[Traghetto Veloce] Jupiter MDV 3000 -HSC Scorpio - Dinamico 1:150

Ciao a tutti!

23 anni fa nasceva "Scorpio" , ultimo di 4 traghetti veloci gemelli in ordine di varo.
Consegnati a Tirrenia Navigazione neglianni 1998-1999 , costruiti da Fincantieri nel cantiere di Riva Trigoso, erano e tutt'ora sono i più grandi traghetti veloci mai costruiti.
145,6 metri di lunghezza , 22 metri di larghezza . Ciascuna nave era una monocarena realizzata quasi completamente in lega di alluminio, in cui le parti sottoposte ad elevato stress meccanico erano invece realizzate in acciai speciali.
6 ponti totali, 3 dedicati ai passeggeri e 3 dedicati ai garage, per un totale di circa 1800pax e 500auto.
Il sistema di propulsione del traghetto era costituito da 2 turbine a gas General Electric / Fiat Avio LM2500 da 21000 kW l'una e da 4 motori Diesel MTU 20V1163TB 73L, unità da oltre 232 litri di cilindrata cadauno, in configurazione 20 cilindri a V (6500 kW l'uno) per un totale complessivo di 68000 kW.
Il tutto spingeva i traghetti a circa 40-42 nodi come velocità di crociera.

Dopo questa carrellata di informazioni (alcune le conosco a memoria, altre le ho estrapolate da Wikipedia) vi posso raccontare velocemente la mia storia.
Iniziai nel 2002 un modello completamente statico in scala 1:200, illuminato internamente, ma mai finito.
Le navi hanno finito il loro servizio in Italia all'incirca nel 2009, solamente dopo 10 anni purtroppo.
Durante il Lockdown 2020 ho ripreso in mano i piani di costruzione e mi sono fatto 2 modelli statici in scala 1:300, una versione Italiana e una versione attuale Greca (dove il traghetto tutt'ora naviga).
Nel 2021, non contento, ho iniziato altri 2 traghetti, ma questa volta in scala 1:200. Ho deciso di farne 2 poichè ogni volta che creavo un pezzo, non avendo fretta di finirlo, ho pensato che potevo pure farne 2 uguali .... e così con poca fatica ulteriore mi trovo 2 modelli.
Quest'estate ho programmato la mia vacanza estiva al mare, in Grecia.
Non a caso, ma proprio perchè dopo ben 14 anni volevo tornare a vedere il mio amato traghetto veloce Scorpio (attualmente con il nome Tera Jet).
Non mi prolungo a dire quanto i Greci siano stati bravi nei miei confronti, quante foto, quante informazioni sono riscito a reperire ulteriori a quelle già che avevo.
Un viaggio nel tempo fantastico.
Al ritorno ho preso 10€ di compensato, delle lame nuove per il mio traforo, ho tirato fuori i piani di costruzione e ho deciso di provare a creare un "prototipo" di quello che potrebbe essere il traghetto veloce dei miei sogni, ma questa volta RADIOCOMANDATO    

Perchè prototipo?
Perchè il traghetto dinamico per me è veramente il primo che provo a fare...
Perchè la propulsione ad idrogetto non è facilmente reperibile (nei negozi non ho trovato niente, solo da siti cinesi....)...
Perchè gli idrogetti trovati sono troppo grandi per una scala "giusta" dove provare a vedere se riesco ad arrivare a termine del mio progetto...
Perchè ho dovuto apportare modifiche allo scafo, nonostante sia circa 1 metro di modello ....
Perchè 1metri e 46cm per la scala 1:100 purtroppo ad oggi non mi era possibile fisicamente progettarlo e lavorarlo ....

In ogni caso, ho iniziato.
Sono a montare le ordinate sulla chiglia.
Ho mille idee, ma quando vado a metterle in pratica ho paura di fare casini per il futuro della costruzione.
Comunque sia, sbagliando si impara, ma spero di sbagliare poco    

Nel frattempo ho preso:
-un nuovo radiocomando 6canali (base, giusto per iniziare a fare le prove e capirci qualcosa)
-2 idrogetti da 16mm + motori 380 + raffreddamento a liquido per i motori
-regolatore di tensione per i motori
-2 servo comandi per far girare a destra e sinistra gli idrogetti (in queste dimensioni, purtroppo, non hanno il cucchiaio per la marcia indietro)

Vi allego qualche scatto per farvi vedere il lavoro.







