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costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
cantierimodellinavali- Admin
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- Messaggio n°626
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
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alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°627
comandare le vele
COMANDARE LE VELE
Dopo aver testato le principali problematiche per la navigazione, rimaneva il dilemma di comandare le vele perchè, con la scotta fissata ad una certa lunghezza, può andare bene per un'andatura ma non certo per tutte, perciò c'era bisogno di poterla accorciare (cazzare) o allungare (lascare).
Il sistema di rinvii della scotta funzionava bene sia per le rande sia per i fiocchi ma il tratto accorciabile era troppo lungo.
Inizialmente, con nessun bagaglio di esperienze e con poche informazioni errate, ho pensato che fosse necessaria una notevole escursione e quindi ero molto contento quando ho scoperto che i verricelli fossero in grado di riavvolgere ben 36 cm di cordino.
Ho poi constatato che, per passare da un'andatura con la vela tutta "_azzata" (bolina stretta) ad una con la vela tutta lascata (poppa), bastava molto meno riavvolgimento, anzi nemmeno un terzo.
Lasciare tutta questa escursione non era solo inutile ma anche deleteria. Infatti, tutto questo cavo, lasciato libero sotto o sopra il ponte, si sarebbe sicuramente incattivato e intorcinato su uno die tanti elementi sporgenti.
Non conoscendo il mio radiocomando non sapevo come fare per ridurre questa escursione, il manuale non spiegava granchè su questo punto. Volevo chiedere qui, ma c'era poco tempo e gli unici due modellisti dinamici erano assenti, perciò ho perso molto tempo a smanettare e una soluzione l'ho trovata. Non so se è l'unica o se è la migliore, comunque la riporto a beneficio degli altri.
Inizialmente ho tentato con la funzione end point, ma con esito negativo.
Alla fine sono andato a modificare la curva del throttle (al quale avevo precedentemente abbinato i verricelli, collegati elettricamente in parallelo).
https://studio.youtube.com/video/cdYGgo2lgng/edit
https://studio.youtube.com/video/bc_zeCKY76Y/edit
Per comodità e per un risparmio economico ho predisposto un cablaggio per alimentare il radiocomando con batterie ricaricabili esterne da 12 volt.
Dopo aver testato le principali problematiche per la navigazione, rimaneva il dilemma di comandare le vele perchè, con la scotta fissata ad una certa lunghezza, può andare bene per un'andatura ma non certo per tutte, perciò c'era bisogno di poterla accorciare (cazzare) o allungare (lascare).
Il sistema di rinvii della scotta funzionava bene sia per le rande sia per i fiocchi ma il tratto accorciabile era troppo lungo.
Inizialmente, con nessun bagaglio di esperienze e con poche informazioni errate, ho pensato che fosse necessaria una notevole escursione e quindi ero molto contento quando ho scoperto che i verricelli fossero in grado di riavvolgere ben 36 cm di cordino.
Ho poi constatato che, per passare da un'andatura con la vela tutta "_azzata" (bolina stretta) ad una con la vela tutta lascata (poppa), bastava molto meno riavvolgimento, anzi nemmeno un terzo.
Lasciare tutta questa escursione non era solo inutile ma anche deleteria. Infatti, tutto questo cavo, lasciato libero sotto o sopra il ponte, si sarebbe sicuramente incattivato e intorcinato su uno die tanti elementi sporgenti.
Non conoscendo il mio radiocomando non sapevo come fare per ridurre questa escursione, il manuale non spiegava granchè su questo punto. Volevo chiedere qui, ma c'era poco tempo e gli unici due modellisti dinamici erano assenti, perciò ho perso molto tempo a smanettare e una soluzione l'ho trovata. Non so se è l'unica o se è la migliore, comunque la riporto a beneficio degli altri.
Inizialmente ho tentato con la funzione end point, ma con esito negativo.
