Royal Caroline

Un saluto a tutti.

Marco, grazie per il suggerimento, la lunga sosta delle attività di cantiere mi ha permesso di ponderare con “notevole” tranquillità la scelta da intraprendere che è quella da te suggerita.

La monografia prevede, per un modello in scala 1:48, che le griselle, per le sartie basse, siano formate da refe di Ø 0,25 mm.




La procedura di fissaggio delle griselle l’ho dedotta da una splendida “scheda tecnica” pubblicata su un inserto di “Navi e modelli di Navi” della Lusci.



Infine da alcune foto pubblicate sul web ho acquisito il suggerimento di porre dietro le sartie un foglio con disegnate la posizione esatta e l’allineamento delle griselle. Sulle sartie basse di maestra sono previste n. 20 griselle.

Non credevo che il posizionamento delle griselle richiedesse così tanto tempo accompagnato da molta pazienza e calma, però alla fine il risultato ti gratifica. Allo stato attuale sono riuscito a munire solo le sartie basse di maestra, d’altronde il tempo disponibile in inverno è ridotto ai minimi termini.






Si prosegue, con calma, a munire di griselle le altre sartie basse di trinchetto e di mezzana.

A presto.

Un saluto a tutti.

Completato l’impegno della messa in opera delle griselle su tutte le sartie basse.







Non so se è un limite mio, ma più di 5, 6 griselle consecutive non riuscivo a collocare, dovevo fare una interruzione per rilassarmi.

Il risultato ritengo sia accettabile; adesso, prima di posare gli alberi di mezzo, dovrò fare una verifica dei vari piani delle manovre per accertare quali particolari, seppur piccoli, sono da collocare preventivamente e che in questa fase sono più comodi da gestire.

Nello spoiler altre foto sulle griselle applicate.

Griselle sartie alberi bassi:

A presto.

Un saluto a tutti.

Dopo la messa in opera delle griselle su tutte le sartie degli alberi bassi mi ero prefissato una verifica sullo stato dei lavori per pianificare i successivi impegni. Questo mi ha permesso di scoprire l’esistenza di particolari che non sono ben evidenziati nella monografia; due di questi sono la “ragna” ed il “paranco” o “coppia di paranchi” attestati allo strallo dell’albero di maestra.

La ragna. La monografia riporta una sola volta il termine “ragna”, rilevato nella nota descrittiva di fig. 87 relativa alla coffa dell’albero di trinchetto; in nessun altro punto della monografia viene riportato questo termine.



Anche nelle tavole relative al piano costruttivo non viene dato evidenza di questo particolare.  Qualche indizio l’avevo già rilevato all’atto della costruzione delle coffe ovvero la presenza dei fori sul bordo semicircolare rivolto verso prua e inoltre dalla presenza di corde che dallo stesso bordo si proiettavano verso prua in un punto non ben definito.

Per avere informazioni più approfondite ho dovuto fare ricerche sul web da cui ho estratto un disegno molto esplicativo su come è strutturata la ragna e comunque ho notato che sono rari i modelli che hanno dotato le coffe di questo particolare. Anche sul piano costruttivo del Royal Caroline della Panart non sono previste le ragne.



Alla luce di quest’ultimo disegno ho definito un piano di lavoro in merito come indicato nella figura a seguito.



Le dimensioni e la forma della “mocca” sono state definite in modo empirico e pratico, in quanto non sono in possesso di nessun elemento concreto o di riferimento.

Infine, dalla verifica effettuata per individuare i particolari che ho ritenuto debbano essere realizzati in questa fase di costruzione ho abbozzato lo schema a seguire che indica la posizione degli stessi e del loro punto di fissaggio sullo strallo interessato.



Paranco/Paranchi. La monografia non prevede la presenza di paranchi attestai sullo strallo di maestra, però la presenza della scialuppa posata su alberi di riserva a loro volta adagiati tra il ponte di prua ed il baglio della cavigliera di maestra fa pensare che comunque un sistema di sollevamento doveva essere previsto per le manovre di posizionamento di questi particolari abbastanza pesanti ed ingombranti.

Visionato anche il modello di RC di Carmelo Tuccitto, che considero il mio modello di riferimento, non mostra la presenza di paranchi soprastanti la scialuppa ovvero è stato rispettato quanto previsto dalla monografia.



Il piano costruttivo del Royal Caroline della Panart prevede la presenza di un paranco centrale adibito allo scopo su menzionato che però ritengo molto articolato e poco funzionale.




Invece mi ha incuriosito il metodo visibile su delle foto, su un modello di RC, postate dal “sempre presente” Marco in data 05/01/2022 in questo wip a pag. 11, dove viene utilizzato una coppia di paranchi, a mio avviso, molto funzionali e che di conseguenza ho adottato per il mio modello.

Di seguito alcune foto su quanto realizzato allo stato attuale.






Nello spoiler altre foto.

Ragna e mocca di ragna:

A presto.

Un saluto a tutti.

Dopo un po' di sosta prolungata ho dato Inizio ai lavori per la realizzazione del “secondo piano” ovvero gli alberi di gabbia.

