Diario costruzione USS Constitution (Aeropiccola)

Ottimo lavoro Ryujioda... come ti capisco quando dici "non ne potevo più delle griselle". Io questa settimana avrei dovuto finire quelle del Vespucci ma purtroppo mi si è finito il filo e non riesco a trovarne un altro uguale. Mi piace molto come lavori i singoli particolari per dopo assemblare il tutto. Continua così e buona serata...
...Federico...

Ciao Riuji, ti volevo fare i complimenti ed una osservazione... le sartie le hai lasciate color corda volontariamente, o hai intenzione di annerirle piu tardi?
Ti dico questo perchè come saprai nei velieri antichi le sartie, al contrario delle griselle, erano protette da uno strato protettivo scuro. Ti allego la foto della USS Constitution, bellissima e ancora navigante per notare nel dettaglio le sartie.
 

Bishop 2012 ha scritto:Ottimo lavoro Ryujioda... come ti capisco quando dici "non ne potevo più delle griselle". Io questa settimana avrei dovuto finire quelle del Vespucci ma purtroppo mi si è finito il filo e non riesco a trovarne un altro uguale. Mi piace molto come lavori i singoli particolari per dopo assemblare il tutto. Continua così e buona serata...
...Federico...

grazie Federico,
quando bisogna fare cose ripetitive il mio cervello va in palla... ho calcolato che per fare ciascuna grisella ci ho impiegato 3-4 minuti per annodarle. Ripetuto questo per 20 volte sono 1 ora per ciascuna sartia... ma ogni volta sembrava come fossero passate 3-4 ore!

Lorenzo Perilli ha scritto:Ciao Riuji, ti volevo fare i complimenti ed una osservazione... le sartie le hai lasciate color corda volontariamente, o hai intenzione di annerirle piu tardi?
Ti dico questo perchè come saprai nei velieri antichi le sartie, al contrario delle griselle, erano protette da uno strato protettivo scuro. Ti allego la foto della USS Constitution, bellissima e ancora navigante per notare nel dettaglio le sartie.

Ciao Lorenzo, grazie per i complimenti. Riguardo la tua osservazione, hai ragione, le sartie non dovrebbero essere colore ecrú come sono adesso ma nere. Tuttavia quando ho cominciato il modello avevo pianificato di non farle nere perché pensavo che l'affollamento di cime di quel colore avrebbe reso poco visibile il ponte.
Alla fine dei conti non c'è stato tutto questo affollamento e col senno di poi credo di aver fatto un errore di pianificazione...

Quindi mi rivolgo a voi tutti: conoscete un modo per colorare le sartie (montate come nel mio caso) senza colorare anche le griselle?

Spero di esserti di aiuto con questa risposta:
La tua stessa situazione era capitata ad un'altro utente del forum, ossia Ganjalf (modellista davvero abile), sulla sua fregata francese "LA GLOIRE". Trovi il suo wip alla pagina 2 della sezione work in progress.
Lui si è fatto coraggio e con un semplice pennellino ha verniciato le sartie... ti consiglio di dare una sbirciata
 
Un salutone Lorenzo

Penso che con i colori ad acquerello o al massimo a tempera ben diluito, possa dare un buon risultato, la canapa della refe dovrebbe colorarsi assorbendo il colore senza far notare di essere stata dipinta.

Rieccomi qui, dopo un lunghissimo periodo di stop dovuto ai motivi più disparati, durante il quale vi ho comunque seguiti senza purtroppo partecipare.
Spero non me ne vogliate se riesumo questo topic solo ora, ma è il caso di portare a termine questa nave una volta per tutte. Al lavoro!

Eravamo rimasti con l'aver appena messo in opera gli alberi, con relative sartie e paterazzi. E' quindi ora di mettere mano agli stralli e cominciare a preparare le vele.

Per prima cosa ho messo la stoffa scelta per le vele, che nel mio caso è di puro cotone bianco, il più sottile che sono riuscito a trovare, a marinare in una bacinella con acqua e 2 bustine di the. Dopo vari tentativi, ecco il colore desiderato:


A questo punto, mettendo da parte quanto illustrava il piano velico Aeropiccola (riportava i ferzi in orizzontale!) ho preso le misure delle vele, dopo aver fatto varie prove di posizionamento dei pennoni.


Dal punto mediano ho tracciato poi tutti i ferzi con una micromina facendo varie passate e stando attento a non sporcare con la polvere di mina.


Dopodichè, con metodo non molto ortodosso, ho incollato sul bordo con la vinavil del refe 1mm, a mò di ingratigliatura.


Infine ho costruito l'albero per la randa di poppa e ho inferito su di essa la relativa vela.


continua...

A questo punto ho messo in posizione l'albero con la randa, imbrogliando quest'ultima. Da notare che la bandiera che ho comprato è della mantua, ma nonostante ciò è conforme sia per scala che per numero di stelle.



