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Arsenale, perchè no?
Jack Harrison- Moderatore
-
Numero di messaggi : 495
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Età : 30
Località : Sul cassero
- Messaggio n°51
Re: Arsenale, perchè no?
Salve a tutti, beh per quanto riguarda l'arsenale non ho neanche voce in capitolo visto la scarsa esperienza, però ci tenevo a commentare, intanto non ti dirò che il modello è stupendo, poi volevo chiederti, le parti nere sono in ebano con qualche finitura oltre al trasparente opaco? Poi volevo dire che gli scafi di cui parlava JP mi sembra si chiamino compositi, avevano la struttura in metallo e il fasciame in legno, il contrario non mi sembra che esistesse, se volete posso postare una bella immagine che mette a confronto la struttura di un clipper tradizionale, uno composito e uno di metallo... Sausate se rispondo solo ora ma l'ho letto solo adesso...
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
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Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°52
Re: Arsenale, perchè no?
Le foto della Corrazzata Roma di Barbieri. Andate sulla prima foto e cliccateci sopra per ingrandirla, poi con le freccette avanzate e vi si aprono tutte ingrandite. Vi metterete paura. E poi parliamo ancora di Arsenale se vi rimangono parole.
http://www.nikonland.eu/foto/showgallery.php/cat/637
http://www.nikonland.eu/foto/showgallery.php/cat/637
Albatros- Ammiraglio
-
Numero di messaggi : 2813
Data d'iscrizione : 29.06.09
Età : 60
Località : Sant'Angelo Romano
Umore : ma..... dipende
- Messaggio n°53
Re: Arsenale, perchè no?
Accipicchia che lavoro, anche il tavolato del ponte sembra in scala.
boden- Utente storico
-
Numero di messaggi : 141
Data d'iscrizione : 28.06.09
Età : 56
Località : Montemarciano ( AN )
Umore : poco nuvoloso, quasi sereno
- Messaggio n°54
Re: Arsenale, perchè no?
Nostromo le parole penso di averle perse tutte......
comunque hai ragione in pieno; la costruzione in arsenale ha un fascino molto particolare, è una vera è propria filosofia del costruire.
ho iniziato a leggere questo post più che altro con molta curiosità; fermamente convinto di non avere quel " talento " necessario per una simile arte.....
dopo quattro pagine il tarlo ha cominciato a lavorare nel cervello , credo che ci "cascherò " presto......
grazie per l'entusiasmo che comunichi.
Paolo
comunque hai ragione in pieno; la costruzione in arsenale ha un fascino molto particolare, è una vera è propria filosofia del costruire.
ho iniziato a leggere questo post più che altro con molta curiosità; fermamente convinto di non avere quel " talento " necessario per una simile arte.....
dopo quattro pagine il tarlo ha cominciato a lavorare nel cervello , credo che ci "cascherò " presto......
grazie per l'entusiasmo che comunichi.
Paolo
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°55
Re: Arsenale, perchè no?
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°56
Re: Arsenale, perchè no?
Ultima modifica di Nostromo il Ven 24 Set 2010, 11:08 - modificato 1 volta.
Conte Cassius- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 22.05.10
Età : 33
Località : Torino
- Messaggio n°57
Re: Arsenale, perchè no?
Beh dire che questo modello è un opera d'arte vuol dire sminuirlo completamente, mi sto ampiamente servendo di queste foto per la futura costruzione della gemella Littorio, ma questo modello fa veramente paura!
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°58
Re: Arsenale, perchè no?
Un pò di storia, che non fa mai male.
Il racconto dell'affondamento della Regia Nave Roma nel 1943 dell'Aspirante Guardiamarina Francesco Saverio Bernardi. Dal sito: www.italiavela.it
Il 9 settembre 1943, giorno successivo alla firma dell’armistizio, la corazzata Roma, nave ammiraglia della flotta della Regia Marina al comando dell’Ammiraglio Carlo Bergamini, faceva rotta verso le basi alleate del Mediterraneo orientale.
Giunta in prossimità dell’Isola dell’Asinara venne attaccata da 15 bombardieri tedeschi con un nuovo tipo di bombe-razzo radiocomandate e sganciate da grande altezza.
