Piegare i listelli

Ecco perchè ti si rompono!
Devi mettere ammollo il listello per un'oretta, max 2 ore (dipende dal legno e dalla dimensione del listello).
Poi devi poggiare su una lattina arroventata spingendo leggermente il listello curvandolo.
Sentirai lo sfrigolio dell'acqua che bolle.

oi grazie mille ora riprovo a fare da capo il mio gozzo.non mi arrendo.solo che va bene usare solo 4 ordinate? due al centro di uguale misura e due una a prua e una a poppa di circa un centimetro di meno?

Se è una barca piccola, circa sotto i 20 cm credo che và bene.
Verrebbe meglio se le ordinate ha un un pò di spessore, minimo 6 mm.
Ma per non rischiare credo che è meglio almeno 6 ordinate.
Ma non hai i disegni del gozzo?

Dai 2 piani in mio possesso, uno ha 7 ordinate e 1 ne ha addiritura 10.
Questo perchè la curvatura da prua a poppa non è costante.

li ho presi da un ragazzo che lo ha fatto su foglio a quadretti da 5mm io invece l ho riportato su foglio con quadretti da un centimetro ne risultano 2 ordinate da 5 cm al centro una da 4 cm a poppa e una da 3,8 cm a prua che ne dici?

esatto non e costante difatti quando li curvo i listelli non toccano tutte le ordinate

ecco, ti sei risposto da solo

grazie mille sai ho provato a curvarli e il risultato specialmente quando le incollo sulle ordinate,non è male

Ciao, sto provando il metodo della curvatura con la lattina (ammetto che nei due modelli che ho fatto anni fa avevo seguito le istruzioni e li avevo bagnati in acqua e inchiodati sulle ordinate). Ho letto che si possono piegare in un minuto o giù di lì. Ecco, io ci impiego quasi 10 minuti per piegarli e non riesco nemmeno a curvarli seguendo esattamente la lattina. Anzi, oltre un certo raggio di curvatura si spezzano, nonostante li ho bagnati e la lattina è arroventata. Devo forse spostare di tanto in tanto il punto del listello che appoggia sulla lattina? Far rotolare la lattina?

melblues ha scritto:Ciao, sto provando il metodo della curvatura con la lattina (ammetto che nei due modelli che ho fatto anni fa avevo seguito le istruzioni e li avevo bagnati in acqua e inchiodati sulle ordinate). Ho letto che si possono piegare in un minuto o giù di lì. Ecco, io ci impiego quasi 10 minuti per piegarli e non riesco nemmeno a curvarli seguendo esattamente la lattina. Anzi, oltre un certo raggio di curvatura si spezzano, nonostante li ho bagnati e la lattina è arroventata. Devo forse spostare di tanto in tanto il punto del listello che appoggia sulla lattina? Far rotolare la lattina?

Scusate, mi spiego meglio. Quando BAGNO il listello, mi esce tutto alla perfezione. Quando invece NON lo bagno, in pratica lo piego pochissimo e dopo un po' si spezza. Prima ho commesso un lapsus. Facevo questa domanda perché leggendo qui c'erano alcuni modellisti che dicevano che non bagnavano mai i listelli e siccome ho notato una grandissima differenza di difficoltà e tempo, mi chiedevo, per l'appunto, se SENZA bagnarli, c'era una tecnica particolare (con il metodo della candela e lattina, da usare.

Dipende anche dal tipo di legno, dallo spessore del listello e per quanto tempo è stato ammollo il listello.
In genere con i legni duri è più difficile piegare, al contrario di quelli morbidi come il tiglio.

Oltre a quello che dice ErPiotta, può dipendere anche dallo stato di conservazione e di stagionatura dei listelli.
Per qaunto stagionati, conservano sempre un pò di umidità, ma se troppo secchi si spezzano facilmente.

Mauro

Mettete a bollire i listelli, ci farete pure i nodi.
Ovviamente più ha spessore e/o è più duro e più deve stare a bollire.
Tenete conto che in cantiere "vero" si fa così, li i legni si tengono in forma per alcuni giorni vicino ad una stufa, nei modelli i listelli si tengono in forma fermati con gli spilli sulle ordinate fino ad essiccamento colla avvenuto.

marco

a bollire? cioè buttare nell'acqua e far bollire l'acqua come se stessi cuocendo la pasta? ? ?

Esattamente caro ErPiotta71 nei cantieri che fanno ancora barche in legno o restauri usano dei tubi di metallo di adeguate dimensioni che riempiono di acqua e di ...tavole ... che mettono a bollire.

marco

Buono a sapere.
Se dovrò curvare legni duri o fare curve molto piccole farò questa prova.
Mi sai dire + o - quanto tempo deve stare a bollire?
Prendiamo ad esempio un listello di noce di 2 x 4 mm, quanto tempo, circa?

ErPiotta71,
quindici minuti dovrebbero bastare

marco

Scusate,
vorrei intromettermi nel discorso con un piccolo cenno storico.
Da sempre le fasce vengono piegate con l'ausilio dell'acqua (di mare) e del fuoco.
Venivano accesi dei falò sulla spiaggia sopra i quali le fasce delle navi prendevano forma bagnandole con secchiate di acqua di mare, e questo da sempre è il sistema migliore per curvare il legno.
L'acqua distende le fibre del legno, rendendole più elastiche, mentre il calore le "fissa" nella posizione voluta. Certamente ogni tipo di legno risponde al trattamento in maniera diversa, ma in linea di massima si riesce a incurvare tutto con un po' di pratica.
Prima di iniziare l'operazione è bene fare cercare il "lato migliore" per curvare, forzando leggermente il listello a secco, in quanto molte volte il legno ha un verso con il quale si incurva meglio.
Foto storica dei cantieri chioggiotti...

