbarcare acqua.
Adesso ho forse la sfida più impegnativa, quella di poter staccare la parte del battello dal primo ponte in su per accedere alla caldaia e al motore, ma ho già un'idea.

  

Giorgio45

Giulio,
con quello che hai fatto fino adesso questa è una fesseria … dàì ...

Vi faccio vedere come ho realizzato lo "sdoppiamento" del modello per accedere alle parti interne. Magari può essere un'idea per chi decide di motorizzare il battello.
Considerando che il ponte di coperta deve essere saldamente incollato e sigillato allo scafo, intorno al primo ponte ho incollato un listello da 2x8 che sporge di 5 mm.



Ho ritagliato in compensato un altro ponte identico al primo, che va ad incastrarsi esattamente nel listello sporgente. Questo lo posiziona esattamente sul ponte esistente e copre anche la giuntura tra i due.
A questo secondo ponte poi aggiungerò due alette che scendono nei vani vuoti esistenti per avere la sicurezza che anche dovesse sollevarsi accidentalmente non vada da nessuna parte...
Su questo secondo ponte costruirò il resto del battello.

Che ingegno!!!

Soluzione semplice, facile da realizzare e efficace ... bastava pensarci e ... sei stato veramente bravo nel trovarla ... 

Giorgio45

Giulio,
ottima l'idea del bordo perimetrale, l'unica variazione che avrei fatto è che il bordo lo avrei incollato sulla parte di ponte gemella superiore.
Nel tuo caso l'acqua avrà tendenza a rimanere intrappolata tra il bordo ed il ponte sovrapposto,
nell'altro caso invece l'acqua tenderà a scivolare via.
Buon prosieguo.