Questo milliput proprio non lo conoscevo. Lunedì andrò a fare la sua conoscenza.
Per quanto riguarda le vele, col sistema che mi consigliate,l'immagine è poi visibile recto e verso?
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IGianni Giordano ha scritto:...
Per quanto riguarda le vele, col sistema che mi consigliate,l'immagine è poi visibile recto e verso?
Sicuramente con le bandiere è più semplice.IGianni Giordano ha scritto:Ci proverò,ma mettere l'immagine a registro mi sa tanto di casino.
IGianni Giordano ha scritto:Come ho già detto, mi sono messo al lavoro per fare il modellino di questa barca che è diventata un po' il simbolo di Camogli.
Desiderio di fare qualcosa di diverso? Voglia di piantare qualche chiodino e fare polvere? Non lo so.Avendo a disposizione solo alcune foto e la vista di massima della barca, ho deciso di farla come prototipo. Fra qualche giorno, tempo permettendo,vedrò per bene quella vera e deciderò cosa fare.Però anche se ho lavorato con fantasia,ha una gran bella linea.
Ora il problema è come realizzare il drago che avvolge tutta la prua dalla linea d'acqua ad una altezza pari a quella della pernaccia. Altro problema è trovare della stoffa di colore adatto per fare le vele e disegnare sulle stesse il drago.
Per il drago avrei pensato alla plastilina e per le vele rivolgermi ad una ditta che stampa le scritte sulle magliette.Per i decori sullo scafo, sto ancora studiando una soluzione.
Altro problema sono i remi.La barca è nata con remi pesanti tipo gozzo ma ora sono stati sostituiti con moderni remi in carbonio con un fusto sottilissimo e con la pala molto performante. Penserei di realizzarli come erano un tempo.
Non fate caso alla verniciatura. Sono prove di colore.
Resto in attesa di vostri suggerimenti e consigli. Anche i più strani sono ben accetti.
cantierimodellinavali ha scritto:Gianni,
per quanto riguarda le sculture sono d'accordo con gli altri amici che giustamente ti hanno consigliato di usare il milliput ma occhio, ce ne sono di diversi tipi, devi usare quello bianco del tipo "fine".
Sono meno in accordo con il disegno sulla vela e bandiere.
In passato ho usato anche io il sistema dei fogli specifici stampati e trasferiti con ferro da stiro ma il risultato non mi è piaciuto perché: lo spessore era troppo grosso, la stoffa s'irrigidisce notevolmente, nella parte opposta non vedi niente e a distanza di tempo tende a screpolarsi.
Per evitare quanto detto sopra io, personalmente, ho preferito usare colori per stoffe che oggi li trovi anche in formato pennarello (prima c'erano soltanto colori a pennello)i quali, usati su stoffe fini come ad esempio la famosa pelle d'uovo, ti permettono di vedere anche in retro.
Se non hai dimestichezza con il disegno puoi stampare su carta il soggetto e posizionata la vela sopra potrai tranquillamente ricalcarla poiché essendo molto fine è anche abbastanza "trasparosa".
Per le bandiere il discorso, sempre per quanto mi riguarda ovviamente, è ancora diverso.
Tra tutti gli esperimenti che ho fatto non mi ha soddisfatto nessuno: spessori grossi, visibilità solo su un lato, rigidità e quant'altro.
Allo stato attuale le faccio ... su carta velina, si perché: e molto fina e quindi più realistica, si stropiccia e si modella a piacere, il disegno si vede su tutti e due i lati (un pò meno sul lato opposto alla stampa).
Il procedimento è semplice.
Una volta definito il soggetto si stampa sulla velina con stampanti a getto d'inchiostro,
l'unico inconveniente è che le stampanti non trascinano fogli così fini quindi, per aiutarle, fissiamo con della colla stik (ho tentato con il nastro adesivo ma lo spessore dà fastidio alle testine) lungo i due bordi longitudinali su un normale foglio da 80gr/m2.
La trasparenza della velina e l'inchiostro fanno sì che la stampa si vede anche dietro.
marco
cantierimodellinavali ha scritto:Caro Armando,
come diceva qualcuno in uno spot "provare per credere".
Ti dirò di più, appena ne ho l'opportunità vorrei estendere in concetto della velina anche sulla realizzazione delle vele per modelli in scala piuttosto ridotta dove anche la stoffa più fina risulta sempre grande.
Se poi devo dirla tutta ho già iniziato a scrivere qualcosa e fatto qualche piccolo passo sperimentale ma allo stato attuale è parcheggiato poiché devo usare il tempo per il cantiere in corso della Sovrana.
marco
IGianni Giordano ha scritto:
Queste due foto sono per Armando
IGianni Giordano ha scritto:
Queste due foto, sono una curiosità. Cartelli stradali come questo ne vedrete ben pochi
cantierimodellinavali ha scritto:Pit,
sai, secondo me è l'insieme della catena che dà il risultato più o meno buono,
ho notato che le sbavature avvenivano frequentemente quando usavo il nastro adesivo per tenere i due fogli perché così facendo la coppia aveva la tendenza alla concavità ed alla non perfetta aderenza e planarità.
Il fatto che ti sbavi con colori saturi, secondo me, ma puoi verificarlo con facilità, stà nel fatto che la carta impregnandosi d'inchiostro in modo più consistente la superficie s'increspa e quindi al passaggio successivo la testina non trovando più la superficie piana struscia sulle creste dell'increspatura e quindi sbava.
Come accennato prima il risultato dipende non da un determinato elemento: carta oppure inchiostro oppure stampante ma dalla sinergia di tutti e tre gli elementi, fondamentale comunque è che gl'inchiostri siano originali e non compatibili.
marco
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