Non prevedevo di iscrivermi ad un gruppo di modellisti navali per cui il lavoro che è in cantiere non ha che qualche foto e parte direttamente dalla metà dell’opera.
Lo scafo è stato realizzato circa 50 anni fa, quando non ero ancora maggiorenne e con pochi soldi in tasca.
Questo mi aveva portato alla realizzazione di 2 vascelli uguali; nelle mie intenzioni uno era destinato alla vendita per coprire le spese dei materiali e la possibilità di creare un fondo per l’acquisto di utensili e macchinari.
Da poco ho ripreso il lavoro e questo spiega come ho potuto fotografare lo scafo grezzo che utilizzo per provare alcune soluzioni prima di metterle in pratica su quello che sto realizzando.
Visibili le classiche garze imbevute di vinavil a cui probabilmente devo la conservazione ottimale nel tempo oltre alla aumentata robustezza.
Evidenti, paralleli alla chiglia, due robusti listelli (applicazione personale) che mi aiutano a mantenere nella giusta posizione gran parte del le ordinate senza la necessità di fissare la chiglia al piano di lavoro per timore di svergolature, con il vantaggio della totale mobilità dello scafo.
In anticipo sui tempi l’idea del secondo fasciame in legno nobile, noce, ottenuto ricavando listelli di circa cm. 50/60 di lunghezza da fogli di impiallacciatura di mm. 0,5, limitato alla sola opera morta.
A presto da Giorgio 45
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