Modifiche e Correzioni Titanic Hachette by bianco64squalo

inserisco anche qui la modifica ai fumaioli in plasticard con annessa spiegazione

scheletro dei fumaioli con ordinate modificate con le vere misure dell ellisse del titanic e non con quelle hachette.












per creare la sagoma del rivestimento prima applichi intorno al fumaiolo un foglio di carta ben attillato poi ritagli tutte le parti in eccesso devi ricreare il rivestimento in carta. poi lo levi e cosi hai la dima! poi lo riponi sopra il foglio da 0,13 in plasticard  e lo ricalchi e cosi cominci a disegnare le placche e a rivettare (tramite apposita rivettatrice comprata in negozio da modellismo). poi lo appicchichi con poca colla tutta intorno.. l'unico difetto e' che il plasticard da un po' di spessore ed e' molto flessibile quindi per appiccicarlo aderente al tappo del fumaiolo ci si perde un po di tempo unico neo purtroppo il diametro del fumaiolo anche se di poco aumenta.. ma io dico dopo il gran miglioramento che da questa tecnica chi se ne frega? nella vita non si puo avere tutto... e poi con i 8 millimetri dello scafo questa e una piccolezza.

volevo far notare una cosa riguardante l'ultimo fascicolo. avete presente quella piccola tavoletta rettangolare che viene messa al centro della nave in questa tavola e' presente anche il tavolato in legno da applicare sopra. ma io nelle foto viste in rete vedo che quella parte era tutta bianca e non in legno confermate? e' uno sbaglio?analoga domanda la faccio anche per quanto riguarda il tetto della plancia di comando . come era nella realta? legno o grigia?

Ciao Enea,
le risposte alle tue domande sono facili, ma purtroppo non ho tempo di verificare, anche perchè sono concentrato sulla listellatura dello scafo, che è ancora ben lungi dall'essere finita...
Affronterò le questioni che poni a tempo debito...se puoi aspettare fino al fine settimana controllerò io, altrimenti vedi se riesci a risponderti Delux...
Ciao

il tetto della plancia è grigio chiaro con le cornici dei bordi bianche.
Se per tavoletta intendi quel rettangolino soprai ltetto del salone di prima classe, dove arriva la scaletta della chiostrina della bussola, quello deve essere tutto bianco:

La questione tetto della plancia merita di essere approfondita: un riconosciuto titanista ( Peter Davies Garner ) nel suo modello lo ricopre di legno:

...un altro maestro ( Jason King ) opta per il grigio chiaro, come il buon Delux:

A chi credere?
Indagherò a fondo e posterò i risultati...

Guardando altri modelli, anche quello di Morten Jensen in scala 1:144 ( altro maestro, almeno secondo me ) ha il tetto grigio:
....

grazie ragazzi

per delux: si intendo quello davanti alla bussola quindi anche qui hachette ha sbagliato facendolo in legno.


per biancosqualo:grazie aspetto una verifica.
 ps ho ordinato il libro titanic in photograph


ma allora e' in legno o grigio ? per la maggior parte dei modelli lo da grigio cmq.. questi sono dilemmi come l'interno delle bocche di areazione rosse o bianche o grigie? anche per questo aspetto lumi da parte vostra.

OSTERIGGIO ( cofano con 8 portelli prese d'aria vano motore )
altra brutta notizia: guardando la foto nel fascicolo attualmente in edicola ( n. 84 ) dove si vede in anteprima la lastra in fotoincisione con le pareti di rivestimento dell'osteriggio che uscirà con il n. 85, le finestre e le porte delle due pareti laterali corte sono tutte sbagliate; posto qui alcune foto del modello di Morten Jensen ( ma credo che quando controllerò sui miei libri ne avrò conferma definitiva ):




Altro esempio della proverbiale accuratezza di Hachette...
Non so se alcuni ci stanno già pensando, ma credo che ci toccherà prendere in considerazione di modificare le fotoincisioni ( mi vien già mal di pancia...) o di rifarle in plasticard ( mi vien già mal di stomaco...).
Aspetto vostri commenti...
P.S. : mi piacerebbe anche sapere come intenderete saldare le fotoincisioni nelle pareti composte da varie parti, che si accoppiano ad angolo retto...

Ciao Filippo, dovrò ancora vedere come sono fatte queste fotoincisioni ma se non hanno finestre particolari ( tipo quelle del ponte A) è possibile crearle con una striscia in ottone di misura, piegarla per ottenere gli angoli e successivamente incollargli sopra porte e finestre ricavate dalle fotoincisioni Hachette.
Ho terminato oggi le pareti fotoincise ( fatte da me) per i ponti C di poppa e prua ed il risultato mi soddisfa abbastanza.
Per unire e creare gli angoli stondati ho saldato assieme le pareti con stagno e flussante, poi molto delicatamente ho sgrossato con carta abrasiva finissima.