Alla fine sono andato a modificare la curva del throttle (al quale avevo precedentemente abbinato i verricelli, collegati elettricamente in parallelo).
https://studio.youtube.com/video/cdYGgo2lgng/edit
https://studio.youtube.com/video/bc_zeCKY76Y/edit
Per comodità e per un risparmio economico ho predisposto un cablaggio per alimentare il radiocomando con batterie ricaricabili esterne da 12 volt.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°628
PRIMO TEST AL LAGO
Prima prova al lago
Questi test nella vasca mi hanno indotto a voler fare una prova più impegnativa al lago. Sebbene, infatti, il modello non sia completo dal punto di vista del modellismo statico, a questo punto è abbastanza veritiero un responso dal punto di vista dinamico RC.
Se è vero che l'aggiunta dei cannoni e delle scialuppe oltre ad altri particolari, aumenterà il peso totale, io credo che questo rimarrà nei limiti del dislocamento massimo imposto. Ho circa 300 grammi ancora a disposizione.
Queste aggiunte saranno purtroppo sopra la linea di galleggiamento e andranno a peggiorare la stabilità laterale ma, siccome non sono pesi rilevanti, io presumo che rimarrà una buona spinta raddrizzante.
Il test al lago è visibile in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=NTsYPwn58U4&t=15s
Scusate le pessime riprese video, la prossima volta cercherò di fare meglio.
ESITO E VALUTAZIONI
NAVIGAZIONE AD ELICA
Dal punto di vista della navigazione a motore, nulla da eccepire. Con lo stick ad un quarto della sua corsa o, al massimo, a poco meno della metà la velocità è realistica.
Con l'elica in funzione, il timone risponde benissimo.
In caso di necessità è possibile sfruttare la massima potenza del motore.
NAVIGAZIONE A VELA
Per quanto riguarda la navigazione a vela, l'esito può dirsi positivo ma da ripetere assolutamente per la mancanza di vento. Quel pomeriggio solo poche deboli folate ogni tanto. Non si sono alzati nemmeno i fili di lana per farmi capire da che direzione provenisse il vento.
Io credo che servano almeno quattro nodi, dagli otto ai dodici sarebbe l'ideale, probabilmente anche di più per divertirsi, ma quel giorno ce n'erano al massimo due.
Lo so, avrei dovuto vedere prima le previsioni, ma tanto avevo a disposizione solo quel giorno e ci sarei andato comunque.
Nei pochi istanti di vento, non più di un minuto consecutivo, ha veleggiato, anche di bolina.
Ciononostante non ritengo il test soddisfacente perché non è solo l'andatura che deve funzionare, e fin qui potremmo ritenerci soddisfatti in quanto con maggior vento sicuramente potrà far solo che meglio, ma anche le abbattute e soprattutto le virate.
Senza un certo abbrivio il timone non sembra infatti essere efficace. Non è un caso che, chi mette in acqua riproduzioni, aggiunge timoni giganteschi rispetto a quelli che dovrebbero essere in scala.
Non ho pensato a fare una prova ad hoc per verificarlo: avrei dovuto spingere da riva verso il largo la goletta con la massima forza e dar immediatamente il comando al timone a sinistra o a destra, ripetendo poi la stessa prova ma sempre con minore spinta iniziale. Se la nave gira va bene, vuol dire che il timone agisce anche senza che l'elica debba essere azionata, altrimenti è una grossa pecca, un limite che va conosciuto ed, eventualmente, superato.
STABILITA' E TENUTA ERMETICA
Non si può dire nulla su nessuna di queste caratteristiche. C'era talmente poco vento che non si è quasi mai inclinata e quando è successo lo ha fatto molto poco e per poche decine di secondi. Sul ponte, normalmente investito dall'acqua (alla quale dobbiamo impedire di arrivare nella stiva), non è caduta nemmeno una goccia.
CONSUMI ENERGETICI E DURATA DELLE BATTERIE
Non avere un rilevamento telemetrico né alcuna spia sullo stato delle batterie è un grosso problema. Andarle a misurare ogni tanto è impensabile perché l'apertura dei coperchi è un'operazione lunga.
Il circuito che avevo pensato per la N.A.M non va bene perché i led di segnalazione mal si conciliano con l'estetica di questa nave.
Quando ho finito ho misurato le batterie a vuoto ed erano ancora cariche.
