barca da pesca portoghese

ciao Gianni son tornato con google dalle parti di Nazarè ed ho visto tante barche entrando con immagini , penso che tu abbia centrato l'obiettivo , è proprio una barchetta curiosa e poi mi sono ricordato che avevo letto che in Vietnam hanno lo stesso problema -spiagge senza porti-e fanno atterraggi sulla spiaggia , ti manderò l'articolo se ti interessa ,ciao giovanni

Ti ringrazio. Lo leggerò con piacere. Sono stato da quelle parti tanti tanti anni fa e mi ricordo che si andava al mare in una specie di bacino interno perchè lungo la costa il mare era quasi sempre agitato. Per noi italiani era molto agitato anche quando per le persone del luogo era calmo.
Per quanto riguarda il modellino, una cosa che ancora devo chiarire è il perchè di remi lunghissimi ed un strano modo per fissarli allo scafo.
Gianni

Per i remi lunghissimi forse la risposta può essere : in atterraggio sulla spiaggia con mare mosso dovevano essere perpendicolari all'onda pena il ribaltamento ed un braccio più lungo fa più leva .
Lo strano modo per fissarli (che io non ho presente) può essere per lo stesso motivo per non farseli strappare da bordo . Ho visto su You Tube i filmati della tempesta di Gennaio oFebbraio di quest'anno ,hanno ripreso anche un'onda di 30 metri . Il titolo del filmato è : O terror das ondas gigantes em Portugal (2014). L'articolo del Vietnam è in inglese ma se non lo mastichi bastano le foto per capire tutto . Ciao Giovanni

Gianni,
whitehall,

sulla lunghezza dei remi concordo con whitehall non sulla perpendicolarità rispetto l'onda ma sul fatto della leva lunga.
Non a caso qualcuno disse in passato: datemi una leva e vi solleverò il mondo!
Infatti viste le fortissime forze in gioco in mezzo all'oceano l'unico modo per avere più potenza a parità di energia (rematori)
è proprio quello allungare la leva.

Qualcuno in passato disse " datemi una leva e solleverò il mondo" però era lui che decideva dove mettere il fulcro e quale era la lunghezza del braccio potenza rispetto al braccio resistenza.
Nel nostro caso, il massimo che possiamo avere come lunghezza del braccio potenza è la larghezza dello scafo.
Penso che usassero remi molto lunghi per ridurre il rollio dell'imbarcazione .
Per quanto riguarda come sono fatti, hanno un foro che permette di farci passare lo scalmo.
La usura del legno deve essere notevole ed allora questo foro ha una serie di rinforzi legati.
Non so se usano legno od altro materiale.
Ho usato il presente ma bisognerebbe usare il passato remoto perchè ormai queste cose non si usano più e si ritrovano solo nei musei. Al massimo sono ricordate da persone come noi che vogliono far rivivere il passato.
Gianni

Mi sono dimenticato di dire che l'unico esempio che ho trovato su come erano i remi è quello pubblicato nel messaggio numero 13.
Gianni

nelle tante foto e cartoline antiche viste una mi ha fatto vedere un altro uso dei remi ; appena atterrati li usavano come pali per spingere a lato sul fondo e tenere la barca in posizione mentre già due cordate umane di prora tiravano le cime per guadagnare ancora spiaggia sulla risacca delle onde . ciao Giovanni

Il prototipo del modellino di questa imbarcazione è praticamente finito. Dovessi fare il modello definitivo, farei la prua leggermente più stretta e la poppa meno arcuata. Nell'insieme è venuto un oggetto molto carino e suggestivo. Per finire questo prototipo devo costruire i remi e mettere a bordo un ancorotto.
Questa riprodotta è una vecchia barca da pesca portoghese. Le barche della città di Aveiro sono invece molto diverse. Hanno prua e poppa a punta ed altissime. Sono decorate quasi ad imitazione di un carretto siciliano. Hanno una lunghezza che supera i dieci metri ed erano usate per raccogliere le alghe da usare in agricoltura. Il loro nome è "moliceros" ed ora sono usate come attrattiva turistica ed effettuano itinerari nella laguna .
Un giorno se avrò tempo, proverò a farla.









In questa ultima foto è con l'inizio dello studio dei remi



E per oggi è tutto

Gianni

E bravo Gianni,
ci hai regalato un'altra "chicca" delle tue portandoci (almeno a me ma credo a tanti altri) a conoscenza di un'altra imbarcazione considerata minore ma di estremo interesse.  
Modello ben riuscito, attrezzalo quanto più ti è possibile, migliorerà ulteriormente

Grazie Marco,
Mentre finivo questo lavoretto ho cominciato a pensare come mai a Venezia c'è la laguna e ci sono le gondole. Anche in Portogallo ad Aveiro c'è la laguna ed una imbarcazione molto simile alla gondola.
Non penso che laguna sia uguale a gondola ed allora come mai due paesi molto lontani fra loro specie nei tempi passati avevano imbarcazioni così simili?
Gianni

Gianni,

... Non penso che laguna sia uguale a gondola ed allora come mai due paesi molto lontani fra loro specie nei tempi passati avevano imbarcazioni così simili? ...

mha! io credo che le possibilità siano giusto un paio:
- la logica umana che porta a risultati simili
- lo "scopiazzamento" riportato nel proprio paese a seguito di viaggi esplorativi/commerciali

ciao Gianni , che ne dici di questo Becolino , barca esistente in quel di Livorno agli inizi del secolo scorso , nella foto è ritratto mentre naviga verso Pisa nei canali interni ciao Giovanni

Ciao Giovanni,
Certo che cercando un pò si trovano immagini di vecchie barche da lavoro di cui si è perso anche il ricordo.
Se invece di costruire modelli di navi proposte da diverse ditte che hanno realizzato delle approssimative scatole di montaggio, ci si dedicasse alla costruzione di modellini delle nostre imbarcazioni da lavoro,specie di quelle dimenticate, si otterrebbe un prodotto piacevole e si farebbe opera meritoria.
Gianni

Condivido pienamente Gianni!

