La Belle, un arsenale in "scatola".

Ho esitato non poco prima di aprire questo topic, principalmente per non fare inorridire i puritani di questa tecnica.
Poi ho trovato questo titolo un po' ironico e sdrammatizzante che ben rappresenta lo spirito con il quale mi avvicino per la prima volta a questa tipologia costruttiva, per me assolutamente sconosciuta. E allora cerco di farlo nel modo meno traumatizzante possibile affidandomi alla pubblicazione della DeA sperando di poterne ricavare una prima infarinatura.
Ho visto alcuni commenti riguardo questa opera decisamente molto, molto critici e lo capisco.
Tuttavia, da un mio primo esame posso garantirvi che non si tratta affatto di un semplice montaggio di pezzi pre-confezionati anzi, ogni singolo elemento richiede una lavorazione e un livello di attenzione ben diverso da quello di un kit di montaggio.
E così mi avventuro, col vostro perdono, in questo nuovo intrigante impegno.
Posto i primi contatti con gli elementi scomposti della chiglia, delle ordinate e con l' allestimento del cantiere.

Ciao, sono Lino, ci siamo appena conosciuti telefonicamente, complimenti per la scelta del modello, confermo quanto dici, anche se in scatola di montaggio questo modellino richiede anche una buona manualistica e a giudicare dalla tua Sovereign of the Seas direi che non ti manca. ri seguirò con interesse. Buon proseguimento

Si parte da pezzi squadrati per arrivare a sagome arcuate come forcaccio, dragante e gaisoni per poi comporre l' arcaccia di poppa.
Peccato che quando ho provato a ricollocare il tutto in cantiere l' assieme chiglia/arcaccia non trovava più alloggio.
Questo mi ha indotto a un grave errore, rastremare l' arcaccia nei fianchi per inserirla completamente.
Motivo di ciò è che mancavano spiegazioni circa la comparsa di una misteriosa dima,  del suo utilizzo e soprattutto delle lavorazioni che essa comportava.
Capito l' arcano, con buona pazienza ho ricostruito il fianco dell' arcaccia con il risultato che posto.
Un consiglio? Non gettate gli avanzi del legno nel quale sono inseriti i pezzi pre tagliati. Possono fare molto comodo  sia per il materiale in se stesso sia per ricavare in emergenza le sagome degli elementi contenuti.

Bella notizia Giancarlo,sono Bruno praticamente abbiamo terminato la Sovrana da poco avevo 2 opzioni il Wasa mezzo listelato oppure la Belle anche questa con lo scafo quasi terminato.Anchio ho scelto la Belle per cercare una sfida verso un quasi arsenale!!!!!! Avremo cosi modo di confronto a presto con qualche foto .Buon lavoro.

Giancarlo, Bruno,
anche se non è esattamente "arsenale" sarà comunque un lavoro molto più lungo e complesso del solito.
Buon inizio di cantiere a tutti e due!

bruno 45 ha scritto:Bella notizia Giancarlo,sono Bruno praticamente abbiamo terminato la Sovrana da poco avevo 2 opzioni il Wasa mezzo listelato oppure la Belle anche questa con lo scafo quasi terminato.Anchio ho scelto la Belle per cercare una sfida verso un quasi arsenale!!!!!! Avremo cosi modo di confronto a presto con qualche foto .Buon lavoro.

Ciao Bruno,
ben lieto di poter andare avanti insieme, anzi colgo l' occasione per allertarti sulle omissioni e sui  trabocchetti disseminati lungo il percorso. Non ultimo quello relativo alla dima del passo 14 di pag. 95 delle istruzioni di montaggio di cui parlavo nel  precedente post. Se ritieni contattami pure con messaggio privato per poterci sentire anche telefonicamente.
Nel frattempo ho fatto qualche passo in avanti componendo qualche ordinata. La rastrematura degli angoli di quartabuono richiede pazienza in quanto occorre intervenire sia internamente che esternamente su spessori superiori a un centimetro (vedi foto, meglio se ingrandita, con lato sinistro rastremato).
Domani comincerò gli scalmi di cubia. Cercherò di ricavarli da elementi squadrati (vedi foto) che andrò opportunamente a sagomare secondo linee definite per poi assemblarli in opera.  

Dover ancora smussare, con una semplice lima, undici elementi da 10 mm. come quello in foto per poi poter comporre gli scalmi di cubia, risulta essere un' operazione veramente noiosa ed estenuante (dopo un pomeriggio a ingoiare segatura sono riuscito a farne solo uno), per cui ho deciso che li alternerò con altre strutture tipo ordinate e  struttura poppiera.
Quanta pazienza!!

