Manovre 8Finita la realizzazione delle 6 coffe; mancano, in parte, rifiniture, colorazione e assemblaggio.
Panorama
Base della coffa: impiallacciatura da mm. 0,5 + tavolato chiaro da mm. 0,5.
Coffa, per ora solo poggiata, sul bompresso ancora grezzo.
Note sull’alberatura riferita alla Couronne 1636 desunto da “The rigging of ships ... 1600-1720” di R.C.Anderson, tenendo ben presente quanto scritto nel saggio da Giovanni Santi Mazzini
“ … Più interessante fu invece il poderoso zibaldone di George Fournier, gesuita di marina, “Hydrographie”, opera ricca di verità e fanfaluche, ma da riguardare con rispetto. Anche qui troviamo un breve dizionario, mescolato alla storia di Noè, ai dati impossibili sulla Couronne (che tradirono due secoli dopo l'ammiraglio Paris) e a varie notizie utili sulla marina del tempo.”
che ci conferma come del vascello “Couronne” non c’è alcun documento utile scritto, né disegni, perché, dato il tipo di costruzione, in quel periodo, non se ne facevano proprio; bisogna attendere dopo il 1670 perché in Francia si inizi, in qualche modo ad ottemperare, alle ordinanze del Re Luigi XIV.
A maggior ragione per l’alberatura e le manovre navighiamo in un campo esclusivamente probabilistico e non certamente sempre corrispondente alla realtà di quel periodo.
I vascelli raffiguranti quel periodo storico, esposti nei vari musei, anche i più vecchi, sono spesso ex voto, realizzati da marinai che hanno riprodotto, semplificandolo, quello che ricordavano … hanno un’attendibilità di cui non si può essere certi e che vanno interpretati come guida e non come “disegno tecnico”.
Prendere spunti, quando certi, dal Wasa può essere più vicino alla realtà del tempo … tutto … meno i colori che sono di “gusto nordico”.
Ritornando sulla forma della coffa, Anderson pone ( fig. 19) una coffa meno profonda con una mezza corona circolare verso poppa ma la fa risalire al 1650.
Non ha avuto la fortuna di poter vedere la “ripescata” coffa del Wasa (1628) che lo avrebbe portato a datare quel tipo di coffa, come minimo al 1627, almeno per i vascelli olandesi … come olandese era anche la Couronne.
Da questo derivano alcune mie ipotesi: nel Wasa la coffa è più bassa e più leggera di una standard (ulteriore riduzione dell’altezza e bordo privo di copertura in legno) perché i costruttori del Wasa, rendendosi perfettamente conto dell’ instabilità del vascello hanno “limato” il peso in alto cercando di abbassare il baricentro della nave il più possibile.
Hanno “limato” anche il diametro se risponde al vero il dato di m. 3,70 per la coffa di maestra (nella Sovereign sembra essere di m. 4 il diametro inferiore e ben m.5,40 a livello del bordo superiore (Anderson)).
Illustrazioni sul sito del Wasa museum di un marinaio sulla coffa potrebbe essere una ulteriore prova proporzionale.
Bompresso:
• è della stessa lunghezza dell’ albero di trinchetto e la lunghezza fuori bordo è pari ai ¾ della lunghezza totale.
• Per lo spessore è (ma è molto variabile) 38 mm. x ogni metro di lunghezza, comunque alla base è uguale o leggermente maggiore a quello di trinchetto.
• La rastrematura quasi impercettibile alla base diventa sempre più evidente con la lunghezza con un Ø pari alla metà di quello massimo.
• Colorazione: legno naturale chiaro
• Angolo da 24° a 30°.
• Non sempre il bompresso presenta delle trinche, ma in un vascello di primo rango forse è bene metterle; ne sono sufficienti 3.
Giorgio45
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