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Le Fleuron - diario di costruzione
giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°151
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
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giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°152
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
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Ammiraglio- ADMIN Fondatore
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Umore : se mi partono i 5 minuti......!!
- Messaggio n°153
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ciao Giampiero
Io Guardo,ma.....non "favello"!
Però....mi piace!!!
Ciao Rocco
Io Guardo,ma.....non "favello"!
Però....mi piace!!!
Ciao Rocco
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- Messaggio n°154
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ciao Giampiero,
non ho guardato ancora i disegni sulle tavole del lavoro che tu stai facendo a prua. Non posso entare nei dettagli perche' non mi sono ancora studiato la cosa. Pero' mi sembra che una volta lavorata, ti verra' un'ottima realizzazione.
Luca
non ho guardato ancora i disegni sulle tavole del lavoro che tu stai facendo a prua. Non posso entare nei dettagli perche' non mi sono ancora studiato la cosa. Pero' mi sembra che una volta lavorata, ti verra' un'ottima realizzazione.
Luca
giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°155
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Allora può andare...! Confortante!!!
Per Luca: visto che ci sono passato, ti suggerisco di cominciare a pensarci perchè la lavorazione di questa parte del modello, secondo me, è davvero parecchio difficoltosa e inoltre visto che è necessario lavorare tanto di carta vetrata (ingegnandosi a costruirsi particolari strumenti convessi per la parte interna)a meno di essere dei "chirurghi", inevitabilmente si rischia di danneggiare qualche particolare.
Potendo tornare indietro, avrei preparato una "ruota da lavoro" ed una prima ordinata magari in compensato su cui montare provvisoriamente gli scalmi per portarli quasi a finitura e trasferire il lavoro già fatto sul modello "buono".
Per Luca: visto che ci sono passato, ti suggerisco di cominciare a pensarci perchè la lavorazione di questa parte del modello, secondo me, è davvero parecchio difficoltosa e inoltre visto che è necessario lavorare tanto di carta vetrata (ingegnandosi a costruirsi particolari strumenti convessi per la parte interna)a meno di essere dei "chirurghi", inevitabilmente si rischia di danneggiare qualche particolare.
Potendo tornare indietro, avrei preparato una "ruota da lavoro" ed una prima ordinata magari in compensato su cui montare provvisoriamente gli scalmi per portarli quasi a finitura e trasferire il lavoro già fatto sul modello "buono".
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- Messaggio n°156
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Visto che i lavori per la sistemazione degli scalmi di cubia procedono abbastanza lentamente (mi si sono rovinate le dita a furia di scartavetrare anche aiutandomi con degli attrezzi fatti alla bisogna, ed è un lavoraccio, credetemi!!!) e visto che avevo deciso di rifare la ruota con la parte superiore in ebano fino al galleggiamento, vi posto alcune foto dei nuovi componenti e del nuovo dritto di poppa, anch'esso con la parte superiore in ebano fino al galleggiamento.
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- Messaggio n°157
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ovviamente ho dovuto prendermi una "licenza poetica" per così dire, in quanto la linea di galleggiamento passa proprio per l'innesto a palella dei due pezzi, perciò ho dovuto darci un taglio.....!! La palella, anche se non si vede bene in foto, comunque c'è, anche se non svolge più laq sua funzione.
Credo comunque che in questa scala, ciò non compromette la solidità della ruota, assicurata anche dalla sua controruota e successivamente dallo sperone.....
questo invece è il nuovo dritto di poppa
Credo comunque che in questa scala, ciò non compromette la solidità della ruota, assicurata anche dalla sua controruota e successivamente dallo sperone.....
questo invece è il nuovo dritto di poppa
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giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°158
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Non avevo mai avuto modo di lavorare con l'ebano, ma vi assicuro che è un legno splendido, compattissimo, durissimo da tagliare (scordatevi le lame, i taglierini ecc..) ma davvero splendido! Di contro, sporca tutto con la sua polverina nera tipo toner per fotocopiatrici....
