Royal Carolina di Lorenzo

la mia ividia è per quello che sai fare tu... con tutta onestà.... veramente bello...

Io Lorenzo, quando sarà il momento, cercherò di porre rimedio alle decorazioni in qualche modo, non so ancora come, ma in qualche modo dovrò intervenire, perché così sono proprio bruttine, imprecise e mal definite.
Forse proprio con il sistema illustrato da Ilbroccione, che era poi quello che mi era già venuto in mente, boh? Vedremo...

Per il momento ho una grandissima voglia di riaprire i miei cantieri, ma sono all'impasse, perché non saprei proprio dove ricavarmi un angolino in casa per poter lavorare senza dover rimettere via e tirare fuori il tutto ogni volta che vorrei fare un po' di segatura.   

Cosa sarebbe il modellismo navale senza la segutara?
Meno fascino, più praticità e .... navi di plastica.

Ho cominciato la costruzione degli 8 cannoni, montano ruote di due dimensioni, 16 più piccole e 16 un po' più grandi, c'era una busta con 17 ruote di un tipo, un'altra busta con 17 ruote dell'altro tipo, in compenso ci sono solo 7 cannoni.

buon modellismo
Lorenzo

pero ,che furbi ti danno due ruote di scorta , ed un cannone in meno.

Buongiorno a tutti
pochi aggiornamenti, sto andando avanti con tutto quello che dovrà essere installato sul ponte principale. Prima di fissare definitivamente il tutto dovrò verniciare quelle parti che sarebbero difficili o impossibili da raggiungere con l'ingombro di tutti gli accessori, senza verniciare i punti di incollaggio, perchè la colla farebbe poca presa sulla vernice. Per questo sto preparando tutto, ma senza fissare niente.



Le scale a chiocciola, ancora da completare, queste sono già incollate, non potevo fare altrimenti.



Ancora le scale con vista delle due porte e delle due finestre, ora completate.







Il ponte principale con appoggiate le varie parti (mancano i cannoni e l'argano), tanto per cominciare a farsi un'idea.

Continua

Parte seconda, il pezzo maledetto.

Potete crederci o no, io tendenzialmente sarei portato a non credere, però ....



Ho fatto questa semplice struttura seguendo le istruzioni del progetto, quindi rispettando le misure. Alla fine mi sono accorto che la campana era troppo grande per essere contenuta nella struttura. Ho rifatto la stuttura, ingrandendola un po' e ho limato via un paio di millimetre dalla base della campana, per rimpicciolirla. Il risultato è stato una schifezza, tutto storto, proprio brutto. Capita di fare male un pezzo, si rifà. Quello che vedete, che ancora non mi soddisfa del tutto, è il risultato dopo nove rifacimenti e un paio di metri di listello buttati via.
Potete crederci o no, ma io comincio a sospettare che certi pezzi siano sfigati, nascono male e non c'è modo di farli bene, non vogliono essere fatti bene.

Con questo è tutto, e adesso 10 giorni di ferie.

Saluti a tutti e a risentirci dopo Ferragosto.

Lorenzo

" Fare e disfare è tutto un imparare "
Così dicevano i miei vecchi... La cosa importante è il risultato finale e il tuo sembra buono a giudicare dalle foto...

Io conosco la versione "fare e disfare è tutto un lavorare".
Un mio vecchio professore universitario, quando mi sono laureato e ho iniziato a lavorare mi ha detto: "Ricordati che lavoro e fatica non sono sinonimi". Grande verità, e io con questo piccolo pezzo che non voleva farsi fare ho fatto tanta fatica, si fa per dire, ma ben poco lavoro.

Però mi sono divertito

Ciao
Lorenzo

!!! Mi sa che mi son sbagliato !!!

   

Buongiorno a tutti

Qualcuno sa dirmi cosa sono queste due strutture e a cosa servivano? In una nave moderna potrebbero essere scambiate per antenne radio, ma in quella volta le radio non esistevano, quindi..



grazie per ogni informazione che mi saprete dare
saluti
lorenzo

Aggiungo anche qualche aggiornamento sui lavori. Ho fatto le finestre, ancora da installare:





Un dettaglio della prua con le gru installate e della poppa





e un dettaglio delle scale a chiocciola per passare dal ponte principale a quello superiore



Per ora sono fermo qui

Ancora saluti
Lorenzo

Complimenti davvero Lorenzo, ottime realizzazioni.

Una domanda; non colorando il modello, come del resto sto facendo io che adoro il legno a vista, le decorazioni le lasci così dorate?

Ti pongo questo quesito perché:
Io ho una mezza idea di farle color tiglio, quel colore molto chiaro, quasi un bianco sporco, per farle risaltare comunque sul noce dello scafo, ma al contempo far si che possano sembrare anch'esse di legno.


Diciamo del colore della griglia del carabbotino all'incirca.

