La Belle 1684 (onip)

Non trovo più i vocaboli per complimentarmi con te Pino, li ho già usati tutti.

Una curiosità, ma cos'è quel foro di elevato diametro che c'è sul parasartia di maestra? Non l'ho mai visto su altri modelli.

Incuriosisce.

Walkyrja ha scritto: ... Una curiosità, ma cos'è quel foro di elevato diametro che c'è sul parasartia di maestra? Non l'ho mai visto su altri modelli.

Incuriosisce.

dalla monografia “Si può notare una maggior larghezza nella parte centrale del parasartie, e ciò è dovuto alla presenza di una latrina molto rudimentale”    

nei velieri di maggiore dimensione il tutto era sistemato a prua in modo più organizzato e comodo  

dal 74 cannoni

Avanzamento

Ciao Onip e complimenti, sto cercando di documentarmi sempre di più su ttutti i avori in arsenale r carpire i segreti e mi piace sempre di più .........prima o poi ne comicerò uno pure io.......
una domanda, la chiodatura rimarrà così a vista per caso??.......e il fasciame, si completa oppure resta così.........???

Ma non mi dire poveretti!!!

Pensa dover usare quella... toilette, quando il mare era da forza 4 in su.

Vita proprio dura quella dei marinai di quei tempi.

Grazie per la delucidazione.

Vita durissima Giulia ...  

Per Luca,

il fasciame sul bordo sinistro, lo lascio come lo vedi per una mia scelta, perché mi piace intravedere anche il serrettame interno, sul bordo destro non c'è fasciame perché lascio a vista tutta la struttura dell'accostolato, sono scelte personali, non regole.

Per la chiodatura, nella monografia c’è un apposito paragrafo che parla delle opere metalliche, e per i chiodi sono indicate le misure della lunghezza, del gambo e della testa, diversi a seconda dell’elemento da chiodare.

Per le cinte sono previsti chiodi con la testa bottonuta di mm. 31 che in scala 1/24 corrisponde a mm. 1,29, ed ho usato chiodini neri Amati, che rimarranno come li vedi.

Per il fasciame dell’opera morta (sopra le cinte) e per il corso di riempimento tra le due cinte sono previsti chiodi con la testa di mm. 17 che in scala si riducono a mm. 0,7, per cui ho tagliato il chiodo ottonato la cui testa risultava troppo grande.

Per l’opera morta invece sono previsti un chiodo ed un cavicchio di legno, non so se si nota nella foto, ho dovuto realizzare piccole schegge da listello di noce da inserire nei fori fatti con la punta da mm. 0,7.-

I chiodi ed i cavicchi vanno messi sfalsati due per ogni semi costola, ma io ne ho messo uno per costola per non appesantire (affollare) troppo lo scafo, per scafi più grandi e scale maggiori è possibile attenersi scrupolosamente allo schema.

Questa è solo una piccola parte del problema chiodatura perché anche elementi di grosso spessore vengono legati tra loro con tigi, perni etc. (come ruota di prua, dritto di poppa, chiglia, etc..)

Tutto veniva chiodato (chiavagione).

C’è da osservare però che nel modellismo la chiodatura viene rappresentata lasciandola a vista, mentre nella realtà, e soprattutto i chiodi in metallo venivano affogati nel legno ed il relativo foro veniva otturato con tappi di legno, per preservare il metallo dalla corrosione, quindi la chiodatura non si notava.

E’ un argomento molto complesso e tecnico, spero che i più esperti me ne perdoneranno la semplificazione.

Di seguito due schemi di chiavagione della poppa e della prua del vascello di 74 cannoni di Boudriot.  Credo che sia molto importate sapere, anche se poi non si riesce ad eseguire, che sia per necessità (scala), che per scelta o capacità.  

...e poi mi venite a dire che potrei fare modelli d'arsenale.

Se mi capitano degli schemi del genere do di matta andando fuori di senno.

Ciao Giulia, non c’è da scoraggiarsi, perché come dicevo quello è lo schema della chiavagione che veniva fatta nella realtà, credo invece che nel modellismo non si possa riprodurre perché probabilmente non ci sarebbe legno sufficiente nel modello per sopportare un tale schema; lo si fa nei limiti del possibile e delle proprie capacità, tutto ciò è importate come conoscenza del problema, per realizzare il modello sapendo cosa viene fatto e perché.

A me  piace suggerire di provarci, visto che ce la sto facendo, così sono partito:

È più sano non sperar nulla e fare il possibile, che entusiasmarsi (o scoraggiarsi … aggiungo io) e non fare nulla.
Gottfried Keller, An Eduard Bieweg, 1850



Non è certo un modello perfetto o da studio, ma è quello che sono riuscito a fare, ad ogni modellista il suo modello, ad ogni modello il suo modellista.