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- Messaggio n°159
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ciao Giampiero,
ti scrivo con estrema sincerita.
Appena ho aperto le tue foto la prima sensazione e' stata di "stonatura" con riferimento ai pezzi in ebano sul dritto e ruota.
Non avevo mai visto prima d'ora una soluzione simile a quella da te adottata.
Peccato per quella palella sulla ruota tagliata di netto.
Luca
P.S.: Prendila come una battuta: Ma perche lo hai fatto....
ti scrivo con estrema sincerita.
Appena ho aperto le tue foto la prima sensazione e' stata di "stonatura" con riferimento ai pezzi in ebano sul dritto e ruota.
Non avevo mai visto prima d'ora una soluzione simile a quella da te adottata.
Peccato per quella palella sulla ruota tagliata di netto.
Luca
P.S.: Prendila come una battuta: Ma perche lo hai fatto....
Albatros- Ammiraglio
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- Messaggio n°160
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Cia Giampiero, sul libro Arte del modellismo di Bernard Frollick ci sono le immagini di un modello realizzato con questa tecnica ed è stupendo anche se molto complicato.
Penso che tu abbia preso spunto da quel libro, se consì non fosse ti posso inviare qualche scansione delle foto interessate.
Per la giuntura dei due legni, credo che si possa sempre inserire una spina in metallo che unisce ed inrobustisce la strutura.
Mauro
Penso che tu abbia preso spunto da quel libro, se consì non fosse ti posso inviare qualche scansione delle foto interessate.
Per la giuntura dei due legni, credo che si possa sempre inserire una spina in metallo che unisce ed inrobustisce la strutura.
Mauro
Ospite- Ospite
- Messaggio n°161
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Guardavo adesso il Frolich. Lui realizza in questo modo l'Ambiteux del 1680.
Ma tu Giampiero fascerai come ha fatto Frolich su l'Ambiteux??
Ciao
Luca
Ma tu Giampiero fascerai come ha fatto Frolich su l'Ambiteux??
Ciao
Luca
caracciolo- Utente storico
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- Messaggio n°162
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
gran bel lavoro seguo con attenzione
giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°163
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
In effetti la lettura del volume "l'arte del modellismo" di Frolich mi ha convinto pienamente ad addentrarmi in questa tecnica di colorazione "naturale". L'effetto chiaro-scuro può forse non piacere ai puristi, in fondo è solo una questione di gusto personale, ma ritengo che questo serva un po' a spezzare la monotonia di una colorazione troppo uniforme (anche se molto bella) del pero.
La mia idea è quindi di completare il fasciame solo su di un lato del modello e lasciare l'altro in carpenteria (anche se l'idea di troncare parte dei quinti per poter lasciare spazio all'osservazione degli interni non mi entusiasma per niente)...
Rispondo a Mauro: ovviamente ho rinforzato l'attacco dei due tipi di legno con un pezzo di tondino di circa tre millimetri di diametro e circa due centimetri di lunghezza.....!
La mia idea è quindi di completare il fasciame solo su di un lato del modello e lasciare l'altro in carpenteria (anche se l'idea di troncare parte dei quinti per poter lasciare spazio all'osservazione degli interni non mi entusiasma per niente)...
Rispondo a Mauro: ovviamente ho rinforzato l'attacco dei due tipi di legno con un pezzo di tondino di circa tre millimetri di diametro e circa due centimetri di lunghezza.....!
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Mario Cerutti- Guardia Marina
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- Messaggio n°164
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
giampieroricci ha scritto:Non avevo mai avuto modo di lavorare con l'ebano, ma vi assicuro che è un legno splendido, compattissimo, durissimo da tagliare (scordatevi le lame, i taglierini ecc..) ma davvero splendido! Di contro, sporca tutto con la sua polverina nera tipo toner per fotocopiatrici....
