L'Ambitieux di Der Admiral

ecco le prime fasi della posa del secondo fasciame......niente di particolare....tutto classico.

prima ho completato lo scafo dalla prima incinta in giù (ovviamente i listelli sono stati tagliati già curvi avendoli rilevati uno ad uno con l'aiuto di dime di cartone)...

poi ho chiodato tutto ed ho continuato con il fasciame dal primo incintone in su....fino al capodibanda....i sabordi vengono tagliati prima di arrivarvi con il secondo poichè le soglie vanno montate prima poichè sono scontrate a quest'ultimo dall'interno.
ovviamente saranno leggermente A LOSANGA verso prua e poppa,come pure frolich sottolinea in "l'art du modelisme" poichè quelle orizzontali sono parallele al ponte e le verticali sono parallele alla costolatura.

ancora il secondo fasciame......dal primo incintone in giù è più scuro perchè l'ho gia trattato con gli olii....

nino , mannaggia
quando l hai costruito se aprivi un topic prima potevamo aiutarti a evitare errori
il fasciame dei ponti e delle murate va messo sempre specularmente sia coperta sia sottocoperta chiodatura compresa
boudriot nella monografia del treponti di turville rappreseta solo un lato perche è inutile ricopiare specularmente tutto il ponte



altrimenti col sole e con l acqua con l andare del tempo la nave si inarca tutta da un lato anche parecchio

maestri d'ascia
e trattati di costruzioni navali
docet

poi anche il fasciame non va mai a scala altrimenti la flessione della nave lavora su elementi separati e invece deve lavorare come se fosse un unico pezzo
quindi va a scala ma una fascia si e una no e la fascia intermedia deve essere messa in modo che capiti che il centro della fascia sia a centro delle terminazioni della scala


questa scan è tratta dal 120 cannoni di delacroix

infatti è parso strano anche a me ma io ho copiato esattamente il piano dei ponti di boudriot per il tavolato dei ponti ed il modello di frolich (che fa esattamente il fasciame in quel modo...un motivo ci sarà) del quale esiste una foto fornita nella stessa monografia dell'ambitieux ma anche le foto del suo ambitieux in"l'arte del modellismo"ove si vede molto bene questo dettaglio.....l'ho ricopiato con precisione maniacale perchè pur nutrendo delle riserve (non convinceva neppure me) ho ritenuto impossibile un errore del genere su un modello ed un testo di quel calibro....se ho sbagliato io hanno sbagliato loro per primi ed il modello di frolich andrebbe levato dal musee de la marine ove si trova adesso(possibile che chi lo ha ritenuto degno di quella sede abbia a sua volta sorvolato su un errore tanto grosso?) ....può darsi che si sia inventato tutto frolich?...se si,ha fatto una scemenza bella grossa.....i volumi del vaisseau de 74 canons ce li ho anch'io.

quando ho iniziato questo modello il forum non esisteva ancora....

ecco le foto delle pagine del libro....guardate come sbaglia frolich....e il bello è che nessuno si sogna di contestarlo...e anche altri me ne hanno fatti fare di errori.....per esempio con la timoneria....alcuni però li ho scansati io (le serpi"appese")....più avanti dirò quali.....se non mi sbranano....

guardate che bella scaletta quella del modello di frolich: io l'ho copiata pari pari.....ho sbagliato solo io?(non è un appunto a chi mi fa notare l'errore....beninteso....è un piccolo sfogo rispetto al fatto di aver sbagliato fidandomi ciecamente di chi il modellismo lo fa per professione)......se poi qualcuno riterrà che queste mie osservazioni vadano censurate....vorrà dire che si tratta di una verità scomoda....o no?
 

Se non sbaglio sembra di vedere una sorta di cafalatura nel fasciame, che tecnica hai usato?

Marco01 ha scritto:Se non sbaglio sembra di vedere una sorta di cafalatura nel fasciame, che tecnica hai usato?

nero ad olio passato liquido e poi strofinato via....resta solo nelle fessure.....

forse lo sanno ma non lo dicono pubblicamente. Mi viene in mente Albatros e la Tartana con un quinto in meno...

Nei vascelli del XVII e XVIII secolo, all’ordine gridato dal Comandante o di chi in sua vece, di assumere i posti di combattimento, avveniva qualcosa di inimmaginabile per chi non è pratico di tecniche di combattimento: intere paratie, camere di bordo, alloggiamenti e allestimenti vari, venivano letteralmente smontati, e questo per permettere l’uso di quei pezzi di artiglieria che fuori dal combattimento sono ostruiti dalle sopradette disposizioni per la normale vita di bordo. La barra franca di ogni vascello ha delle specifiche di costruzione sia nello spessore che nella sua lunghezza in modo così da avere il giusto grado per far compiere al timone tutto il suo percorso. Appare evidente che quello disegnato da Boudriot è correttissimo. Nell’Ambitieux, la manovra del sistema a manovella della barra franca, in caso di battaglia, avveniva dal secondo ponte di batteria, dove nella scansione A con il n° 53 e nella scansione C (cerchiata), si può notare la chiesuola maggiore della bussola del bastimento. Ovviamente si sostituiva la manovella con una più corta in modo che non uscisse dal ponte superiore, ed in modo da poter chiudere il vuoto formato dalla balaustra dopo averla smontata, e manovrare così i pezzi dietro di essa. Nella scansione B possiamo vedere detta balaustra e le 2 chiesuole della bussola, che ovviamente non sono le principali proprio perchè sono due piccole. Non dimentichiamo che la barra franca era servita anche da due paranchi nel primo ponte di batteria. Per smontare tutto ciò che era necessario in caso di battaglia, ci si impiegava un tempo insignificante. In navigazione poi i due cannoni venivano ammarrati lungo il bordo dell’impavesata, questo per guadagnare lo spazio necessario alla vivibilità, i pezzi venivano ammarrati come nella scansione D.