Posso ancora avere margini per migliorare la durata.
Nell'attuale configurazione, una batteria è dedicata all'alimentazione della ricevente e dei servomeccanismi, mentre l'altra al variatore di tensione (ESC) e quindi al motore elettrico. In questo modo, come già dissi, il positivo del BEC (battery elimator circuit) del variatore è staccato.
Siccome il motore assorbe molto di più, forse sarebbe meglio dedicargli una batteria con più carica rispetto all'altra, oppure mettere in parallelo le due batterie da sei volt. In quest'ultimo caso, visto che ad alimentare la ricevente e i servomeccanismi sarebbe il BEC integrato nel variatore, il positivo andrebbe riconnesso.
Un'altra alternativa valida è quella suggerita da Giulio Meo, posso sostituire la tecnologia al piombo con quella NiMh, in tal caso potrei metterne di più, a parità di peso, e aumentare notevolmente la carica. In questo caso, essendo 7,4 volt la tensione di lavoro dovrei far passare tutto per il variatore.
Comunque, al di là del disagio di non sapere quanta carica rimane, visto l'ampio margine e il comportamento sperimentale in fase di scarica a 200 mA e 1,2 A, posso stare abbastanza tranquillo.
Questi test nella vasca mi hanno indotto a voler fare una prova più impegnativa al lago. Sebbene, infatti, il modello non sia completo dal punto di vista del modellismo statico, a questo punto è abbastanza veritiero un responso dal punto di vista dinamico RC.
Se è vero che l'aggiunta dei cannoni e delle scialuppe oltre ad altri particolari, aumenterà il peso totale, io credo che questo rimarrà nei limiti del dislocamento massimo imposto. Ho circa 300 grammi ancora a disposizione.
Queste aggiunte saranno purtroppo sopra la linea di galleggiamento e andranno a peggiorare la stabilità laterale ma, siccome non sono pesi rilevanti, io presumo che rimarrà una buona spinta raddrizzante.
Il test al lago è visibile in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=NTsYPwn58U4&t=15s
Scusate le pessime riprese video, la prossima volta cercherò di fare meglio.
ESITO E VALUTAZIONI
NAVIGAZIONE AD ELICA
Dal punto di vista della navigazione a motore, nulla da eccepire. Con lo stick ad un quarto della sua corsa o, al massimo, a poco meno della metà la velocità è realistica.
Con l'elica in funzione, il timone risponde benissimo.
In caso di necessità è possibile sfruttare la massima potenza del motore.
NAVIGAZIONE A VELA
Per quanto riguarda la navigazione a vela, l'esito può dirsi positivo ma da ripetere assolutamente per la mancanza di vento. Quel pomeriggio solo poche deboli folate ogni tanto. Non si sono alzati nemmeno i fili di lana per farmi capire da che direzione provenisse il vento.
Io credo che servano almeno quattro nodi, dagli otto ai dodici sarebbe l'ideale, probabilmente anche di più per divertirsi, ma quel giorno ce n'erano al massimo due.
Lo so, avrei dovuto vedere prima le previsioni, ma tanto avevo a disposizione solo quel giorno e ci sarei andato comunque.
Nei pochi istanti di vento, non più di un minuto consecutivo, ha veleggiato, anche di bolina.
Ciononostante non ritengo il test soddisfacente perché non è solo l'andatura che deve funzionare, e fin qui potremmo ritenerci soddisfatti in quanto con maggior vento sicuramente potrà far solo che meglio, ma anche le abbattute e soprattutto le virate.
Senza un certo abbrivio il timone non sembra infatti essere efficace. Non è un caso che, chi mette in acqua riproduzioni, aggiunge timoni giganteschi rispetto a quelli che dovrebbero essere in scala.
Non ho pensato a fare una prova ad hoc per verificarlo: avrei dovuto spingere da riva verso il largo la goletta con la massima forza e dar immediatamente il comando al timone a sinistra o a destra, ripetendo poi la stessa prova ma sempre con minore spinta iniziale. Se la nave gira va bene, vuol dire che il timone agisce anche senza che l'elica debba essere azionata, altrimenti è una grossa pecca, un limite che va conosciuto ed, eventualmente, superato.