Nonostante l'intenso fuoco di sbarramento contraereo la corazzata Roma e i cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi furono affondati. Persero la vita per la Patria l’Ammiraglio Bergamini e 1657 marinai.
-------------------
Impressioni sull'affondamento della Regia Nave Roma
di Francesco Saverio Bernardi (Aspirante Guardiamarina su Nave Roma)
Siamo in navigazione fuori dalle Bocche di Bonifacio quando sulla Stazione di Tiro mitragliere, dove io mi trovo dall'inizio della navigazione avvistiamo 5 aerei che ci sembrano nazionali, dirigenti su di noi a quota di oltre 6.000 metri.
Diamo l'avvistamento alla plancia che li riconosce per aerei germanici. Osserviamo bene e da uno degli aerei si stacca una massa non ben definita: sulle prime mi sembra un aereo colpito (tale impressione è anche di alcuni puntatori dell' SDT).
Tale massa cade a mare vicino alla poppa di un incrociatore che naviga davanti a noi alla nostra dritta. Essa provoca un'enorme colonna d'acqua.
Penso allora che sia una bomba d'aereo di grossissimo calibro. Nello stesso istante a bordo della nostra nave batte l'allarme aereo (sono le ore 15:45).
Siamo decisamente attaccati da questi 5 aerei che sganciano su di noi. Seguiamo il secondo attacco condotto da un aereo che prende come bersaglio proprio la "Roma". Ci viene di prora e quando si trova circa allo zenit, lancia la bomba. Si nota al di sotto dell'aereo una grossa fiammata, tanto da sembrarci colpito da una granata, dopo di che si vede immediatamente e chiaramente la scia che la bomba lascia.
Si segue magnificamente e ce la vediamo diretta sulla nostra testa. Gridiamo alla plancia di accostare.
A una quota minore si distingue perfettamente la bomba che ingrandisce rapidamente. È uno spettacolo terrificante. La vedo cadere a mare all’ altezza del barcarizzo di poppa sulla nostra dritta.
Un altro aereo che ci attacca di poppa sgancia su di noi e ci colpisce sulla dritta. La nave subisce un fortissimo scossone e sbanda lievemente sulla dritta.
Nell'SDT c'è molta confusione. Vogliamo metterci a ridosso, ma il comandante Giugni ci ordina di rimanere al nostro posto. Ritorniamo. Metto a posto la cuffia di allacciamento con la plancia e alcuni microfoni, i cui cavetti lasciati in disordine impediscono il libero movimento sull’SDT.
Siamo i Guardiamarina Guidoni, Tropea, Vacca, Meneghini, l'Aspirante Scotto e io. Il Sottotenente di Vascello Milani credo si sia ridossato in torrione perché non lo vedo. Assistiamo ad altri 3 sganci; le bombe ci cadono fuori bordo più o meno lontano, sempre seguendo la scia dal momento del lancio fino al momento dell' esplosione.
Mi fa impressione il fatto che queste bombe non fanno assolutamente parabola. SulI'SDT nessuno è più al suo posto. Ci sentiamo molto agitati, nonché risentiti verso la plancia perché non si accosta, cercando di evitare le bombe.
Un denso fumo comincia a levarsi tra il torrione e il fumaiolo prodiero, dove siamo noi. Assisto intanto a un sesto lancio da parte di un aereo che ci attacca di prora: seguo la bomba, odo il fischio lacerante poi una tremenda esplosione, seguita da una immensa fiammata, mi investe e mi fa precipitare.
Ho la netta sensazione di rotolarmi in un baratro di fumo e di fiamme. Il puzzo di polvere bruciata mi colpisce talmente le narici, che ancora oggi mi fa senso il sentirlo.
Credo di morire.
L 'istinto di conservazione mi fa raggomitolare per difendermi dai colpi. Mi copro il viso con le mani. Dopo un tempo che credo poter stabilire in 30 secondi circa, mi rialzo poiché sento che è ritornata un po' di calma. Mi sento abbastanza bene tranne un forte bruciore alle mani e qualche ammaccatura.