Non sapevo che se si usa l'acqua il legno rimane elastico altrimenti diventa rigido!
Davvero buono a sapere.
Da ciò significa che devo ripassare l'acqua sul listello mentre è sulla lattina rovente visto che evapora subito.

Ciao Piotta,
dipende sicuramente da grado di curvatura raggiunta, solitamente è bene tenere il legno sempre ben inumidito e ripetere l'operazione tante volte quanto serve, con la massima delicatezza (non devi forzare il listello, ma accompagnarlo mentre prende forma......

Già che siamo in vena storica, nel 1736 in inghilterra si inventò questa macchina:



Era una sorta di fornace a vapore.
Infatti solo il vapore passava nel vano superiore dalle apposite aperture. Con questo il legno veniva inumidito e riscaldato finche non diventava "malleabile".
A questo punto veniva fatto aderire allo scafo ancora caldo e tirato con dei morsetti come illustrato in immagine. Un sistema in qualche modo non troppo dissimile dai nostri.

Io preferisco bagnare i listelli in acqua calda e applicarli cosi caldi allo scafo fissandoli con dei chiodi per il primo fasciame, con delle molle per il secondo e lasciandoli asciugare bene mentre la colla fa presa.

Mi chiedo se possa valere la pena costruire una scatolina vuota di legno e posizionare con delle viti due lattine (una più piccola dell'altra in modo da poter fare più facilmente i raggi di piegatura diversi) sopra in modo permanente. Dentro la scatola potrebbero prendere posto le varie candele o una piccola vaschetta per l'acqua. Il problema che vedo io per le lattine è che a volte mi sembra che non ci sia lo spazio fisico per piegare i listelli quando questi sono lunghi o le pieghe troppo marcate e si finisce con il lavorare a sbalzo sul tavolo, che non è troppo bello.

Pochi mesi fà ho visto una miniserie del film "Moby Dick" (http://www.imdb.com/title/tt0120756/).
All'inizion del film degli operai spingevano le tavole allo scavo tramite bracciate mentre 1 inchiodava.
Forse non erano tanto informati del sistema che ha postato l'informatissimo Pietro!

Riguardo alla domanda di Melblues, io faccio così.
Ho preso una lattina grande (diametro circa 10 cm), tagliato i bordi inferiori e superiore, spianato una parte del barattolo che sarà la base quindi non ci sono problemi del legno che intralcia.
Infine metto a bordo tavola così il lato lungo del listello lo faccio scendere giù.
Almeno così posso, teoricamente, fare curve fino a 180°.

pietro bollani ha scritto:Già che siamo in vena storica, nel 1736 in inghilterra si inventò questa macchina:


Era una sorta di fornace a vapore.
Infatti solo il vapore passava nel vano superiore dalle apposite aperture. Con questo il legno veniva inumidito e riscaldato finche non diventava "malleabile".
A questo punto veniva fatto aderire allo scafo ancora caldo e tirato con dei morsetti come illustrato in immagine. Un sistema in qualche modo non troppo dissimile dai nostri.

Io preferisco bagnare i listelli in acqua calda e applicarli cosi caldi allo scafo fissandoli con dei chiodi per il primo fasciame, con delle molle per il secondo e lasciandoli asciugare bene mentre la colla fa presa.

Grazie Pit,
questa davvero non l'avevo mai vista...

melblues ha scritto:Mi chiedo se possa valere la pena costruire una scatolina vuota di legno e posizionare con delle viti due lattine (una più piccola dell'altra in modo da poter fare più facilmente i raggi di piegatura diversi) sopra in modo permanente. Dentro la scatola potrebbero prendere posto le varie candele o una piccola vaschetta per l'acqua. Il problema che vedo io per le lattine è che a volte mi sembra che non ci sia lo spazio fisico per piegare i listelli quando questi sono lunghi o le pieghe troppo marcate e si finisce con il lavorare a sbalzo sul tavolo, che non è troppo bello.

Ciao melblues,
ma non sarebbe più pratico un piegalistelli elettrico, tipo Amati?
Io lo uso ottimi risultati, dopo avere messo a bagno i listelli nell'acqua calda gli do la forma con il piegalistelli caldo....

ErPiotta71 ha scritto:Pochi mesi fà ho visto una miniserie del film "Moby Dick" (http://www.imdb.com/title/tt0120756/).
All'inizion del film degli operai spingevano le tavole allo scavo tramite bracciate mentre 1 inchiodava...

Forse non si è notato, ma nell'immagine che ho postato si vede la posa di un corso di incinta...
Non so se avete idea di cosa sia spingere a mano una tavola di quelle dimensioni (12 pollici di spessore -30 cm.-), anche se resa malleabile dal vapore, la quercia ha ancora una resistenza spaventosa.
Su questa ispirazione ho pensato che scaldare il listello in acqua calda e poi sagomarlo sullo scafo fosse, tutto sommato, una buona idea e poi io ho una certa... "avversione" alla fiamma viva !