Sono un pubblicista, specializzato nel settore della cultura marittima. Se la cosa può interessare, posso inviarle un articolo sull'incredibile storia de La Belle, che mi ha pubblicato la Rivista Marittima, organo della Marina Militare.
Cordiali Saluti
Giovanni Panella

Giansalis ha scritto:Dover ancora smussare, con una semplice lima, undici elementi da 10 mm. come quello in foto per poi poter comporre gli scalmi di cubia, risulta essere un' operazione veramente noiosa ed estenuante (dopo un pomeriggio a ingoiare segatura sono riuscito a farne solo uno), per cui ho deciso che li alternerò con altre strutture tipo ordinate e  struttura poppiera.
Quanta pazienza!!

Questi pezzi prima di essere smussati si devono traforare lasciando solo qualche mm che deve essere poi eliminato con la levigatura

sono un modellista e sto costruendo anche io la BELLE in scala 1/36 da monografia di Boudriot edita da Ancre e quindi in arsenale visto che di partenza ho solo i piani e delle tavole di pero . Per chi vuole sono disposto a indicazioni visto la pubblicazione in mio possesso ed anche a postare un pò di storia di questa piccola nave . un arrivederci

Grazie Giovanni e grazie Enrico per l' interesse e la vostra offerta. Devo dire però che l' opera di Hachette è corredata da una documentazione a dir poco esagerata, andando dettagliatamente dalla sua storia a tutte le tavole costruttive particolareggiate compreso l' armamento. Riconosco che da questo punto di vista si sono veramente spesi. Comunque ancora grazie.
Ho visto anche il tuo appunto, Carmelo ma il mantenere l' inclinazione che vedi è fondamentale per la sagomatura dello scalmo. Se si contornasse l' elemento con un taglio ravvicinato credo che poi tornerebbe difficile gestire la lavorazione.
Comunque mi sono armato di una raspa molto aggressiva che fa un gran lavoro.
Nel frattempo oltre la sagomatura degli scalmi, mi sono portato avanti con la sovrastruttura dell' arcaccia, provvisoriamente "ponteggiata" per i corretti riferimenti.
Colgo l' occasione per dire a coloro che hanno intenzione di intraprendere lo stesso cantiere, all'amico Bruno in particolare, OKKIO al fascicolo 18 perchè non troverà i riferimenti per la sagomatura dell' ordinata 16 e per il vano del timone. Nessuna iniziativa, troverete tutto qualche fascicolo più avanti con le sentite scuse da parte delle casa editrice.

Assemblaggio dei 12 (6+6) elementi degli scalmi di cubia e inizio sagomatura. Seguirà poi la costruzione del loro elemento di appoggio.
Nel frattempo ho provato a posizionare in modo provvisorio qualche ordinata di poppa.

Posizionati, senza non poche difficoltà lo ammetto, gli scalmi di cubia. Comincio a dubitare che questo cantiere sia alla mia portata comunque, finchè posso, andrò avanti. Proseguo il lungo lavoro di assemblaggio delle ordinate e relativi angoli di quartabuono.
Vorrei provare su scarti di lavorazione l' applicazione di un olio di lino satinato e inodore. Questo per verificare la possibilità di evidenziare i giunti tra gli elementi in legno, in particolare mi garberebbe mettere in risalto le linee curve delle staffe di appoggio degli scalmi di cubia. Vedrò cosa succede.

Giancarlo,
non mi sembra che stai lavorando male, anzi ...
secondo me considerando quello che ti ho visto fare direi che riuscirai a portarlo a termine, certo ci vuole più applicazione, ma il bello del modellismo è pure questo no?
Buon prosieguo di cantiere.

Grazie del conforto, ce n'è proprio bisogno.
E allora ecco che dopo una lunga sessione di lavoro dedicata all' assemblaggio e soprattutto alla realizzazione dell' angolo di quartabuono di tutte le restanti ordinate, seguito poi dallo scasso per gli incastri delle soglie dei portelli, non ho proprio resistito alla tentazione di fare un pre-assemblaggio, del tutto provvisorio, tanto per avere una vista del lavoro svolto finora (qualche ordinata appare non ben centrata ma il tutto è ancora da allineare e incollare).
Tra parentesi, e qui ho bisogno di un consiglio, ho volutamente non ecceduto nella levigatura del legno, lasciando qualche traccia scura volendo così evitare, come a volte mi è capitato di vedere, che il legno di pero, bellissimo per la sua lavorabilità ma un po' "monotono" nella sua struttura, dia alla fine un poco gradevole aspetto di plastica.      