Soprattutto è bene non respirarla quella polverina, magari indossando una mascherina. Non ho motivi per dire che sia dannosa per la salute, ma non si sa mai. Anch'io uso l'ebano per la mia Bellona e lo trovo molto elegante, soprattutto quando ben levigato. Vero che nella realtà delle navi il colore nero era poco usato (almeno così mi sembra), ma se dovessimo costruire modelli più fedeli ai loro genitori dovremmo colorarli da cima a fondo.
Saluti a Taranto, che ricordo con nostalgia!
Mario
Ospite- Ospite
- Messaggio n°165
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Mario Cerutti ha scritto:giampieroricci ha scritto:Non avevo mai avuto modo di lavorare con l'ebano, ma vi assicuro che è un legno splendido, compattissimo, durissimo da tagliare (scordatevi le lame, i taglierini ecc..) ma davvero splendido! Di contro, sporca tutto con la sua polverina nera tipo toner per fotocopiatrici....
Soprattutto è bene non respirarla quella polverina, magari indossando una mascherina. Non ho motivi per dire che sia dannosa per la salute, ma non si sa mai. Anch'io uso l'ebano per la mia Bellona e lo trovo molto elegante, soprattutto quando ben levigato. Vero che nella realtà delle navi il colore nero era poco usato (almeno così mi sembra), ma se dovessimo costruire modelli più fedeli ai loro genitori dovremmo colorarli da cima a fondo.
Saluti a Taranto, che ricordo con nostalgia!
Mario
Colgo l'occasione per postare un O.T. che interessa tutti noi.
Luca
"Vorrei portare alla vostra attenzione la pericolosità della polvere di legno duro (hardwood) che rientra tra gli agenti considerati cancerogeni per l’uomo.
La questione assume una rilevanza tale da venire regolamentata prima al TITOLO VII de D.L. n. 626/94 (per chi non lo sapesse la 626 regolamenta la sicurezza negli ambienti di lavoro) e poi modificata con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale con il D.L. n. 66/2000.
Tale normativa pone come limite all’esposizione da polveri da legno duro 5 mg/mq, precisando che i soggetti a rischio vengono ritenuti tali anche se lavorano legno duro in minima quantità, in quanto possono provocare nel soggetto esposto tumori ai seni nasali e paranasali ed altri problemi tra cui irritazioni alle mucose, agli occhi e dermatiti da contatto.
Riguardo ai legni la distinzione tra hardwood e softwood viene fatta non in base alla durezza intrinseca del materiale ma dando uno sguardo alla famiglia di appartenenza.
Come molti di voi sapranno le specie legnose sono suddivise in latifoglie (in inglese denominate hardwood) e conifere (in inglese denominate sofwood). La minore dimensione delle fibre delle latifoglie le rende specie più pericolose per l’apparato respiratorio a differenza delle conifere, che pur risultando a loro volta cancerogene, risultano meno pericolose.
In riferimento ai legni più utilizzati nella liuteria chitarristica si possono classificare come:
-Legni teneri : Abete (bianco e rosso), Cedro, Pino
-Legni duri : Acero,Frassino,Noce,Pioppo,Tiglio,
- Legni duri tropicali : Iroko, Palissandro, Palissandro brasiliano, Ebano, Mogano africano"
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- Messaggio n°166
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Davvero molto interessante.... Io comunque da ignorante in materia, quando lavoro qualsiasi tipo di legno e so di produrre notevole polvere (soprattutto usando levigatrice elettrica o cose simili) uso sempre la mascherina e gli occhiali... (anche perchè dopo un paio di minuti sarebbe difficile proseguire!!!)
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- Messaggio n°167
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Il lavoro sulla parte prodiera continua.... Dopo una prima "sgrossata" sono riuscito ad ottenere un buon risultato con le due "conchiglie" di cubia.
Vi posto alcune immagini....
Non volendo, mi sono reso conto che è molto meglio lavorare sia sugli scalmi che sulle prime costole se il complesso della ruota di prua non è incollato.
Perciò credo che incollerò tutto in maniera definitiva solo dopo aver preparato sia gli scalmi di cubia che i quinti fino al numero 7 perchè così è più facile essere precisi con l'incastro sul prestantino, soprattutto per regolarne la giusta lunghezza!
