LEUDO da vele della costa occidentale

ciao
posto alcune foto del mio leudo tratto dal libro di Bellabarba Guerreri
scala 1.75
ciao ENRICO PILANI

x il calcese con la trozza e la drizza del fiocco

x l'antenna fasciata di cuoio nella zona di contatto con l'albero

xil ponte del leudo e i boccaporti con il sistema di chiusura

x
le lande gli ombrinali e il gancio x l'alaggio a terra

Ciao Enrico,

il tuo leudo è fantastico, curato nei dettagli proprio come piacerebbe fare anche a me. Ma i piani di costruzione che hai sono così dettagliati oppure tutti questi particolari sono anche opera della tua fantasia?
Io sto mettendo in cantiere il cutter italiano (uguale al tuo) , però ho solo dei disegni tecnici e per i particolari mi devo arrangiare come ho fatto per lo schifazzo, sai consigliarmi?
Grazie, un salutone.
Paolo

bravo!mi piacciono i leudi! è questo sembra ben fatto, non sapevo che ci fosse un libro che ne parlasse. non si finisce mai di apprendere.fai qualche altra foto lo merita!

Davvero bello Enrico, cercherò di dare un occhio al libro che hai citato. Sembrerebbe interessante. Bel lavoro

Paolo

ciao
aggiungo altre foto.
x pasticcione : le info si trovano x metà guardando attentamente i piani x l'altra metà subentra l'esperienza ho una quarantina di modelli alle spalle.
il tempo di reperire le foto e mandero' quelle relative al cutter
ciao ENRICO
la forcella in ferro su cui appoggia l'antenna ammainata

x

x

x

x

Grazie per il "Pasticcione"

io di esperienza non ne ho proprio, è da quando ero ragazzo che non facevo più un modello... un po' di fantasia ce la metto, ma quello che volevo sapere da te è questo: tutti questi particolari tipo la forcella per l'antenna ed altri che non vado qui ad elencare, sono frutto di esperienza (e va bene) ma questa esperienza dove l'hai fatta? Sui libri o vera e propria pratica sul campo?

Ciao e scusami per intromissione in questo topic.

Paolo

ciao Pollastro
è complicato rispondere alla tua domanda dovrei fare una mia biografia
vediamo di condensare : alle elementari ho divorato i romanzi di Salgari e ho metabolizzato la terminolgia navale
sui 30 anni sono andato a scuola di vela a Caprera e ho imparato
ad andare a vela.
poco dopo ho realizzato un paio di kit e x farli mi sono procurato i primi libri Lusci e Curti
dai libri mi sono reso conto dei problemi dei kit e ho cercato altre info trovandole da modellisti esperti con cui ho instaurato un rapporto amicizia e collaborazione
ho continuato a fare modelli fino ad oggi accumulando esperienza.
devo dire che non x mio merito sono dotato di una notevole manualità , di una ottima vista x le minuzie e di ana grossa inventiva nel trovare soluzioni.
inventiva non vuol dire fantasia
ciao e buon modellismo ENRICO PILANI

Ciao Enrico,
veramente un bel modello ed uno dei pochi che ho visto finora che non ha parte del carico messo pericolosamente sul ponte.
A meno che non sia visibile nelle foto, manca il fornello con cui cucinavano dei ben miseri pasti. Era proprio un piccolo fornello a legna o a carbone come se ne vedevano nelle vecchie cascine. Strumento pericolosissimo a bordo e pure non mi risulta nessun incendio provocato da questo marchingegno.
Complimenti
Gianni Giordano

ciao
sul leudo il fornello effettivamente manca è stato fatto sulla successiva pareggia
ciao ENRICO

ciao enrico questo me l'ero perso anch'io sto facendo un leudo (naturalmente non ha a vedere niente col tuo troppo per me) volevo chiederti la base dell'albero (scassa?) come l'hai realizzato nel mio non la riporta propio
Un saluto Pino

ciao brigante
la scassa è la base come dici posta sulla chiglia , mentre il passaggio dell'albero al livello del ponte è la mastra.
la scassa nel mio caso scafo a pane burro non c'è
x la mastra allego una foto
ciao ENRIVO

grazie della risposta Enrico la mastra in pratica quel "semplice" rinforzo tondo in legno ok ci siamo ma intorno cosa ci amdrebbe stracci?(quello di color nero) scusa se ti tiro in ballo su vecchi lavori ma quando li vedo mi "coso" tutto
Di nuovo un saluto Pino

ciao
alla base dell'albero e alla mastra vi era una copertura in tela cerate o a volte in cuoio che serviva ad impedire infiltrazioni di acqua , l'albero sotto sforzo aveva sempre un certo gioco
ciao ENRICO

grazie della delucidazione Enrico
Un saluto Pino