USS ROANOKE - 1863

beh... come si dice?
anno nuovo, vita nuova?

ed in un momento di "nulla" qui al lavoro, colgo l'occasione, oltre che per fare gli auguri in ritardo a tutti gli amici del Forum, anche per condividere il modello attuale su cui sto lavorando in questi mesi.

Chi mi conosce sa già che io sono quello delle navi "strane" (per non dire orribili alla vista)e sicuramente poco conosciute, peculiari per il loro periodo (quello della transizione vela-vapore)e comunque difficilmente "modellate" perchè la ricerca della documentazione (e non solo i disegni...) richiede spesso molti più anni di quanto non siano necessari a costruire il modello.

Questo modello, di cui ho postato già su altri forum, è la riproduzione (con tanti errori) di quella che può essere considerata la prima nave "a più torri corazzate" della storia della marineria da guerra.
Infatti, pur essendo state costruite prima di questa, navi da guerra equipaggiate con torri rotanti corazzate (chi non ricorda il precursore, il famoso Monitor americano?), la ROANOKE fu la prima nave che venne equipaggiata con tre torri corazzate, situate lungo l'asse del ponte.

Non venne costruita da zero, ma fu utilizzato lo scafo della USS Roanoke del 1855, una fregata a vapore e vela, della stessa classe della Merrimack, che poi fu trasformata da Sudisti nell'ariete a casamatta corazzata CSS Virginia e che fu l'antagonista del primo duello "moderno" tra corazzate, tra appunto la Virginia ed il Monitor, nella acque di Hampton Roads.

Prendendo appunto spunto da questa trasformazione (della Merrimack in Virginia) e contemporaneamente dall'esperienza fatta con il Monitor, la Roanoke fu praticamente "rasata" a livello del ponte di batteria, ed equipaggiata con tre torri corazzate Ericsson, dotate di pezzi d'artiglieria molto potenti (381, 229 e 203 mm), per farla diventare un "monitor oceanico"

Purtroppo, questa trasformazione (nel 1863) fu deleteria alla ROANOKE: pur essendo infatti forse la più potente corazzata americana (nordista) dell'epoca, il suo elevato pescaggio non le permise di essere utilizzata sui grandi fiumi americani, mentre durante le sue uniche due uscite in mare aperto, dimostro un elevatissimo rollio (dato dal peso delle torri e delle artiglierie) tale da essere inutilizzabile come nave da guerra con un mare appena mosso. Insomma.... un vero fiasco !!!

Finì i suoi giorni come nave da difesa portuale (praticamente un pontone ormeggiato carico di pezzi di artiglieria) e lì lasciata ad arrugginire fino alla sua demolizione, nel 1883.

Questa in breve la storia della prima vera "corazzata" del mondo, e su questa storia vi lascio qualche immagine dello stato attuale del modello, costruito in scala 1:100 (lunghezza 84 cm + sperone) con il solito sistema di falsa chiiglia ed ordinate piene, ricoperte prima di compensatino sottile e poi ulteriormente di lastre di plasticard (a simulare le piastre corazzate in ferro sui fianchi). L'opera viva, invece è realizzata con strisce di cartoncino plastificato, verniciate in rame con colori acrilici spray.

Il ponte è fatto in listelli di tiglio, poi sporcati ed invecchiati, mentre le sovrastrutture sono fatte in materiali differenti : plastica (plasticard), metallo (rame ed ottone), legno, e resina (le torrette sono state realizzate mediante colatura di resina in uno stampo di gomma siliconica)

Tutte le torri (anche se non si vede) sono attrezzate (mancano solo le artiglierie al momento) ed allestite all'interno, ed anche le torri di comando (le conning towers corazzate) sono allestite internamente con la ruota del timone, i comandi per la rotazione della torre corazzata sottostante ed il "periscopio" per leggere la bussola posta sul palo superiore della prima e seconda torre.

Al momento sto realizzando le ringhiere, lungo tutto lo scafo e le gruette per le imbarcazioni (8 in tutto), insieme ai pezzi di artiglieria (torniti in legno e metallo e poi creato lo stampo in gomma per la duplicazione in resina)

Queste foto rappresentano quindi lo stato del modello al momento, in modo da allineare tutti i forum su cui sono state postate queste foto.

