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Wasa's sharing projet
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°576
Re: Wasa's sharing projet
Questo post è interessante sotto tutti i punti di vista. Sono curioso di vedere il risultato ma soprattutto le varie fasi di lavorazione che, spero, arricchirai di immagini.
JACK SPARROW 53- Capitano di vascello
-
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- Messaggio n°577
Re: Wasa's sharing projet
alessandroROMA- Capitano di vascello
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- Messaggio n°578
Re: Wasa's sharing projet
Giorgio 45 ha scritto:
Ricavarle in modo esatto non penso sia, almeno per me, possibile ma deve esserci un modo per risolvere questo problema ... poi mi è venuta incontro una banale constatazione ...[b] tutte le scialuppe e le barche a bordo delle navi sono protette con un telo che le ricopre e ripara dalle intemperie.
Oppure capovolta. Può essere?
Qualche volta le ho viste se non sbaglio.
Sempre per ovviare al discorso delle ordinate, intendo.
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°579
Re: Wasa's sharing projet
Ciao Alessandro,
la tua è una bellissima domanda a cui rispondo facendoti presente che le mie osservazioni riguardano un periodo che arriva fino a circa il 1650 in quanto tante sono state le variazioni avvenute nei secoli.
Le barche erano le attrezzature mobili più ingombranti e pesanti e nelle imbarcazioni di quel periodo erano semplicemente adagiate sul ponte.
Di scialuppe su una nave ve ne erano diverse, di diverse dimensioni e con compiti diversi quindi le più piccole potevano anche essere capovolte.
Nelle navi da guerra soprattutto in periodi successivi, per esempio, in occasione di battaglie, venivano buttate a mare per non ostacolare i movimenti sui ponti e comunque essere scialuppe di salvataggio a disposizione per i marinai caduti in acqua (anche se pochi allora sapevano nuotare).
Questa scialuppa è lunga circa 12 metri e troppo pesante per essere rigirata ed è proprio per questo che necessita di una copertura con teli.
Buon vento
la tua è una bellissima domanda a cui rispondo facendoti presente che le mie osservazioni riguardano un periodo che arriva fino a circa il 1650 in quanto tante sono state le variazioni avvenute nei secoli.
Le barche erano le attrezzature mobili più ingombranti e pesanti e nelle imbarcazioni di quel periodo erano semplicemente adagiate sul ponte.
Di scialuppe su una nave ve ne erano diverse, di diverse dimensioni e con compiti diversi quindi le più piccole potevano anche essere capovolte.
Nelle navi da guerra soprattutto in periodi successivi, per esempio, in occasione di battaglie, venivano buttate a mare per non ostacolare i movimenti sui ponti e comunque essere scialuppe di salvataggio a disposizione per i marinai caduti in acqua (anche se pochi allora sapevano nuotare).
Questa scialuppa è lunga circa 12 metri e troppo pesante per essere rigirata ed è proprio per questo che necessita di una copertura con teli.
Buon vento
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cantierimodellinavali- Admin
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Umore : Mhhh ... vediamo un pò, oggi ...
- Messaggio n°580
Re: Wasa's sharing projet
Giorgio,
quindi in pratica curerai soltanto la parte esterna della scialuppa giusto?
quindi in pratica curerai soltanto la parte esterna della scialuppa giusto?
_________________
Giorgio 45- Contrammiraglio
-
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- Messaggio n°581
Re: Wasa's sharing projet
Grazie Franco,
Si Marco ed ora continuo con la mia scialuppa.
Scialuppa Wasa (seconda parte di tre)
Incollo dei pezzetti di legno a partire dal corrimano ottenendo sette sopraelevamenti più uno a poppa che rappresenteranno gli scalmi dei remi.
Elimino il grosso dell’eccedenza dalle estremità delle scialuppe seguendo il contorno interno della sagoma di carta incollata con vista dall’alto (riduco leggermente la scialuppa in larghezza perché sarà in seguito aggiunta la chiglia di mm. 4 di spessore).
