La Sovrana dei Mari - Recupero di un modello da kit e miglioramenti pesanti

spettacolare

Era proprio una "Sovrana" questa nave eh?! Molto barocca e rococò, ma a livello di esecuzione modellistica è veramente strepitosa.

       

Giulio, Giulia, Giorgio
oggi mantelletti di poppa per i cannoni di ritirata:

Marco, vedo che ai fretta di consegnare ... i portelli sarebbe stato meglio completarli con occhielli o canestrelli ma anche il foro sul tondino metallico può essere una soluzione per l'ancoraggio su portelli aperti ... sporcherei di grigio o nero anche i fori in cui passa il filo ...
Ma quanto sono pignolo!
Buon vento
Giorgio45

Giorgio,
infatti ci sono gli occhielli, nella deconda immagine si vedono.

e]
ho voluto dare un pò di contrasto, in effetti così forse è troppo, ci passerò del grigio, se uso il nero ... si perde tutto ...

Scusa Marco , pur visionando la seconda immagine, per il fondo nero gli occhielli mi erano sembrati dei tondini forati e poi dipinti ... rimane validissimo il tondino forato bilateralmente da usare su portelli aperti corredato ovviamente con gli occhielli ...

Attendo impaziente il prosieguo ...

Buon vento
Giorgio45

Oggi Timone.
La prima immagine paragona il pezzo da kit ed il mio, a seguire le varie fasi di lavorazione tipicamente in un modello statico non uso cerniere mobili poiché sono troppo grossolane e spesso fuori scala:

istallazione a bordo:

Marco, sei una continua fonte per soluzioni semplici e d'effetto ... ho molto apprezzato la realizzazione delle cerniere per il timone ... un elemento che mi ha fatto sempre dannare per la mia ostinazione al montaggio dell'agugliotto con relativa femmina.

Certamente così è mobile, ma in un modellino nulla vieta di realizzare il timone fisso.
Aggiungendo al tondino in legno un perno, tipo una sezione di uno spillo, il timone risulterebbe perfetto.

Per le teste dei chiodi lungo le cerniere realizzate in cartoncino o in ottone che hai usato?
Ho sempre perso tempo nel piantare, previa foratura, delle teste di chiodini ... ma devo cercare di velocizzarmi!

Ti seguo con la massima attenzione...

Buon vento
Giorgio45

Giorgio,
sai ... io non uso sempre questo sistema, ne ricorro quando le scale di riduzione sono spinte per evitare di ottenere goffaggini,
in modelli più grandi (come scala ovviamente) uso e mi piace usare la vera cerniera con agugliotti e femminelle.

cerniera in cartoncino e chiodini in ottone finissimi tagliati per via della lunghezza eccessiva, le teste quindi sono vere di veri chiodi.
Gli agugliotti e femminelle (finti) sono in styrene.

Mi scuserai Marco per un piccolo OT nel tuo stupendo cantiere.
Una delle qualità che apprezzo di più in Marco è l'apertura mentale che gli porta a trovare, come in questo caso, soluzioni "non convenzionali". Mi viene in mente (non so se lo ricordi) la volta che su questo forum avevo stampato in 3D un cappello a cilindro per un figurino che ne era privo. Poi mi ero accorto che non calzava bene, era troppo in alto, e l'avevo "scavato" con una fresa.
E Marco che osserva: "perchè non hai appiattito la testa al figurino invece di scavare il cappello?"
Ecco, questo intendevo quando dicevo di poter vedere le cose da prospettive diverse...

Giulio

E adesso iniziamo ad imbarcare armi ...
ho iniziato a lavorare tutto ciò che prevede l'istallazione delle canne tronche, e da quì i primi problemi.
I pezzi dati in dotazione dal kit sono troppo corti per due motivi: primo è perchè sono corte da progetto e secondo risultano essere ancora più corte perchè ho costruito (non so se ricordate ma vi rinfresco con un paio di immagini) il blocchetto di supporto a somiglianza di un affusto completo:

Per quanto sopra, ed anche perché questa nave era famosa per i suoi "lunghi cannoni", ho provveduto ad aggiungere un modulino in coda,
per fare questo ho usato un distanziale maschio/femmina di quelli che si usano per l'elettronica,
in questo modo dopo aver rettificato il chiodo della mezza canna l'ho inserito nella femmina ed il maschio diventa il nuovo chiodo per fissare la lunga canna al blocchetto, una leggera arrotondata agli spigoli dell'esagono ed il gioco e fatto:

... fatto questo sono passato alla verniciatura, ik solo nero però non bastava, è un peccato perdere le decorazioni presenti sulla canna,
allora con una carta n. 1000 ho abraso i rilievi mettendoli così in risalto:

ecco alcune viste delle mezze canne a bordo:

Ma non saranno forse troppo lunghi?