Bella domanda, Giulia
Per le decorazioni metalliche penso di lasciarle così, è l'unica concessione al colore che intendo fare. Discorso diverso per quelle decorazioni in legno che dovrebbero essere tinte, di solito in azzurro. Non so ancora cosa fare, una ho già deciso di non metterla, anche perchè era brutta, male incisa dal laser, le altre ... penserò quando sarà il momento. C'è anche il problema che molte di queste decorazioni sono scure, quasi nere, per effetto del taglio laser. Dipinge le decorazioni color legno chiaro? Ho paura che poi si veda che sono dipinte. Inoltre, non c'è modo di riprodurre una qualche sorta di venatura del legno, che renderebbe il tutto più realistico, almeno io non sarei capace di farlo. Escluso, ovviamente, di riprodurre le sculture in legno per sostituire quelle metalliche, non sono il Buonarroti. Comunque, se fai qualche prova sono molto curioso di vedere il risultato.
Saluti
Lorenzo

Quelle strutture sulla prua della nave si chiamano" apostoli". Nell'ossatura della nave in legno hanno questo nome le due estremità dell'ultimo "quinto" di prora, che si appoggiano alla ruota e danno appoggio al fasciame. Il nome deriva dal fatto che nelle costruzioni più vecchie erano dodici, sei per parte.

saluti
lello 49

Grazie Carmelo
Lorenzo

Se hai bsogno di qualche informazione o chiarimenti ,puoi dare un'occhiata al mio topic nella sezione lavori terminati .Potrei anche integrare qualche particolare .
"royal caroline" scala 1/48 di carmelo tuccitto

lello49

Molti dei miei pochi e poco affezionati lettori magari non condivideranno la mia decisione, ma ormai è presa.
Ero arrivato al punto di dover prendere in considerazione la messa in opera di una buona parte delle decorazioni, nel farlo mi sono reso conto di due cose e ho avuto la conferma di una terza, che già sapevo:
• le decorazioni sono mostruosamente mostruose, e più le guardavo meno mi piacevano,
• non hanno la forma e le dimensioni corrispondenti ai disegni, ed è quindi difficile metterle in opera come si dovrebbe,
• molte sono concentrate in una fascia continua, da prua a poppa, all’altezza dei sabordi, prima, nel mezzo e dopo.
E siccome a me piacciono gli scafi in legno naturale, quell’estensione quasi continua di decorazioni simil ottone proprio non mi piaceva, indipendentemente dall’aspetto delle stesse.
Peggio della decorazioni erano le modanature, brutte, mal fatte e tutte storte, piegate a tal modo per farle entrare nella scatola della confezione di vendita da non poter più essere raddrizzate.
Tanto per fare un esempio, ecco la decorazione dello specchio di poppa messa in posizione. E’ evidente la marcata asimmetria, centrando la corona sull’asse della nave la decorazione è spostata sulla destra. Posizionandola con le estremità equidistanti dai limiti esterni dello specchio, la corona non sarebbe più in asse con la mezzeria dello scafo.



Da qui la decisione di fare delle decorazioni e delle modanature l’unico uso che mi sembra ad esse appropriato: riciclaggio come metalli non magnetici.
Vi ricordate quella pubblicità: il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?
Ho applicato lo stesso principio alle decorazioni, se sono brutte che piacere c’è nel vedere. Meglio senza. O no?
La nave, quindi, sarà quasi del tutto priva di decorazioni, ci sarà quella già installata, piccola, visibile in qualche foto che ho già pubblicato e poche altre, forse.
Le modanature in ottone sono state sostituite da modanature in mogano, che ho ricavato da un listello di 10 x 10 mm che avevo in casa, una è visibile nella foto precedente, è quella che sostiene la decorazione.

Decorazioni a parte, sto procedendo con una certa lentezza, in ottobre ho approfittato delle belle giornate per stare quanto più possibile all’aperto e, in più, è arrivato quel momento che sempre arriva durante le costruzioni dei mie scafi, in cui comincio a odiarli. Di solito perché qualcosa mi è riuscito male, o, come in questo caso, perché incontro problemi che non dipendono dalla mia capacità, o incapacità, di modellare: due mesi per avere il cannone che mi mancava perché ne avevano messi sette al posto di otto e senza il quale non potevo proseguire, un mese per avere il brunitore perché l’unico negozio di Trieste dove l’ho trovato era rimasto senza, decorazioni brutte, fuori misura, ecc. ecc.. Ma poi mi passa e ricomincio.
Ho montato i cannoni:



Ho fatto, un po' di fantasia, le finestre dello specchio di poppa, quelle originali non mi piacevano perchè erano su fondo nero:



qualche vista più in generale:





Messe cinque foto mi fermo qui. Un cordiale saluto
Lorenzo

A me piace e ti seguo sempre Lorenzo, poi condividiamo anche lo stesso modello per giunta, sembrano sorelle,

Concordo pienamente con te sulle decorazioni, di peggio non potevano fare, sono orribili, (e per giunta una di quelle lunghe che vanno sotto le finestre delle murate era storta e per raddrizzarla l'ho spezzata perché sono fatte in lega, di antimonio credo).

Io non lo so ancora come risolvere il problema delle decorazioni, ma mi fascerò la testa quando sarà il momento, ora non ci voglio nemmeno pensare.