Lo scafo viene sagomato con l’aiuto della linea nera presente al centro della struttura (dove verrà posizionata la chiglia).
La chiglia di una scialuppa in scala ridotta di 1:65 deve essere spessa pochi decimi di millimetro e pertanto non conviene costruirla assieme allo scafo.
Per costruire la chiglia della scialuppa è sufficiente una tavoletta da mm.4, nel mio caso un recupero di faggio evaporato.
Dopo aver separato le due metà della scialuppa ed asportato il cartoncino incollo il pezzo di tavoletta in faggio su una metà della scialuppa e quando ha fatto presa incollo l’altra metà della scialuppa.
Prima però utilizzando la sega a nastro ritaglio sulla tavoletta l’eccedenza del legno a prua e a poppa.
Rifinisco le curve con la levigatrice a nastro stretto dando inoltre una curvatura a sella per farla sembrare simile alla grossa corda che poteva essere tesa da prua a poppa per sostenere il telo.
Ora non rimane che incollare, previa sagomatura, un listello da mm. 1x1per ottenere il bordo, i paracolpi esterni, 4 a prua e 3 a poppa e un listello spesso mm.0.5 per la chiglia.
Dipingo il tutto l’esterno di marrone testa di moro su fondo nero in modo “pieno” creando strisciate all’esterno.
Rifinisco con una mano di olio sintetico.
Devo attendere che asciughi bene prima di posizionare il telo.
Buon vento
Si Marco ed ora continuo con la mia scialuppa.
Scialuppa Wasa (seconda parte di tre)
Incollo dei pezzetti di legno a partire dal corrimano ottenendo sette sopraelevamenti più uno a poppa che rappresenteranno gli scalmi dei remi.
Elimino il grosso dell’eccedenza dalle estremità delle scialuppe seguendo il contorno interno della sagoma di carta incollata con vista dall’alto (riduco leggermente la scialuppa in larghezza perché sarà in seguito aggiunta la chiglia di mm. 4 di spessore).
Lo scafo viene sagomato con l’aiuto della linea nera presente al centro della struttura (dove verrà posizionata la chiglia).
La chiglia di una scialuppa in scala ridotta di 1:65 deve essere spessa pochi decimi di millimetro e pertanto non conviene costruirla assieme allo scafo.
Per costruire la chiglia della scialuppa è sufficiente una tavoletta da mm.4, nel mio caso un recupero di faggio evaporato.
Dopo aver separato le due metà della scialuppa ed asportato il cartoncino incollo il pezzo di tavoletta in faggio su una metà della scialuppa e quando ha fatto presa incollo l’altra metà della scialuppa.
Prima però utilizzando la sega a nastro ritaglio sulla tavoletta l’eccedenza del legno a prua e a poppa.
Rifinisco le curve con la levigatrice a nastro stretto dando inoltre una curvatura a sella per farla sembrare simile alla grossa corda che poteva essere tesa da prua a poppa per sostenere il telo.
Ora non rimane che incollare, previa sagomatura, un listello da mm. 1x1per ottenere il bordo, i paracolpi esterni, 4 a prua e 3 a poppa e un listello spesso mm.0.5 per la chiglia.
Dipingo il tutto l’esterno di marrone testa di moro su fondo nero in modo “pieno” creando strisciate all’esterno.
Rifinisco con una mano di olio sintetico.
Devo attendere che asciughi bene prima di posizionare il telo.
Buon vento
cantierimodellinavali- Admin
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- Messaggio n°582
Re: Wasa's sharing projet
Giorgio,
???
ma Giorgio! Non è da te! Mi fai uno studio ed una ciclopica realizzazione sulla chiodatura della nave e poi mi rifinisci la scialuppa in stile neofita?
Come minimo mi aspettavo un rivestimento a listelli ... dài non metterti fretta ... togli i paracolpi e rivesti
... La chiglia di una scialuppa in scala ridotta di 1:65 deve essere spessa pochi decimi di millimetro ...
