Un saluto a tutti.
Ciao Giorgio, ciao Marco, grazie per il vostro interessamento.
Le ferie settembrine sono saltate per cui il tempo libero l’ho dedicato al modellismo.
L’argomento bandiere è sempre stato presente fin dalla costruzione dello scafo … chissà perché avevo questo “tarlo” che ogni tanto si presentava e mi faceva riflettere su come affrontarlo, ma lo rimandavo al momento opportuno.
Adesso il momento è arrivato per cui, come prima cosa, ho cercato di documentarmi specialmente scandagliando il web.
Ho scartato subito le bandiere che si possono acquistare on-line: primo perché non rispecchiano le dimensioni in scala e non sono conformi al disegno previsto nella monografia, secondo non riesco a definire su che materiale sono riprodotte, suppongo su materiale plastico.
Altro metodo che ho riscontrato sul web e utilizzato da molti modellisti è quello di stampare le bandiere su carta semilucida o carta trasferibile, ma anche questo metodo non mi convince.
Invece ho considerato il metodo, a suo tempo suggeritomi dal “bravo” Carmelo Tuccitto, che non finirò mai di ringraziare per tanti altri aspetti, di disegnare la bandiera su stoffa, molto sottile, su ambedue i lati e utilizzare colori per stoffa; e questo è il metodo che più si addice alle mie prerogative per cui mi sono messo subito all’opera.
La forma e le dimensioni delle bandiere le ho dedotte dalla tav. X, rappresentata in scala 1:96.
Nell’osservare la rappresentazione simbolica della bandiera, mi è sorto subito un dubbio perché me la ricordavo diversa.
Dal web ho ricavato la seguente figura che è quella che io ricordavo:
mentre la bandiera rappresentata nella monografia è leggermente diversa in quanto non sono presenti i segmenti rossi posti in diagonale:
Una ricerca più approfondita mi ha messo a conoscenza che la bandiera rappresentata nella monografia era in vigore prima del 1801; quesito risolto.
I colori per stoffa gli ho acquistati su un negozio di ferramenta (tipo Brico), ho preso i colori base blu, bianco e rosso (colori contenuti su piccole boccette, ciascuna di 60 ml), mentre per la stoffa mi è venuta in aiuto mia moglie, tirando fuori dalle sue cose un ritaglio di stoffa molto sottile appena un po' ingiallita per il tempo, ma per il mio uso l’ho considerata ottima.
Di seguito lo sviluppo della bandiera di poppa:
Sviluppo delle bandiere di prua e dell’albero di maestra:
Ciao Giorgio, ciao Marco, grazie per il vostro interessamento.
Le ferie settembrine sono saltate per cui il tempo libero l’ho dedicato al modellismo.
L’argomento bandiere è sempre stato presente fin dalla costruzione dello scafo … chissà perché avevo questo “tarlo” che ogni tanto si presentava e mi faceva riflettere su come affrontarlo, ma lo rimandavo al momento opportuno.
Adesso il momento è arrivato per cui, come prima cosa, ho cercato di documentarmi specialmente scandagliando il web.
Ho scartato subito le bandiere che si possono acquistare on-line: primo perché non rispecchiano le dimensioni in scala e non sono conformi al disegno previsto nella monografia, secondo non riesco a definire su che materiale sono riprodotte, suppongo su materiale plastico.
Altro metodo che ho riscontrato sul web e utilizzato da molti modellisti è quello di stampare le bandiere su carta semilucida o carta trasferibile, ma anche questo metodo non mi convince.
Invece ho considerato il metodo, a suo tempo suggeritomi dal “bravo” Carmelo Tuccitto, che non finirò mai di ringraziare per tanti altri aspetti, di disegnare la bandiera su stoffa, molto sottile, su ambedue i lati e utilizzare colori per stoffa; e questo è il metodo che più si addice alle mie prerogative per cui mi sono messo subito all’opera.
La forma e le dimensioni delle bandiere le ho dedotte dalla tav. X, rappresentata in scala 1:96.
Nell’osservare la rappresentazione simbolica della bandiera, mi è sorto subito un dubbio perché me la ricordavo diversa.
Dal web ho ricavato la seguente figura che è quella che io ricordavo:
mentre la bandiera rappresentata nella monografia è leggermente diversa in quanto non sono presenti i segmenti rossi posti in diagonale:
Una ricerca più approfondita mi ha messo a conoscenza che la bandiera rappresentata nella monografia era in vigore prima del 1801; quesito risolto.
I colori per stoffa gli ho acquistati su un negozio di ferramenta (tipo Brico), ho preso i colori base blu, bianco e rosso (colori contenuti su piccole boccette, ciascuna di 60 ml), mentre per la stoffa mi è venuta in aiuto mia moglie, tirando fuori dalle sue cose un ritaglio di stoffa molto sottile appena un po' ingiallita per il tempo, ma per il mio uso l’ho considerata ottima.
Di seguito lo sviluppo della bandiera di poppa:
Sviluppo delle bandiere di prua e dell’albero di maestra:
….. continua ….
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