Sì ma "ho saldato con stagno e flussante" è un po' generico: visto che non ho mai saldato, non potresti spiegare un po' meglio come si fa, e magari postare una foto della tua attrezzatura? La mia paura è, per imperizia, di rovinare le fotoincisioni, e purtroppo non si ha poi possibilità di rimediare ( non è come per il legno...)

OK, domenica posterò la mia attrezzatura, ma non è niente di particolare, poi ho comprato un dvd che insegna a saldare e modificare le fotoincisioni e da li ho preso spunto.

Spero di non dover comprare anch'io il dvd: mi accontenterei delle tue spiegazioni, visto che si basano sull'esperienza, che è la miglior maestra...
Aspetto quindi...
Intanto grazie.
Filippo

allora vorrei un po 'capire... da una parte ho visto le pareti corte e se ho capito bene hanno aggiunto delle finestre inesistenti e mi pare manchi una porta giusto? e poi un altra cosa notavo che la griglia che sovrasta la scalinata di seconda classe(spero di aver capito bene) dovrebbe avere un buco rotondo che invece in hachette non hanno messo?. cmq io preferirei le foto dell epoca o progetti invece di foto di altri modelli. ho comprato titanic in photographi che purtroppo e in inglese vediamo se c'e qualche foto sui ponti ancora non lo ho sfogliato tutto ci sono foto stupende mai viste in rete!

Buongiorno a  tutti, come promesso posto l'atrezzatura utilizzata da me per saldare e modificare le fotoincisioni.

Un classico saldatore a stagno da 30W il flussante che serve per far aderire lo stagno all' ottone e un rocchetto di stagno.


UN paio di pinze  con becco liscio e un atrezzino che mi sono costruito per piegare a 90° le pareti  e creare gli angoli.


Dopo aver staccato la parete dall supporto la sbavo per eliminare i difetti, successivamente unisco le due pareti a 90° ( mettendo una guida che mantenga la poizione) e con il pennellino stendo il flussante nella giuntura.
Infine prendo un pezzo di stagno , lo poso sopra alla giuntura (umida di flussante) e saldo.
Il flussante evapora e permette alla  stagno di aderire perfettamente tra le due paretine.
Ovvio che ci va un po di pratica anche perche lo spazio dove saldare e molto piccolo.


Questa parete è l'ultima che ho realizzato... Le pareti con le finestre e le porte le ho tenute buone mentre il resto è stato realizzato da me partendo da una striscetta in ottone piegata nei punti giusti e saldata.

Ottimo...
Grazie della spiegazione.

P.S. ti ho mandato la foto

io avrei un altra idea per fare gli angoli inserire un tondino di plasticard nello spigolo e poi scartavetrarlo fino a farlo aderire del tutto con quella zona il tutto incollato.

RAGAZZI MA QUINDI PER LA STORIA DEL TETTO IN LEGNO O GRIGIO COME E FINITA? altra domanda hachette fornisce la base del fumaiolo 1 rettangolare (intendo la parte grigia) mentre mi pare il secondo ha due specie di piccole alette semicircolari due piccole pretuberanze tonde ma nella realta mi pare che le avesse anche il fumaiolo numero 1 o sbaglio?

Fare gli angoli con il tondino di plasticard non so se conviene... la plasticard ingiallisce con il tempo se non verniciata;per cui bisognerebbe verniciare il tondino prima...oppure incollarlo e cartavetralo dopo...con il rischio però di scollarlo dalle paretine in ottone...bisognerebbe fare una prova..

vedremo... cmq volevo chiedere a biancosqualo se era possibile scannarizzare dal suo libro la pagina dove si vedono le pareti dell osterigio che al momento sta proponendo hachette con le fotoincosioni (sbagliate)e mentre che ci siamo potresti mandarmi un pm col nome del libro e il prezzo? grazie!

Questo è il libro: a mio avviso, assolutamente un MUST per qulasiasi titanista; il prezzo non me lo ricordo, ma su Amazon trovi tutto...
Riguardo il disegno, visto che ad alta risoluzione non è postabile, te l'ho mandato con una mail privata...