Ciao ed a riscriverci presto
JP


La USS Roanoke in una stampa dell'epoca



Vista dell'intero scafo



Torre corazzata di prua



Vista a centro nave



Vista della torre centrale



Vista dalla poppa verso prua

E' decisamente stupenda!
L'invecchiamento poi mi piace veramente molto!
Ti faccio anche qua i complimenti e ti auguro un buonissimo 2010!

Grazie, Jack

ma ti assicuro che ci sono moltissimi errori...
Il problema è che di questa nave esistono a mala pena dei disegni della sua versione originale (a vela)e da quello che ne so io ce n'è solo un altro modello fatto negli stati uniti (in scala 1:240) ed uno in costruzione al momento in germania (scala 1:96)
Sono in contatto con entrambi i modellisti e tutti quanti stiamo a modo nostro "interpretando" alcune stampe ed incisioni dell'epoca e l'unica fotografia scattata a questa nave

Comunque ho cercato di rappresentarla nel suo ultimo periodo, immaginando quanto potesse essere stata "sporca" lasciata lì a fare da guardia al porto...

In effetti sono ancora indeciso se farle tutte le barche oppure no...si presume che una nave, stabilmente il porto, abbia poche barche a bordo, a differenza di una spesso in navigazione...

Inoltre, sto cercando di immaginare anche una "base" per poterla presentare... non mi dispoacerebbe che alla fine riposasse su uno scalo a secco, magari puntellata intorno da travi per tenerla dritta... anche se mi sarebbe piaciuto metterla in un modello di scalo (quelli da cantiere navale, per intenderci..) ma credo che il modello dello scalo sia forse superiore alle mie capacità attuali....

vedremo quando sarà vicino alla fine :-)
ciao ed a riscriverci presto
JP

Grande Gianpaolo!!!!!!!
Eccezionale Lavoro!........Non ho parole.
Spero che il Modello delizierà gli occhi degli appassionati ad Euroma !?!

Ciao Rocco

Lo spero proprio anche io!

Ciao JP, ti fai sentire un pòa lungo, ma ogni volta ti fai perdonare mostrandoci le foto della tua opera.
Complimenti per il lavoro.

Mauro

Grazie !!

troppo buoni... mi fate davvero sentire "importante"... e come al solito tengo a precisare che il modello è pieno zeppo di errori !!!

Comunque si... carissimi Rocco, Mauro e Seb... la Roanoke sarà pronta (o quasi) per Euroma ed anzi farà "coppia" con un modello che sto rispolverando e cercando di terminare per tempo per Euroma: la cannoniera corazzata a ruote USS Cairo, sempre della Guerra di Secessione, e sempre in scala 1:100.

E' un modello che mi è capitato di esporre qualche volta, ma che non è mai stato terminato ed è sullo scaffale da almeno 5-6 anni.

In questo giorni, proprio per non lasciare la Roanoke "sola soletta" l'ho appunto rispolverata (nel vero e proprio senso della parola) e sto progettando le scialuppe che praticamente sono lunica cosa che manca per definire il modello completato.

Grazie ancora per le parole di elogio (come sempre mal meritate...) e di amicizia

ciao ed a riscriverci presto

JP

ciao JP
davvero complimenti per il tuo modello!
molto interessante la storia e stupenda la tua realizzazione viste le difficoltà di reperire il material di documentazione!
parli di errori! io non ne vedo forse perchè nonho l'occhio clinico ma sono errori fatti da te nella costruzioni o errori dovuti a una documentazione errata!?!?

potresti farci vedere a tua avviso qualche piccola pecca?

grazie
e buon modellismo a tutti!

... ora capisco cosa vuol dire invecchiare ... è bellissima !!!

veramente molto bella e anch'io non posso che sottolineare l'invecchiamento!
Complimenti, io non saprei neanche da che parte iniziare.

ciao a tutti
e grazie ancora per i complimenti (immeritati)

Confermo che sul modello della Roanoke ci sono degli errori madornali, causati non da mancanza o cattiva interpretazione della documentazione, ma da miei errori di costruzione, dati anche dalla nuova tecnica di costruzione dello scafo che ho usato pesantemente su questo modello.

