Buona notte amici e buona salute a tutti. Mi scuso se non sono tempestivo con le risposte ma uso poco 'sta scatola infernale e 'sta notte non c'è verso che funzioni...
poi ho messo mano ai pennelli e i miei tempi, giá lunghi, si sono ulteriormente allungati! Provo ad inoltrare la chiacchera...
Come avevo anticipato nel topic
'agli allergici' dove mostro un passaggio intermedio della colorazione sulle fiancate
qui vedrete il risultato finale al quale il leudo è approdato. Risultato frutto della contingenza:
ho promesso il modello a mia figlia e mi sono consigliato con lei per la sua colorazione ma l'ho fatto mentre, dopo alcuni giorni d'isolamento, i media davano notizie da Castelluccio di Norcia, luoghi cari alle sue attuali fantasie giovanili. E lei coi lucciconi agli occhi mi ha detto: "Nero, lo voglio nero striato di rosso". Strano destino che ho con questo barcone. Tempo fa studiavo l'allestimento delle stive mentre guardavo lo sceneggiato RAI "Lampedusa". Per una settimana mi attanagliava il magone ogni volta che lo maneggiavo: imprescindibile è la storia che mi ha modellato, le decine di parenti che ho sparsi per il mondo solo perché i nostri vecchi hanno cominciato a lasciare l'Italia quando ormai i cari armatori si potevano permettere transatlantici più
capienti e sicuri dei brigantini usati fino agli ultimi decenni dell'800 dove la percentuale di "
merce umana" (definizione vera usata allora) che raggiungeva viva l'approdo ad altri mondi, chiusa nelle stive, arrivava al 75-85% del totale. La scrematura riguardava vecchi, puerpere e neonati. Chissà, forse il prossimo modello che faró sarà il Mary Celeste. OK, basta chiacchere, passo al leudo. SCAFO; colori acrilici all'acqua (se ci piove sopra c'è da ridere!), smalto satinato per l'opera viva e colore opaco per quella morta. Brillante per le strisce rosse. Il risultato mi soddisfa assai e come ho giá detto, sfruttando la rozzezza della rifinitura, l'impressione di un giá visto dal vero in darsena in tempi ormai lontani si fa corposa
"Allégher! Colleghi principianti, procediamo sereni!" Va bene, alla fine cercheró di rimediare alle pennellate più maldestre.
Quello che mi scoccia è la quasi totale scomparsa dei cavicchi sotto la pitturazione. Ne avevo messo a decine: punte di stuzzicadenti e vinavil nei buchi prodotti dagli spilli e facevano la loro figuretta sul fasciame... Ora, a cercarli s'intravvede un tondicello qui o lá, senza significato. Tempo perduto inutilmente. Speriamo almeno nell'inquietudine del legno.
Domani passo alla coperta.
Buona notte e buon venticello.
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