Non mi ammazzate con le critiche, vi prego
Spero che qualcuno mi aiuti nel caso in cui siano presenti errori da rimediare (se sono sempre in tempo...)
Grazie

Ciao,
anche io sono appassionato del modellismo navale dinamico, e amo la Grecia dove ci sono stato almeno una ventina di estati, sempre in traghetto. Quando ero più giovane rigorosamente passaggio ponte per godermi l'aria di mare anche di notte.
Passando al tuo progetto quello che sorprende sono i 40 nodi di crociera del traghetto reale: sono velocità da aliscafo, non di una nave dislocante! Ma ci sei mai stato in navigazione?

Tornando al tuo progetto, il traghetto originale viene spinto sia dagli idrogetti che dai motori diesel... non mi è chiaro. Esistono anche le eliche per i diesel?

hai deciso di fare andare il tuo modello sia con gli idrogetti che con i motori elettrici?

Circa il materiale che hai acquistato, un radiocomando 6 canali è più che sufficiente, specialmente se va a 2,4 Ghz così non devi preoccuparti di eventuali interferenze altrui.

Poi parli di due servocomandi per gli idrogetti. Perchè 2? Non devono muoversi in sincrono?

Se poi hai anche i motori elettrici, la marcia indietro per le manovre puoi farla con quella, ma anche qui non capisco come fai a gestire con l'esc sia i motori elettrici che gli idrogetti. forse hai più di un esc su canali diversi?

E infine, per alimentare tutto questo, che batteria hai acquistato?

Scusa la mia curiosità forse troppo invadente

Provo a rispondere a tutte le tue domande!

I traghetti erano 4, identici strutturalmente ma con alcune differenze motoristiche per velocità.
Ci ho viaggiato dal 1999 in italia fin dal primo inizio di collegamenti che Tirrenia faceva tra continente e Sardegna sulla Civitavecchia-Olbia.
Sono stato molti viaggi sul ponte di comando e si vedevano velocità segnate che variavano dai 38 ai 42 nodi (in base a quale unità fosse, in base alle condizioni meteo e di carico della nave).
Quest'estate in Grecia sono nuovamente stato in plancia, 2 ore con il Capitano....un emozione unica tornarci dopo 14 anni !
Adesso per "anzianità", caro carburante e forse altre variabili, il traghetto viaggia ad una velocità di crociera di 34-35 nodi. Nelle prove a mare do Giugno scorso prima di entrare in servizio, ha registrato 38,5nodi .
Sono mosse da 4 motori diesel e 2 turbine a gas.
Hanno 4 idrogetti così disposti:
- 2 ai lati sono direzionali (non ci sono timoni o eliche esterne) ogni idrogetto ha 2 motori turbo diesel che riescono a far navigare il traghetto a circa 22-24 nodi.
-2 idrogetti centrali fissi( sono al centro di quelli direzionali) collegati ognuno ad una turbina a gas, grazie a questi creano un "boost" e danno così l'alta velocità al traghetto.

Per mancanza di spazio, con la scala 1:150 che ho scelto, posso montare solamente 2 idrogetti (ognuno ha il suo motore elettrico che fa ruotare l'elica interna all'idrogetto).
Hanno un appendice esterna che crea direzionalità al getto e quindi alla nave.
Per mia ignoranza pensavo servisse un servo per singolo idrogetto. Non è così?
Ho provato a collegare tutto fuori dal traghetto (che ancora è in costruzione) e sembra funzionare tutto come pensavo

Per la batteria utilizzo una LiPo 2s da 2200 .... che utilizzo su un Escavatore RC .... poi eventualmente ne prenderò una dedicata per il traghetto!