P.S. il “tappo” che occluderà il vuoto dove è la balaustra, verrà provvisoriamente chiodato e porterà i due anelli che servono a far rinculare i pezzi. Consideriamo che sono pezzi di piccolo calibro e ai fini di una battaglia, che è praticata in genere da un bordo per volta, un pezzo in meno quindi è irrilevante.

p.p.s. Si osservano certamente i modelli degli altri ma non si copiano, necessita avere una testa pensante e sapere di architettura e di costruzione navale.

Immagine A


Immagine B



Immagine C



Immagine D

Progetto Ambitieux

Il vascello di fine XVII secolo che porta il nome Ambitieux, è l’ultima monografia del Vecchio J. Boudriot, dopo la quale, malato già di parkinsons (i disegni del quadro di poppa dello scultore J. Berain, sono stati effettuato da Michel Pétard), ha ovviamente e con nostro rammarico smesso di disegnare. In questa monografia ha fortemente ed evidentemente applicato se stesso ed il proprio sapere ed io credo che se lo sia potuto permettere. Come spiega chiaramente nella monografia, durante i suoi lunghi studi affiancati da estenuanti ricerche nei maggiori musei europei, è entrato in possesso di alcuni piani del 1680, che evidenziano perfettamente una costruzione navale che sarà quella che si praticherà durante i decenni successivi sino all’inizio del XVIII secolo. L’autore di questi disegni è niente di meno che un italiano, napoletano trasferito in Francia, tale Blaise Pangalo, che le Chevalier De Tourville volle fortemente (ecco perché la monografia si chiama il “tre ponti di Tourville”), e documenti alla mano vi fu un’incontro, voluto da Colbert, al quale parteciparono insieme al medesimo, sia Tourville, sia Pangalo con anche il Cavalier Renau: in pratica il massimo per la Francia dell’epoca. In questo incontro si cercò di fissare un vascello da tre ponti tipo, che si potesse riprodurre in larga scala, la ricerca fu vana ma, resta il fatto che questo documento storico è l’unico esistente al mondo per quell’epoca ed in più è questo tipo di nave che si costruì nei decenni a venire. Detto questo Boudriot aveva lo scafo e la polena, poiché i disegni originali di Pangalo portano un leone a prua, chiaramente gli mancava il quadro di poppa, e qui ha fatto delle scelte personali, e si è “impossessato” dei disegni di Berain di un vascello della stessa epoca, 1690. Questi disegni riportano un quadro di poppa con il nome Ambitieux, un vascello con il medesimo nome fu varato a Rochefort nel 1691-1692, ma non c’è nessun documento che dice che portava questo quadro di poppa disegnato dallo scultore Berain. Boudriot per proporre un Vascello indicativo e rappresentativo di quell’epoca, basato su una documentazione unica ed importantissima, gli ha associato questo quadro di poppa e quindi il suo nome: Ambitieux. Nella monografia queste cose sono spiegate benissimo, addirittura il Vecchio scrive che la sua è una ricostruzione molto azzardata, ma che il suo intento era quello di mettere in evidenza le costruzioni dell’epoca del Re Sole, partendo però da un documento UNICO, con l’intento di rappresentare le navi dell’epoca. Quindi l’Ambitieux è un vascello di fantasia anche se basato su la realtà documentata dai piani originali di Blais Pangalo. Dal 1684 al 1714 furono realizzati in Francia ben 14 vascelli di primo rango da piani di Blaise Pangalo, che è secondo per costruzioni nello stesso periodo solo a L. Coulumb che ne ha costruiti 22. Tutto questo spiega l’importanza di questa monografia, ed evidentemente a qualcuno è sfuggito.

Buona giornata ai naviganti.

nuntio vobis...magno cum gaudio......quid conobbi nostromo dal vivo oggi,in data 3/4/2010 ad euroma...........ed abbiamo avuto il piacere di far amicizia.....è simpaticissimo......non è come mi sembrava qui ed altrove........io consiglio vivamente di aspettare di incontrare di persona la gente prima di formarsi un'immagine errata dell'altro.........e come lui pure gli altri.....


fatela questa esperienza......prendetelo questo treno e incontratevi tra di voi....PS: devo dire che in una cosa ha ragione.
mi costa ammetterlo ma io talvolta cerco lo scontro.... 

Si è sempre detto che il forum, pur essendo molto utile per unirci e scambiare le nopstre esperienze, non sempre riesce a far interpretare nel modo corretto i nostri commenti ed il nostro pensiero, ma leggere queste due righe di commento della giornata di oggi mi riempie il quore di gioia, ... due maestri come voi due hanno avuro il modo di chiarirsi e trovare un punto di incontro.
Oggi, per il nostro forum e per il modellismo navale in generale è un grande giorno.

Mauro

Nino, ho avuto il piacere di incontrarti, conoscerti e parlare a lungo con te sabato, ora però ti rigrazio per queste belle parole che hai scritto.

Scusate l'OT.

Salve, non so se può centrare, però ho trovato questo:


Penso che l'epoca sia quella...

Ciao!
Sono felice che tu prosegua il tuo lavoro qui!

Ps. che firma....