Primo passo: definizione delle dimensioni costruttive delle teste di moro, delle crocette e dei tacchetti da applicare al colombiere di maestra e di trinchetto





Una volta definite le misure costruttive il lavoro si è svolto in modo spedito e con una certa tranquillità sulla buona riuscita del risultato finale.

Posizionati gli alberi di gabbia con verifica dell’allineamento degli stessi.





Di seguito particolari delle basi degli alberi di gabbia incastrate nelle barre costiere con le chiavette che sostengono gli stessi alberi.





Nello spoiler altre foto.






A presto.

Un saluto a tutti.

Dopo la messa in opera degli alberi di gabbia e prima di allestire gli stessi con le relative sartie ho munito ogni testa di moro degli alberi bassi di una coppia di bozzelli per le manovre degli amantigli dei relativi pennoni; per l’albero di trinchetto e di maestra bozzelli a violino e per l’albero di mezzana bozzelli semplici. Ho valutato che questa operazione era preferibile effettuarla allo stato attuale dei lavori.

Completato la messa in opera delle sartie, griselle e straglio dell’albero di gabbia di mezzana.






Infine sulla crocetta di mezzana è previsto un bozzello semplice per la drizza della vela di straglio di mezzana (man. 451). Non ho ancora deciso fino a che punto spingermi con le manovre correnti legate strettamente alle vele comunque per ogni evenienza cerco di munire l’alberatura di tutti gli accessori relativi a dette manovre.




Nello spoiler altre foto:

Manovre dormienti albero di gabbia di mezzana:

A presto.

Ottima realizzazione ...

Grazie Giorgio,

è un grande piacere risentirti e spero tanto che al più presto posti qualche foto sulla ripresa lavori del tuo Wasa.

Vinicio

Un saluto a tutti.

L’attività relativa alle manovre dormienti avanza molto lentamente. La mancanza di tempo libero durante il giorno viene compensato, alla sera, con l’impegno alla lettura della monografia per riflettere su come procedere in merito alle “ingarbugliate” manovre correnti … ogni manovra la devo interpretare e confrontare con quanto descritto nella monografia e i relativi piani velici. Non sempre ci riesco e spesso, forse questo è un mio limite, non riesco a definire bene il percorso della manovra, è chiaro l’inizio della manovra, ma non altrettanto dove finisce e come viene fissata. Alla fine chiudo la monografia perché … ho la testa in confusione.

Nel frattempo continua a frullarmi per la testa l’idea di realizzare un modello senza l’allestimento delle vele non considerando le manovre correnti strettamente correlate alle vele ovvero “boline, caricaboline, caricamezzi”.

Non so se cambierò idea strada facendo….

Ritornando allo stato avanzamento lavori, questo capitolo delle manovre dormienti richiede una continua consultazione del piano velico per individuare i particolari (bozzelli) da applicare prima di intraprendere il passo successivo onde evitare complicazioni successive.

La drizza di gabbia di mezzana aveva conservato, come sistema di sollevamento del pennone, il più semplice assetto originario, ovvero, per quanto ho interpretato, la drizza partiva da uno stroppo fissato al centro del pennone saliva ad un bozzello di rinvio fissato alla testa d’albero, e scendeva verso il ponte.

Nella foto il bozzello di rinvio della drizza del pennone di gabbia di mezzana e i bozzelli per gli amantigli.




La monografia indica la presenza di paterazzi volanti che, nel caso della Royal Caroline, erano in uso solo sull’albero di gabbia di maestra e di trinchetto realizzati con funi del diametro delle rispettive sartie;



Completato l’allestimento delle manovre dormienti dell’albero di gabbia di maestra.

Anche per la crocetta di maestra ho già predisposto i bozzelli per la drizza del pennone, per gli amantigli e le cime (n°2) per la drizza del pennone.



Ritornando a quanto esposto in premessa, la prima difficoltà sulla interpretazione delle manovre l’ho incontrata con la messa in opera della draglia (man. 357)  e dello straglio (man. 358) dell’albero di gabbia di maestra ovvero di facile attuazione la parte iniziale del collare sulla testa d’albero, ma senza indicazione finale in merito all’arridaggio del corridore del paranco. Lo stesso problema si presenta poi per le drizze del pennone basso di trinchetto. Dopo vari ripensamenti e ricerche, ho pensato di munire la base dell’albero di trinchetto di 4 gallocce che ritengo, a mio avviso, più funzionali allo scopo. Spero di non aver commesso un grave errore.





Nello spoiler altri particolari.

Particolari manovre dormienti:

Il prossimo impegno, relativo alle manovre dormienti albero di gabbia di trinchetto, lo vedo ancora più impegnativo in quanto viene coinvolto anche il bompresso.

A presto.

Un saluto a tutti.

Terminate le manovre dormienti degli alberi di gabbia.






Il piano di arridaggio, confrontato con il piano delle manovre dormienti, prevede che sulla mensola riservata al paterazzo di gabbia di trinchetto confluisca anche il paterazzino di velaccino e la draglia della vela di controfiocco. La mensola prevede solo la presenza della landa per la bigotta del paterazzo di gabbia per cui si dovrebbe dedurre che anche le altre due manovre dovrebbero arridarsi all’unica landa presente.

