Le Fleuron

Luca, lo sai come la penso!
Io per carattere difficilmente mi soffermo a riflettere. Quando una cosa mi attizza, mi butto a capo fitto!
Ma su questo lavoro, dato che non ho mai lavorato in arsenale e con progetti ANCRE, preferisco prima fare una prova.
Ciao Luca e, si, hai ragione, appena sarò in possesso della monografia, certamente non passerà molto tempo prima che dia inizio al cantiere!
Carlo il tarlo.
P.S. mi firmo così per non confondere i due Carlo.-

Ciao,
come saprete, la realizzazione del Fleuron e' affiancata allo studio del vascello 74 del Boudriot e dell'arte del modellismo di Bernard Frolich.
Quest'ultimo e' membro di una bella associazione modellistica francese, l'associazione delgli amici del museo della marina di Parigi.
Colgo l'occasione per postare il link.
E' in francese ma davvero molto interessante per questo tipo di costruzione.

http://www.aamm.fr/

Buona navigazione
Luca

Ciao,
tutta la carpenteria assiale e' in sede nel cantiere. Il quinto e' sistemato nella calettatura e incollato.
Poiche' la procedura dei quinti e' ripetitiva non staro' ad annoiarvi con le foto di ogni quinto sistemato.
Ci sentiamo tra una trentina di quinti.

Bel lavoro Luca!
Permettimi una domanda: la chiglia l'hai già incollata? Dalle foto sembra di sì....
Ti chiedo: non pensi di trovarti ad operare con difficoltà quando preparerai l'arcaccia e gli scalmi di cubia? Per la loro lavorazione c'è bisogno di potersi muovere agevolmente...

e comunque, non ci annoi affatto!!!! :-) Io sono ansioso di vedere il tuo cantiere passo passo e come me credo tutti quelli che lo seguono.... Si colgono tante ispirazioni utili!!!

Ciao Giampiero,
beh se non vi annoia volentieri. Per me e' un piacere.
Non volevo rendervi le visioni delle foto monotone.

Per le considerazione che mi fai sulla chiglia hai perfettamente ragione.
Anche Rocco me lo consigliava.
Ti dico la verita' cosi' non ci giro attorno. Avevo la neccessita' mentale di vedere la chiglia montata. Volevo insomma un abbozzo di vascello per sentirmi piu' spinto a continuare viste le difficolta' incontrate che imputo piu' al mio modo di essere esageratamente pignolo.
Non so se sono riuscito a rendere l'idea.
So' anche che incontrero' delle difficolta come mi hai fatto notare. Vedro' poi in seguito come meglio fare.




Luca

Sì ti capisco! Non sai quanta frenesia per vedere qualche progresso che ci sollevi un po', che però almeno per me il più delle volte si rivela controproducente!!!

Ciao Luca, il primo quinto è come il primo amore, non si dimentica mai.
Mauro

Ciao Mauro,
come hai ragione. Sai quante volte ho rifatto quel quinto??
Poi ho ingranato quello che per me era il giusto procedimento e sono andato con il pezzo definitivo.

Per Giampiero: anche molte mie scelte con il modello sono controproducenti ma ogni tanto devo accontentare anche il mio campo visivo... non e' facile questo modello.. personalmente ho bisogno di continui sproni..
Quello di montare la chiglia con la ruota e' stato uno di questi.

Ciao amici,
vi posto un po di foto della stato attuale.
Tenete conto che il quinto che ho postato in precedenza e' stato rifatto. Non mi piaceva proprio.
Credo che confrontando queste foto con le precedenti la differenza di qualita' costruttiva dei quinti sia decisamente migliorata. Ma a voi la considerazione.

Luca, direi di sì,
è decisamente migliorata la qualità delle realizzazioni.
Adesso a mio modestissimo parere hai intrapreso la strada giusta.
I quinti che hai realizzato non hanno bisogno di nessun intervento ulteriore, quindi ............che dire?
Vai avanti che vai alla grande.
Ho visto anche il tuo dritto di poppa con i gaisoni.
Niente male nemmeno quello!
Devo comunque spronarti al lavoro, perchè quando inizierò il mio cantiere, ti terrò come riferimento!!!
Ciao, Carlo il tarlo.-

Ciao Carlo,
ho cambiato completamente modo di realizzazione dei quinti.
Il precedente metodo mi dava valori errati.
Magari prossimamente posso postare il mio modo di realizzare le coste.
Se vi fa piacere.

Luca

Posta, posta, lo sai che da ogni esperienza altrui ne traggo qual che ritengo il meglio!
Sono come una spugna io!!!!!
Ciao, Carlo il Tarlo.-

Altre foto.

Un buon Lavoro caro Luca.
Tieni tuttavia d'occhio le venature del legno prima di "tagliare".
Anche se il Pero è molto "povero" di linee,venature e porosità,a volte si può incontrare qualcosa di "noioso" (in questo momento sto facendo il purista ).

Controlla inoltre che l'allineamento dei Madieri e contro madieri sia simmetrica tra quinto e quinto,e.......procedi,che stai andando alla grande!!

