GEMMA Tartana ligure 1863

Infatti, ma nella consequensialità della costruzione non è cosi. Infatti ho chiesto lumi e Franco ha detto che venivano mazzuolati quando avevano messo il trincarino nella sua scassa, come fai ad imperniarli poi sullo staminale?

Sul modello con un pò di vinavil ho risolto il problema.
Nella realtà certo era un pò più complicato, ma se non lo sa Franco chi lo può sapere?

Quando gli ho detto che per me un mastro o pescatore che sia, avrebbe previsto prima gli scalmotti, e quindi li avrebbe così imperniati sugli staminali mi ha risposto che la marina commerciale non è come quella da guerra...ma il mare è il mare sempre! Non ho dubbi che Franco ha i suoi riscontri e che io non ho conoscenza della marina commerciale. Sto imparando Caro Mauro che alcune cose non le confuteremo mai. Tiz Docet.

si hai ragione io non credo che sono solo mazzuolati se hanno una piccola scassa e poi vengono incastrati devono avere almeno una squaderetta che viene fissata al trincarino e allo scalmotto oppure fatta la scassa per far entrare lo scalmotto che prosegue fino al laterale dello staminaleche poi viene imperinato

io da ignorante ma da persona pratica ed esigente avrei semplicemente fatto uscire lo scalmotto dallo staminale e il trincarino l averi tassellato a incastro tra gli scalmotti e sul esterno murata per serrare tutto avrei chiuso con un bottazzino inchiodato stesso nel trincarino e tappato se volete
in questo modo assicuro sia la solidita della murata sia la solidita del trincarino ma questa e una mia masturbazione mentale

Caro Mauro ti posto il link del nuovo aggiornamento sul sito di Franco Fissore; la costruzione di un Leudo, in cui si può osservare come venivano posizionati gli scalmotti che sostenevano l'impavesata. Il lavoro di Sergio Spina, che riporta alle tecniche mercantili dell'epoca e conforme con la tua costruzione. Buona visione.

p.s. Si evidenziano anche le palelle del trincarino, con lo stesso piano verticale con cui l'hai eseguita tu ma semplici, senza dente. La "nostra" è più impegnata.

http://www.modarsenaval.com/realizzazione%20di%20un%20Leudo.htm

Ciao Riccardo, gran belle foto e bel modello in scala 1/1 quello del leudo. Le foto sono molto istruttive e mi faranno molto comodo.
Ho notato con piacere che hai definito la Tartana "nostra", in effetti senza il tuo aiuto ed i tuoi consigli non sarebbe lo stesso modello.
Attualmente ho realizzato il trincarino sul lato destro e a breve farò alche il sinistro. Per le foto cìè da pazientare un pò, ma a breve le inseritò almeno se c'è qualche consiglio lo mettiamo in atto.

Mauro

Ti ringrazio per ciò che scrivi, anche se il mio era riferito nello specifico per il trincarino. Costruendo si devono fare delle scelte, il confronto diventa primario perchè quello che maggiormente ci fa sbagliare è la presunzione. E tu il confronto lo hai cercato. L'umiltà non ti manca.

p.s. Senza dimenticare che quel "nostro" trincarino non ha nulla di certo.

Il nostro trincarino non ha nulla di certo, ma và dimostrato il contrario, e poi così è più bello.
So che con il termine "nostra" ti riferivi alla palella, ma mi è piaciuto fraintendere il tuo pensiero (se non si scherza tra noi che gusto c'è?).

Mauro

Albatros ha scritto:...ma và dimostrato il contrario, e poi così è più bello.

Già, hai centrato il problema. E li voglio sentire tutti questi teorici. Sono fedelmente convinto di ciò che scrive Boudriot: un modello ha esigenze particolari e diverse. Là dove si può bisogna metterci del proprio, con "coraggio" ed il necessario approfondimento.

Dopo una breve pausa modellistica sono riuscito a rimettere le mani sulla Tartana e rendere presentabile il lavoro eseguito.
Nelle foto si può vedere il trincarino in fase di realizzazione.
Il trincarino Dx è già incollato e sono stati già eseguiti i fori per gli scalmotti, mentre il trincarino Sx è solo appoggiato e tenuto in posizione dai morsetti,.

Mauro

Ciao Mauro, come riesci a fare fori così piccoli quadrati?

Marco01 ha scritto:Ciao Mauro, come riesci a fare fori così piccoli quadrati?

