Diario costruzione USS Constitution (Aeropiccola)

Ciao Ryujioda che dire l'effetto a prima vista è uguale al rame è interessante l'idea visto come dici la convenienza in fatto di costi complimenti però se mi permetti a mio avviso è un pò troppo lucido potresti provare a invecchiarlo un tantino così potresti anche chiudere qualche fessura che ti si è venuta a creare ,scusa se mi sono permesso di esprimere il mio modesto parere . Buon lavor e Buon Natale Birba

conoscevo questo sistema...il pregio di questi fogli è che costano poco e si possono fare tantissimi lavori.
mi piace come ti è venuto il lavoro.complimenti e auguri.

pietro bollani ha scritto:Mi sono letto e riletto diverse volte il tuo intervento, Ryuji, e credo proprio tu abbia trovato un metodo molto bello per riprodurre la ramatura.
Sarebbe perfettibile in diversi cose e lascia ampie possibilità di personalizzazione, ma non ti annoierò stasera con questo tipo di discorsi, ti dico bravo, anzi bravissimo e plaudo al tuo ingegno.

grazie pietro, ti assicuro che non mancherò di perfezionare il processo di lavorazione con l'altro lato della nave

birba 60 ha scritto:Ciao Ryujioda che dire l'effetto a prima vista è uguale al rame è interessante l'idea visto come dici la convenienza in fatto di costi complimenti però se mi permetti a mio avviso è un pò troppo lucido potresti provare a invecchiarlo un tantino così potresti anche chiudere qualche fessura che ti si è venuta a creare ,scusa se mi sono permesso di esprimere il mio modesto parere . Buon lavor e Buon Natale Birba

figurati birba, accetto volentieri ogni opinione, mi aiuta a capire dove sbaglio, dopotutto sono un principiante
comunque, si hai ragione, è un pò troppo lucido, da' l'impriessione di essere "troppo nuovo" per una nave.
Tuttavia se provo a scartavetrare quelle lamine per opacizzarle, viene via la ramatura.
Conoscete altri modi per opacizzare il metallo? (senza graffiarlo)

henry morgan ha scritto:conoscevo questo sistema...il pregio di questi fogli è che costano poco e si possono fare tantissimi lavori.
mi piace come ti è venuto il lavoro.complimenti e auguri.

grazie henry, ho preso spunto dall'ormai celeberrimo manuale del Lusci sul modellismo navale statico antico, dove illustrava come fare la ramatura ricavando le placche da fogli di rame cotto (che ho cercato ovunque, ferramenta, lattoniere ecc, ma niente di così sottile) tagliati poi a nastri, solo che si usava un ago di siringa troncato per fare le singole "chiodature"... insomma ci avrei messo una vita!
Tramite google poi ho visto che altri invece usavano questo "taglia ravioli" per punzonare il foglio ed ho adottato lo stesso sistema.

Ne approfitto per fare a tutti voi i miei auguri di buon Natale

ryujioda ti faccio i miei complimenti per il tuo lavoro, soprattutto per la tua abilità nell'arte di arrangiarsi. credo che il vero modellismo sia ispirato da questo. reperire materiali riciclati ed usare inventiva. anche l'uso di strumenti manuali sta diventando molto singolare. sono nuovo del modellismo ed ho tanto da imparare. ho i piani di costruzione della serapis di aeropiccola datati 1970. mi sa che al livello di dettagli e precisione sono al livello della constitution, ma la cosa mi stimola parecchio, per cui credo che dopo il titanic, raccolta hachette del 2000, che ho quasi terminato, mi butterò in questa avventura, utilizzando strumenti manuali.
per questi motvi ti seguirò con interesse.
ciao, buone feste a tutti!
angelo

rieccomi qui dopo un pò di tempo ad aggiornarvi sullo stato dei lavori della mia Constitution

Innanzi tutto ho completato il rivestimento in rame, comprese le piccole fessure laddove era impossibile non rastremare i "listelli" di finto rame.
La mia attenzione si è poi spostata sui particolari del ponte, nella fattispecie gli affusti:

prese le misure, taglio dai listelli la forma voluta per 20 affusti
Il montaggio è semplice, si va di colla cianoacrilica mentre per il colore ho fatto una prima passata col pennarello indelebile rosso e poi con quello marrone (lo stesso che ho usato per i pennoni)

ed eccoli qua, tutti e venti mentre sulla sinistra c'è il "prototipo" di riferimento. Mancano ancora le ruote ma è questione di poco.
Piuttosto la cosa che mi ha dato più crucci sono stati i cannoni.
Volendo rimanere nell'area "faccio tutto da me" e "col cavolo che spendo 2,40 euro a cannone" (ne sono 54!) ho deciso di trovare un compromesso a proposito:

Tubi di rame! di quelli per le canaline dei condizionatori. Ho preso quello di diametro minore (circa 6 mm) e ho fatto alcuni esperimenti. Ah, la spesa si aggira attorno ai 2 euro a metro!

Poi ho preso anche del filo di rame... 2 euro 5m con diametro 0,7 mm

cominciamo con una prova. Finalmente uso quel tagliatubi che avete visto fin dal mio primo post di questo diario. E' il momento di usarlo non solo per tagliare i tubi ma anche per scanalarli. Infatti all'interno di queste scanalature metterò il filo di rame a simulare le cinte attorno i fusti dei cannoni

segue...

poi ho preso anche questi:

occhielli, 0,75 euro. Devo dire che andrebbero bene anche come oblò se non fossero di 7 mm di diametro...
Motivo per il quale ho dovuto adattare anche la bocca di fuoco dei cannoni:

non molto ortodosso, con l'ausilio di due pinze stringo fino ad allargare la bocca quel tanto che basta per inserirci l'occhiello:

Tuttavia questa soluzione non mi piace tanto, visto che la forma del fusto del cannone rimane del tutto cilindrica. Quindi ho pensato di fare il fusto con un tondino da 6 mm, sagomandolo con tagliabalsa e scanalandolo con una lima alle cinte, dove mettere poi il fil di rame. Dai tubicini di rame tagliati poi ho recuperato sole le teste per innestarle come bocche di fuoco. In coda invece ho messo la testa di uno spillo, quelli a "pallina", Infine ho verniciato tutto di nero:


Devo dire che ancora non mi soddisfano, ma cominciano ad assomigliare a dei cannoni


solo degli esperimenti fin adesso, faccio delle prove anche senza occhielli, poi vedo quali stanno meglio

segue...

complimenti un risultato notevole, manca però la proporzione tra la bocca del cannone e il resto del corpo, vedi se risolvi trovando occhielli più piccoli

Scusa Ryuji, ma perchè non provi a tornirteli direttamente ?
Metti un spezzone di tondino di legno di diametro adeguato dentro al mandrino del trapano, magari blocchi anche il trapano stesso con un collare al tavolo, quindi tornisci con un attrezzo tagliente tipo uno scalpello. Anche se trovo il tuo metodo molto ingenioso, penso che alla fine ti stai complicando un po' la vita...

Pietro hai proprio ragione. Però come ha lavorato Ryuji è veramente ingegnoso e degno di essere studiato con attenzione.E' vero che si è complicato la vita ma il risultato, anche se deve ancora essere perfezionato,mi piace.
Gianni

ciao ryuji
Scusate non pensavo che l'ingegno umano potesse arrivare a tanto.
non ho parole sei stato bravissimo
ti saluto e di seguo volentieri

sono daccordo con pietro...con la manualità che ti trovi,l'ingegno abbiamo visto non ti manca,perchè non te li tornisci e basta?
è stupefacente quando la necessità aguzza l'ingegno...con pochi euro hai fatto una spesa che potresti realizzare 100 cannoni!,.....ma ci hai pensato a tutto il tempo che gli dedichi?!

Cappello di paglia ha scritto:complimenti un risultato notevole, manca però la proporzione tra la bocca del cannone e il resto del corpo, vedi se risolvi trovando occhielli più piccoli

si, in effetti sembra più un archibugio che un cannone
forse è il caso di trovare occhielli più piccoli, come dici tu, anche perchè allargare questi tubicini non è tanto semplice e si fatica non poco

pietro bollani ha scritto:Scusa Ryuji, ma perchè non provi a tornirteli direttamente ?
Metti un spezzone di tondino di legno di diametro adeguato dentro al mandrino del trapano, magari blocchi anche il trapano stesso con un collare al tavolo, quindi tornisci con un attrezzo tagliente tipo uno scalpello. Anche se trovo il tuo metodo molto ingenioso, penso che alla fine ti stai complicando un po' la vita...