STABILITA' E TENUTA ERMETICA
Non si può dire nulla su nessuna di queste caratteristiche. C'era talmente poco vento che non si è quasi mai inclinata e quando è successo lo ha fatto molto poco e per poche decine di secondi. Sul ponte, normalmente investito dall'acqua (alla quale dobbiamo impedire di arrivare nella stiva), non è caduta nemmeno una goccia.
CONSUMI ENERGETICI E DURATA DELLE BATTERIE
Non avere un rilevamento telemetrico né alcuna spia sullo stato delle batterie è un grosso problema. Andarle a misurare ogni tanto è impensabile perché l'apertura dei coperchi è un'operazione lunga.
Il circuito che avevo pensato per la N.A.M non va bene perché i led di segnalazione mal si conciliano con l'estetica di questa nave.
Quando ho finito ho misurato le batterie a vuoto ed erano ancora cariche.
Posso ancora avere margini per migliorare la durata.
Nell'attuale configurazione, una batteria è dedicata all'alimentazione della ricevente e dei servomeccanismi, mentre l'altra al variatore di tensione (ESC) e quindi al motore elettrico. In questo modo, come già dissi, il positivo del BEC (battery elimator circuit) del variatore è staccato.
Siccome il motore assorbe molto di più, forse sarebbe meglio dedicargli una batteria con più carica rispetto all'altra, oppure mettere in parallelo le due batterie da sei volt. In quest'ultimo caso, visto che ad alimentare la ricevente e i servomeccanismi sarebbe il BEC integrato nel variatore, il positivo andrebbe riconnesso.
Un'altra alternativa valida è quella suggerita da Giulio Meo, posso sostituire la tecnologia al piombo con quella NiMh, in tal caso potrei metterne di più, a parità di peso, e aumentare notevolmente la carica. In questo caso, essendo 7,4 volt la tensione di lavoro dovrei far passare tutto per il variatore.
Comunque, al di là del disagio di non sapere quanta carica rimane, visto l'ampio margine e il comportamento sperimentale in fase di scarica a 200 mA e 1,2 A, posso stare abbastanza tranquillo.
cantierimodellinavali- Admin
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- Messaggio n°629
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Alessandro,
bhè dài direi che i risultati sono più che positivi!
300 grammi in quella scala ti permettono di fare molto in termini di dettagli/accessori
se ti fai bastare due o tre LEDs potresti anche farlo, proprio nella metà del 1800 venivano introdotte le luci di via ...
Io il BEC lo vedo utile soltanto in quei casi dove conta la leggerezza ovvero nei modelli da competizione, dove questo non serve io preferisco sempre avere alimentazioni motore e radio separate, bene o male rientri sempre.
Buon prosieguo di tuning.
bhè dài direi che i risultati sono più che positivi!
"Ho circa 300 grammi ancora a disposizione"
"non va bene perché i led di segnalazione mal si conciliano con l'estetica di questa nave"
"Nell'attuale configurazione, una batteria è dedicata all'alimentazione della ricevente e dei servomeccanismi, mentre l'altra al variatore di tensione (ESC) e quindi al motore elettrico. In questo modo, come già dissi, il positivo del BEC (battery elimator circuit) del variatore è staccato"
Buon prosieguo di tuning.
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alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°630
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
cantierimodellinavali ha scritto:
se ti fai bastare due o tre LEDs potresti anche farlo, proprio nella metà del 1800 venivano introdotte le luci di via ...
Si uno, al massimo due led; uno in parallelo sulla batteria principale (magari verde), che segnala spegnendosi e uno su quella di riserva (magari rosso) che segnala accendendosi. Con i 15 o 20 mA di assorbimento non sono un grosso danno, ma si può mettere anche solo il rosso. Non emettono una gran luce ma con un binocolo secondo me uno se ne accorge.
Ma tu dove li collocheresti (rispettando la coerenza storica) e dove li faresti passare?
