La Belle 1684 (onip)

Eta_Beta ha scritto:Ce ne sono alcune che hanno un ferretto nella parte alta questo permette di sagomarle meglio e di evitare i problemi di appannamento.

Paolo

Buongiorno Paolo, si è vero che quelle col ferretto sono meglio ma un po' di fiato trafila sempre e l'appannamento è quasi inevitabile ma meglio un po' di appannaggio che la polvere, te ne accorgi quando ti soffi il naso se hai esagerato.

luca

Dopo la pausa Pasquale la ripresa dei lavori;

incollati gli scalmi di cubia al caposesto (costola 11 AV) e l’arcaccia alla falsa costola (costola 17 AR) con una sgrossatura iniziale interna alle costole per verificare meglio la posizione dei pezzi, la levigatura finale avverrà con lo scafo ingabbiato:


caposesto e scalmi di cubia vista dall’interno


vista frontale


arcaccia e falsa costa vista dell’interno


vista posteriore


scaletto, il piede del caposesto dovrà essere abbassato di circa 4 mm. perché non risulta in linea con le due costole successive, anche il piede della falsa costa dell’arcaccia è stato abbassato di circa 3 mm. per lo stesso motivo.

Un saluto

Ciao Pino, ma intendi abbassato rispetto al progetto o rispetto alle foto?


Luca

Pino stai andando alla Grande!

Paolo

Luca65 ha scritto:Ciao Pino, ma intendi abbassato rispetto al progetto o rispetto alle foto?


Luca

Ciao Luca, rispetto alla foto, la posizione con le altre costole mi ha fatto capire che c'era qualcosa che non andava e la misurazione sul progetto ha confermato che va abbassato di circa 4 mm.

Pino

ottimo lavoro, soprattutto sugli scalmi!
Ti seguo come un'ombra!

Ciao Giampiero,

hai ragione, gli scalmi sono un pezzo molto bello di una costruzione in arsenale, io sono rimasto sorpreso dalla forma che andavano prendendo man mano che li lavoravo, e meravigliato per il risultato, viene voglia di tenerli così anche come soprammobile; e quelli della La belle sono tra i più semplici e forse i più accessibili tra tutti i lavori in arsenale, se sono riuscito ad ottenere un pezzo accettabile io lo devo soprapputto a Grisu e Davide.

Ti rinnovo i miei complimenti per Euroma.

Pino

ciao Pino,
soltanto ora ho avuto modo ed il piacere di vedere il tuo cantiere.
Gran bel lavoro è quello che stai portando avanti,
dalle immagini mi sembrava che il modello fosse più grande ma poi
vedendo la fresa ... mi sono andato a rileggere il primo messaggio
badando meglio alle dimensioni scoprendo che è più piccolo di quello che pensavo.

.... e se hai gli occhiali ti si appannano e allora non sai se è meglio vedere chiaramente o evitare di respirare polvere....

puoi evitare l'appannaggio degli occhiali semplicemente praticando due forellini, uno a dx e l'altro a sx nella parte più alta e più esterna possibile.
In questo modo equalizzerai le pressioni interna/esterna ed umidità e non avrai appannaggi.
Buon proseguimento.

marco

Ottimo consiglio Marco, lo proverò anche io.

Grazie

Luca

Ciao Marco

grazie per il consiglio; la grandezza del modello in effetti è modesta, nella scala che ho adottato di 1/24 la distanza tra le perpendicolari è di cm. 71 circa, invelato dovrebbe superare di poco i 90 cm., forse per questo è anche detta dai francesi "barque longue".

Pino

Ciao Pino è un vero piacere veder proseguire l'avanzare dei lavori con così tanta maestria , anche se ti posso chiedere come fai a mettere le costole esattamente alla mezzaria aiutandoti solo con lo scaletto ? O mi stò perdendendo qualcosa ? Grazie e complimenti ciao Birba

Grazie birba 60,

le costole sono al momento alloggiate provvisoriamente, comunque il piano superiore dello scaletto è detto “dima pontuale” e riprende la linea di insellatura del ponte, mentre sulle costole è segnata e/o viene segnata l’altezza del ponte, tutti riferimenti che devono essere fatti coincidere e che aiutano a posizionare correttamente il quinto.

