U-Boat 1/48 Trumpeter

Inizio dettaglio dei tubi siluri...




Il lavoro di dettaglio è praticamente infinito, e si deve scegliere fin dove spingersi, perchè tutto non si può fare...
La buona volontà non manca, restate sintonizzati....

Ci stai abituando bene, Filippo... Troppo bene !!

Grazie Pietro, in realtà mi sto divertendo....l'unico "stress" è la difficoltà di reperire adeguata documentazione fotografica: quando la complessità degli "ammennicoli" da riprodurre è grande ( negli U-Boat gli spazi erano letteralmente riempiti di tubi, valvole, cavi, manette e quant'altro: da impazzire....), cresce in proporzione la necessità di foto per capirci qualcosa, foto che in realtà non ci sono....conseguenza: è più il tempo che si passa a "studiare" che quello che si passa a modellare....

Ricordo con nostalgia i tempi della mia gioventù, quando i modelli si montavano così come da scatola, senza troppe preoccupazioni di precisione e fedeltà all'originale....eh sì, bei tempi....

In questo momento di blocco "navale" (non ho più laboratorio né tempo da dedicare al modellismo) anch'io sogno i bei tempi andati... Mi dedicherei anima e corpo anche al più blando modellino da scatola!
Ma non perdo le speranze e nel frattempo mi dedico allo studio e a seguire i lavori eccelsi dei miei cari amici del forum!
Ancora complimenti e buon lavoro,
Buon Vento,
Laerte

bianco64squalo ha scritto:Ricordo con nostalgia i tempi della mia gioventù, quando i modelli si montavano così come da scatola, senza troppe preoccupazioni di precisione e fedeltà all'originale....eh sì, bei tempi....

come non darti ragione ,proprio vero.....però il risultato mica è UGUALE!!!!stai ricostruendo un modello che non si fermerà come tanti altri ad un primo sguardo fugace.

Continua il lavoro sui tubi lanciasiluri....

Filippo, stavo pensando che QUESTO, potrebbe essere un buon soggetto per iniziare a dipingere.
Non ci sarà la ruggine, ma tutto il resto si: grasso, sporcizia e tutto quello che la fantasia (o le foto) possa esprimere, oltretutto il pezzo, credo, rimanga abbastanza nascosto, quindi supporterebbe anche qualche errore.
...Io ci penserei...

Ciao Pietro, hai perfettamente ragione, infatti non mancherà molto dall'inizio della pittura...tuttavia tieni conto che vedi solo una delle due coppie di lanciasiluri, e per di più la prima ancora non è finita ( quindi, prima di dipingere, dovrò fare anche la seconda ); oltre a questo, sto dettagliando la parte visibile a scafo "aperto" ( modellino ), quella meno documentata da fotografie in quanto meno accessibile e visibile a scafo "chiuso" ( sommergibile vero ).
La parte interna, tra le due coppie di tubi lanciasiluri, è quella più densa di ammennicoli:



...ma praticamente resterà invisibile a modello ultimato, e sto quindi meditando su cosa fare: la faccio o no? Dovrò "perdere" moltissimo tempo, e alla fine mi resteranno solo le foto.....
Comunque tieni conto che, a parte qualche piccolo particolare, era tutto dipinto di bianco, e quindi non avrò difficoltà con l'aerografo a dipingere il tutto, procedendo poi con lavaggi ed invecchiamenti....
Comunque, l'aerografo non l'ho mai usato, e sto trovando ogni scusa per rimandare l'inizio....

Ma vuoi mettere con la tua consapevolezza di aver riprodotto ogni minimo particolare anche se non si vedrà mai più? SCHERZO!!! Avendo presente la tua capacità e pazienza non mi stupirei di nulla...
Per quanto riguarda l'aerografo, proprio per quel "pudore" che tu dici, io non l'ho ancora nemmeno comperato.
Il lavoro che stai facendo è invidiabile!
Buon Vento,
Laerte

Grazie Laerte,
sei sempre gentilissimo.....

bianco64squalo ha scritto: e sto quindi meditando su cosa fare: la faccio o no?

A questa cosa non posso ne voglio dare una risposta, il modello è personale quindi sei tu che devi decidere in merito.
Quello che volevo intendere l' hai capito (spero), era proprio perchè non hai mai usato un aerografo che ti consigliavo di partire da una parte nascosta alla vista dove se fai qualche magagna non rovini tutto il lavoro che stai facendo.
A parte tutti i buoni discorsi... Io farei anche quella parte, anche se non si vedrà mai, TU saprai di averla fatta. Se ti senti naturalmente.
... E meno male che avevo scritto che non volevo dare una risposta...