ciao Pietro, ci ho provato a tornirli col trapano! Ma o sono impedito io o non è una cosa da tutti tornire qualcosa...
In pratica non me ne viene uno uguale all'altro (ma di parecchio eh) e quando arrivo a fare le cinte, puntualmente si staccano...
per non parlare poi dell'incavatura alla bocca... quando troppo curva, quando troppo inclinata, quando troppo alla fine...
Insomma, mi serve molta pratica prima di tornire qualcosa (e molti tondini ) tanto valeva "lavorare di fino" con il tagliabalsa, che mi riesce meglio (credo)

IGianni Giordano ha scritto:Pietro hai proprio ragione. Però come ha lavorato Ryuji è veramente ingegnoso e degno di essere studiato con attenzione.E' vero che si è complicato la vita ma il risultato, anche se deve ancora essere perfezionato,mi piace.
Gianni

Grazie Gianni, credo che bisogna provare un pò tutte le alternative prima di trovare la soluzione migliore o di compromesso come nel mio caso

geppo ha scritto:ciao ryuji
Scusate non pensavo che l'ingegno umano potesse arrivare a tanto.
non ho parole sei stato bravissimo
ti saluto e di seguo volentieri

grazie Geppo, devo dire che nonostante non possa arrivare ai risultati di un pezzo prefabbricato, credo che alla fine ci sia anche più appagamento nell'aver fatto quasi tutto a mano

henry morgan ha scritto:sono daccordo con pietro...con la manualità che ti trovi,l'ingegno abbiamo visto non ti manca,perchè non te li tornisci e basta?
è stupefacente quando la necessità aguzza l'ingegno...con pochi euro hai fatto una spesa che potresti realizzare 100 cannoni!,.....ma ci hai pensato a tutto il tempo che gli dedichi?!

grazie henry morgan, come risposto a Pietro, non ho poi tutta questa manualità, sopratutto al "trapano" tornio però cerco di cavarmela in qualche modo intagliando e scartavetrando.
per quanto riguarda il risparmio poi, l'ingegno mi è sempre venuto in aiuto
avevo anche pensato di farli in resina, ma non ho nessuna esperienza lì, magari per il prossimo modello chissà
per il tempo infine, gli sto dedicando tutto il tempo libero dei fine settimana, anche perchè va sempre più riducendosi tra lavoro e impegni vari. Non ti nascondo però che durante la settimana penso a cosa inventarmi per risolvere i problemi di costruzione che via via si vanno presentando

abbandonata l'idea di allargare le bocche dei cannoni per poi infilarci gli occhielli, ho piuttosto ripiegato su un tubo tronco e scanalato alla fine per tutti i cannoni:

dopo di che metto le cinte col fil di rame a tutte le scanalature fatte ai cannoni, che adesso sono pronti per essere verniciati:

Per verniciarli ho dovuto "spillarli", così da farli colare dal verso giusto senza che si formino goccie sul fondo

eccoli essiccati:

nel fattempo mi sono fatto anche l'argano... l'unica cosa che mi sia venuta bene al "trapano tornio":



il prossimo passo sarà montare i cannoni e alzare finalmente gli alberi

segue...

In fotografia, i cannoni sembrano venuti proprio bene. Non si può giudicare la giustezza della scala ed altri particolari. Comunque mi piacciono molto.
Gianni Giordano

Aggiornamento (cumulativo) sullo stato dei lavori.
Ho rifatto il timone in base alle nuove misure che si sono venute a creare con quella piccola modifica a poppa rispetto ai piani di costruzione:


poi l'ho montato applicando un lamierino e delle teste di spillo conficcate fin nel legno. Poi col filo di rame ho fatto "legare" la cerniera facendolo scorrere all'interno delle asole.


ho montato l'argano e la ruota del timone. In questo caso solo una di quest'ultima perchè non c'era proprio lo spazio materiale...


aggiunta la campanella, cosa che dal progetto non c'era ma lo spazio prima della manica a vento qua lo permetteva. La manica a vento va sul quel quadrato subito dopo la cavigliera dell'albero di trinchetto. Inoltre, come si nota dalla foto ho anche montato tutti i cannoni di coperta.


e infine un paio di scalette a prua per un camuffare un pò quel blocco che nella realtà non esite (sembra un cassero) ma grazie al progetto di aeropiccola si U_U


segue...