Da ammirare l'allineamento delle bocche da fuoco e la semplicità con cui si mettono in risalto le decorazioni presenti sulla canna.
L'idea poi di un distanziatore già pronto e precisissimo ...

Chiedo solo se con canne tanto lunghe esiste spazio sufficiente sul ponte, da babordo a tribordo, per ricoverare e fissare al coperto i cannoni senza interferire con il paiolato centrale.

Per il reale allineamento delle bocche da fuoco ... ho sempre avuto forti dubbi perché diverso dovrebbe essere il loro posizionamento se in guerra, con alzo diverso, o in "parata" in cui le bocche le immagino allineate ma coperte dal tappo rosso.

Ottimo lavoro.

Buon vento
Giorgio45

Walkyrja ha scritto:Ma non saranno forse troppo lunghi?

Sono sicuramente troppo lunghi, ma in un modello si cerca di mettere visibili le decorazioni che vi erano sulle canne. Il nero però è fuori luogo, perchè i cannoni dell' epoca erano di bronzo, quindi era da usare il colore bronzo, poi lucidare i fregi perché risaltasse l'oro-ottone.

Giulia,
direi di no Giulia:

Giorgio,

... Da ammirare l'allineamento delle bocche da fuoco ... Per il reale allineamento delle bocche da fuoco ... ho sempre avuto forti dubbi perché diverso dovrebbe essere il loro posizionamento se in guerra, con alzo diverso ...

infatti se ci fai caso  nel modello i cannoni sono allineati ma non troppo, alcuni hanno come dici tu alzate diverse.
Tipicamente a me piace fare i modelli un pò vissuti, non prediligo allineamenti perfetti e legni tirati a lucido come se fosse appena uscita da cantiere, a meno che non sia un Riva o simili!

nel primo ponte ce ne è molto, a quell'altezza lo scafo è molto panciuto, ai ponti superiori un po meno, a sufficienza diciamo ...

Umberto,
come detto a Giulia direi di no, senza i portelli il fatto viene amplificato ma non è così.

sfida accettata, concordo che in nero con il bronzo ci stona un pò ma a questo punto, dovendoci ri-mettere le mani sopra ... vado oltre,
anche il semplice ed assoluto colore bronzo è sbagliato poiché si parla di un bronzo esposto ad intemperie e soprattutto al salino,
in breve tempo spunta il verde ... e così ho fatto!

grazie a tutti per i vostri interventi  

... ed intanto si costruiscono i primi mantelletti ...
quelli che vi vado a presentare sono relativi al primo ponte, quì di seguito quelli in dotazione al kit:

... così invece come vengono completati:

Ottimi.

Ottimo lavoro Marco, solo alcune piccolissime considerazioni ...
le navi da battaglia venivano realizzate "attorno ai cannoni", erani i cannoni le "prime donne" ed erano curati e mantenuti in maniera maniacale ... il verderame, bello a vedersi, è, per molti, storicamente poco accettato nelle ricostruzioni.

I mantelletti, degni di nota per la certosina realizzazione ... molto bella la simulazione di chiodatura anche se troppo distanziata (facendola più fitta spesso viene esteticamente brutta); interessante la realizzazione del perno delle cerniere che permetterà di non incollare direttamente i mantelletti allo scafo, bellissima la realizzazione delle cerniere ma ... vero è che potrebbe non essere visibile, ma con il tuo metodo "a catena di montaggio" non viene rispettato l'andamento del fasciame con quello dei mantelletti ... necessità di abbattere i tempi di realizzazione?
mi ripeto ... ottimo lavoro Marco.

Buon vento
Giorgio45

Ma io credo che neppure nella realtà veniva rispettato l'andamento del fasciame con quello dei mantelletti, forse mi sbaglierò, ma mi da come l'impressione che questi vascelli per quanto belli, barocchi, rococò, fossero poi così estremamente curati in alcuni particolari. Io sono andata a visitare alcuni di questi e alcuni palazzi reali in giro per l'Europa e nel barocco pomposo ho notato moltissime cose grossolane, dobbiamo pensare che all'epoca non avevano macchinari elettrici per levigare, seghe e dremel, e per quanto esperti in lavori certosini, avevano delle limitazioni.
Proprio ieri osservavo su un gruppo di FB la tartana ligure Gemma di Fissore realizzata da un francese, così perfetta, ma così perfetta, da sembrare finta, bella per carità, ma inespressiva, priva di anima, priva di movimento, esageramente perfetta e al tempo stesso statica, non so se riesco ad esprimere ciò che vorrei spiegare, a volte sono proprio le imperfezioni a dare vita propria al modello.