La Belle 1684 (onip)

Giulia non c'è bisogno di scuse, sapessi quante cose ci sono da apprendere !!!!! però il vero FORUM

Ancora di rispetto o della misericordia.

Non avendo una piastra di ottone ho pensato di eseguirla da una piastra di ferro dello spessore di 4 mm. come da pdc.

Non è semplice lavorare il ferro, ovvero bisogna avere una buona esperienza e gli attrezzi giusti, è molto più semplice con l’ottone lo si lavora con più facilità.

Penso comunque di completarla considerato che l’ancora in questione si intravvede soltanto dal boccaporto della gran cala.

Inizio lavoro

Pino tu fai i complimenti a me per quello che si fa senza attrezzi ma
mica tu scherzi .
bravo lavoro stupendo

Il ferro però è molto sensibile all'umidità: si ossida facilmente e magari alla lunga, dare problemi

giampieroricci ha scritto:Il ferro però è molto sensibile all'umidità: si ossida facilmente e magari alla lunga, dare problemi

Ho già pensato a quest'aspetto e ho deciso di trattarlo con il Ferox che è un convertitore antiruggine e ne blocca il processo, così a mare ho bloccato da anni la ruggine delle ringhiere, poi coloro l'ancora canna di fucile.

Pino, ma le unghie dell'ancora?

Ciao Paolo, all'ancora mancano le unghie o marre e la cicala, da fare, sarà posizionata nella gran cala senza il ceppo di legno ed assume il nome di ancora di rispetto o della misericordia è un'ancora di emergenza
La Belle ha altre quattro ancore: due alle gru di capone, una di tonneggio ed una di ancoraggio via via di misura decrescente

Pino, ma anche le unghie saranno dello stesso materiale? Come unirai i pezzi?

Quest’ancora della gran cala rimane una sperimentazione.

La saldatura? Uni piccolo aiuto di un mio amico orefice (ha saldato i miei occhiali in metallo in modo invisibile, in attesa di nuova visita oculistica), pare ci siano comunque colle che attaccano parti in metallo in modo efficace purché le stesse non siano soggette a lavoro.

Tratterò l’ancora con prodotto convertitore anti ruggine e la colorerò grigio canna di fucile, anziché la classica brunitura, tutto questo per valutare il lavoro da fare sulle ancore che rimarranno a vista:





all’interno della cicala si nota anche il perno, detto anche dado, destinato a bloccare alla giusta altezza il ceppo in legno, nonché il movimento laterale, tutto da limare ulteriormente.

A me pare perfetta... Aspetto di vederla dipinta

Paolo

Buonasera, avanzamento:

appena trattata con il convertitore antiruggine


convertitore asciugato, prevale una tonalità di colore sul bluastro


colorata canna di fucile con cicala fasciata

Pino ,ora si che sembra vera

Grazie Carmelo.

La cosa strana è che avevo sin dall’inizio rinunciato a fare l’ancora perché la ritenevo al di fuori delle mie capacità, credo che a volte capiti una cosa del genere, anzi avevo già individuato un sito dove poterla acquistare.  

Di recente poi ho pensato di provare, e stranamente ho scelto la strada più complicata, il ferro, più difficile da lavorare rispetto all’ottone che consente più agevolmente di eseguirne i particolari.  

So che il ferro non è amato da modellisti perché potrebbe arrugginire, ma sono stato incoraggiato da un articolo visto su Modelisme d’Arsenal di G. Delacroix (tecnica e impostazione diversa dalla mia), dove veniva suggerito anche tale metallo.  

Due metalli: l’ottone suggerito ed adottato dalla tecnica modellistica, il ferro usato nella realtà. La cosa mi ha incuriosito ed incoraggiato. Quasi tutto a colpi di lima, non avendo attrezzatura per il ferro.  

Potevo brunire l’ancora; la brunitura sul ferro è molto migliore della brunitura sull’ottone e sul rame, basta vedere i fucili da caccia, ma come fare con il problema ruggine?  