Mi cola un po' di sangue dal naso. SulI'SDT non c'è più nessuno tranne il Guardiamarina Meneghini che con la faccia insanguinata (ha due tagli sul cuoio capelluto) comincia a scendere a basso.
C'è anche un corpo a terra che non identifico, lo tento di calarmi sulla torretta Direzione Tiro Medio Calibro di dritta - mi trovavo da quel lato - ma la vedo molto distante da me.
Vado allora sul lato sinistro e mi accorgo ora che l'SDT mitragliere è fortemente sbandata sulla dritta tanto che devo aggrapparmi ai monconi delle colonnine Direzione Tiro per portarmi dall'altro lato. Il metallo sotto le mie mani lo sento quasi rovente. Di lì salto sulla torretta DTMC di sinistra, quindi mi calo sulla piattaforma della torretta stessa e salto sull'albero di carico.
Non penso neanche di usare le scalette. Salto dalla tuga direttamente in coperta, andando a finire coi piedi fra i congegni di una mitragliera binata da 20 mm (N:I2). In quest'ultimo salto mi devo essere distorta una caviglia perché quando giungo a poppa sento un forte dolore alla gamba destra.
Giungo a poppa che la nave è già fortemente sbandata sul lato dritto tanto che l'acqua sta per toccare il trincarino. C'è già molta gente in coperta, ma nessuno si decide a buttarsi in acqua. Vedo il Cap. Med. Lorenzini che presta i primi soccorsi ad alcuni feriti. Gli chiedo del mio stato mostrandogli le mani. Nulla di grave, ma gli dico di guardarmi in faccia perché sputo sangue. Nulla dì grave anche qui: e sempre il naso che cola. Mi sento un poco intontito e disturbato. Vedo il Ten. Russino e gli chiedo se dobbiamo buttarci a mare o aspettare. Vedo l'STV Cervone e gli faccio la stessa domanda.
A poppa noto i seguenti ufficiali: Ten. G.N. Betti, Ten. G.N. Castracene, e G.M. Catalano che sostiene il Marò Del Vecchio ferito gravemente al braccio sinistro. Intanto i primi si buttano in acqua, Incerto sul da farsi comincio a levarmi i lacci delle scarpe, poi butto via le scarpe stesse. Mi tolgo anche i pantaloni avendo però l'accortezza di levare tutto ciò che avevo nelle tasche per metterlo nella giacca. Salvo così il portafoglio con i denari e le fotografie di Marialuisa e Carla. Giunge intanto a poppa il T.V. Incisa che ci incita a buttarci a mare perché la nave non si può più mantenere a galla.
Gli vedo il viso molto ustionato. Mi butto a mare e l'acqua salata mi acutizza il bruciore alle mani. Nuoto male perché il piede mi fa male. Ma il salvagente mi sorregge bene. Mi allontano abbastanza rapidamente, ci sono vicino a me alcuni marinai che voltati verso la "Roma" mi dicono di guardare lo spettacolo, io non mi volto; sento queste parole: c'è ancora qualcuno aggrappato alle eliche - la nave si è rovesciata. Dopo qualche minuto mi volto anch'io e vedo la "Roma" rovesciata e spezzata in due: la prua è quasi verticale all'acqua. La visione mi inorridisce. Riprendo a nuotare e mi sento chiamare, da vicino.
Non lo riconosco, gli chiedo chi sia, tanto è trasfigurato dalla bruciatura: è Scotto che mi chiede aiuto, non ci vede. Un pò per lo choc nervoso, un po' per il dolore alle mani, non me la sento. Già c'era un marinaio, Lorenzini, che aiutava me. Mi avvicino al Cacciatorpediniere Mitragliere che per primo si è fatto sotto per ripescarci. Lorenzini mi aiuta sempre e ci spingiamo sotto la poppa del Caccia.
Mi gettano la cima che agguanto con un po' di sforzo per via delle mani. Alcuni marinai e un ufficiale mi issano a bordo e mi panano di peso nel quadrato dove già alcuni feriti ricevono le prime cure. Anche io vengo soccorso dopo i più gravi. Un ringraziamento a Dio che mi ha salvato la vita.