... Per costruire la chiglia della scialuppa è sufficiente una tavoletta da mm.4 ...
???
... Dipingo il tutto l’esterno di marrone testa di moro su fondo nero in modo “pieno” creando strisciate all’esterno. Rifinisco con una mano di olio sintetico ...
Come minimo mi aspettavo un rivestimento a listelli ... dài non metterti fretta ... togli i paracolpi e rivesti
_________________
Giorgio 45- Contrammiraglio
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Numero di messaggi : 1551
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- Messaggio n°583
Re: Wasa's sharing projet
Marco, la mia non è stata una scelta facile rinunciando anche al rivestimento in listelli e condivido la tua osservazione solo che la copertura in tela coprirà quasi tutto e la visione del corpo della scialuppa sarà alla fine ridotta al minimo.
Diciamo che mi serviva soprattutto un punto d'appoggio per il telo se poi quando la metterò al suo posto stonerà con il resto rinunciarci non sarà un problema; il piano generale non la prevede anche se penso di riuscire ad apportare alcune novità al "consueto allestimento modellistico" di una nave da guerra di quel periodo.
Buon vento
Diciamo che mi serviva soprattutto un punto d'appoggio per il telo se poi quando la metterò al suo posto stonerà con il resto rinunciarci non sarà un problema; il piano generale non la prevede anche se penso di riuscire ad apportare alcune novità al "consueto allestimento modellistico" di una nave da guerra di quel periodo.
Buon vento
JACK SPARROW 53- Capitano di vascello
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Numero di messaggi : 840
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- Messaggio n°584
Re: Wasa's sharing projet
Naaaaa.... stavolta non mi sei piaciuto.... condivido il pensiero di Marco......
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°585
Re: Wasa's sharing projet
Marco, Franco so che la scialuppa non è valida ma...
praticamente non è visibile, si vedrà solo il telo con le funi di tenuta.
Per ora termino con la terza parte a cui seguiranno, per Voi, ulteriori dettagli.
Scialuppa Wasa (terza parte di tre)
Ricopro interamente la parte superiore con un telo marroncino chiaro rifinito, lungo il bordo, con una fune su cui pratico delle piccole asole per poterlo fissare con successive funi al ponte.
Telo finito con scialuppa vicina
Il colore delle vele nel XVII secolo, per il materiale usato, era tendente al marrone-arancione e non certamente bianco come si può vedere da questo modello ripreso dalla copertina di “Eighteenth-century Rigs & Rigging”.
Ma possiamo anche fare riferimento ad un telo sempre bianco nei quadri e nelle descrizioni; mi riferisco alla “Sacra Sindone” ed al suo colore di fondo che bianco non è ed è a questo che m'ispiro.
Modello il telo sulla scialuppa e lo macchio (non mi piacciono i modelli immacolati per cui cerco di renderli vissuti anche se col Wasa questo comportamento potrebbe essere sbagliato).
Telo montato
Le solite basi d’appoggio (da fare) con la legatura della scialuppa sul ponte, sopra il paiolato, completeranno il lavoro (ma questa è una fase successiva).
Durante queste ricerche ho scoperto quale funzione avessero i due fori decorati a poppa laterali e più bassi dei sabordi.
Che ospitassero delle funi ne ero certo e ho anche pensato che potessero servire, come hanno pensato altri modellisti, ad alloggiare le funi di recupero del timone ma queste solitamente non sono così distanti e normalmente salgono parallele al timone per entrare nel foro della barra del timone.
Hanno un uso molto più pratico, sono agganci per le scialuppe durante le fasi di trasporto e evitano di doverle issarle ogni volta a bordo.
Buon vento
praticamente non è visibile, si vedrà solo il telo con le funi di tenuta.
Per ora termino con la terza parte a cui seguiranno, per Voi, ulteriori dettagli.
Scialuppa Wasa (terza parte di tre)
Ricopro interamente la parte superiore con un telo marroncino chiaro rifinito, lungo il bordo, con una fune su cui pratico delle piccole asole per poterlo fissare con successive funi al ponte.