Le conchiglie viste dall'interno
Le conchiglie poggiate sul caposesto a cui ancora manca l'angolo di quartobuono
Con la nuova ruota di prua
Vi posto alcune immagini....
Non volendo, mi sono reso conto che è molto meglio lavorare sia sugli scalmi che sulle prime costole se il complesso della ruota di prua non è incollato.
Perciò credo che incollerò tutto in maniera definitiva solo dopo aver preparato sia gli scalmi di cubia che i quinti fino al numero 7 perchè così è più facile essere precisi con l'incastro sul prestantino, soprattutto per regolarne la giusta lunghezza!
Le conchiglie viste dall'interno
Le conchiglie poggiate sul caposesto a cui ancora manca l'angolo di quartobuono
Con la nuova ruota di prua
Ultima modifica di giampieroricci il Mer 31 Mar 2010, 19:25 - modificato 1 volta.
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- Messaggio n°168
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
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- Messaggio n°169
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Anche qui manca ancora l'angolo di quartabuono, soltanto appena accennato sul caposesto dalla parte anteriore. Questo per poter raccordare il tutto con gli scalmi una volta montati in maniera definitiva...
Si accettano, come al solito, commenti e critiche.... isomma, fatemi sapere se può andare!!!
Si accettano, come al solito, commenti e critiche.... isomma, fatemi sapere se può andare!!!
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- Messaggio n°170
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ciao Giampiero, dalle foto non si nota nessun problema, sembra tutto ben realizzato.
Mauro
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- Messaggio n°171
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Dopo parecchio tempo di latitanza, eccomi ancora qui ad aggiornare il mio diario di costruzione. Ovviamente le difficoltà incontrate in questa fase sono state tante, dovute soprattutto alla mia inesperienza ma spero di riuscire ad andare avanti.
Intanto sto procedendo al fissaggio delle prime costole
Intanto sto procedendo al fissaggio delle prime costole
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- Messaggio n°172
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
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- Messaggio n°173
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Come si può notare, non ho ancora fissato la chiglia interamente, questo perchè credo sia più comodo poter lavorare le "zone" più difficoltose (parte prodiera e poppiera) da sole, senza l'ingombro della chiglia.
La mia idea è preparare prima la parte interna, dare rigidità alle costole posizionando i dormienti, e poi lavorare l'esterno fuori dal cantiere.....
Che ne dite?
La mia idea è preparare prima la parte interna, dare rigidità alle costole posizionando i dormienti, e poi lavorare l'esterno fuori dal cantiere.....
Che ne dite?
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- Messaggio n°174
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Ciao Giampiero,
ben tornato con i post!!!
Ci sei mancato!!!
Parto subito con una domanda.
Che sono quelle viti che hai piazzato??
Luca
ben tornato con i post!!!
Ci sei mancato!!!
Parto subito con una domanda.
Che sono quelle viti che hai piazzato??
Luca
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- Messaggio n°175
Re: Le Fleuron - diario di costruzione
Grazie, ma non vi avevo mica abbandonato! Sto seguendo anche le vostre dissertazioni con Giorgio!
Come immaginavo, non ti sono sfuggite le viti!!!
Bene... Siccome ho necessità di dare rigidità alla parte prodiera fino al fissggio della costola 6 per poter lavorare l'interno e l'esterno fuori dal cantiere (credo sia molto più facile!!!) ho pensato di fissare le prime costole con delle piccole viti autofilettanti che poi andranno comunque coperte e non si vedranno....
Che ne dici del resto?
Come immaginavo, non ti sono sfuggite le viti!!!
Bene... Siccome ho necessità di dare rigidità alla parte prodiera fino al fissggio della costola 6 per poter lavorare l'interno e l'esterno fuori dal cantiere (credo sia molto più facile!!!) ho pensato di fissare le prime costole con delle piccole viti autofilettanti che poi andranno comunque coperte e non si vedranno....
Che ne dici del resto?
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