N.B. L 'accensione della fiammata, notata al momento dello sgancio della bomba, era presumibilmente dovuta all'accensione dei "razzi guida" che servivano al puntatore per seguire la traiettoria della bomba e teleguidarla sul bersaglio.
Da un primo tempo e fino al 1993, la convinzione era che oltre alla guida del comando radio, la bomba fosse anche a propulsione-razzo (cioè non a caduta libera). Il che fu smentito dagli stessi piloti degli aerei D021 7K: le bombe furono lanciate con caduta libera, ma teleguidata con un nuovo sistema di radiocomando.
Il racconto dell'affondamento della Regia Nave Roma nel 1943 dell'Aspirante Guardiamarina Francesco Saverio Bernardi. Dal sito: www.italiavela.it
Il 9 settembre 1943, giorno successivo alla firma dell’armistizio, la corazzata Roma, nave ammiraglia della flotta della Regia Marina al comando dell’Ammiraglio Carlo Bergamini, faceva rotta verso le basi alleate del Mediterraneo orientale.
Giunta in prossimità dell’Isola dell’Asinara venne attaccata da 15 bombardieri tedeschi con un nuovo tipo di bombe-razzo radiocomandate e sganciate da grande altezza.
Nonostante l'intenso fuoco di sbarramento contraereo la corazzata Roma e i cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi furono affondati. Persero la vita per la Patria l’Ammiraglio Bergamini e 1657 marinai.
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Impressioni sull'affondamento della Regia Nave Roma
di Francesco Saverio Bernardi (Aspirante Guardiamarina su Nave Roma)
Siamo in navigazione fuori dalle Bocche di Bonifacio quando sulla Stazione di Tiro mitragliere, dove io mi trovo dall'inizio della navigazione avvistiamo 5 aerei che ci sembrano nazionali, dirigenti su di noi a quota di oltre 6.000 metri.
Diamo l'avvistamento alla plancia che li riconosce per aerei germanici. Osserviamo bene e da uno degli aerei si stacca una massa non ben definita: sulle prime mi sembra un aereo colpito (tale impressione è anche di alcuni puntatori dell' SDT).
Tale massa cade a mare vicino alla poppa di un incrociatore che naviga davanti a noi alla nostra dritta. Essa provoca un'enorme colonna d'acqua.
Penso allora che sia una bomba d'aereo di grossissimo calibro. Nello stesso istante a bordo della nostra nave batte l'allarme aereo (sono le ore 15:45).
Siamo decisamente attaccati da questi 5 aerei che sganciano su di noi. Seguiamo il secondo attacco condotto da un aereo che prende come bersaglio proprio la "Roma". Ci viene di prora e quando si trova circa allo zenit, lancia la bomba. Si nota al di sotto dell'aereo una grossa fiammata, tanto da sembrarci colpito da una granata, dopo di che si vede immediatamente e chiaramente la scia che la bomba lascia.
Si segue magnificamente e ce la vediamo diretta sulla nostra testa. Gridiamo alla plancia di accostare.
A una quota minore si distingue perfettamente la bomba che ingrandisce rapidamente. È uno spettacolo terrificante. La vedo cadere a mare all’ altezza del barcarizzo di poppa sulla nostra dritta.
Un altro aereo che ci attacca di poppa sgancia su di noi e ci colpisce sulla dritta. La nave subisce un fortissimo scossone e sbanda lievemente sulla dritta.
Nell'SDT c'è molta confusione. Vogliamo metterci a ridosso, ma il comandante Giugni ci ordina di rimanere al nostro posto. Ritorniamo. Metto a posto la cuffia di allacciamento con la plancia e alcuni microfoni, i cui cavetti lasciati in disordine impediscono il libero movimento sull’SDT.
Siamo i Guardiamarina Guidoni, Tropea, Vacca, Meneghini, l'Aspirante Scotto e io. Il Sottotenente di Vascello Milani credo si sia ridossato in torrione perché non lo vedo. Assistiamo ad altri 3 sganci; le bombe ci cadono fuori bordo più o meno lontano, sempre seguendo la scia dal momento del lancio fino al momento dell' esplosione.
