Sto precorrendo i tempi (ma non di molto) annunciando l'apertura (al momento sulla carta) di un nuovo cantiere che verrà avviato non appena terminati gli ultimi particolari della Regina Maria Pia.
Come è mio solito, anche questa volta la scelta è caduta su una nave "brutta" e "goffa" come quelle che piacciono a me.
Non è stata una decisione semplice... c'erano diverse candidate, ma quello che mi ha fatto decidere sulla PELAYO (è il nome della corazzata spagnola) è la documentazione che sono riuscito a reperire, sia direttamente che tramite alcuni forum spagnoli specializzati nella storia navale e militare di quella nazione.
E' da un pò che stavo raccogliendo la documentazione, ed ora che ritengo di averne a sufficienza, avvierò appena possibile il cantiere in scala 1:100.
le domensioni di questo modello saranno abbastanza più impegnative rispetto a tutti gli altri che ho già fatto... il modello, in scala 1/100 sarà lungo c.a. 105 centimetri a largo 20 e richiederà uno sforzo elevato per i dettagli e le sovrastrutture che non sono per nulla semplici.
Per darvi una idea di quella che è stata la Pelayo, Vi posto una foto tratta da Internet :
e di seguito Vi mando qualche informazione sulla nave :
CENNI TECNOLOGICI
Il progetta della Pelayo fu basato su quello della nave da battaglia francese Marceau, ma fu modificato per permetterle un pescaggio inferiore di 3 piedi (0,9 metri) rispetto alla francese, in modo da poter permettere il transito della corazzata attraverso il Canale di Suez anche a pieno carico.
Originariamente progettata per essere equipaggiata impianto velico vele, questo venne rimosso immediatamente dopo il suo completamento. La Pelayo era equipaggiata con due fumaioli.
Venne armata con un cannone da 160 mm(6.3 pollici) in caccia, mentre la sua cintura corazzata era di 6 piedi ed 11 pollici (2,1 metri) e si estendeva per 60 cm. Sopra la linea di galleggiamento e per 1,5 metri sotto, correndo da poppa a prua. Internamente venne creata una struttura cellulare con 13 paratie stagne e una doppio fondo di chiglia.
Fu una nave con artiglieria “a barbetta” predecessore delle seguenti navi da battaglia, con le batterie principali montate su piattaforme girevoli installate in barbette aperte, in netto contrasto con le prime torrette di quel periodo molto più pesanti, che saranno poi riprese dalle navi da battaglia dei periodi successivi.
I suoi cannoni principali potevano essere ricaricati in qualsiasi posizione e consistevano in due cannoni di costruzione Hontoria da 320 mm. (12.6 pollici) montati in due barbette a poppa e prua lungo la linea centrale dello scafo e da due cannoni Hontoria da 280 mm (11 pollici), anche questi in barbette, e posizionati lateralmente allo scafo, uno a destra ed uno a sinistra della linea di mezzzeria.
La Pelayo, inizialmente, ebbe in dotazione come batteria secondaria (oltre al pezzo da 160 mm a prua) anche 12 cannoni (Hontoria anche questi) da 120 mm (4.72 pollici) , questi ultimi montati in batteria.
Durante una serie di lavori effettuati sempre nel cantiere de La Seyne tra il 1897 ed il 1898, venne aggiunta la corazzatura per le batterie laterali ed i cannoni da 160 e 120 mm avrebbero dovuto essere sostituiti con pezzi da 140 mm (5.51 pollici), uno montato in caccia ed il resto (12) montati sempre in batteria a rimpiazzare i pezzi precedenti. In ogni caso, l’installazione dei nuovi cannoni venne interrotta e ritardata quando la Pelayo venne affrettatamente richiamata in servizio per lo scoppio della guerra Ispano-Americana. Successivamente, in un ulteriore ciclo di lavori nel 1910, tutti i suoi tubi lanciasiluri vennero rimossi.
CENNI STORICI
Iniziò la ricostruzione a La Seyne nel 1897, e venne sorpresa in quel cantiere dallo scoppio della guerra Ispano-Americana nell’Aprile del 1898.
Venne rapidamente richiamata in servizio senza i vecchi cannoni (da 120 e 160 mm) e senza i nuovi cannoni da 140 mm ancora da montare. Fu assegnata alla Squadra di Riserva il 14 Maggio del 1898.
Rimase per un mese circa in acqua spagnole, in servizio di sorveglianza contro eventuali raid della Marina degli Stati Uniti contro le coste spagnole. Venne successivamente assegnata al Secondo Squadrone, comandato dal Contrammiraglio Manuel De Camara, che stava facendo rotta verso le Filippine per cercare di sconfiggere la Squadra Asiatica della Marina Americana, la quale stava controllando le acque filippine fin dalla sconfitta dello squadrone Spagnolo del Contrammiraglio Patricio Montojo y Pasaron, avvenuta durante la battaglia della Baia di Manila.