Alla ricerca di soluzioni credibili rispetto all’unico punto di arridaggio per tre manovre, direi troppo affollato e senza dubbio di difficile attuazione,  mi è arrivato in aiuto una raffigurazione dell’insieme del ponte di coperta con una buona visuale anche della mensola in esame, dove è ben presente, a lato della landa/bigotta, un golfare ad uso di, mi sembra, di una coppia di redance, ipotizzo per il paterazzino di velaccino, soluzione compatibile con il tipo di manovra in esame.









Pertanto ho utilizzato tale criterio per l’arridaggio della draglia di controfiocco, rimandando, per il momento, la soluzione per l’arridaggio del paterazzino.

In questa fase è stato coinvolto anche il bompresso con l’assemblaggio dell’asta di fiocco. Un particolare abbastanza curioso è presente nella punta dell’asta che interessa l’andamento della draglia di controfiocco.





Ho cercato di realizzare il particolare come rappresentato dalla monografia con risultato direi soddisfacente.






Nello spoiler altre foto relativi ai punti di arridaggio degli stragli di gabbia di trinchetto alla base degli apostoli.

Arridaggio stragli gabbia di trinchetto:

Prossimo impegno la messa in opera dell’antenna di mezzana.

A presto.

Un saluto a tutti.

Completata la messa in opera dell’antenna di mezzana e la realizzazione degli alberetti di velaccio, velaccino e belvedere.

L’antenna con tutte le manovre associate, per me, rappresenta il particolare più stimolante del capitolo alberi e la monografia contiene una buona documentazione per una realizzazione corretta. Il risultato lo considero abbastanza soddisfacente.









…… continua ……

…… continua ……





La drizza della trozza dell'antenna ha uno strano percorso che si allinea lungo l'antenna stessa e il corridore del paranco, una volta tesata la trozza, viene arridato sullo stroppo del bozzello singolo.







Nello spoiler altri particolare relativi all’antenna di mezzana.

Alberetti e particolari antenna di mezzana:

Adesso un po' di sosta per le “ferie” estive.

A presto.

Un saluto a tutti.

Apertura del cantiere dopo quasi tre mesi di chiusura (per ferie …). In questa ultima settimana sono riuscito a completare tutta la tavola delle “Manovre dormienti”.







Devo riconoscere che è stato un impegno notevole, forse perché è la mia prima esperienza, manovrare il refe ha comportato una infinita pazienza, le dita che si devono destreggiare in mezzo a tutti quei fili e gesticolare sui punti di ancoraggio che ti portano la pressione arteriosa alle stelle …. comunque sono riuscito a completare il tutto nel rispetto del piano costruttivo.

Nello spoiler le foto delle sartie degli alberetti.

Sartie Alberetti:

Nello spoiler i punti di ancoraggio dei paterazzi degli alberetti e il punto di rinvio, sul bompresso, dello strallo dell’alberetto di velaccino .

Paterazzi Alberetti e bompresso:

Adesso devo decidere se continuare con le manovre correnti o dedicarmi alle bandiere che vorrei realizzare autonomamente; nel frattempo mi devo dedicare alla sistemazione del giardino e preparativi per una possibile ulteriore sosta di 15 gg.

A presto

Vinicio,
devo dire che hai fatto un buon rientro ...
lavoro accurato come sempre!
ti sei divertito a realizzare le ragne?

pensa allora quando dovrai affrontare le manovre correnti

hai già pensato come farle?

Buon prosieguo di cantiere

Un saluto a tutti.

Marco finalmente ti sei fatto vivo e grazie per l’apprezzamento del lavoro fatto.

La realizzazione delle ragne devo dire che è stata molto interessante e piacevole, sono particolari, a mio modo di vedere, che arricchiscono molto il modello; vedo inoltre che ti piace punzecchiare sulle problematiche incontrate nel gestire le manovre dormienti … proiettandomi già sulle vere difficoltà che dovrò affrontare con le manovre correnti … per adesso non ci voglio pensare ed è per questo che ho deciso di cambiare capitolo e dedicarmi alle bandiere.

Vediamo intanto se il programma ferie settembrine regge, nel frattempo rifletto sul da farsi.

Un salutone

Vinicio

Manovre, manovre, sempre manovre ma è la parte più entusiasmante, anche se a volte noiosa, da realizzare ... continua con questo entusiasmo!

Vinicio,
si, per ora ... ancora per questi mesi a venire fino a tarda primavera/inizio estate prossima sarò molto ma mooooolto più presente

ma no! valutando tutto quello che hai fatto fino ad ora e come hai approcciato le varie situazioni non troverai difficoltà particolari,
l'unico problema che incontrerai che andando avanti con il lavoro, aggiungendo sempre più manovre avrai sempre meno spazio per operare agevolmente;
va bene dai ... prenderai più dimestichezza con le pinzette a molla ...

e quì ti voglio! come le fai?

ma guarda a volte il caso ... anche io sono in ferie dalla prossima settimana, parto martedì ...