Complimenti per le finestre, così come le hai fatte sono bellissime, molto meglio di quelle date nel kit.

Ti sto incollata e intanto magari rubo qualche idea.

La nave, quindi, sarà quasi del tutto priva di decorazioni

Ciao Lorenzo, è un vero peccato costruire una royal senza fregi. Capisco il tuo stato d'animo ma hai valutato la possibilità di provare a fare i decori o modificare eventualmente gli esistenti?
So che non è un lavoro semplice.....magari prenditi un pò di tempo e inizia un pò alla volta alternando i lavori sullo scafo con i fregi in modo da non doverli fare tutti in una volta...
Per i fregi puoi pensare di usare le paste modellanti tipo fimo o milliput....

Caro Andrea
capisco il tuo punto di vista, ma conosco i miei limiti, a scolpire valgo meno di zero. Se quelle in dotazione sono brutte, le mie sarebbero ancor peggio.
saluti
Lorenzo

E alla fine è arrivata la fine, anzi mi sorprende di aver resistito tanto. Col modello della R.C. non ho mai avuto un buon rapporto, fin dall'inizio non sono rimasto soddisfatto di come veniva, vi avevo già detto dei listelli in noce per la fasciatura dello scafo che erano di pessima qualità, per ultime le decorazioni, peggio dei listelli, e tante altre cose. Ultimamente lavoravo poco e controvoglia. E siccome per me il modellismo navale altro non è che un passatempo, se non mi diverto che senso ha farlo? Una volta finito il nodello perdo ogni interesse per esso, li regalo, li porto via, a casa mia non ne ho nessuno.
E così ieri ho posto fine alla costruzione, dando alle fiamme lo scafo, e devo dire che almeno il fuoco lo ha fatto bello. Per Giulia, se vuoi ti regalo le decorazioni, visto che una delle tue si è rotta, quelle non le ho messe nel fuoco, non sarebbero bruciate.
Adesso qualche giorno di riflessione e poi si ricomincia, ho già qualche idea.
Saluti
Lorenzo

Perbacco Lorenzo che decisione!!!

Non avrei pensato a una cosa del genere, ho visto dai tuoi interventi che non eri soddisfatto del tuo modello, ma da qui a dargli addirittura fuoco...

Comunque è una tua scelta, anche se mi dispiace un po', a me piaceva il tuo lavoro, e, nelle le ultime immagini, era molto simile alla mia, quasi speculare.

Vabbè, rispetto le tue scelte, e le capisco pure, perché; quando il modello della Perla Nera è stato fatto cadere dai miei gatti facendo i danni che hanno fatto, la prima idea è stata quella di prendere lo scafo e lanciarlo nel caminetto.

Ora sono contenta di non averlo fatto, anche se non verrà come avrei desiderato che venisse, è un buon insegnamento e allenamento per lavori futuri, e mi sono accorta che si possono apportare modifiche in ogni momento.

Ti scrivo in privato...

Quello di "sbagliare" un modello è una cosa che può capitare a tutti, è successa anche a me recentemente con un Fw 190...
Prendo lo spunto della tua vicenda, Lorenzo e dell' intervento di Giulia per un consiglio che forse sarà ovvio a molti, ma che ogni tanto sarebbe giusto ricordarsi: non agire mai d' impulso.
Infatti col legno c'è sempre rimedio; poi se si arriva proprio a scoprire di aver sbagliato tutto, ok, ma nella stragrande maggioranza dei casi si può ovviare. Si lascia stare il modello per un po' e nel frattempo si fa qualcos' altro. Tanto i modelli non mangiano!

Non è assolutamente una critica nei tuoi confronti Lorenzo, è soltanto una mia considerazione e del resto, delle proprie cose, ognuno può fare quello che crede...
Aggiungo solo che sono felice di non avere un caminetto!

Generalmente il giudizio dell'autore e' sempre negativo
perche'si conoscono gli errori fatti. Pero' si pou' sempre rimediare .
Bisogna lasciare ad altri quello che puo' essere un giudizio obiettivo

Quando si inizia un lavoro e si sceglie di utilizzare documentazioni commerciali si deve essere coscienti che il risultato non sara' ottimale , anche se si apportano correzioni alla fine ci si deve accontentare.
IL tuo era un modello molto bene eseguito e doveva essere portato a termine per essere da riferimento per i lavori futuri
Tutto quello che ho realizzato in molti anni di modellismo anche quello che non mi piace e' custodito gelosamente. Non potrei mai separarmene.

carmelo

Cari Pietro e Carmelo
capisco benissimo il vostro punto di vista, e in linea di principio lo condivido, con i modelli precedenti ho sempre avuto dei momenti di perplessità, ma sempre superati. Inoltre, il modello stava venendo piuttosto bene, ero io che non ne potevo più di lui. Perchè? Non lo so, fin dall'inizio non c'è stata sintonia tra me e il modello, l'ho sempre visto con occhio "ostile". E alla fine l'ho ucciso.
E mi sto già organizzando per il prossimo lavoro, si può sbagliare un modello, ma la passione resta.
Saluti
Lorenzo