Si, se non ricordo male, su questo aspetto eravamo d'accordo. Però ho visto che la differenza di assorbimenti tra un circuito e un altro è moltissima. Devo comunque fare una serie di misure ad hoc. Il BEC non dovrei aggiungerlo però, è già integrato nell'ESC.
Per il momento lascio così salvo poi fare delle migliorie.
Intanto devo lasciare nuovamente la parte dinamica e dedicarmi a quella statica.
Voglio completare cannoni e scialuppe.
I pezzi, ritagliati a suo tempo con il laser, non vanno bene perchè sono su compensato di 4 mm, troppo spesso sia per i carrelli dei cannoni sia per la chiglia.
E' possibile secondo voi che la chiglia di una scialuppa di quel periodo possa essere spessa 24 cm ? La sto facendo di 12 cm (2 mm in scala).
Se sto sbagliando ditemelo.
se ti fai bastare due o tre LEDs potresti anche farlo, proprio nella metà del 1800 venivano introdotte le luci di via ...
Si uno, al massimo due led; uno in parallelo sulla batteria principale (magari verde), che segnala spegnendosi e uno su quella di riserva (magari rosso) che segnala accendendosi. Con i 15 o 20 mA di assorbimento non sono un grosso danno, ma si può mettere anche solo il rosso. Non emettono una gran luce ma con un binocolo secondo me uno se ne accorge.
Ma tu dove li collocheresti (rispettando la coerenza storica) e dove li faresti passare?
cantierimodellinavali ha scritto:Io il BEC lo vedo utile soltanto in quei casi dove conta la leggerezza ovvero nei modelli da competizione, dove questo non serve io preferisco sempre avere alimentazioni motore e radio separate, bene o male rientri sempre.
Buon prosieguo di tuning.
Si, se non ricordo male, su questo aspetto eravamo d'accordo. Però ho visto che la differenza di assorbimenti tra un circuito e un altro è moltissima. Devo comunque fare una serie di misure ad hoc. Il BEC non dovrei aggiungerlo però, è già integrato nell'ESC.
Per il momento lascio così salvo poi fare delle migliorie.
Intanto devo lasciare nuovamente la parte dinamica e dedicarmi a quella statica.
Voglio completare cannoni e scialuppe.
I pezzi, ritagliati a suo tempo con il laser, non vanno bene perchè sono su compensato di 4 mm, troppo spesso sia per i carrelli dei cannoni sia per la chiglia.
E' possibile secondo voi che la chiglia di una scialuppa di quel periodo possa essere spessa 24 cm ? La sto facendo di 12 cm (2 mm in scala).
Se sto sbagliando ditemelo.
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- Messaggio n°631
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Alessandro,
ci metti le lenti davanti, le trovi sono commercializzate
erano fissati alla base delle sartie, appena al di sopra delle bigotte superiori, questa sera quando rincaso vedo di trovare qualche documento, credo di avere qualcosa.
24cm sono uno sproposito, 12cm va meglio, per il tuo modello direi di utilizzare 1,5mm max 2mm
"Non emettono una gran luce ma con un binocolo secondo me uno se ne accorge"
"Ma tu dove li collocheresti (rispettando la coerenza storica) e dove li faresti passare?"
"E' possibile secondo voi che la chiglia di una scialuppa di quel periodo possa essere spessa 24 cm ? La sto facendo di 12 cm (2 mm in scala)"
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- Messaggio n°632
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
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- Messaggio n°633
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Grazie Marco, buono a sapersi.
Si può sempre contare sulla tua biblioteca.
Ah, mi sono sbagliato non sono trecento grammi ma 230, non è molto rilevante ma giusto per precisione.
Si può sempre contare sulla tua biblioteca.
Ah, mi sono sbagliato non sono trecento grammi ma 230, non è molto rilevante ma giusto per precisione.
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- Messaggio n°634
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Alessandro,
230 grammi sono comunque non pochi, sicuramente riuscirai a lavorare in sicurezza.
230 grammi sono comunque non pochi, sicuramente riuscirai a lavorare in sicurezza.
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- Messaggio n°635
cannoni e scialuppe
Buongiorno a tutti.