Diciamo che, forse, l'errore madornale è uno (e grosso) mentre gli altri sono più piccoli e meno vistosi.
Per rispondere con un esempio a Brad Barron, se guardate la foto del modello intero della Roanoke, a prua, nella zona che va dalle bitte in giù, l'andamento dello scafo ha una "infossatura" abbastanza evidente ed anomala che praticamente rompe l'andamento ababstanza regolare dello scafo da centro nave verso prua.

In effetti, qui ho fatto un errore madornale, in quanto non ho esteso il riempimento in balsa anche tra la seconda e la terza ordinata, dopo aver inserito e sagomato quello di prua.

Un errore che visto da vicino, risulta molto evidente...

La prossima nave che farò con questa tecnica, la riempirò ben bene a prua e poppa, in modo da non avere cambi di curvatura sulle linee d'acqua.

Proprio poco fa, prima di venire online, ho terminato la verniciatura delle 16 grue per le scialuppe che domani monterò sullo scafo.

Poi aggiornerò il WIP con qualche foto recente...

Buona notte ed a riscriverci presto

JP

Buon pomeriggio a tutti gli amici modellisti

anche se in questo ultimo periodo non mi sono fatto sentire troppo, ho seguito molto attentamente i vari WIP e, nel frattempo, a spizzichi e bocconi sono riuscito ad andare un pò avanti con il cantiere della Roanoke.

In questi giorni mi sono deciso a lavorare su alcune componenti che, se non terminate, non mi permetteranno di andare avanti con i lavori del resto della nave. Queste componenti sono le artiglierie.

Infatti, una volta terminate queste, posso "chiudere" le torri, e continuare a lavorarle con i parapetti superiori e la loro copertura in tela, a forma conica, molto peculiare sui monitor americani della Guerra Civile.

Per la realizzazione dei 3 tipi di cannoni che equipaggiavano la Roanoke (Dahlgren da 15 ed 11 pollici e Parrot da 8 pollici) ho prima di tutto fatto una serie di ricerche su Internet e su diverse pubblicazioni e libri di tecnologia militare.
Una volta riuscito a trovare le dimensioni di tutti e tre i pezzi di artiglieria, li ho disegnati schematicamente in scala 1:20, e poi li ho ridotti con una fotocopiatrice per aveli in scala 1:100, indicando, accando ad ogni parte ove c'era un cambio di diametro o lunghezza la dimensione esatta.

Ho quindi preso dei tondini di noce, ognuno con diametro uguale al diametro massimo di ogni tipo di cannone, e lavorando con il tornio e calibro, ne ho cercato di realizzare tre "master" da utilizzare per costruire lo stampo in gomma siliconica.

Con il mio solito metodo, ho quindi colato della resina negli stampi, in modo da ottenere almeno due/tre copie per ognuna delle tre tipologie di cannoni (in tutto i pezzi di artiglieria che erano montati sulla Roanoke erano 6)

Fatte ascigare le canne colate ed estratte dallo stampo, le ho lavate bene con sapone da bagno ed uno straccio pulito per togliere ogni eventuale residuo di gomma siliconica ed ho passato a forarle con punte adeguate e con una piccola fresetta per arrivare ai diametri esatti dei calibri in scala con l'originale (381 mm, 279 mm, 203 mm) e li ho forati per il passaggio degli orecchioni.

Con del plasticard di differenti spessori, ho poi costruito gli affusti, ornato con una piastrina di rame sottilissima, incisa posteriormente con una picocla ruota dentata per simulare le chiodature che avevno questi affusti, costruiti in quel periodo di ferro.

Sempre con del plasticard ho infine realizzato i "bottoni" posteriori delle culatte, forandoli per far passare sia l'eventuale braga di ritegno (che non era usata in quel periodo in quanto gli affusti erano dotati di freni a ganascia) sia per far passare il vitone per l'alzo del pezzo di artiglieria.