Mi fa impressione il fatto che queste bombe non fanno assolutamente parabola. SulI'SDT nessuno è più al suo posto. Ci sentiamo molto agitati, nonché risentiti verso la plancia perché non si accosta, cercando di evitare le bombe.
Un denso fumo comincia a levarsi tra il torrione e il fumaiolo prodiero, dove siamo noi. Assisto intanto a un sesto lancio da parte di un aereo che ci attacca di prora: seguo la bomba, odo il fischio lacerante poi una tremenda esplosione, seguita da una immensa fiammata, mi investe e mi fa precipitare.
Ho la netta sensazione di rotolarmi in un baratro di fumo e di fiamme. Il puzzo di polvere bruciata mi colpisce talmente le narici, che ancora oggi mi fa senso il sentirlo.
Credo di morire.
L 'istinto di conservazione mi fa raggomitolare per difendermi dai colpi. Mi copro il viso con le mani. Dopo un tempo che credo poter stabilire in 30 secondi circa, mi rialzo poiché sento che è ritornata un po' di calma. Mi sento abbastanza bene tranne un forte bruciore alle mani e qualche ammaccatura.
Mi cola un po' di sangue dal naso. SulI'SDT non c'è più nessuno tranne il Guardiamarina Meneghini che con la faccia insanguinata (ha due tagli sul cuoio capelluto) comincia a scendere a basso.
C'è anche un corpo a terra che non identifico, lo tento di calarmi sulla torretta Direzione Tiro Medio Calibro di dritta - mi trovavo da quel lato - ma la vedo molto distante da me.
Vado allora sul lato sinistro e mi accorgo ora che l'SDT mitragliere è fortemente sbandata sulla dritta tanto che devo aggrapparmi ai monconi delle colonnine Direzione Tiro per portarmi dall'altro lato. Il metallo sotto le mie mani lo sento quasi rovente. Di lì salto sulla torretta DTMC di sinistra, quindi mi calo sulla piattaforma della torretta stessa e salto sull'albero di carico.
Non penso neanche di usare le scalette. Salto dalla tuga direttamente in coperta, andando a finire coi piedi fra i congegni di una mitragliera binata da 20 mm (N:I2). In quest'ultimo salto mi devo essere distorta una caviglia perché quando giungo a poppa sento un forte dolore alla gamba destra.
Giungo a poppa che la nave è già fortemente sbandata sul lato dritto tanto che l'acqua sta per toccare il trincarino. C'è già molta gente in coperta, ma nessuno si decide a buttarsi in acqua. Vedo il Cap. Med. Lorenzini che presta i primi soccorsi ad alcuni feriti. Gli chiedo del mio stato mostrandogli le mani. Nulla di grave, ma gli dico di guardarmi in faccia perché sputo sangue. Nulla dì grave anche qui: e sempre il naso che cola. Mi sento un poco intontito e disturbato. Vedo il Ten. Russino e gli chiedo se dobbiamo buttarci a mare o aspettare. Vedo l'STV Cervone e gli faccio la stessa domanda.
A poppa noto i seguenti ufficiali: Ten. G.N. Betti, Ten. G.N. Castracene, e G.M. Catalano che sostiene il Marò Del Vecchio ferito gravemente al braccio sinistro. Intanto i primi si buttano in acqua, Incerto sul da farsi comincio a levarmi i lacci delle scarpe, poi butto via le scarpe stesse. Mi tolgo anche i pantaloni avendo però l'accortezza di levare tutto ciò che avevo nelle tasche per metterlo nella giacca. Salvo così il portafoglio con i denari e le fotografie di Marialuisa e Carla. Giunge intanto a poppa il T.V. Incisa che ci incita a buttarci a mare perché la nave non si può più mantenere a galla.