Grazie delle risposte, adesso è tutto chiaro.
I motori sul tuo modello che azionano gli idrogetto hai detto che sono dei 3800, se ho ben capito sono abbastanza "piccoli", alimentati a 7,2 V. Probabilmente brushless visto che hanno anche il raffreddamento ad acqua. In questo caso la batteria da 2200 mAh è anch'essa piccola ma proporzionata ai motori, e da questa configurazione non ti aspettare grandi velocità e autonomia.
Per quanto riguarda la rotazione degli idrogetti puoi montare 2 servi collegati con un cavetto a Y ma mi sembra inutile visto che devono muoversi insieme. Puoi collegare le due squadrette meccanicamente con un cavetto di acciaio e il servo ad una di queste. In ogni caso non conoscendo i componenti, la disposizione, gli ingombri e soprattutto visto che hai già montato i meccanismi e ti funziona tutto la mia rimane una considerazione retorica
Infine, per la marcia indietro mi sembra in effetti una questione difficile da risolvere. Non ho mai utilizzato un idrogetto ma immagino che abbia una "presa a mare" dove aspira l'acqua e degli ugelli a poppa dove esce e genera il moto. Invertendo il senso di rotazione dei motori non credo che il modello arretri. Potresti realizzare tu le conchiglie che mancano ma sicuramente è un'impresa non da poco.
Piuttosto, se proprio dovresti accorgerti che ti farebbe comodo un po' di manovrabilità vedi se il traghetto originale ha un'elica laterale a prua (probabilmente sì). So che esistono in commercio aggeggi del genere per modellismo e non dovrebbe essere troppo difficile montarlo sul tuo battello. Così se ti trovi di prua contro la banchina puoi ruotare il modello di 180 gradi e ripartire.
Buon proseguimento e buon divertimento!

I motori sono dei 380, così diceva l'articolo di vendita, ma non sono brushless ... infatti per questo modello cercavo qulcosa di base che non avesse troppa potenza, giusto per vederla muovere!

Per quanto riguarda le eliche di prua, si, la nave reale le ha ... però non so come si chiamano e se esistono di dimensioni abbastanza ridotte, non ho molto spazio a disposizione .....

Farò qualche ricrrca prima di chiudere lo scafo!

Claudio,
bene bene ... non si vede ma mi stò sfregando le mani ... questo cantiere mi interessa assai.
Leggendo ciò che hai scritto e dalle immagini che hai postato mi viene da riflettere su due aspetti:

1) in base alle dimensioni e soprattutto al peso che avrà lo scafo il gruppo propulsione mi sembra sottodimensionato,
mi piacerebbe sapere quale idrogetto hai scelto anche perché, così e naso, un motore serie 380 a spazzole mi sembra veramente poco.
Cosa dicono le specifiche, quale è il numero di giri massimo ammesso della girante?

2) Sulla base di come hai costruito le ordinate vedo molto dure le fasi d'installazione degli idrogetti, batteria, servi ecc e della manutenzione degli stessi.
Dovresti avere accesso dall'alto ma vedo i bagli tutti chiusi ed anche piuttosto vicini tra loro.

Per quanto riguarda le eliche di manovra (Bow Thruster) esistono in commercio, bisogna vedere la misura che ti occorre.

Ciao "cantierimodellinavali" , scusa ma non conosco il tuo nome ...
Allora, per quanto riguardano i motori ho acquistato a scatola chiusa, poichè sono ignorante riguardo il mondo RC Dinamico e perchè erano gli idrogetti più piccoli che sono riuscito a trovare.
In ogni caso cercavo qualcosa che mi muovesse il traghetto, senza riproporre in scala velocità e forza che realmente avrebbe.
Dalla descrizione sono dei motori 380 , 28000 rpm a 9v .
Per le ordinate hai ragione, pensavo semmai una volta chiuso lo scafo esternamente, di segare le ordinate e rinforzarle lateralmente sotto il fasciame sui lati, da crearmi così spazio interno e accesso facilitato....

Comunque ogni consiglio è ben accetto, sopratutto le critiche, se sono in tempo rimedio volentieri

Claudio,
il mio nome è Marco, se vuoi possiamo anche vederci via Skipe, sappi che una volta al mese ci si incontra con gli altri amici per dare un volto al nome e soprattutto per scambiare pareri, consigli, opinioni in tempo reale con il sorriso sulle labbra.
Se sei interessato vai Quì

... sono dei motori 380 , 28000 rpm a 9v ...

con i giri ci sei, dubito un po sulla potenza, sai quanto consumano?

... pensavo semmai una volta chiuso lo scafo esternamente, di segare le ordinate e rinforzarle lateralmente sotto il fasciame sui lati, da crearmi così spazio interno e accesso facilitato ...