Sto lavorando su cannoni e scialuppe. Sono ancora in fase di studio.
Per quel che riguarda i cannoni, ho già le produzioni della stampa 3d, che feci vedere nei precedenti post.
Ho cercato, per quanto possibile, solo da poche e vecchie immagini e senza misure, di riprodurli con Rhinoceros.
Basandomi su questi sto cercando di disegnare il sostegno.
Per quanto riguarda le scialuppe, sebbene ci siano dei bellissimi modelli della Mantua, con misure che fanno al caso mio, preferisco progettarle e realizzarle autonomamente da zero.
Ho pensato di metterne due laterali sporgenti sui fianchi dell'impavesata e una sul ponte fra il fumaiolo e la vela. Devo decidere ancora se capovolta e o no.
Qui chiedo il vostro aiuto:
Chiunque possa darmi consigli, e soprattuto fornirmi immagini di dettaglio di un suo lavoro o di altri, in merito al sistema di fissaggio delle scialuppe laterali, sarà ben accetto.
In particolare dovrò realizzare i due sostegni curvi, il sistema di fissaggio di questi ultimi allo scafo, e il cordame con rinvi e quant'altro per tenere ferma in sospensione la scialuppa, pronta per essere calata in acqua.
Delle scialuppe laterali ho già estratto e stampato in 2d le ordinate e la chiglia:
Sto lavorando su cannoni e scialuppe. Sono ancora in fase di studio.
Per quel che riguarda i cannoni, ho già le produzioni della stampa 3d, che feci vedere nei precedenti post.
Ho cercato, per quanto possibile, solo da poche e vecchie immagini e senza misure, di riprodurli con Rhinoceros.
Basandomi su questi sto cercando di disegnare il sostegno.
Per quanto riguarda le scialuppe, sebbene ci siano dei bellissimi modelli della Mantua, con misure che fanno al caso mio, preferisco progettarle e realizzarle autonomamente da zero.
Ho pensato di metterne due laterali sporgenti sui fianchi dell'impavesata e una sul ponte fra il fumaiolo e la vela. Devo decidere ancora se capovolta e o no.
Qui chiedo il vostro aiuto:
Chiunque possa darmi consigli, e soprattuto fornirmi immagini di dettaglio di un suo lavoro o di altri, in merito al sistema di fissaggio delle scialuppe laterali, sarà ben accetto.
In particolare dovrò realizzare i due sostegni curvi, il sistema di fissaggio di questi ultimi allo scafo, e il cordame con rinvi e quant'altro per tenere ferma in sospensione la scialuppa, pronta per essere calata in acqua.
Delle scialuppe laterali ho già estratto e stampato in 2d le ordinate e la chiglia:
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- Messaggio n°636
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Alessandro,
Eccoti servito, quì c'è tutto, te lo devi studiare un pò:
mi trovi pienamente d'accordoPer quanto riguarda le scialuppe ... preferisco progettarle e realizzarle autonomamente da zero.
... fornirmi immagini di dettaglio di un suo lavoro o di altri, in merito al sistema di fissaggio delle scialuppe laterali ...
Eccoti servito, quì c'è tutto, te lo devi studiare un pò:
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alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°637
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Grazie Marco, non avevo dubbi che potevi aiutarmi anche su questo.
Appena finiti i cannoni inizierò con le scialuppe. Magari ti farò domande un pò più specifiche se mi serviranno maggiori spiegazioni.
Ad una prima occhiata mi sembra alla mia portata.
Appena finiti i cannoni inizierò con le scialuppe. Magari ti farò domande un pò più specifiche se mi serviranno maggiori spiegazioni.
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cantierimodellinavali- Admin
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- Messaggio n°638
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Alessandro,
a disposizione
di questo non ho dubbi
... Magari ti farò domande un pò più specifiche se mi serviranno maggiori spiegazioni ...
... Ad una prima occhiata mi sembra alla mia portata ...
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alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°639
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Buonasera a tutti i modellisti navali.
Scusa Marco ti ho interessato per le scialuppe e tu mi hai fornito dei disegni preziosissimi ma poi ho deciso di fare prima i cannoni.