Gli vedo il viso molto ustionato. Mi butto a mare e l'acqua salata mi acutizza il bruciore alle mani. Nuoto male perché il piede mi fa male. Ma il salvagente mi sorregge bene. Mi allontano abbastanza rapidamente, ci sono vicino a me alcuni marinai che voltati verso la "Roma" mi dicono di guardare lo spettacolo, io non mi volto; sento queste parole: c'è ancora qualcuno aggrappato alle eliche - la nave si è rovesciata. Dopo qualche minuto mi volto anch'io e vedo la "Roma" rovesciata e spezzata in due: la prua è quasi verticale all'acqua. La visione mi inorridisce. Riprendo a nuotare e mi sento chiamare, da vicino.
Non lo riconosco, gli chiedo chi sia, tanto è trasfigurato dalla bruciatura: è Scotto che mi chiede aiuto, non ci vede. Un pò per lo choc nervoso, un po' per il dolore alle mani, non me la sento. Già c'era un marinaio, Lorenzini, che aiutava me. Mi avvicino al Cacciatorpediniere Mitragliere che per primo si è fatto sotto per ripescarci. Lorenzini mi aiuta sempre e ci spingiamo sotto la poppa del Caccia.
Mi gettano la cima che agguanto con un po' di sforzo per via delle mani. Alcuni marinai e un ufficiale mi issano a bordo e mi panano di peso nel quadrato dove già alcuni feriti ricevono le prime cure. Anche io vengo soccorso dopo i più gravi. Un ringraziamento a Dio che mi ha salvato la vita.
N.B. L 'accensione della fiammata, notata al momento dello sgancio della bomba, era presumibilmente dovuta all'accensione dei "razzi guida" che servivano al puntatore per seguire la traiettoria della bomba e teleguidarla sul bersaglio.
Da un primo tempo e fino al 1993, la convinzione era che oltre alla guida del comando radio, la bomba fosse anche a propulsione-razzo (cioè non a caduta libera). Il che fu smentito dagli stessi piloti degli aerei D021 7K: le bombe furono lanciate con caduta libera, ma teleguidata con un nuovo sistema di radiocomando.
Giorgio- Capitano di vascello
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Numero di messaggi : 755
Data d'iscrizione : 31.03.10
Età : 66
Località : Genova
Umore : Vivi e lascia vivere....
- Messaggio n°59
Re: Arsenale, perchè no?
Grazie Nostromo,
Giorgio
Giorgio
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°60
Re: Arsenale, perchè no?
Grazie a te Giorgio. Dunque ricapitolando, se l'Arsenale è per necessità di confronto riconducibile a bastimenti in ossatura, alla fine non lo è per la realtà che ci proviene dal modellismo di quell'epoca. Arsenale, una Filosofia. Vi mostro il Gioiello messo in opera credo da un Modellista tedesco, è molto che l'ho nel PC e francamente mi sfugge il nome, ma non credo che si offenderà se mostro il suo splendido lavoro. La monografia Ancre non contempla la carpenteria, quindi è costruito con le classiche ordinate e fasciame dei "vostri" kit, solo che il Modellista ha interpretato perfettamente ciò che è il mio pensiero al riguardo, ed ha scelto delle essenze lignee ed una costruzione che, garantirà a questo Modello di arrivare mooolto più in là del Modellista che lo ha messo in opera. E, ora ditemi che è poco.
p.s. perdonatemi, Brick Le Cygne. 1/48.
Continua...
p.s. perdonatemi, Brick Le Cygne. 1/48.
Continua...
Ultima modifica di Nostromo il Ven 24 Set 2010, 14:47 - modificato 1 volta.
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°61
Re: Arsenale, perchè no?
pietro bollani- Contrammiraglio
-
Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 17.09.10
Età : 62
Località : castel san giovanni PC
- Messaggio n°62
Re: Arsenale, perchè no?
Caro Nostromo,
ti rispondo qui per non intasare inutilmente il topic di Metallico, ma...
guarda qui
La ricerca del dettaglio l' ho sempre avuta, quest' aereo l'ho fatto nell 90, e allora non c'era in giro tanta roba come adesso.
Solo che ai tempi non avrei mai pensato di chiamarlo "modellismo d' arsenale"... e neanche adesso veramente !!