Secondo la documentazione reperita, questìultimo, nei cannoni Dahlhgren era in asse al pezzo, mentre sui Parrot risultava lateralmente sfalsato rispetto all'asse.

Le foto che posto sono relative ai due pezzi Dahlgren da 15 pollici (tipica forma a bottiglia) ed ai due Parrot da 8 pollici. I due ultimi cannoni (Dahlgren da 11 pollici) li terminerò nei prossimi giorni.

A questo punto mancano solo di essere verniciati, di aggiungere la parte superiore della chiusura delle orecchioniere (dato che le canne e gli affusti saranno verniciati separatamente, questi blocchi saranno aggiunti e verniciati all'ultimo), i volantini di brandeggio e di freno sull'affusto, per poi inserirli definitivamente nelle loro torri, con lo schema che era stato definito all'epoca della trasformazione, e che permetteva per ogni torre di avere un pezzo "potente" di artigliera, ed uno a fianco con maggior gittata, anche se di calibro minore.

Infatti la posizione delle artiglierie sarà :
* torre prodiera: 1 pezzo Dahlgren da 15" ed uno Parrot 8",
* torre centrale : 1 pezzo Dahlgren da 15" ed un Dahlgren da 11",
* torre poppiera : 1 pezzo Dahlgren da 11" ed uno Parrot da 8"

Vi allego qualche foto dei cannoni in ancora in costruzione e non al momento verniciati

Ciao ed a riscriverci presto

JP

ciao Gianpaolo, complimenti innanzitutto per la realizzazione ma soprattutto per le spiegazioni sulle tecniche, davvero molto interessanti.
una curiosità, forse non vedo molto bene ma dalla foto delle canne posizionate all'interno della torretta sembra quasi che i cannoni non abbiano quasi la possibilità di alzare il tiro a causa della dimensione del foro sulla torretta.
ho visto male o il tiro non venive sfruttato molto in verticale???
ciao e grazie.
Paolo

Ciao, Paolo
in effetti all'interno della torre il foro doveva essere leggermente più alto, ma non di tanto, rispetto alla realtà.
Queste navi corazzate erano strutturate per un tiro quasi praticamente piatto...avendo pochissima elevazione, erano impossibilitate a tiri alti o a parabola.

Durante la Guerra Civile americana ci furono molti casi in cui i monitor corazzati non ebbero possibilità di colpire fortificazioni lungo le coste o lungo i fiumi, in quanto queste erano in genere elevate rispetto al massimo alzo delle artiglierie dei monitor.

Ti allego, comunque, alcune foto d'epoca che mostrano e chiariscono meglio questa caratteristica.

ciao ed a riscriverci presto

JP


torre della USS Monitor


cannoni della USS Catskill


Stampa dell'interno di un monitor


monitor USS Dictator - notare lato torre con apertura cannoniera

grazie della risposta esauriente JP e grazie anche per le bellissime foto.
a presto, Paolo

.. ma sono cannoni finiti quelli ??? cioè , li lasci in resina???

certo che no, Jolly

ovviamente non li lascio così... li devo prima verniciare, poi "sporcare" ed alla fine terminarli con alcune componenti che non possono essere aggiunte fino alla cimpleta colorazione dei cannoni : ad esempio i volantini di alzo e di freno e le parti superiori delle orecchioniere che "bloccano" gli orecchioni delle canne sugli affusti.

E poi, pensaci bene... ti pare che dopo aver fatto un lavoro di coloritura e di sporcatura dell'intera nave, lascerei le canne e gli affusti grezzi così e non verniciati ??? :-)

E' chiaro che tutto questo lavoro (direbbe qualcuno) sembrerebbe inutile.. molto inutile, visto che le torri saranno chiuse (si.. purtroppo...tutte e tre, visto che sopra ci andrà anche la copertura in tela)

In effetti gli unici punti da cui si scorgeranno i cannoni saranno le apertura lasciate libere nelle cannoniere ed i portelli sul tetto delle torri... ma a me piace così...