Ciao Rocco

Ciao Rocco,
l'allineamento tra madieri e mezzi madieri e' regolare. Non si notano gli incastri (intestature) poiche sono talmente a filo da non essere visibili. Se a volte vedi delle linee sul quinto, quelli non sono gli incastri ma il segno che a volte lascio con il taforo. Sono tutti segni che devo eliminare con la cartavetratura finale. I quinti sono incollati in cantiere e ad incollaggio ultimato ne verifico la perpendicolarita con la livella per il ponte e con le squadre da carpentiere per la verticalita' dello stesso. Lo spessore della maglia e' garantito come hai potuto notare dal montaggio dei bagli di apertura che verranno successivamente rimossi.
Per le venature hai ragione.... a volte qualcuna e' evidente.

Luca

METODO DI REALIZZAZIONE DI UN QUINTO ALLA "AMMUTINATO"

Per cominciare fotocopio il quinto dalla tavola originale. Una copia basta.
Incollo poi la fotocopia su un foglio di compensato. L'importante che sia piano. Potete utilizzare qualunque compensato. Non troppo spesso pero'.
Conmincio con lo squadrare la prima coppia di elementi. Nel caso della foto quella del mezzo madiere composto dallo stesso, dagli staminali e dagli scalmi successivi.
Si taglia poi il pezzo a filo con le linee rosse che vedete intorno al quinto.
Datemi il tempo di tagliare e vi posto la foto.



E' importantissimo per la buona riuscita che la base del compensato sia perfettamente orizzontale. La fotocopia va poi incollata e la base della fotocopia perfettamente allineata orizzontalmente alla base del compensato. Come punto di riferimento sulla copia ho utilizzato la linea orizzontale di base della chiglia disegnata sempre sulla copia. Se non si rispetta questo principio, tutto risultera' sballato.

Ciao Ammutinato, complimenti per il lavoro.
Certo che i quinti sono molto vicini , sono quasi attaccati. Abbituato a vedere la tartana la cosa mi sembra quasi strana, ma questa è la differenza che passa tra una nave da lavoro ed una da guerra.
Riguardo alla procedura di realizzazione dei quinti DEVI postare la procedura da te utilizzata.

Mauro

Ciao Mauro,
sto realizzando un altro quinto. Tempo di raccogliere le foto e posto per intero la procedura.

Certo, lo scarto di pero per questi quinti e' notevole, ma in effetti il risultato in termini di precisione merita.

Luca

Dalla foto ch ehai postato credo che la procedura da te utilizzata sia aimile a quella spiegata da Rocco ed utilizzata anche da me.
In effetti con questa procedura di lavorazione il pezzo viene molto bene ma lo scarto è tanto.

Mauro

Albatros ha scritto:Dalla foto ch ehai postato credo che la procedura da te utilizzata sia aimile a quella spiegata da Rocco ed utilizzata anche da me.
In effetti con questa procedura di lavorazione il pezzo viene molto bene ma lo scarto è tanto.

Mauro

In effetti è lo stesso metodo "Ammiraglio"
Solo che io non utilizzo il foglio di compensato.

Beh se non lo avesse fatto notare Mauro....non me ne sarei accorto Luca

Dai che scherzo!

Ciao Rocco

Susate amici, non volevo fare mia una tecnica altrui.
Quando ho scritto alla ammutinato e per via della dima in compensato e del metodo di disegno delle linee sulla tavoletta di pero. Vedrete poi dai post successivi. Ci sono parecchie differenze con il metodo postato da Rocco. L'unica cosa in comune e la tracciatura delle linee rosse sui quinti, lo squadro del quinto per farla breve.
Datemi solo il tempo di fare e postare le foto.

Luca

Tranquillo Luca...stavo scherzando!!

Ciao Rocco

Lo so Rocco,
poi al completamento dei post di realizzazione vorrei un tuo parere sulla procedura. Il risultato con i quinti precedenti e' molto soddisfacente.

Ciao
Luca

La dima in compensato tagliata.



All'interno ed esterno della dima segno con il traforo elettrico i punti dell'intestatura del mezzo madiere e degli scalmi.
Poggio poi per ogni pezzo la dima sulla tavoletta, segno i punti e tiro la linea di giunzione.
Procedo poi al taglio dei pezzi e al loro incollaggio.
Appena asciuga la colla, vi posto la foto del primo elemento del quinto, la facciata con il mezzo madiere.
Io mi sono mantenuto largo con lo squadro del quinto. Per ripsarmiare pero si potrebbe ridurre lo squadro e quindi il pezzo da tagliare. L'utilizzo della dima in compensato mi ha permesso di avere una corrispondenza perfetta al pezzo originale della tavola.





Stessa procedura per l'elemento con il madiere. Le linee le tiro con una biro nera per non confondere il precedente e sempre segno con il traforo i punti delle intestature.
Taglio, assemblo i pezzi e da ultimo incollo i due elementi ed ancora la dima in compensato. Per la dima in compensato non uso il vinavil. Incollo sul retro della dima delle striscioline di carta con colla stik per carta e poi ancora colla stik per carta sul pero. Taglio tutto con il traforo. A taglio ultimato la dima vien via facilmente. Basta poi una piccola spugnetta per eliminare le tracce di colla stick.
Per centrare gli elementi madieri-mezzi madieri, segno delle tacche al centro del pezzo in verticale sullo spessore della tavoletta, idem per la dima. Centro poi il tutto e incollo.
Postero' delle foto per rendere meglio l'idea.

Eccovi la foto. Noterete che i pezzi sono molto larghi. Poiche' devo realizzare tre quinti identici, questo che vedete postato lo tagliero per meta' della larghezza in modo da avere due elementi di mezzo madiere.