La Belle 1684 (onip)

Apro questo cantiere anche sul forum, dopo delle incertezze sul da farsi: se lavorare in tranquillità, o farsi coinvolgere dal giro delle discussioni, che certamente potranno essermi utili per due motivi: l’occhio vigile degli altri modellisti e lo stimolo che ne viene dal sottoporsi al giudizio degli altri.

Il modello è molto noto:

nome: La Belle
tipo: Barque longue
Spedizione La Salle: 1684
lunghezza reale: 16,6 m.
larghezza: 4,5 m.
pescaggio: 2,4 m.
scala del modello: 1:24
tipo modello: realizzazione in modellismo d’arsenale
Monografia: Jean Boudriot

Non sarà un capolavoro come alcuni lavori presenti e visionabili sul Web, ma completato, sarà qualcosa che ho fatto io.

Fin d’ora mi piace ringraziare i modellisti che hanno in cantiere, terminato o non, questo modello, perché dai loro post, dalle discussioni che ne sono nate e dalle loro recensioni, ho trovato la forza o la sfacciataggine di cominciare, in ordine alfabetico: Angelo, Cesco, Davide, Luca, Mario, Paolo, Riccardo (disseminati nel web).

Prime foto dello scaletto:


ho fatto plottare la plance 2 ed ho provveduto a prolungare le linee delle costole (non so usare il CAD)


ho evidenziato i prolungamenti delle costole, in verde quella maestra ed in giallo quelle restanti, servirà per una più rapida individuazione dei punti di riferimento


incollaggio della pianta sia sulla base dello scaletto (a destra) che sulla dima pontuale (a sinistra) o dima della linea del ponte


tagliata la parte interna della dima pontuale, ho usato il vecchio seghetto alternativo della Aeropiccola il Vibro


foto del pero, ho optato anche io per questa essenza.

Come dal titolo di un noto film: “Io speriamo che me la cavo”

Un saluto Pino

Ciao Pino un in bocca al lupo per il tuo nuovo cantiere ,senza dubbio sono del pensiero che te la caverai in maniera egregia ottima scelta del modello e buon lavoro . Birba

Bellissima scelta sia del modello che dell'essenza di legno.

buon Lavoro

Luca

Ciao Onip... un alto arsenalista , bene!
Auguri per il cantiere ti seguo con intereaae!
ciao sal.

Ti seguo

Ciao Rocco

che dirti...un in bocca al LUPO!NON PENSARE ALLE CRITICHE PENSA A DIVERTIRTI!

Non avere fretta ... e se hai dei dubbi... chiedi chiedi chiedi...
ciao

Buon Cantiere

Naturalmente grazie per l’incoraggiamento.

Aggiornamento con una osservazione.

Scaletto montato con le barre filettate che sostengono la dima pontuale, che ha una leggera insellatura più alta a poppa e declina verso prua; ci sono i sostegni che saranno montati ed incollati quando sarà completa la chiglia con dritto di poppa e ruota di prua, per la necessaria verifica.



L’osservazione. Quando i due piani sono in posizione parallela tra di loro, le linee del piano pontuale cadono perpendicolarmente sulle corrispondenti linee della base dello scaletto, cosa che conferma il posizionamento simmetrico dei due piani; mentre una volta adeguata la dima superiore alla linea pontuale, la sua inclinazione fa perdere, per alcune delle sue linee, la perfetta caduta perpendicolare con le corrispondenti della base, in particolare verso poppa, dove l’inclinazione è più accentuata, ma sono solo decimi di millimetro, ininfluenti per la costruzione che seguirà i dati della costruzione stessa e non dello scaletto, che serve come guida.



Questa cosa l’avevo già notata con lo scaletto della Tartana ligure dove l’insellatura o cavallino era molto più accentuata, piccole differenze che non hanno assolutamente influito sulla relativa costruzione.

Naturalmente è una curiosità, perché si tratta di una cosa inevitabile, che forse può essere interessante solo conoscere. Sperando di aver chiarito bene il tutto.

Se qualche modellista che ha già realizzato il modello si trova a leggere, mi piacerebbe sapere se non ha tenuto conto della modestissima convessità del piano pontuale ed ha posizionato lo stesso con inclinazione continua e costante, come mi sembra dalle foto di alcuni cantieri, a meno che non sia semplicemente l’effetto fotografico che non la evidenzia.

Ora seguirà una sospensione del cantiere per una decina di giorni, perché parto, al rientro il taglio del pero e la chiglia.

Un saluto Pino

ha dire il vero ...è la stessa cosa che ho pensato io...prima di aver letto tutto il resto. io no saprei risponderti,attendo come te che qualcuno degli esperti sveli questa cosa,o a che cosa si può andare in contro non considerandola.