Per me è sempre e solamente ...modellismo...
ciao
Pit
ti rispondo qui per non intasare inutilmente il topic di Metallico, ma...
guarda qui
La ricerca del dettaglio l' ho sempre avuta, quest' aereo l'ho fatto nell 90, e allora non c'era in giro tanta roba come adesso.
Solo che ai tempi non avrei mai pensato di chiamarlo "modellismo d' arsenale"... e neanche adesso veramente !!
Per me è sempre e solamente ...modellismo...
ciao
Pit
Ultima modifica di pietro bollani il Mer 06 Ott 2010, 18:01 - modificato 1 volta.
Nostromo- Capitano di vascello
-
Numero di messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 17.04.10
Età : 64
Località : Roma
Umore : ...a da passà a'nuttata
- Messaggio n°63
Re: Arsenale, perchè no?
pietro bollani ha scritto:...Per me è sempre e solamente ...modellismo...
Esattamente, perchè lo dice anche il termine: un modello è la riproduzione fedele, in scala ridotta, di qualcosa. Se non è conforme chiamiamolo in un'altra maniera, ma non modello. Per quanto riguarda la tua abilità, lasciami dire che io conosco i miei polli, perchè faccio modellismo da sempre anche se con diversi decenni di stop, all'inizio, da ragazzo, l'età di Matteo, facevo kit in plastica e non pensare che abbia postato le foto della corrazzata Roma per cambiare aria; se decidi un modello simile, credo che sia proprio la tua migliore espressione guardando il tuo Modello del caccia, a meno che tu non abbia in testa, come me, solo la marina velica lignea.
Marco01- Admin
-
Numero di messaggi : 1528
Data d'iscrizione : 05.11.09
Età : 46
- Messaggio n°64
Re: Arsenale, perchè no?
Caro Riccardo o chiunque possa rispondermi, una domanda proprio da profano: ma è possibile fare in arsenale qualsiasi modello? Mi spiego meglio, esistono monografie, libri, piani ecc. di diversi modelli, ma ad esempio prendiamo un libro della collana "anatomy of the ship" sembrerebbe ben fatto illustrato e pieno di disegni e spiegazioni, ma dove vado però a prendere il deisegno di ogni singolo pezzo da appiccicare sul legno per poi ottenere un quinto? Ovvero la scelta dei modelli da poter fare in carpenteria è limitata a monografie importani come ad esempio Ancre, Fissore e non so quante altre?
Spero di aver fatto capire cosa intendo, ripeto che per me è un mondo sconosciuto, la domanda forse è banale, ma vorrei capire.
Grazie.
Spero di aver fatto capire cosa intendo, ripeto che per me è un mondo sconosciuto, la domanda forse è banale, ma vorrei capire.
Grazie.
_________________
...trasportati dal potere del vento...
pietro bollani- Contrammiraglio
-
Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 17.09.10
Età : 62
Località : castel san giovanni PC
- Messaggio n°65
Re: Arsenale, perchè no?
Mi dispiace rispondere al posto di Riccardo su un suo topic...
comunque per me la risposta è si, si può fare... Difficile ? Alquanto.
Ne abbiamo parlato un po' Riccardo ed io proprio all' inizio del topic sul mio Bellona.
comunque per me la risposta è si, si può fare... Difficile ? Alquanto.
Ne abbiamo parlato un po' Riccardo ed io proprio all' inizio del topic sul mio Bellona.
Jack Harrison- Moderatore
-
Numero di messaggi : 495
Data d'iscrizione : 28.10.09
Età : 30
Località : Sul cassero
- Messaggio n°66
Re: Arsenale, perchè no?
@Nostromo-il Le Cygne è molto bello, ne ho visto uno a Novegro e gli ho dato un'occhiata perchè meritava davvero, volevo chiederti, ha una ramatura particolare o pare a me?
P.S. scusate l'ot ma guardate questi piani, notate niente di strano?
P.P.S. l'immagine è di discrete dimensioni cliccate visualizza immagine per vederla tutta...
P.S. scusate l'ot ma guardate questi piani, notate niente di strano?