(Continua l'aggiornamento cumulativo dalla pagina precedente)

Arrivatomi il materiale per completare la King of Mississippi, ho ordinato anche qualche cosa che mi serviva per la Constitution, come le scialuppe:



Montati gli elementi di legno e dipinte sono poi passato a fare lo stesso con la lancia di salvataggio:





e infine l'ho collocata nella sua posizione finale. A seguire provvederò a imbrigliarla.
Un appunto su questa lancia della Amati. E' un piccolo kit per un imbarcazione metallica da 105 mm. Abbastanza semplice e di buona fattura, ma... potevano metterci qualche listello in più! Che cavolo, hanno calcolato anche i ritagli! Meno male che non ho sbagliato niente, perchè non avrei potuto poi recuperare listelli di quella essenza e misura da nessuna parte...

infine ho cominciato a sistemare l'alberatura e sono partito dalle coffe alle quali mancavano le ringhiere e le bigotte:



con lo stesso sistema sto "incappellando" le bigotte delle sartie, cioè con del filo di rame. Tuttavia le gemelle di ciascuna però verranno incappellate con il refe.

segue...

Ciao ryuji
non sono pratico di vascelli antichi e quindi spesso mi limito ad osservare con ammirazione, stavolta mi inserisco per i complimenti alla pazienza nel realizzare tanti particolari tutti uguali ed all'uso dei materiali più disparati (cosa che piace fare anche a me!)
ti capisco sulla difficoltà di realizzare pezzi uguali al tornio senza copiatore, una volta ho tentato di realizzare degli scacchi ma dopo varie prove con i pedoni (che uno a fianco all'altro sembravano l'armata brancaleone) ci ho rinunciato.
continuo a seguirti con piacere.
ciao

Ciao Ryuji non c'è che dire con materiali racimolati riesci riesci a realizzare delle ottime esecuzioni ,complimenti . Ciao Birba

ciao ryuji
Come al solito ti seguo volentieri dato che hai delle geniali idee che si concretizzano con dei capolavori.
un saluto da Geppo

omel64 ha scritto:Ciao ryuji
non sono pratico di vascelli antichi e quindi spesso mi limito ad osservare con ammirazione, stavolta mi inserisco per i complimenti alla pazienza nel realizzare tanti particolari tutti uguali ed all'uso dei materiali più disparati (cosa che piace fare anche a me!)
ti capisco sulla difficoltà di realizzare pezzi uguali al tornio senza copiatore, una volta ho tentato di realizzare degli scacchi ma dopo varie prove con i pedoni (che uno a fianco all'altro sembravano l'armata brancaleone) ci ho rinunciato.
continuo a seguirti con piacere.
ciao

grazie omel64, apprezzo molto il tuo complimento visto quanto ingegno stai prodigando nella tua Calypso
Anche io seguo i tuoi lavori e prendo appunti per quando mi metterò all'opera con l'altro cantiere, quello dalla King of Mississippi

birba 60 ha scritto:Ciao Ryuji non c'è che dire con materiali racimolati riesci riesci a realizzare delle ottime esecuzioni ,complimenti . Ciao Birba

grazie birba60, devo dire che racimolare le cose in giro in funzione di come posso adattarle al modello è stimolante. Tuttavia raccolgo tante di quelle minuzie che dovrei cominciare a procurarmi uno di quei porta oggetti da modellismo o elettronica. Comincio a non raccapezzarmi più...

geppo ha scritto:ciao ryuji
Come al solito ti seguo volentieri dato che hai delle geniali idee che si concretizzano con dei capolavori.
un saluto da Geppo

grazie geppo, l'ultima volta che mi hai espresso una tua opinione non ha fatto altro che migliorarmi il modello (ricordi la questione del colore dello scafo?).
Se trovi qualcosa che non ti convice, dillo pure, la cosa mi aiuterebbe a migliorare

aggiornamento sullo stato dei lavori

In queste settimane ho cominciato a "tessere" il primo sartiame.