La Squadra di Camara (costituita dalla Pelayo, dall’incrociatore corazzato Imperatore Carlo V; dagli incrociatori ausiliari Patriota e Rapido; dai cacciatorpedinieri Audaz, Osado e Prposepina e dai trasporti Buenos Aires e Panay) salpò da Cadice il 19 Giugno del 1888, transitando da Gibilterra il 17 Giugno 1888. Arrivò a Porto Said, in Egitto, il 26 Giugno del 1888, chiedendo il permesso di caricare carbone. Il governo Egiziano alla fine negò il permesso il 30 Giugno 1898.
Al momento dell’arrivo della Squadra di Camara a Suez, il 5 Luglio 1888, la Squadra del Vice Ammiraglio Pascual Cervera y Topete venne completamente distrutta nella Battaglia di Santiago de Cuba, liberando le forze della Marina Americana dalle attività del blocco di Santiago.
Impaurito dalla situazione che poteva compromettere la sicurezza delle coste spagnole, il Ministero della Marina Spagnolo richiamò il 7 Luglio 1888 la Squadra di Camara e la Pelayo ritornò in Spagna cove la Seconda Squadra venne smantellata il 25 Luglio 1888.
La Pelayo trascorse gli ultimi mesi del conflitto in acque spagnole e non partecipò, per tale ragione, a nessun combattimento.
Dopo la guerra, ritornò al suo compito di nave di rappresentanza, partecipando a diverse riviste navali a Tolone nel 1901, a Lisbona ed a Vigo Bay in Spagna nel 1904. Ma la Marina Spagnola trovò sempre più difficile assegnare un ruolo alla Pelayo che non aveva altre navi con cui operare adeguatamente.
Venne ipotizzato di farla operare con le nuove dreadnoughts spagnole quando queste vennero progettate durante la Prima guerra Mondiale, ma la Pelayo si dimostrò troppo vecchia e lenta per potersi accompagnare alle nuove unità.
A causa di tale situazione le venne dato il soprannome di “El Rey Solitario” (Il Re Solitario).
La Pelayo utilizzò le sue artiglierie solo una volta, facendo fuoco per bombardare gli insorti Marocchini nel 1909, durante la Seconda Guerra del Rif.
Successivamente, nel 1920 e nel 1921 subì ulteriori lavori di ammodernamento, ma venne gravemente danneggiata nella Baia di Fonduko a causa di un errore di navigazione. Venne quindi riparata ma fu assegnata a diversi compiti di nave-scuola, tra cui nave-scuola cannonieri nel 1920-1921 nella Divisione di Addestramento.
Alla fine venne disarmata nel 1923 e demolita nel 1925.
DATI ESSENZIALI
• Lunghezza tra le perpendicolari : 102 metri
• Lunghezza al galleggiamento : 104,05 metri
• Larghezza massima : 20,20 metri
• Larghezza alla coperta : 15 metri
• Pescaggio : 7,15 metri a prua; 7,55 metri a poppa, 7,35 metri medio
• Dislocamento : 9.002 tonnellate – 9.918 tonnellate a pieno carico
• Autonomia (teorica) : 5.000 miglia a 12 nodi; 7.500 miglia a 10 nodi
• Autonomia (effettiva) : 3.000 miglia a velocità di economia
• Motore : quattro macchine verticali a doppia espansione – 12 caldaie cilindriche - 6.860 cv – potenza massima 9.600 cv – due eliche di bonzo a 4 pale di 5.01 metri di diametro.
• Protezione : Blindatura in acciaio Schneider per un totale di 2.719 tonnellate; corazzatura centrale alta 2.1 metri al galleggiamento di 450 mm di spessore e di 300 mm a prua e poppa; protezione sulla coperta da 70 mm ridotta a 50 mm a poppa; 400 mm di corazza per le torri dell’artiglieria principale; 200 mm di corazza per i tubi di comunicazione e passaggio munizioni; 150 mm per il ponte di combattimento ed il ridotto del posto di comando.
• Armamento : 2 cannoni Hontoria da 320 mm , 37 calibri a poppa e prua; 2 cannoni Hontoria da 280 mm posizionati lateralmente allo scafo; 1 cannone Hontoria da 160 mm in caccia a prua; 12 cannoni Hontoria da 120 mm in batteria; 3 cannoni Hotckiss da 57 mm; 2 cannoni Nordenfeldt da 42 mm; 13 cannoni-revolver Hotchkiss da 37 mm; 7 tubi lanciasiluri ; 1 pezzo da sbarco Hontoria da 90 mm; 2 cannoni da sbarco Hontoria da 70 mm.
Ciao ed a riscriverci presto
Jp
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