Avanzamento con le serpe,

molto delicate ed il disegno non mia ha aiutato, ho dovuto ridisegnare meglio una curva, buttate tre, andavano anche rastremate verso le volute passando da mm. 4 a mm. 3 circa di spessore, una piccola rottura nel montaggio, poco visibile che andrà fortunatamente anche coperta dalla polena

Spettacolareeeeeeeeeee...........grazie Onip per la tua spiegazione mi prendono sempre di più questi modelli ma per almeno una decina........di anni non se ne parla prima l'Aquila...........e finire gli altri poi vedremo
grazie mille continuo a seguirti con molto interessee

Avanzamento, complicati da eseguire i cani che sostengono le serpe o voltigliole, ogni loro lato è a spigolo, e poi braccioli e traverse di sostegno, è la prima volta che sono dovuto ricorrere ad un punto di colla ciano con colla vinilica, i punti di contatto sono minimi, necessario chiodare il tutto, mancano ancora i due cani superiori, credo che sia uno dei passaggi più delicati nella costruzione in arsenale

Luigi

Grazie a tutti

Avanzamento

Avanzamento,

gru di capone e braccioli delle gru

Avanzamento, completato il castello di prua

Luigi

Avanzamento, completati i tacchetti ad orecchie d’asino, incastri piccoli ed obliqui, sotto la tavola mi sono venuti un po’ larghi, ma per fortuna non si vedranno, elementi chiodati come i tacchetti semplici del castello di prua

Avanzamento, cerniere del timone, come si vede in ferramenta non sono molto “ferrato”, un amico che lavora solo il ferro si era prestato, sarebbero state perfette, ma sin dove, bene o male, posso arrivare faccio ancora da me … forse avrei dovuto mettere un pezzo di tubicino saldato per la femminella … come per l’agugliotto …

Avanzamento,

mantelletti o sportelli dei sabordi e agghiaccio o barra del timone











le cerniere non sono esattamente come da monografia, ora non mi rimane  che studiare l’esatta fattura e posizione di questo particolare

Piccoli avanzamenti: ombrinali rivestiti di piombo da levigare e staffa di tenuta dell’albero di mezzana

Onip, mi rendo conto che l'osservazione è tardiva. Dalle foto precedenti mi par di capire che tu abbia simulato una calafatura tre gli elementi che costituiscono lo sperone di prua. Non trovo traccia di ciò nella bibliografia e, del resto, non mi pare che abbia molto senso rendere le giunzioni tra gli elementi strutturali dello sperone impermeabili all'acqua. Il gonfiore generato dall'umidità contribuisce, al contrario, a rendere più solidali le giunzioni stesse. Un chiarimento, se esiste, andrebbe a vantaggio delle futute realizzazioni (anche mie). Grazie, ciao.

Più che una vera e propria calafatura si tratta di una “catramatura”; nel primo volume del 74 cannoni se ne parla i vari punti, riporto brevemente l’essenza: durante i lavori di imboscamento tutti i piani di contatto dei pezzi d’ossatura vengono spalmati di catrame, e in parte anche la chiglia, la ruota, controruota e tutta l’arcaccia dopo la messa in opera, …. e che nelle palelle di chiglia e controruota s’interpongono dei pezzi di feltro catramati …

Ho comunque verificato che nel modellismo si simula poco la calafatura o catramatura delle parti assiali, credo perché il cartoncino bristol interposto, pur se sottilissimo, rende precario l’incollaggio, se adeguatamente forzati i pezzi si staccano, si strappa il cartoncino, ho ovviato a questo rischio eseguendo subito la chiodatura della ruota di prua con chiodi di adeguata lunghezza che prendevano tutti gli elementi di cui è composta, chiodatura peraltro prevista come esaminato nei precedenti post, problema che non si pone nella calafatura del fasciame che viene inchiodato alle costole od ai bagli, il bristol rimane interposto tra i comenti.

Ovviamente ….. tutto può essere soggetto a ragionamenti differenti …    

Avanzamento con gli affusti dei cannoni, ed un prototipo di cannone in legno, la mia prima volta al tornio, prestato da un amico, mi è stato molto utile un video tutorial trovato in rete  

Aggiornamento: assi degli affusti, non facili da lavorare al tornio, il loro modesto spessore li rende flessibili sotto la spinta dell’attrezzo da taglio, facili le rotture se si eccede; ruote anteriori più grandi di quelle posteriori

Piccolo avanzamento con i perni degli aloni