Intanto per facilitare il lavoro di poi, le svuoterei tutte fino alla prua come hai fatto con le altre verso poppa, anche per limitare il peso che va ad incidere sul complessivo, in realtà anche la chiglia alta fino al ponte è piuttosto limitativa al fine delle installazioni ...

cantierimodellinavali ha scritto:
con i giri ci sei, dubito un po sulla potenza, sai quanto consumano?

Purtroppo no, sono ignorante su queste cose, ho molto da imparare.
Come potrei fare a capire il consumo?

Intanto per facilitare il lavoro di poi, le svuoterei tutte fino alla prua come hai fatto con le altre verso poppa, anche per limitare il peso che va ad incidere sul complessivo, in realtà anche la chiglia alta fino al ponte è piuttosto limitativa al fine delle installazioni ...

Ok allora adesso mi devo adoperare a svuotarle tutte.
Per far si che lo scafo sia bello dritto, visto che la sola chiglia centrale si flette facilmente, cosa potrei studiare?

Per quanto riguarda gli idrogetti, pensi occorra molta manutenzione?
Pensavo di incollarli allo scafo e sigillare tutto, ma fatto questo non potrei più smontare il corpo idrogetto, ma solamente il motore, la girante interna al corpo e l'elica interna ...


Mi son messo all'anima proprio un lavorone

Claudio,
devi vedere quanti Ampere richiede

dovresti realizzare uno scaletto di lavoro costituito da una tavola e dei tasselli che ci incollerai sopra.
Tali tasselli dovranno avere una lunghezza (per difetto, cioè leggermente più corti) che va da una ordinata all'altra ed incollali sulla tavola a destra e sinistra della chiglia a mo di morsa.
Ovviamente il tutto sarà centrato ed allineato.
Quando costruirai il rivestimento farai prima i lati, in questo modo ti ritroverai le ordinate fissate correttamente e potrai così togliere lo scaletto,
procedi quindi al rivestimento del fondo dello scafo.

il corpo dell'idrogetto è l'unica parte che non andrà mai smontata a meno che non ti capiti un brutto incidente, puoi montarlo e sigillarlo tranquillamente, le parti che dovrai essere in grado di smontare sono il motore e la girante (quella che chiami elica interna) ma questo non è un problema poiché si sfila dall'esterno.

Ok perfetto, allora sigillerò tutto per benino.
Siccome non sono esperto, è il primo traghetto dinamico che costruisco, solitamente per i modelli statici ho sempre utilizzato la balsa per costruire sia lo scafo che la parte superiore.

Adesso cosa mi consigliate di utilizzare come legname di rivestimento?

Claudio,
in questo caso specifico visto che lo scafo è a spigolo e molto lineare la soluzione migliore è quella di usare un compensato di betulla da un minimo di 1mm ad un massimo di 1,5mm
Praticamente con l'applicazione di sei strisce ti sei fatto lo scafo che oltre a facilitare il lavoro risulterà anche molto resistente meccanicamente.

Grazie Marco, sempre gentilissimo e veloce nelle risposte.

In questi giorni ho avuto qualche rallentamento causa lavoro, spero prossimamente di ripartire a creare, ho proprio voglia di chiudere questo scafo!

Aggiornamento:
da quando ho appreso che serve compensato di Betulla ho provato a fare un giro di chiamate nei negozi di zona, nessuno ne è provvisto e non sanno quando ci sarà rientro di merce.
Ho provato a cercare on-line dove avevo trovato la Balsa per altri modelli fatti in precedenza, hanno disponibilità di compensato di betulla della marca Mantua 0,8x200x1200 - 1x200x1200 - 1,5x200x1200 - 1,5x200x1200.
Poi c'è anche un " Compensato Betulla REVERSE da 1x200x1200 " , ho letto che è maggiormente modellabile per le curvature.

Secondo te Marco (e sono accetti consigli da tutti) mi conviene ordinare direttamente da questo sito dove l'ho trovato e casomai quali (il Reverse è veramente utile?) e quanti me ne possono occorrere di queste tavolette?

Grazie mille.