Vi aggionerò presto su scelte e primi risultati.
Scusa Marco ti ho interessato per le scialuppe e tu mi hai fornito dei disegni preziosissimi ma poi ho deciso di fare prima i cannoni.
Vi aggionerò presto su scelte e primi risultati.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°640
cannoni navali del periodo 1861.
Buonasera a tutti i modellisti di questo forum e di nuovo buone feste.
Per quanto riguarda la scelta dei cannoni non è stato facile.
Ci sono pochi modelli in scala di quel periodo da poter copiare e quei pochi che li hanno costruiti hanno dedicato poca attenzione ai cannoni, sembrano essere il punto debole, l'elemento più approssimato.
Le case modellistiche non hanno nei loro cataloghi niente che nemmeno gli si avvicini. Molto materiale per i periodo anteriori e un po per quelli successivi.
Dopo varie ricerche ho deciso di rifarmi ai cannoni Dahlgren che si vedono nella prima imamgine.
Molto tempo fa ho disegnato le canne di vari calibri e lo ho stampate in abs (o pla non mi ricordo più).
Durante la costruzione mi sono reso conto che mettere un grosso calibro in caccia o a centro nave come previsto, avrebbe rappresentato troppi problemi, alcuni per me insormontabili in quanto il modello è navigante.
Pertanto ho deciso di mettere otto cannoni solo in batteria e tuti dello stesso calibro.
Ho cercato di rifare nel miglior modo possibile (senza alcuna misura purtroppo e all'inizio solo con una foto in prospettiva) la canna del cannone copiandola dalla prima immagine allegata.
Non ho potuto copiare l'affusto di questo cannone in quanto è troppo alto rispetto ai sabordi che ho creato sull'impavesata.
In effetti quello che vedete in foto era fatto per sparare sopra l'impavesata.
Ho scelto fra una serie di foto l'affusto più adatto al quale ispirarmi.
Alla fine ho creato io un disegno abbastanza credibile.
Ora sto finendo gli affusti.
Per quanto riguarda la scelta dei cannoni non è stato facile.
Ci sono pochi modelli in scala di quel periodo da poter copiare e quei pochi che li hanno costruiti hanno dedicato poca attenzione ai cannoni, sembrano essere il punto debole, l'elemento più approssimato.
Le case modellistiche non hanno nei loro cataloghi niente che nemmeno gli si avvicini. Molto materiale per i periodo anteriori e un po per quelli successivi.
Dopo varie ricerche ho deciso di rifarmi ai cannoni Dahlgren che si vedono nella prima imamgine.
Molto tempo fa ho disegnato le canne di vari calibri e lo ho stampate in abs (o pla non mi ricordo più).
Durante la costruzione mi sono reso conto che mettere un grosso calibro in caccia o a centro nave come previsto, avrebbe rappresentato troppi problemi, alcuni per me insormontabili in quanto il modello è navigante.
Pertanto ho deciso di mettere otto cannoni solo in batteria e tuti dello stesso calibro.
Ho cercato di rifare nel miglior modo possibile (senza alcuna misura purtroppo e all'inizio solo con una foto in prospettiva) la canna del cannone copiandola dalla prima immagine allegata.
Non ho potuto copiare l'affusto di questo cannone in quanto è troppo alto rispetto ai sabordi che ho creato sull'impavesata.
In effetti quello che vedete in foto era fatto per sparare sopra l'impavesata.
Ho scelto fra una serie di foto l'affusto più adatto al quale ispirarmi.
Alla fine ho creato io un disegno abbastanza credibile.
Ora sto finendo gli affusti.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°641
affusti dei cannoni
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°642
affusti cannoni
Piero Pionati- Guardia Marina
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- Messaggio n°643
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Buongiorno, un mio amico lavora presso una ditta che produce oggetti in plexiglass, mi costruirà una teca per un mio modello di dimensioni simili al tuo piegando in tre parti un foglio (laterali e tetto) incollando poi i due lati avanti e dietro. Esistono colle specifiche per il plexiglass.