Ciao Marco, è molto semplice, foro centrale da 2mm con il trapano e poi con la limetta quadra (coda di topo) rifinisco il buco rendendolo quadrato ad una dimensione di circa 3X3.

Mauro

PS: il foro con il trapano lo eseguo prima con il trapano a colonna ed una punta da 1mm e poi lo ripasso con la punta da 2.

Bel lavoro Mauro. Oramai è un ripetersi.

Bella davvero... E quella doppia palella fa di certo il suo effetto!!

Anche oggi ha piovuto (e non poco), pertanto non sono potuto andare in campagna per la raccolta delle olive e ne ho approfittato per riposarmi (ho un dolore tremendo al gomito destro e ne avevo bisogno).
Ho dedicato il mio tempo a qualche lavoro casalingo ed alla Gemma.
In particolare ho iniziato a posare i primi listelli del ponte.
La calafatura è stata eseguita con cartoncino bristol nero, mentre la chiodatura è solo simulata con la mina da 0,5.
Devo dire che la chiodatura eseguita così piccola mi piace (sullo scafo è da 1mm) e pertanto dovrò studiare qualche soluzione per riprodurla in modo definitivo (si accettano consigli).

Mauro

Ciao Mauro
Non ho parole, stai facendo un lavoro veramente fantastico e mi piace moltissimo non solo il modello che stai realizzando ma la tua precisione e pulizia nei dettagli.
Ti rinnovo ancora i miei più sinceri complimenti.
Un salutone
sandro

Nel tavolato del ponte Mauro, fossi in te userei cavicchi in legno come, se non sbaglio, hai fatto con il serrettame ed il fasciame. La misura di 1 mm. è abbordabile anche se non facile.

santos ha scritto:Ciao Mauro
Non ho parole, stai facendo un lavoro veramente fantastico e mi piace moltissimo non solo il modello che stai realizzando ma la tua precisione e pulizia nei dettagli.
Ti rinnovo ancora i miei più sinceri complimenti.
Un salutone
sandro

Ciao Sandro, è un piacere rileggerti.
Ti ringrazio per i complimenti e contraccambio per il tuo lavoro.
Ogni tanto faccio un salto a vedere il tuo progetto sulla tartana ed ho visto che procede molto bene.

Mauro

Nostromo ha scritto:Nel tavolato del ponte Mauro, fossi in te userei cavicchi in legno come, se non sbaglio, hai fatto con il serrettame ed il fasciame. La misura di 1 mm. è abbordabile anche se non facile.

Ciao Riccardo, si per il fasciame ho utilizzato i cavicchi di legno da 1mm, mentre i segni a matita sul ponte sono da 0,5.
Stavo valutando se era meglio farli da 0,5 (ed eventualmente come) o se farli da 1mm come il fasciame.

Mauro

Non so come fai manualmente i cavicchi ma da 0.8 o 0.5 si possono fare. Il problema con 0.5 è porli in opera. Se la misura è 1 mm eseguirli qualche decimo inferiori è a mio parere migliore nell'insieme.

Appoggio la scelta dei cavicchi in legno.... è più realistica.
Come farli non è difficile: ci vuole poco a fare la punta a delle piccole caviglie, in fondo la parte utilizzabile è quella appuntita che non è poi difficile infilare nel foro, magari con una buona lente!!

Metà del ponte è stato rivestito anche se è ancora da levigare e da completare la chiodatura.
L’altra metà del ponte verrà parzialmente rivestito per lasciare intravedere la struttura.

Mauro

Un bel lavoro come oramai tuo solito, molto preciso, pulito, chiaro, direi sostanzioso, sotto la luce il tavolato del ponte ha dei riflessi particolari che nella foto da vicino si attenuano, direi più gradevoli. Da vedere dal vivo.

Che lavorone!
Come fa a rimanere così bene impressa la mina della chiodatura? Ci passi subito sopra con qualche prodotto? Non c'è pericolo va via?

Marco01 ha scritto:Che lavorone!
Come fa a rimanere così bene impressa la mina della chiodatura? Ci passi subito sopra con qualche prodotto? Non c'è pericolo va via?

La chiodatura resta bene perchè non è realizzata con la mina ma sono dei chiodi di legno scuro, un avanzo del parquet di mio fratello. E' un pò duro da lavorare ma il lavoro rende.

Mauro