era da un pò che me lo chiedevo, ma dato che il montaggio degli alberi me lo permetteva, ho preferito fare prima le sartie delle coffe (non so se hanno un termine a loro riferito, quindi le chiamo così)
Stavo valutando come legare le sartie agli alberi senza fare troppo spessore, poichè lo spazio lascato dalle teste di moro di questo progetto è abbastanza risicato e non vorrei correre il rischio di non sapere dove fare un nodo per mancanza di spazio in corso d'opera.
Così ho cercato in giro e mi sono documentato anche su un altra cosa. Le sartie pari e quelle dispari. La curiosità era nata dal fatto che non capivo mai come gestire le sartie quando su un lato della nave fossero in numero dispari poichè legandole alle crocette a due a due finivo per averne una di troppo (o di meno).
Poi ho visto che quelle dispari passavano da lato a lato ed ecco risolto il problema (anche matematicamente, il doppio di qualsiasi numero è sempre un numero pari). Allora perchè non farle tutte dispari?
Ecco spiegato quindi come ho proceduto nella foto precedente.
La molletta mi serve per tenere dritto l'albero fin tanto che asciuga la colla alla base della coffa al quale è fissato. Io neel dubbio ho anche messo un paio di chiodini finissimi di ottone.

Per quando riguarda il fissaggio dei bozzelli alle coffe è stato facile, ma per le sartie "maggiori" devo fissare il tendisartie e con esso i bozzelli con le landre:


ho usato nuovamente il filo di rame per incappellarle e un listello di tiglio 2x6 curvato ad hoc per il tendisartie. Poi l'ho scanalato con le lime e colorato di nero con un pennarello

dopodichè ho fissato il tutto con colla a caldo. Per evitare che si vedessero le scalanature ho messo una striscetta di foglio di rame "chiodato", quello avanzato dalla ramatura dello scafo, e infine colorato di nero.


per meglio montare i tendisartie, taglio con la tenaglia 2 mm dalla punta di uno spillo e poi lo conficco (al contrario) sul retro del tendisartia, cioè il lato che verrà a contatto con lo scafo. Così facendo, unito a colla vinilica, mi assicuro una migliore tenuta sopratutto quando poi andrò a tendere le cime.
Per le landre mi sono basato sulla stessa posizione data dal progetto ma ho usato il filo di rame invece del refe. Devo dire che è stato decisamente più comodo che annodare cime, visto che potevo conficcare il tutto nello scafo



ed ecco il risultato, tutto sommato accettabile anche se non ho usato le landre prefabbricate

continua...

Caro ryujioda io sono l'ultima persona che puo' dare consigli ma se questo ti e' servito per migliorare il tuo modello allora mi rincuora.
Ti saluto Geppo

Un saluto a tutti!
Ritorno dopo un interminabile tempo su questo forum ad aggiornare questo diario di costruzione.
Mi scuso per il tempo di assenza, ma ho avuto una miriade di impegni, purtroppo non tutti piacevoli, che mi hanno portato a trascurare questo mio hobby, che condivido qui con voi.

Quando ho potuto ha speso comunque qualche minuto sulla Constitution e fatta qualche foto.
Faccio quindi una carrellata comulativa dei progessi, fino ad arrivare allo stato attuale, prossimo (credo) al varo.

Ciao Riujioda è un piacere risentirti e allo stesso tempo un piacere che tu abbia ripireso i lavori al tuo cantiere , mi auguri che i momenti buii siano passati e che tu possa riprendere con serenità questo magnifico hobby . Ciao Birba

Dopo aver fissato saldamente le bigotte al parasartie e questo con le landre allo scafo, ho proceduto a "innestare" nella testa di moro degli alberi superiori (parrocchetto, gabbia e mezzana) fatti a parte, il fuso principale di ciascun albero.





Nel fare questo però ho aggiunto alcuni particolari che dai piani Aeropiccola non erano presenti, come le legature che cintano i fusi e un intermezzo di sostegno sotto le coffe, che già di loro non è che fossero replicate fedelmente...


Per fissare meglio il fuso allo scafo, visto che i piani non prevedevano una scalanatura nella chiglia per tenerlo in linea, ho usato lo stesso metodo del parasartie, cioè infilzato uno spillo senza testa nel fuso mentre la punta infilzata nel ponte sotto coperta, il tutto con colla vinilica a sostegno. In questo modo non ci sono derive una volta infilato correttamente.
Asciugata la colla sono passato ad allestire le manovre dormienti.


Successivamente ho aggiunto le griselle e i tarozzi

continua...