A alessandroROMA piace questo messaggio.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°644
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
Grazie Piero.
Io ho visto da Pratiko a Roma fogli spessi 5 mm (abbastanza cari).
Non se se riescono a farmi dei tagli a 45 gradi.
Dovrei chiederglielo.
Prima di comprarli voglio informarmi bene.
Ad esempio se l'incollaggio tiene bene e se viene un lavoro pulito nonchè quale colla usare.
Io ho visto da Pratiko a Roma fogli spessi 5 mm (abbastanza cari).
Non se se riescono a farmi dei tagli a 45 gradi.
Dovrei chiederglielo.
Prima di comprarli voglio informarmi bene.
Ad esempio se l'incollaggio tiene bene e se viene un lavoro pulito nonchè quale colla usare.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°645
cannoni navali
Ciao a tutti i modellisti navali.
Nelle prime immagini potete vedere i vari disegni dei cannoni.
Ho provato varie forme e dimensioni in relazione ad un uomo alto 1,80 metri in scala 1/60.
Ho inoltre disegnato e confrontato diversi affusti.
Alla fine ho deciso di utilizzare quelli della colonna evidenziati con un ovale giallo.
Nelle ultime immagini potete vedere le creazioni dei cannoni con la stampa 3D.
La qualità è scarsa, le zigrinature sono visibili e fin troppo evidenti (purtroppo la superficie non è liscia e dovrò carteggiarla prima di verniciarla).
Avevo realizzato prototipi di diverse dimensioni pensando anche ai calibri più grandi da posizionare a centro nave e in caccia ma poi ho rinunciato.
Adesso userò quelli che vedete nell'ultima foto, in particolare otto di quei dodici più piccoli che sono tutti uguali.
Mi sono sembrati i più vicini per forma, dimensione e proporzione alla foto di Dalghren in posa davanti al suo cannone.
Logicamente non lascerò il colore della plastica ma cercherò una vernice adatta.
Ah! A proposito, devo ancora colorare tutte le palle di cannone. Un tormento, 240 palline di 3 mm di diametro.
Pensate che i cannoni fossero neri? O un metallo scuro?
Secondo voi per i cannoni è meglio utilizzare un colore opaco (matt) o lucido (gloss)?
A questo punto vi faccio la stessa domanda per il colore delle palle di cannone.
Nelle prime immagini potete vedere i vari disegni dei cannoni.
Ho provato varie forme e dimensioni in relazione ad un uomo alto 1,80 metri in scala 1/60.
Ho inoltre disegnato e confrontato diversi affusti.
Alla fine ho deciso di utilizzare quelli della colonna evidenziati con un ovale giallo.
Nelle ultime immagini potete vedere le creazioni dei cannoni con la stampa 3D.
La qualità è scarsa, le zigrinature sono visibili e fin troppo evidenti (purtroppo la superficie non è liscia e dovrò carteggiarla prima di verniciarla).
Avevo realizzato prototipi di diverse dimensioni pensando anche ai calibri più grandi da posizionare a centro nave e in caccia ma poi ho rinunciato.
Adesso userò quelli che vedete nell'ultima foto, in particolare otto di quei dodici più piccoli che sono tutti uguali.
Mi sono sembrati i più vicini per forma, dimensione e proporzione alla foto di Dalghren in posa davanti al suo cannone.
Logicamente non lascerò il colore della plastica ma cercherò una vernice adatta.
Ah! A proposito, devo ancora colorare tutte le palle di cannone. Un tormento, 240 palline di 3 mm di diametro.
Pensate che i cannoni fossero neri? O un metallo scuro?
Secondo voi per i cannoni è meglio utilizzare un colore opaco (matt) o lucido (gloss)?
A questo punto vi faccio la stessa domanda per il colore delle palle di cannone.
Ultima modifica di alessandroROMA il Mar 09 Gen 2024, 12:36 - modificato 1 volta.
alessandroROMA- Capitano di vascello
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Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°647
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°648
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°649
Re: costruzione di goletta, liberamente ispirata a piroscafo cannoniera del XIX secolo
alessandroROMA- Capitano di vascello
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