Immaginavo che la pensaste così, perchè anch'io sono propenso a dedicarmi al lavoro di superdettaglio su zone alla fine difficilmente o addirittura non visibili.....è proprio questa l'essenza del modellismo, la gioia e la soddisfazione di costruire qualcosa da sperimentare mentre lo si sta facendo, a prescindere dalla "visibilità" finale del lavoro....mi dedicherò quindi anche a quella zona, anche se non garantisco che cercherò la fedeltà fino all'ultimo bullone....

Ricordati allora di documentare fotograficamente e con dovizia di particolari tutto il tuo super lavoro!
Ci piacerebbe vedere, anche a scatola chiusa, cosa hai saputo fare (...e scommetto anche sull'ultimo bullone!!!).
Non avevo comunque dubbi che avresti accettato la sfida!
A presto, Buon Vento,
Laerte

Continua lavoro su zona di prua; presa in mano la chiusura frontale dello scafo a pressione, questa:




...che avevo ricavato modellando vari strati di plasticard incollati per ricavare lo spessore necessario; aggiunto il bordo sui 4 fori ed iniziata la foratura ( tutto ancora da finire ):




Sto cercando di scoprire, su siti di appassionati di U-Boat, cosa passava attraverso quei fori
, per riprodurre il tutto, ma l'impresa si profila molto difficile, quasi impossibile: era una parte non vista del sommergibile, sotto lo scafo, e quindi non visibile nelle foto: spero di trovare qualcuno con documentazione al riguardo, altrimenti mi toccherà lasciar perdere; un modellista tedesco ha fatto qualcosa che potrebbe ispirarmi sull'utilizzo di qualche "buco":



...ma dalla qualità del lavoro ( piuttosto grossolana ) non mi ispira la massima fiducia, e comunque i fori sulla chiusura della parte frontale dello scafo a pressione erano molti....vedremo....
Alla prossima

Continua il lavoro sullo scafo; ho pensato che è meglio finire lo scafo con gli interventi più "pesanti", prima di cominiciare ad intervenire sugli interni, incollando le relative parti ( piuttosto delicate ); lo scafo infatti andrà "lavorato" per aggiungere un po' di realismo allo stesso, sagomandolo per ottenere il cosiddetto " oil canning effect " :




..e per ottenere l'effetto delle lamiere grezze su alcune parti dello scafo, dove era più evidente:



Per queste lavorazioni bisogna maneggiare lo scafo piuttosto rudemente, ed è quindi sconsigliabile avere incollati gli interni, anche solo parzialmente.
Quindi ho cominciato a correggere gli errori più evidenti presenti sul Trumpeter 1/48, che li ha ereditati, per totale inerzia da parte dei cinesi, dal Revell 1/72:
1) accorciamento degli sportelli apribili dei siluri sullo scafo esterno:




2) modifica dei fori di drenaggio sotto ai tubi:




3) modifica dei fori di drenaggio sopra ai tubi ( erano sempre 12, ma a coppie, e non con spaziarti regolarmente come da scatola ):




Le modifiche da fare sono ancora molte, i cinesi proprio non hanno fatto nulla per correggere gli errori del Revell; comunque ci si arma di pazienza e si va....
Alla prossima

Nonostante il caldo, che rende il sottotetto, dove ho la mia postazione di lavoro, praticamente invivibile, continua, a rilento, il lavoro sullo scafo; come già detto, sono costretto a fare sullo stesso scafo tutte le modifiche necessarie, PRIMA di procedere con il lavoro sugli interni, che essendo estremamente delicati non sopporterebbero le rudi manipolazioni sullo scafo, necessarie per aprire fori e fare modifiche consistenti allo stesso....
Ho completato la modifica dei fori tra i portelli dei tubi lanciasiluri, sbagliati in numero, posizione e forma....



...e mi sto dedicando all'apertura dei fori di drenaggio sul ponte, per valorizzare il rivestimento in fotoincisione del ponte, che ha tutti fori aperti, non come il ponte del kit Trumpeter...





Oltre a ciò, ho il problema, che non tutti i modellisti si pongono, di dover risolvere il problema che le superfici interne dello scafo e del ponte saranno visibili a modello ultimato:



- frecce rosse: ponte visibile da sotto: quindi ok il ponte fotoinciso, ma dovrò ricreare anche la struttura di sostegno allo stesso;
- rettangoli verdi: fori da estrazione stampo da stuccare;
- cerchi blu: costolature di rinforzo da eliminare.