Come nessuno potrà vedere che dentro una delle torri di comando ci sono le ruote del timone, della rotazione della torre ed il periscopio per leggere la bussola.... ma ho la soddisfazione di averlo fatto, di sapere che c'è un lavoro di ricerca e di dettaglio, e di averlo "immortalato" in foto prima di chiudere il tutto :-)

ciao ed a riscriverci presto

JP

scusa mi sono spiegato male , intendevo come materiale , li lasci in resina o quelle sono le dime per farteli poi fare in bronzo o altro materiale??? scusa ma magari questa la si può chiamare inesperienza

ciao, Jolly

si, li lascio in resina.
Questi sono i pezzi "finiti"... il "master" 8o dima se vuoi chiamarla così) l'ho tornita in legno di noce...

E' un materiale che a me piace molto, la resina..si lavora facilmente, si taglia, si incide, si fora e si scartavetra molto bene, senza utilizzare apprarecchi o strumenti particolari...

Con lo stampo in gomma siliconica che ho realizzato, se volessi, potrei fare le canne anche con lega a bassa fusione, invece che in resina, visto che lo stampo permetterebbe anche la colata di questi materiali, ma siceramente mi trovo bene con la resina e non ho molta voglia di farli in altro materiale.

Tanto in ogni caso sarebbero da verniciare, e con una buona mano di fondo adatto (io uso il primer della Tamiya), anche la resina diventa un ottima superficie su cui verniciare.

ciao ed a riscriverci presto
JP

ok grazie , terrò presente

buonasera a tutti gli amici del forum

ecco qui un'altro aggiornamento sul cantiere della USS Roanoke.
Dopo aver costruito tutti e tre i tipi di cannoni ed averli montati sugli affusti, li ho verniciati, utilizzando in parte colori spray acrilici della Tamiya, un pò di colori acrilici spray da carrozzeria (Sempre acrilici) ed alla fine qualche passaggio di color ottone a pennello, ed un pò di "pennello asciutto" per far risaltare alcune parti degli affusti.

Una volta terminati e ben asciutti, li ho incollati all'interno delle torri che poi ho chiuso in maniera definitiva (prima però ho fatto qualche foto che vi posto)

A questo punto ho realizzato le ringhiere circolari che andranno ad essere posizionate sulle torri (nelle foto si vede la prima, quella di poppa, ancora da verniciare.

I candelieri a tre fori li ho fatti in filo di ottone, mentre per il passaggio delle ringhiere ho ricavato degli anellini sottilissimi, forati e scavati da un tondino di plasticard, che poi ho incollato con goccie di colla cianoacrilica.

Una volta inseriti i candelieri sul tetto della torre corazzata, ho poi "stirato" dei fili di ottone da 0,4 mm e li ho inseriti con una pinzetta, piano piano, su ogni anellino, realizzando in questo modo i tre corrimano.

Per la copertura, ho usato invece il foglio di carta velina sottile che viene usato per confezionare le camicie nuove.
Ne ho tagliato un riquadro, che ho verniciato con una mano leggera di vernice acrilica spray.

Poi ho tracciato un cerchio, di poco più ampio della circonverenza della ringhiera superiore, l'ho tagliato e ho anche inciso un taglio lungo il raggio.
Accartocciando appena il disco, ho realizzato una specie di "cono", poco alto e molto largo.

Ho incollato la sovrapposizione dei lembi del cono, con poche gocce di cianoacrilato gel, ed ho realizzato un piccolo foro circolare per introdurre il cono della copertra dalla parte alta del palo.

Vi mando qualche foto dell'attuale stato del cantiere.

Ciao ed a riscriverci presto

JP


Interno della torre anteriore della Roanoke.
Il cannone visibile è un Dahlgren da 381 mm



Altra vista della torre prodiera, vista da un'altra angolazione.
Il cannone che si vede è un Parrot da 203 mm.



Vista laterale della USS



Vista da poppa




Vista a centro nave



Vista laterale da poppa

ciao, vi posto una immagine della Roanoke (non presa da me...) che mi piace particolarmente....
spero che anche a voi piaccia

ciao ed a riscriverci presto

JP

un lavoro notevole

Grazie Caracciolo
conoscendo le tue esperienze e qualità, questo complimento vale doppio !!!
ciao
JP

waaa non esageriamo che poi la gente ci crede