Poi io uso anche posizionare un listello quadro tra ruota di prua e dritto di poppa che mi aiuta a controllare la corretta distanza degli scalmi di ogni singola costa. Certamente ci saranno anche altri sistemi.

Ovviamente se si riescono a fare in modo preciso le calettature sui madieri e sul paramezzale il tutto viene quasi automaticamente.

Un saluto Pino

Ti ringrazio Pino del tuo chiarimento ,perdonami se non hò azzeccato bene il termine giusto dello scaletto sei stato chiarissimo . Grazie ancora e buon lavoro . Giancarlo

Ho deciso di eseguire la sgrossatura interna delle costole, perché per l’angolo di quartabuono, in alcuni punti, il grasso da togliere è anche di 4 -5 mm., e mi sembra che possa rivelarsi un lavoro un po’ complicato e rischioso da eseguire nello scafo ingabbiato, per cui ho ridotto il grasso a più o meno a mezzo millimetro; la prova con un listello evidenzia che tutto è già adeguatamente in linea:





spero che la decisione si riveli giusta.

Un saluto a tutti.

Ciao Pino,
mi piace molto la precisione con cui stai lavorando.
Gran bel cantiere Pino.

Ciao Pino ,un lavoro veramente notevole . Buon proseguimento ti seguo sempre con ammirazione . Giancarlo

Madonna mia Pino che cantiere!!! Oltre che i soliti complimenti (meritatissimi), lavori con una precisione quasi maniacale e poi, (in questo caso sono io a ringraziare te), mi fa impazzire il fatto che pubblichi delle fotografìe con dei pezzi ancora in fase di lavorazione. Non è da tutti... ti auguro una buona serata...
...Federico...

Grazie a tutti, e sono d’accordo con Federico,

anche io sono convinto che la parte migliore di un forum è quella che ci consente di vedere e di far vedere agli altri i momenti della lavorazione di un pezzo; il pezzo finito permette di apprezzarne la fattura, ma non dà contezza del metodo e della tecnica di lavoro che è ciò che aiuta di più tutti a crescere.

Pino

Ciao Pino e grazie del quoto, vedere un laboratorio come il tuo all'opera fa sempre piacere... sarà che io mi devo accontentare di un tavolino da 1,50x75 in una stanzetta mooolto ristretta

Aggiornamento con le ultime sei costole,

ho seguito il metodo suggerito da franuvolo e, come indicato, per avere una maggiore certezza sulla planarità dei pezzi nell’incollaggio ho utilizzato due piani di vetro, ed il peso del mio piccolo incudine per un migliore incollaggio con colla vinilica rapida









Pino

Aggiornamento con l’accostolato completato,











seguirà ora un attento lavoro per la corretta ingabbiatura dello scafo, realizzare i riempimenti per i parasartie per poi eseguire il pareggiamento esterno delle costole e successivamante quello interno, se ho ben inteso le fasi di lavoro che mi aspettano.

Pino

Bel lavoro, Pino, complimenti!
Verrà fuori un bel modello!
Penso che per ingabbiare bene l'accostolato hai bisogno di fissare i dormienti del ponte e quindi suppongo che ti convenga pareggiare prima l'interno dell'esterno; o almeno, questo è quello che ho fatto io con la sezione.......

Ciao Giampiero, grazie per l’attenzione,

in effetti l’interno l’ho già sgrossato rimane solo la finitura, pensavo a dei distanziali o bagli provvisori dello spessore della maglia in cima alle costole nella parte che eccede la misura delle stesse e dei listelli lungo tutte le costole alla stessa altezza per irrobustire lo scafo nel quale al momento mancano i dormienti, un po’ il sistema suggerito da Riccardo in un suo articolo.

Pino

Certo Pino...dovrai mettere dei listelli Belli spessi sulle teste degli scalmi per rinforzare il tutto e rendere più solido, io ho anche lasciato dei rinforzi "distanziali" sempre in testa tra gli scalmi, dopodichè ho provveduto a levigare prima di incollare i legamenti longitudinali " dormienti", volendo esternalmente allo scafo puoi metterci sempre dei listelli di rinforzo anche più in giù verso la chiglia, tanto successivamente dopo averli scollati dovrai sgrossare quindi non ti creeranno alcun problema.
ciao