Telo finito con scialuppa vicina
Il colore delle vele nel XVII secolo, per il materiale usato, era tendente al marrone-arancione e non certamente bianco come si può vedere da questo modello ripreso dalla copertina di “Eighteenth-century Rigs & Rigging”.
Ma possiamo anche fare riferimento ad un telo sempre bianco nei quadri e nelle descrizioni; mi riferisco alla “Sacra Sindone” ed al suo colore di fondo che bianco non è ed è a questo che m'ispiro.
Modello il telo sulla scialuppa e lo macchio (non mi piacciono i modelli immacolati per cui cerco di renderli vissuti anche se col Wasa questo comportamento potrebbe essere sbagliato).
Telo montato
Le solite basi d’appoggio (da fare) con la legatura della scialuppa sul ponte, sopra il paiolato, completeranno il lavoro (ma questa è una fase successiva).
Durante queste ricerche ho scoperto quale funzione avessero i due fori decorati a poppa laterali e più bassi dei sabordi.
Che ospitassero delle funi ne ero certo e ho anche pensato che potessero servire, come hanno pensato altri modellisti, ad alloggiare le funi di recupero del timone ma queste solitamente non sono così distanti e normalmente salgono parallele al timone per entrare nel foro della barra del timone.
Hanno un uso molto più pratico, sono agganci per le scialuppe durante le fasi di trasporto e evitano di doverle issarle ogni volta a bordo.
Buon vento
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°586
Re: Wasa's sharing projet
Marco, Franco ulteriori dettagli…il tutto è solo poggiato.
entra al millimetro sul ponte, anzi non entrava se non avessero spostato l'argano in avanti di una decina di centimetri (cerchi rosso e verde) e la poppa non avesse la stessa inclinazione dell'albero di maestra.
Anteriormente la vista risulta parzialmente coperta dall’argano e posteriormente dall’albero di maestra.
Foto del piano
Spero che ora possiate essere più comprensivi e meno severi nel giudizio; con gli affusti, il cordame ed altro sparso sul ponte si può vedere molto poco dello scafo della scialuppa.
Buon vento
entra al millimetro sul ponte, anzi non entrava se non avessero spostato l'argano in avanti di una decina di centimetri (cerchi rosso e verde) e la poppa non avesse la stessa inclinazione dell'albero di maestra.
Anteriormente la vista risulta parzialmente coperta dall’argano e posteriormente dall’albero di maestra.
Foto del piano
Spero che ora possiate essere più comprensivi e meno severi nel giudizio; con gli affusti, il cordame ed altro sparso sul ponte si può vedere molto poco dello scafo della scialuppa.
Buon vento
JACK SPARROW 53- Capitano di vascello
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- Messaggio n°587
Re: Wasa's sharing projet
Va bene... che dici Marco lo perdoniamo ... è promosso...? dai ... si scherza anche un poco....
Walkyrja- Admin
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Umore : Un po' annoiata
- Messaggio n°588
Re: Wasa's sharing projet
Mi piace moltissimo quella lancia così coperta.
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°589
Re: Wasa's sharing projet
Franco, Giulia so di aver provato a realizzare una scialuppa fuori dal consueto ma mi è sembrata una buona idea e vedo che è stata apprezzata, grazie...attendo ancora il giudizio finale di Marco...
Buon vento
Buon vento
Giorgio 45- Contrammiraglio
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- Messaggio n°590
Re: Wasa's sharing projet
Dopo un lungo periodo ... rieccomi nuovamente.
Sono stato fermo per oltre due anni ... in cui pur non partecipando alla vita attiva del forum ho continuato a seguire il lavoro di tutti voi e ... mi sorprendete sempre di più con le realizzazioni che state sviluppando.
Ancora non ho ripreso a lavorare sul Wasa ma riprenderò ad essere socio attivo…
A presto
Sono stato fermo per oltre due anni ... in cui pur non partecipando alla vita attiva del forum ho continuato a seguire il lavoro di tutti voi e ... mi sorprendete sempre di più con le realizzazioni che state sviluppando.