Allora ho pensato di proteggere il ferro con un convertitore di ruggine così come fanno nell’edilizia. Per la colorazione? Visto che la brunitura avrebbe potuto eliminare il convertitore ho deciso di colorarla con un colore che a me piace molto: grigio canna di fucile.

Il brunitore ed il convertitore, come si può vedere anche dalla foto, producono una colorazione scura molto fine e lasciano inalterata l’elegante levigatezza del metallo.

Il colore grigio canna di fucile, che sia smalto o acrilico, aggiunge questo particolare aspetto di ruvidezza, che da la sensazione di un oggetto di metallo uscito dalla fucina di un fabbro forgiato con il martello, anziché la elegante levigatezza di un oggetto di metallo stampato dalle macchine.  

Anche a me piace, ma quello che è più importante è che alla fine mi sono sbloccato ed anche io ho fatto un ancora  in metallo (la si può anche fare di legno e poi colorarla, fonderla con il piombo,  etc, etc.), di metodi ce ne sono … con l’ottone però sono più eleganti …  

Pino,

hai fatto una scelta coraggiosa ed è stata ampiamente premiata.

E' vero quando dici che ci sono tanti modi e materiali per fare un' ancora, come in generale tanti altri elementi,
ma farla in ferro è tutt'altra cosa.

Per un modello costruito in arsenale, in modo superbo aggiungerei,
un' ancora in ferro anche secondo il mio punto di vista è la scelta più logica.

Mi piace molto

Grazie Marco.

Aggiornamento

legatura dell’ancora ad uno dei puntelli della gran cala, è abbastanza simmetrica tanto da mantenersi da sola in piedi





posizionamento provvisorio della stessa al suo posto nella gran cala

Lavoro stupendo Pino complimenti Luigi

Avanzamento, con la preparazione delle restanti ancore:

di capone, di afforco e di tonneggio



completata anche l’ancora di tonneggio, manca la cicala, i ceppi non hanno le fasciature di ferro ma sono chiodati



credo di aver eseguito un’ancora in più, perché rileggendo attentamente il testo le ancore dovrebbero essere quattro e non cinque:

- l’ancora di rispetto la più pesante circa 500 libbre, già completa e legata al puntello della gran cala,
- un’ancora di posta o capone da sistemare a dritta di 450 libbre (nella prima foto del post ce ne sono due),  
- l’ancora di afforco o ancoraggio da sistemare a sinistra di 350 libbre,  
- l’ancora di tonneggio di 150 libbre, anche questa da sistemare a sinistra insieme a quella di afforco,con la quale controbilanciava il peso di quella di capone a dritta.

Se ho riletto bene la monografia ho fatto un’ancora di capone in più    

Completata la saldatura delle unghie sulle ancore,



iniziata la realizzazione del massiccio o cuscino di cubia e del paramare da porre sopra e sotto lo sperone di prua sul bordo sinistro, da rifinire

Aggiornamento, completato il lavoro della ancore

Aggiornamento,

parasartie di trinchetto più complesse da eseguire rispetto a quelle di maestra, per la loro maggiore curvatura oltretutto leggermente obliqua, da eseguire carteggiatura fine

Sulla Belle erano in un unico pezzo?

Sì pezzo unico,

in scala corrisponderebbe ad un quarto di tronco d’albero, circa 2,5 mt. di lunghezza per spessori di circa 25 x 28 cm., hanno una forma a toro essendo a quarto di cerchio, per non essere di freno all’acqua, per la limitata altezza del ponte di batteria,   realizzati con legno resinoso (dalla monografia)

Avanzamento con le parasartie di maestra





dalla monografia “Si può notare una maggior larghezza nella parte centrale del parasartie, e ciò è dovuto alla presenza di una latrina molto rudimentale”    

Aggiornamento,

scaletta con un piccola sorpresa, il disegno della monografia è coinciso esattamente con la curva e gli incastri del modello, non ho dovuto fare rettifiche o ridisegnare il tutto, ora è solo solo appoggiata:







la sua posizione non è neanche disturbata dalla chiodatura.

Luigi