Ciao Pino e complimenti per il nuovo cantiere La Belle che sto cercando di costruire anch'io con molta lentezza.
Veniamo al dunque:
nell'impostare il cantiere, per quel poco che so, vi sono due scuole di pensiero:
1^ quella da te seguita e cioè linea pontuale che ha la sua insellatura, soluzione valida, ma che ha i contro da te rilevati;
2^ prendere a riferimento una linea d'acqua, quella più larga che se non sbaglio nella Belle corrisponde alla 7. In questo caso essendo le linee d'acqua paralle alla chiglia, non c'è insellatura e le distanze corrispondono a quelle della base.
I due sistemi sono entrambi validi, io ho scelto il secondo perchè ho la fissa della precisione e mi danno fastidio anche i pochi decimi di scostamento che hai rilevato.
Quanto innanzi sempre secondo quel poco che so.
Buon lavoro e fatti sentire che sicuramente avrai/avremo consigli utili dai più esperti.
Buona giornata,
Mario

Aggiornamento.


Taglio della tavola di pero (spessore circa cm. 5) regalatami da un amico falegname. Mi sono aiutato con una guida (freccia verde) realizzata da me, che ho sostenuto con un cavalletto (freccia rossa), considerato il peso del pezzo di legno.


Fetta tagliata dello spessore di circa mm. 9.
Probabilmente per i prossimi tagli mi rivolgerò all’amico falegname; quest’uso della sega circolare mi pare un po’ forzato anche se la Proxxon prevede tagli sino a cm. 8 di spessore.


Parte poppiera della chiglia portata a spessore con la piallatrice Proxxon (mm. 7,5 x 10,0), con la prima parte dell’incastro a palella, andrò avanti lentamente perché dovrò contemporaneamente apprendere i metodi e le tecniche di lavoro con le macchine; ben diverso da quello con il semplice archetto e traforo elettrico, con i quali ho lavorato sino a qualche mese fa.

Nella foto la fresatrice usata per l’incastro a palella con inclinazione di 5 gradi. Avevo inizialmente fatto l’incastro a mano libera con la sega a nastro, poi rifatto, grazie ad un giro sul forum per verificare i metodi di lavorazione. Con le macchine sono come a scuola e ricomincio d’accapo, devo apprendere molte cose.


Pezzo di prova per il secondo incastro della palella, un’ora di studio e lavoro.

@ Mario grazie della risposta, come dici la 7 è la linea d’acqua più larga.

Ora chiudo il cantiere per una decina di giorni per altri impegni.

Un saluto

Pino

Buongiorno Pino,

La fresatrice ti darà sempre risultati precisi come l'incastro che hai realizzato. La sega a nastro che hai fotografato mi sembra anche molto buona e precisa certo che questa casa ha fatto proprio delle belle macchine per chi fa il nostro "lavoro".

Alla prossima

Luca

Ciao Pino, complimenti per il nuovo cantiere

Per il taglio con la sega a nastro conviene che ti rivolgi al tuo amico, la Proxxon fà degli attrezzi stupendi, ma quando è troppo e troppo ed è un peccato rischiare di rovinarla per qualche taglio fuori portata.

Mauro

Aggiornamento: longherone della chiglia e piede della ruota.


Incastro della ruota della chiglia


I due pezzi affiancati


L’incastro a palella; dal macro noto che uno dei due è più lungo di una inezia, li ho fatti singolarmente domani provvederò alla rettifica.


I due pezzi in posizione.

Un saluto

Avanzamento lavori; realizzata la ruota di prora ed il bracciolo o prestantino.











Il prestantino andrà ora ridotto di spessore a 6 mm. e andranno eseguite le calettature per i madieri.

Un saluto

Puoi spiegare riguardo quel pezzo che si vede nella seconda foto?

Aggiornamento, con il completamento del prestantino e la realizzazione della contro ruota.











@ ErPiotta71, il pezzo della seconda foto di cui mi chiedi è la parte iniziale della lavorazione del prestantino di cui vedi il completamento nelle prime due foto di questo post.

Un saluto.

Ciao Onip...Ti seguo in religioso silenzio!
Complimenti sal.

Ora ho capito, ci dovevi ancora lavorare
Pensavo un pezzo già fatto e la trovavo strano

Grazie per la risposta

Aggiornamento, completamento della ruota di prua con il pezzo di riempimento e realizzazione del dritto di poppa:








il pezzo di sotto del diritto di poppa è di minor spessore perché si raccorderà con la battura del longherone della chiglia; ho sporcato con le mani un pezzo del diritto di poppa, mi pare che qualcuno usa pulire i pezzi con l’acquaragia, c’è chi mi sa dire se è una buona pratica?


vista d’insieme

Un saluto

Se si tratta di semplice sporco,va via tranquillamente senza uso di prodotti che potrebbero "dannegiare" le fibre del legno.

Ciao Rocco

Onip, seguirò anche io con interesse questa tua nuova avventura!!!

Aggiornamento con la realizzazione del truscino per la battura e la battura già eseguita su suota di prua, piede della ruota e longherone della chiglia









Un saluto

Onip, bel lavoro... Per il pezzo sporco io proverei con del semplice sapone neutro. Come dice Rocco non utilizzerei prodotti troppo aggressivi.

Paolo

Grazie Rocco e Paolo, proverò

Pino