Ancora non ho ripreso a lavorare sul Wasa ma riprenderò ad essere socio attivo…
A presto
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alessandroROMA- Capitano di vascello
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Numero di messaggi : 1000
Data d'iscrizione : 27.03.13
Età : 52
- Messaggio n°591
Re: Wasa's sharing projet
Bentornato Giorgio.
Sono proprio contento del tuo rientro e non vedo l'ora che ricominci.
Io penso che il Vasa sia uno dei modelli più gettonati fra i modellisti navali statici, eppure ogni modellista da un tocco tutto suo.
Ogni realizzazione è diversa, perfino dello stesso modellista. A me queste differenze piacciono e amo vedere le peculiarità.
Nel tuo caso la personalizzazione è al massimo grado, penso che pochi si sono imbarcati in un'impresa, più che ardua direi, eroica di fare lo scafo come lo hai fatto tu.
Sono proprio contento del tuo rientro e non vedo l'ora che ricominci.
Io penso che il Vasa sia uno dei modelli più gettonati fra i modellisti navali statici, eppure ogni modellista da un tocco tutto suo.
Ogni realizzazione è diversa, perfino dello stesso modellista. A me queste differenze piacciono e amo vedere le peculiarità.
Nel tuo caso la personalizzazione è al massimo grado, penso che pochi si sono imbarcati in un'impresa, più che ardua direi, eroica di fare lo scafo come lo hai fatto tu.
giuseppe molisani- Guardia Marina
-
Numero di messaggi : 45
Data d'iscrizione : 09.10.19
Età : 74
Località : lugagnano vr
Umore : solare
- Messaggio n°592
Re: Wasa's sharing projet
Salve Giorgio,
gran bel lavoro quello che stai portando avanti,complimenti e spero presto di vederlo finito.
Tempo fa ho visitato il museo Wasa e spero di farti cosa gradita postando alcune foto ,in particolare una ricostruzione di come erano veramente dipinte le sculture.
Magari questo materiale ce l’hai già ,ma il troppo non disturba mai.
Buon lavoro
giuseppe
gran bel lavoro quello che stai portando avanti,complimenti e spero presto di vederlo finito.
Tempo fa ho visitato il museo Wasa e spero di farti cosa gradita postando alcune foto ,in particolare una ricostruzione di come erano veramente dipinte le sculture.
Magari questo materiale ce l’hai già ,ma il troppo non disturba mai.
Buon lavoro
giuseppe
Giorgio 45- Contrammiraglio
-
Numero di messaggi : 1551
Data d'iscrizione : 13.06.14
Età : 79
Località : Lecce
Umore : sereno
- Messaggio n°593
Re: Wasa's sharing projet
Grazie Giuseppe,
come da tempo continuo a dire la documentazione è fondamentale e non basta mai, soprattutto quando proviene da dati sicuri.
Buona Pasqua
come da tempo continuo a dire la documentazione è fondamentale e non basta mai, soprattutto quando proviene da dati sicuri.
Buona Pasqua
MoVi48- Capitano di corvetta
-
Numero di messaggi : 334
Data d'iscrizione : 29.08.20
Età : 76
Località : LEGNAGO (VR)
- Messaggio n°594
Re: Wasa's sharing projet
Ciao Giorgio, anch'io come gli altri, sono contento del tuo annunciato per un prossimo rientro in attività.
Il Wasa merita di essere completato, è un modello bellissimo e solo pochi hanno l'ardire di cimentarsi con questo vascello svedese.
Un augurio di una buona ripresa dell'attività modellistica.
Un caro saluto.
Vinicio
Il Wasa merita di essere completato, è un modello bellissimo e solo pochi hanno l'ardire di cimentarsi con questo vascello svedese.
Un augurio di una buona ripresa dell'attività modellistica.
Un caro saluto.
Vinicio
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