Subito dopo ho sistemato tutti gli stralli



Non avendo sottomano delle bigotte a cuore, mi sono arrangiato con degli occhielli a vite, approfittando anche del fatto che ho potuto avvitarne una estremità in quel blocco a prua voluto dal piano di costruzione.


continua...

Poichè la polena continuava a staccarsi, l'ho risistemata aggiungendo qualche rinforzo alla sua base.


Ricordate quando ho segnato i ferzi con la micromina? Avevo in mente di applicare sopra quei segni scuri, non una cucitura, ma una punzonatura, con la stessa tecnica usata per la ramatura dello scafo. Questa volta però non bastava la rotellina di plastica, ma ci voleva qualcosa in metallo:


Adattando una lama da taglio per il dremel al mio rotocut, ho proceduto a punzonare tutti i ferzi, facendo passate avanti e indietro, tenendo sotto uno spessore di giornali tanto da far affondare le punte ma non troppo. Ecco il risultato:


Infine ho dotato di bozzelli tutti i pennoni



continua...

Ho lasciato volutamente lunghi quei cordoni incollati attorno alle vele per poter meglio fissare i bozzelli. Con l'aiuto di un ago e del refe 0,5 mm ho operato in questo modo:






continua...

Ho deciso di imbrogliare la maggior parte delle vele, ma volevo comunque simulare la loro pesantezza. Dopo averle inferite ai pennoni ho cominciato a piegarle e legarle:






continua...

Per mantenerle in posa mi sono procurato una specie di spugna di plastica, tipo quelle che si trovano negli imballi. E' porosa ma non troppo, giusto quello che mi serve da infilzare con gli spilli. Nel frattempo ho preparato una mistura di acqua e colla vinavil.
Messa in posa la vela con gli spilli sopra la spugna di cui sopra, ho spruzzato tramite un erogatore la mistura di acqua e colla. Accertandomi di aver bagnato tutto, ho schiacciato laddove si sono formate delle sacche, e ho cominciato ad asciugare con il phon. Ecco il risultato:




Ecco un altro pennone che ho simulato un po più di pesantezza delle vele:



La vela si è leggermente imbrunita, ma le righe della micromina non sono venute vai per fortuna.


continua....

E' ora di mettere in posa i pennoni che ho preparato fin adesso, con relativi amantigli:





Rimangono i pennoni e vele di trinchetto e maestra, che però voglio fare serrati, per permettere di dare maggiore "aria" al ponte per far vedere meglio i particolari su di esso.

continua...

bel lavoro ryujioda e grazie per aver spiegato dettagliatamente la costruzione delle vele.Come sempre ti seguo
Geppo

aggiornamento dello stato dei lavori

Ho proceduto a serrare le vele ai restanti pennoni in questo modo:





stavolta non ho spruzzato acqua e colla per mantenerli in posa, ma mi soono semplicemente servito di quella spugna come base e degli spilli per mentere il tutto mentre legavo le varie parti al pennone.

continua...

oggi ho provveduto a legare le cime alle cavigliere.
ecco come si presenta il tutto al momento:







continua...

Un bel lavoro,   


Di' ma i fermacarte li hai verniciati tu o li hai trovati bianchi per restare in pandan con lo scafo?   

Walkyrja ha scritto:Un bel lavoro,   


Di' ma i fermacarte li hai verniciati tu o li hai trovati bianchi per restare in pandan con lo scafo?   

ehehe   
sono già bianchi di loro, ma nel pacchetto erano assortiti. erano gli unici 6 dello stesso colore.
comunque mi tornano utili per tenere in ordine le manovre ancora da sistemare

Ho solo un dubbio... dove vengono legati i bracci?
mi mancano solo quelli, qualche scotta e qualche mure per terminare...

in questi giorni ho avuto poco tempo, quindi mi sono dedicato a una cosa, a mio avviso, facile facile:

prima di tutto ho costruito un telaietto con gli stecchini per gli spiedini


poi ho usato le solite imbottiture spugnose a mò di supporto


e vuolà! uno stendino per i 32 cannoni che mi rimanevano da fare. Ho usato la stessa tecnica dell'altra volta, ma poichè questi sono senza affusto, mi sono limitato a tagliare i tubi di rame per tutta la lunghezza della canna. Tanto, uscirà da fuori solo la bocca da fuoco...


poichè all'interno del ponte sottocoperta lasciai un listello di compensato sul quale attaccare tutte queste canne, ho messo anche dal lato del cannone un pezzetto di legno incollato con l'epossidica. Quando assemblerò la canna nel rispettivi alloggiamenti, potrò usare anche la colla a caldo, senza il pericolo che si stacchino, visto che verrà a contatto legno con legno e non legno con metallo.


e infine due passate di nitro nero satinato. Mettendo i cannoni appena dipinti ad asciugare a testa in giù su quello "stendino" accade che la vernice coli leggermente, riempiendo gli spazi del fil di rame nelle scanalature del tubicino

continua...

Questi espedienti/soluzioni sono utili, grazie per aver condiviso.