grazie tante biancosqualo aspetto il msg

Carissimi compagni di navigazione, buon pomeriggio a tutti! Mi azzardo a rimettere in moto questa discussione, ormai ferma da due mesi, per la quale voglio innanzi tutto ringraziare tutti coloro che vi hanno fin ora partecipato, a cominciare da Bianco64squalo che l'ha creata, davbs, lorenzo r.m.s., enea78 e dulcis in fundo il mio nuovo idolo DELUX che sto seguendo con estrema attenzione (stai facendo un lavoro da paura, sei un grande!).   (chiedo scusa a coloro che non ho citato). Dopo l'intro dovuto Cercherò di essere breve: dopo 13 anni di fermo ho ripreso in mano il cantiere hachette 2000 (già pubblicato il w.i.p.), per il quale questa discussione e il forum tutto mi è stato di grande aiuto fino ad ora, ma credo sia giunto il momento di chiedere un consiglio diretto. Siccome ho intenzione di non montare i cartoncini prestampati a partire dal ponte B in poi, ma non volendo nemmeno acquistare le lastre di ottone fotoinciso, lancio dunque uno spunto creativo a tutti per escogitare un sistema di autocostruire le finestre e le aperture con materiali diversi, senza però doverci diventare guasti!   Fino ad ora, come già mostrato nel mio cantiere, ho usato gli stessi cartoncini, forandoli e inserendo dei fili di cotone tesi con dietro del pvc trasparente, a emulare finestre e telai, ma essendo fin ora dritte non ho incontrato grandi ostacoli. Il problema verrà con i finestroni nel promenade deck, dove già lo spazio sopra e sotto (già fatto notare in un'altra discussione da bianco64squalo) è talmente sottile da non permettere l'apertura del cartonino, pena il rischio di rottura, e il disegno delle finestre, soprattutto quelle curve, è troppo complesso. Dunque, chi avesse suggerimenti, idee, o altro utile a chiunque volesse affrontare la sfida di mettere da parte l'ottone e uscire pazzi senza però arrivare al giorno del giudizio, è il benvenuto!!!     

L'immagine mostra l'espediente del filo di cotone marrone.

Ciao Roberto,
Prima di tutto ti voglio ringraziare per i complimenti, ma sono esagerati, qui nel forum ci sono ben altri luminari che fanno un sol boccone di me!!!
Però ho sempre avuto una gran passione per il modellismo, quindi ci metto tutto l'impeno che posso!!!   comunque grazie ancora....

Se io avessi voluto evitare di utilizzare l'ottone, non avrei usato il cartoncino, ma la plasticard, per le pareti quella da 0,25 o da 0,13, l'avrei forata come hai fatto tu, magari prendendo spunto dai disegni di cartoncino, oppure avrei seguito i piani del titanic originale, quindi l'avrei fatto come nella realtà. Ovviamente il legno che sosterrebbe la plasticard, in corrispondenza delle finestre sarebbe un pò più ampio in modo da non interferire con le stesse.
Per i telai delle finestre, dato che hai cominciato con il cotone, potresti continuare così, incollando prima il PVC alla plasticard per simulare il vetro, poi sfrutterei l'angolo che si crea tra plasticard e PVC, per poggiare il cotone anche nelle parti curve.

Questa è la prima cosa che mi viene in mente, se invece vuoi continuare ad usare il cartoncino, comunque dovresti usare la plasticard per fare la dima di ogni finestra, poggiarla sul cartoncino, realizzare la finestra con il cotone come descritto in precedenza e poi toglere la dima.
Sicuramente ci sono altre mille soluzioni, questa è la prima che mi viene in mente...

Buongiorno, Delux! Vedo con piacere che mi confermi in pieno di essere una persona umile, versatile e capace. Ognuno di noi "se si mette con impegno, raggiunge qualsiasi risultato!" (George Mc Fly, scrittore, Hilldale)   A proposito, chissà se a qualcuno sia mai venuto in mente di costruire la Delorean... eheheheh, vabbè, non divaghiamo. La plasticard è senza dubbio l'unica e migliore alternativa al cartoncino, per via degli spessori realizzabili senza rischio di rottura, a parte il discorso di biancosqualo su un potenziale errore di misura, che sia dell'altezza del ponte o delle finestre, che aumenterebbe dunque lo spazio sopra e sotto queste ultime, discorso questo che sarebbe da approfondire, soprattutto per chi, come te (poi me e altri), deve ancora affrontare la costruzione dei ponti. Riguardo le finestre e i telai ho invece avuto stanotte un'illuminazione: disegnando in CAD tutte le finestre già posizionate (come nei cartonicini, per intenderci), si potrebbe stamparli su carta trasparente per inkjet, ritagliarli e incollarli poi sulle pareti di plasticard preventivamente sagomate e forate. Certo snatura un po' il concetto di modellismo come ad esempio il magnifico omel64 ci sta insegnando con la Calypso, ma siamo nel XXI secolo e abbiamo a disposizione le tecnologie, tanto vale sfruttarle no? Direi che per la quantità e difficoltà di finestre da realizzare, vista anche la scala, potrebbe essere un buon compromesso. Detto tra noi, poi, ho provato a sagomare il cotone nelle finestre curve (promenade) ma viene fuori una schifezza...   

Ciao Roberto,
Con me quando si parla di CAD, sfondi una porta aperta, io, come avrai capito lo sto utilizzando tantissimo.
Mettiamola così, per navi in metallo lo possiamo utilizzare, per navi in legno ci affidiamo ai vecchi sistemi