Giancarlo,
bhè ... dài ... si presenta bene!
Aspettiamo il parere di Carmelo che è il suo campo.

ciao bel lavoro veramente . Come ti ho già detto sto anche io costruendo la BELLE in arsenale da disegni ANCRE e ti dirò che si usa il pero oltre che per la lavorabilità ,che peraltro hanno tutti i frutti simili melo in primis , anche poichè è quello che a questa scala assomiglia più di tutti al reale ( quercia ) e sempre pensando alla scala non si possono certo vedere le venature od altro del legno. Poi per dare movimento si usano altre essenze dove erano dipinti di nero ebano ,come per esempio gli incintoni o le gru di capone , di bosso le sculture e così via ,per quanto mi riguarda farò di ebano anche i cavicchi interni ovvero quelli che mantenevano le coste e la chiglia per tutto il tavolame userò dei cavicchi di erica scortecciata quanto prima cercherò di postare foto

Enricod ha scritto:ciao bel lavoro veramente . Come ti ho già detto sto anche io costruendo la BELLE in arsenale da disegni ANCRE e ti dirò che si usa il pero oltre che per la lavorabilità ,che peraltro hanno tutti i frutti simili melo in primis , anche poichè è quello che a questa scala assomiglia più di tutti al reale ( quercia ) e sempre pensando alla scala non si possono certo vedere le venature od altro del legno. Poi per dare movimento si usano altre essenze dove erano dipinti di nero ebano ,come per esempio gli incintoni o le gru di capone , di bosso le sculture e così via ,per quanto mi riguarda farò di ebano anche i cavicchi interni ovvero quelli che mantenevano le coste e la chiglia per tutto il tavolame userò dei cavicchi di erica scortecciata quanto prima cercherò di  postare foto

Spero un giorno di riuscire anch' io a costruire qualcosa completamente in arsenale come stai facendo te. Purtroppo per ora mi devo limitare, vista la mia totale inesperienza e l' indisponibilità di adeguate attrezzature (tieni conto che tutto quello che si vede è stato fatto con una lima e un taglierino o poco più, tanto che più che un "cantiere in arsenale" sarebbe più opportuno chiamarlo un "cantiere artigianale" ).
Sarebbe molto interessante se postassi qualcosa in un topic dedicato, così anche da avere qualche utile riferimento.
Vi mostro un post dove ho messo a confronto due scarti di cui uno è trattato con quell' olio di lino satinato di cui parlavo.
Personalmente mi sembra di effetto gradevole. La vostra opinione però, qualunque sia, è sempre  motivo di riflessione.

Ciao Giansalis;

Si, sarebbe molto bello che si iniziasse un post sulla costruzione di un cantiere in arsenale ma, questo lo dovrebbe fare un modellista o allo stesso tempo più modèllisti esperti che hanno già pratica in questa tecnica.
Così ne gioverebbero i modellisti “medi” cioè quelli che hanno costruito diversi modelli e vogliono fare un “passo” in avanti.
Tenetelo ben presente,dunque!
Invece per quello che riguarda Giansalis, l’olio di lino. Io il legno lo tratto sempre con una soluzione al 50% olio di lino e 50% acqua ragia, l’unica pecca che dopo un lasso di tempo quest’operazione bisogna riproporla.

Buon navigare

Pier antonio

Dopo essermi veramente scervellato nel riposizionamento di buona parte delle ordinate che mi hanno costretto a smontare paramezzali e dormienti già incollati, ritorno con un breve post per documentare i vari  serrettaggi , la realizzazione delle ghirlande di prora e di poppa nonchè i primi bagli in corrispondenza della stanza del capitano.

Bel lavoro Giansalis!

Buon navigare

Pier antonio.

Dopo il posizionamento pel pavimento della stanza del capitano e della prima paratia, ho voluto sperimentare, per ora solo nella parete e nella
sentina, un prodotto a base alchidica utilizzato per dare lucentezza a pitture a olio.
E' un gel molto fluido, docile al pennello e con odore leggermente pungente.
Naturalmente ho fatto alcune prove preliminari, soprattutto per verificare che non sia aggressivo nei confronti della colla vinilica.
Col tempo, l' aspetto forse un po' troppo  lucido, tende a scomparire senza tuttavia alterare l' effetto valorizzante.
Non so se qualcuno lo abbia mai utilizzato ma al momento il risultato non mi dispiace.

Un piccolo aggiornamento sullo stato di avanzamento lavori.
Realizzate e posizionate tre paratie, i piedi d' albero di maestra e di trinchetto, continuano  sul lato di prora e di poppa le strutture di appoggio del ponte (bagli, braccioli e barotti).
Una buona Pasqua a tutti.

Caro Giansalis, mi hai proprio stuzzicato!!!! Stai realizzando un bellissimo lavoretto,, che vorrei fare anch'io.
Quindi vorrei farti alcune domande:
1) ho visto che questa pubblicazione é del 2017, come l'hai acquistata?
2) sai se é ancora in vendita?
Vorrei cimentarmi in questo lavoro che mi piace tanto.
Scusami se ti disturbo con questa mia.
Buon Lavoro e grazie.
Pietro

Mi intrometto ...
Era una pubblicazioni in fascicoli
il lato positivo era dato dal tipo di legno usato ... pero
il lato discutibile un lavoro in arsenale semplificato nella costruzione
ossia un avvicinamento ad vero lavoro d'arsenale.

Buon vento