IL LEUDO 1894 Scala 1:25

IL LEUDO 1894 scala 1/25

Salve a tutti,
Ho sempre avuto un amore nascosto per le imbarcazioni da lavoro del Mediterraneo.Nel vederle dal vivo  o leggerle nei libri,per me è come se il tempo si fosse fermato in quell’epoca d’oro per i cantieri del Tirreno.
Negli ultimi anni ho costruito molte altre imbarcazioni da lavoro del Tirreno e Adriatico fino a quando avendo avuto tra le mani alcuni disegni di Sergio Spina e una rivista  “Navi e Modelli di Navi “ degli anni ’80 di V. Lusci , non ho potuto fare a meno di costruire un leudo molto particolareggiato.Come sempre non è stata difficile la sua costruzione , ma la solita ricerca e il disegnarlo , mi ha impegnato e soddisfatto moltissimo.
Nel mio leudo quasi tutto lo spazio interno era destinato alle botti di grandi dimensioni,le quali erano costruite appositamente dentro la stiva.Rimaneva ben poco spazio per  la minuscola cabina padronale e l’alloggio dell’equipaggio che si doveva accontentare della cala delle vele collocata ad estrema prua e alla quale si accedeva attraverso un tambuccio.
Lo potevo costruire con la sua chiglia , l’ossatura (madieri,staminali,scalmotti) in quercia,ma purtroppo questa essenza ha le venature troppo evidenti e non in scala con il modello,così ho preferito il legno di pero che è molto omogeneo,compatto e privo di nodi ; così come ho usato l’acero al posto del pino per la realizzazione del ponte.
La scala è 1/25 che permette di costruire con buona precisione anche i particolari più minuti.
Alla prossima
giuseppe

Tutto molto particolareggiato
e per il tipo di legno non a caso viene usato il pero, inoltre la quercia per le dimensioni da noi usate si piega male e si scacchia facilmente oltre a non essere in scala con le venature e diciamolo apertamente, non presenta un bel colore caldo
buon vento

Giuseppe,
oramai ci hai abituato troppo bene, i tuoi modelli sono eccezionalmente realistici e la tua cura nei dettagli mi piace moltissimo,
non per ultimo il tuo approccio attraverso le riceche e lo sviluppo dei disegni.
Mi complimento.

Salve,
dici bene,per me è molto più divertente fare ricerca e come ho sempre detto “toccare con mano”,rilevare,fotografare,piuttosto che costruire i modelli.
Purtroppo di belle imbarcazioni,ce ne sono sempre meno in giro e un esempio è il Navicello di cui ho iniziato la ricerca con tante difficoltà.
Secondo quello che sto trovando,di Navicelli veri e propri non ce ne sono più in giro e ciò complica di molto la sua esecuzione da parte mia.Ho trovato alcune fonti realizzate molto bene negli anni ’90 da S.Bellabarba e G.Osculati,poi anche un bell’articolo del gruppo modellistico trentino fatto da G.Michelini con dei bei disegni  sempre degli anni ’90 , che si possono tramutare in arsenale.Con questi materiali ho potuto iniziare la nuova avventura,dimenticavo che anche il Fissore tramite Ancre ha recentemente realizzato una bella monografia che seguo con particolare attenzione.
Comunque ripeto che avere davanti il soggetto reale e sentirne la sua vicinanza è tutto un altro lavorare.
Terrò informato degli avanzamenti  del Navicello.
Alla prossima
giuseppe

Sei sempre un grande!!!
A castell'Arquato ho avuto la fortuna di ammirare alcuni dei tuoi modelli, oltre che il piacere di averti rivisto!!

ciao Giampiero,
ma che piacere risentirti,mi dispiace tanto non essere venuto ad Evian (Ginevra) ,i tuoi modelli sono qualcosa di sublime,non mi stancherei mai di ammirarli.
Come ti ho detto ho paura di cimentarmi in modelli simili perchè hanno bisogno di tantissimo tempo e pazienza.Di quest'ultima ne ho abbastanza ma per quanto riguarda il tempo non vorrei terminarli in casa di riposo.
un'abbraccio
giuseppe