Oltre a questo, sarà visibile anche la sgrossatura fatta dall'interno per ridurre lo spessore dei fori di drenaggio aperti:



Insomma, dovrei riprodurre proprio tutte le budella di questo bestione, senza disegni nè foto a supporto, lavorando MOLTO di immaginazione, perchè foto di queste parti "dentro" lo scafo proprio non ce ne sono....
Mal di testa assicurato......
Ciao a tutti

...quello che si vede è già straordinario per lavorazioni e realismo!
Buon Vento,
Laerte

Dai film che ho visto girati all'interno dei sommergibili, la parte sotto dei ponti (chiamiamoli soffitti anche se è un orrore) erano sempre pieni zeppi di tubi passanti con un sacco di valvole. Ti puoi veramente sbizzarrire.

Ciao amico, sono JACK SPARROW 53 (Franco) , complimenti per il lavoro , bellissimo : è affascinante ricostruire nei dettagli queste macchine, peccato che non ci siano, come dici, dei piani più dettagliati . Sarà poi un divertimento , dipingerlo . Cosa userai ? Pennello o aerografo ? Io sto anche facendo , oltre la nave romana, con mio figlio, il Millenium Falcon della De Agostini , anche questo in plastica e alluminio : è un modello gigantesco , ma fatto bene , e ci stiamo divertendo un mondo a dipingerlo con aerografo ! Continua così amico , seguirò con piacere ed interesse il tuo lavoro.

Ciao Giulia,
non mi riferisco al "soffitto" interno del sommergibile, il cosiddetto "pressure hull" , ovvero lo scafo interno, resistente alla pressione dell'acqua, ma allo scafo esterno, accessibile solo dall'esterno da portelli sul ponte, dov'erano alloggiate tubazioni ed impianti vari; gli U-Boats ( ma credo tutti i sommergibili ) avevano uno scafo interno, pressochè tubolare, ed uno scafo esterno, più idrodinamico, che è poi quello che dà la forma esterna nota a tutti...
Per Franco,
grazie per i complimenti; ovviamente, viste le dimensioni, dovrò ricorrere all'aerografo, ma la pittura è una questione ancora molto, ma molto lontana....purtroppo alla scala 1/48 potrei superdettagliare davvero molto, se esistesse una documentazione adeguata....per esempio, tornando alla questione di cui sopra, nel mio modello ho la possibilità di vedere dall'interno la "pelle" esterna del sommergibile ( scafo esterno ), solo che, per ovvi motivi, non esistono foto di queste superfici; l'unica che ho trovato è questa:



...e, a meno di non ricevere aiuti ( già richiesti su vari forum ), penso che dovrò accontentarmi e lavorare di fantasia....

Ciao amico
prova a vedere dei documentari di history channel sulla seconda guerra mondiale ; ne hanno fatti alcuni a colori , mi sembra , con alcune puntate , proprio della battaglia dell'atlantico , dove erano imegnati gli U-boat . Forse lì puoi trovare i colori originali ; mi sembra di ricordare ci fossero anche delle immagini di interni .
L'ho buttata lì così , perchè sono anche io un appassionato di storia , soprattutto della seconda guerra mondiale .
Ciao da JACK SPARROW

Ciao Jack,
ti ringrazio per l'entusiasmo e la solidarietà, ma il tipo di conoscenze veicolate dai documentari di cui parli è tipo da scuola elementare, mentre le mie ricerche e le conoscenze che cerco sugli U-Boat sono tipo da università....senza offesa, ovviamente....
Mi accorgo che il tempo speso per ricercare supera di gran lunga quello speso per il modellismo vero e proprio, ma proprio di gran lunga....

Continua il lavoro sullo scafo; ho deciso di eliminare completamente il ponte, piuttosto che ritagliarlo, perchè comunque sulle forature si legge lo spessore della plastica, decisamente fuori scala ( troppo spessa ):



...in questo modo posso ridurre lo spessore dello scafo anche dalla parte interna, eliminando la riduzione di spessore fatta solo attorno ai fori di drenaggio, che può andar bene per modelli dove lo scafo è visibile solo dall'esterno, ma non per il mio, che lo sarà anche dall'interno...




Ovviamente il lavoro di sgrossatura interna dello scafo è solo all'inizio, devo ancora stuccare i fori di estrazione degli stampi e carteggiare sempre più finemente; alla fine avrò una superficie liscia dove potrò applicare le centine che sorreggevano la seconda pelle del sommergibile, quella esterna allo scafo a pressione.
Intanto ho provveduto a spostare le carenature di due fori di drenaggio, errate nella posizione, eliminandole e rifacendole in plasticard:






Alla prossima

Sempre più eccezionale il realismo che riesci a dare ad un modello già di per se favoloso!
Sembra essere un lavoro eterno, un piacere continuo.
Buon Vento,
Laerte