D'accordissimo con Gianni Luigi

sono d'accordo , e anche se mancano i disegni di costruzione, con le foto e qualche dimensione si potrebbe pregare a fare il meglio e si hanno delle soddisfazioni veloci seguendo il tuo esempio ciao Giovanni ----- a proposito di cultura di mare provate a naufragare in tutte queste piccole barche e in tutte le notizie riportate in questo sito
Le ultime barche tipiche dell'Adriatico www.webalice.it/cherini/

Avevo deciso di sospendere col modellismo fino a settembre e di riordinare il magazzino.
Ora è peggio di prima. Si riesce a stento a girarsi. Come se non bastasse, una amica con la mania dell'arredamento strano, mi ha portato sei pallets da modificare per fare poi non so quale pseudo-mobile.
Ho quindi deciso che è meglio non fare ordine. Mi è capitato fra le mani il disegno che avevo fatto come prototipo della barca portoghese di St. Nazare ed ho cominciato a modificarlo.
Mi sono ritrovato con un disegno che mi ricordava la barca portoghese di Aveiro ed allora, preso qualche legnetto, ho iniziato questo piccolo modello.
Debbo dire che mi piace.
Non so se come e quando lo finirò perchè non ho più vernici e comperarle ora prima delle vacanze è buttare via dei sodi. Vedremo cosa ne verrà fuori usando materiale di ripiego e di fortuna.
Per ora ho dato una prima mano di vernice ottenuta mischiando il fondo di tre barattoli.







Se poi dovesse venire bene, la pubblicherò in pompa magna.
Se andrò avanti col lavoro prima delle vacanze, sarà mia cura pubblicare altre foto.
Gianni

In questo periodo, foto in riva al mare non si possono fare. Non c'è posto nemmeno per stare seduti.
Il modellino è finito.
Anche se verniciato con fondi di barattolo, non è venuto malissimo.
Bisognerà trovare il modo di montare un'elica in quanto ora queste imbarcazioni sono motorizzate e non usano più nè remi nè vela.
Alcune foto che ho trovato, mostrano la prua chiusa con un telo ( almeno credo) mentre in altre è tutto aperto. Nel dubbio, la ho lasciata aperta.
Le illustrazioni a prua sono delle fotocopie su adesivo di pitture di barche reali. Il risultato però non mi soddisfa. Devo cercare qualche fanciulla che ha studiato Bellle Arti e che sia disposta ad aiutarmi.
Per quanto riguarda la realizzazione, ho fatto una scemata. Ho realizzato la prua in legno duro e poi su questa ho costruito la prua incollata successivamente allo scafo. Bastava fare le ordinate anche per la prua ed il giochino era fatto. Esperienza per la prossima volta.
E con questo il mio magazzino laboratorio chiude fino a settembre. Fra alcuni giorni si parte per la Sardegna.









BUONE VACANZE A TUTTI

Molto interessante,e buone vacanze anche a te Luigi

Gianni,

ne hai sfornata un'altra delle tue!
grande irrefrenabile Gianni, ora che te ne vai in Sardegna chissà quale imbarcazione andrai ad adocchiare per il prossimo modello,
sono curioso di vedere cosa ci proporrai al tuo ritorno dalla stupenda terra di Sardegna.
Magari ho sbagliato tutto e te ne vai in montagna, dopotutto non c'è solo il mare!
Buone vacanze.

MARCO
Anche te ogni tanto sparisci per un paio di settimane.
Hai detto bene. Vado al mare e solo al mare.
Se tutto va secondo i programmi, i prossimi modelli saranno yacht ma in misure ridotte (max cm.50).
Poi si scopre che realizzo il modello di una portaerei.
Staremo a vedere.
Gianni

Ciao Gianni, se ho letto bene vai in vacanza in sardegna?
Come ti invidio, io in sardegna mando solo i miei semirimorchi!    
Ciao e buone vacanze.

Ciao Sal,
Sono io che invidio te che nvivi in una città dove, tranne pochissimi giorni, è sempre primavera.
Gianni

Certo che è buffo andare al mare per chi come me e te lo abbiamo fuori dalla porta di casa.   


Ero in Croazia quasi un mese e forse andrò anch'io in Sardegna a settembre, aspetto che se ne vada il turismo, sono un'orsa io, non sono solita farmi vedere dall'uomo.

Buone vacanze mastro d'ascia.

Vedi Giulia, abito in riva al mare ed anche in un bellissimo posto. L'inconveniente è che negliultimi anni, il Comune ha pensato di rovinare il tutto prima facendo un mega depuratore a meno di un chilometro e poi ha completato l'opera ingrandendo la spiaggia in modo da proteggere il depuratore. Il guaio è che hanno ingrandito la spiaggia con centinaia di camionate di ghiaia di quella che si usa per il cemento armato. Meno male che la natura si sta difendendo ed il mare sta portando via tutto. In attesa che tutto si ripristini,vado a cercare un pò di mare bello stando lontano dalle zone frequantate da tanti turisti.
E perchè poi tu fuggi dagli uomini? Cosa ti hanno fatto di male?
Gianni