P.P.S. l'immagine è di discrete dimensioni cliccate visualizza immagine per vederla tutta...
caracciolo- Utente storico
-
Numero di messaggi : 1478
Data d'iscrizione : 02.07.09
Età : 39
Località : napoli
Umore : variabile
- Messaggio n°67
Re: Arsenale, perchè no?
che vuoi dire strano ? sono piani di una fregata e ci dice diverse notizie
forse intendi la citazione alla forma di un altra nave? oppure al fatto che le linee d acqua non coincidono col piano trasversale
forse intendi la citazione alla forma di un altra nave? oppure al fatto che le linee d acqua non coincidono col piano trasversale
pietro bollani- Contrammiraglio
-
Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 17.09.10
Età : 62
Località : castel san giovanni PC
- Messaggio n°68
Re: Arsenale, perchè no?
E' una bella fregata a poppa tonda ed ha un piano apparentemente ben dettagliato.
Cosa hai notato di strano ?
ciao
Pit
Cosa hai notato di strano ?
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Pit
Jack Harrison- Moderatore
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- Messaggio n°69
Re: Arsenale, perchè no?
Proprio la poppa tonda, è la prima fregata del genere che vedo con queste linee, qualcuno ha immagini di modelli eseguiti?
caracciolo- Utente storico
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- Messaggio n°70
Re: Arsenale, perchè no?
a poppa tonda?
ci sono vari esempi per l arsenale ma non ho foto dell arsenale per questo tipo di navi
le fregate a poppa tonda sono quasi la prassi nel 1840 1860 tra i 60 e i 40 pezzi se noj sono proprio come questa hanno una poppa che ha la stessa struttura e delle appendici simili alle gallerie
la struttura a poppa tonda io so che viene usata sia per avere un poppa piu robusta al cannoneggiamento sia perche in questo modo si ha un vento sulle fiancate piu regolare avendo cosi maggior forza sulle vele basse e sugli scopamare
ci sono vari esempi per l arsenale ma non ho foto dell arsenale per questo tipo di navi
le fregate a poppa tonda sono quasi la prassi nel 1840 1860 tra i 60 e i 40 pezzi se noj sono proprio come questa hanno una poppa che ha la stessa struttura e delle appendici simili alle gallerie
la struttura a poppa tonda io so che viene usata sia per avere un poppa piu robusta al cannoneggiamento sia perche in questo modo si ha un vento sulle fiancate piu regolare avendo cosi maggior forza sulle vele basse e sugli scopamare
Jack Harrison- Moderatore
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- Messaggio n°71
Re: Arsenale, perchè no?
E non arsenale?
pietro bollani- Contrammiraglio
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- Messaggio n°72
Re: Arsenale, perchè no?
In Inghilterra questo tipo di disegno venne introdotto da Sir Robert Seppings nel 1817... dovrei avere qualche foto della Unicorn... appena la trovo ti scansiono qualcosa.
ciao
Pit
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Marco01- Admin
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- Messaggio n°73
Re: Arsenale, perchè no?
La butto lì così come viene: dovetse consigliare ad un principiante che vuole cimentarsi in una costuzione in arsenale, con quale modello consigliereste di partire?
_________________
...trasportati dal potere del vento...
Nostromo- Capitano di vascello
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- Messaggio n°74
Re: Arsenale, perchè no?
Credo che la lancia armata in guerra di Monsier Delacroix, edizioni Ancre sia un vero inizio con grandi soddisfazioni finali. Considera che l'insieme di uno scafo, qualunque esso sia è importante. Lascia stare le sezioni, la lancia ti permetterà di provarti con un'ossatura, una geometria completa, poi hai il lavoro con l'armamento, quindi tornitura, poi i cordami, lavoro fondamentale, per i quali devi mettere insieme due macchine a commettere e volendo anche la velatura. Modellismo totale con un modello bello, perfetto sotto il profilo storico, e in tempi molto ridotti per un modello in Arsenale.
Marco01- Admin
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- Messaggio n°75
Re: Arsenale, perchè no?
Si, ho visto anche che è in italiano, ma sul sito dell'ancre parla di possibilità di costruzione anche senza tornio, come è possibile? Almeno per il cannone...
Grazie Riccardo.
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