Claudio,
acquista il betulla on-line dove ritieni sia più conveniente, il reverse non è necessario.

non conoscendo lo sviluppo del modello non lo posso sapere ...
Però è facile scoprirlo da solo, mi spiego:
tu comunque devi realizzare delle dime in cartoncino dalle quali poi ricavare le fasce in legno.
Una volta che hai tutti i modelli li posizioni all'interno di un rettangolo dalle dimensioni del foglio di compensato (delimitandolo come vuoi),
posizionando bene le dime io credo che ti occorrerà un foglio per lato.
Facci sapere.

Come da tuo consiglio, stamani mattina ho ordinato il betulla normale, ho preso qualche tavoletta da 0,8 - 1 - 1,5 mm , almeno capisco le differenze di quanto si possono flettere i tre spessori, non avendolo mai utilizzato per simili costruzioni.

Non vedo l'ora che arrivi, a questo punto mi sento fermo, non credo di poter fare altro sullo scafo nell'attesa del materiale.

Claudio,
ti potresti intanto preparare le dime così quando ti arriva il materiale sarai pronto a procedere al taglio dei pezzi.

cantierimodellinavali ha scritto:
ti potresti intanto preparare le dime così quando ti arriva il materiale sarai pronto a procedere al taglio dei pezzi.

Nei prossimi giorni quando non lavoro provo intanto a farle.
Consigli di fare pezzi unici o dividere in varie parti le fiancate fino alla prima curvatura di prua?

Intanto vi allego due foto del traghetto in questione, una mia foto risalente al 2002 quando il traghetto era in Italia e navigava per Tirrenia e poi una foto di luglio scorso che ho scattato in Grecia dove attualmente sta navigando con la compagnia Seajets.


Tirrenia Navigazione - HSC Scorpio - Civitavecchia 18 Giugno 2002




Seajets - HSC Tera Jet - Milos 17 Luglio 2022




Buona Giornata a tutti!

Claudio,
direi tre, vale a dire quanto il numero di facce che ha la semiordinata.
Per questo ti è utile fare le dime in cartoncino, ti accorgerai le sagome assumeranno delle forme particolari;
In questo caso si che la striscia la puoi comporre a pezzi sovrapponendoli ed incollandoli tra loro per facilitarti il lavoro.

Non so se ridere o piangere.
Dal 31 Agosto che ho ordinato il compensato, ancora non è stato spedito.
Vabè....

In ogni caso nel frattempo proseguono i lavoro su altri 2 modelli (statici) in scala 1:200 che avevo iniziato ma per mancanza di materiale mai finiti.
Ho anche chiesto ad una Serigrafia se riesce a stamparmi i finestrini adesivi su vinile nero come avevo fatto fare da un amico per quelli in scala 1:300 costruiti 2 anni fa.

Attendo notizie .... spero si velocizzi il tutto, ho necessità di chiudere questo scafo

Mi è arrivato il compensato.
Ho provato a creare un primo fasciame di chiusura, partendo dalla zona idrogetti, ma qualcosa non torna.

Metto l'idrogetto fermato sull'ultima ordinta, scavo lo spazio per il canale sullo scafo per l'idrogetto dove aspira acqua, però il motorino con la sua spirale per raffreddamento batte sullo scafo e l'idrogetto resta "sospeso" e non appoggiato sulla base dello scafo.

Non so se mi sono spiegato.
Non riesco a trovare foto di altri lavori dinamici che sono stati fatti per prendere spunto o idee...
Qualcuno riesce ad aiutarmi?

Ho sbloccato la situazione, ci sono riuscito finalmente e ho iniziato a chiudere lo scafo.

Come mai questo forum è così poco attivo?
E' la normalità o non interessa il mio progetto?

Chiedo, giusto per curiosità, se non è il luogo adatto non voglio intasare il forum con cose non interessanti

Claudio,
siamo in un periodo ancora post ferie, non ti preoccupare, si riparte.
Lunedì ad esempio abbiamo un incontro tra utenti, rinnovo l'invito anche a te, via skipe quì il link
Tu posta, facci vedere l'avanzamento del tuo cantiere, noi ti seguiamo e rispondiamo, vero Giuluo?

Ho letto il tuo topic con molto interesse e curiosità. Sono moltissimi gli aspetti che hanno attirato la mia attenzione.

Devo essere sincero la tipologia di nave (traghetti e navi da crocera) non sono ai primi posti della mia personale classifica di gradimento dal punto di vista estetico, tuttavia il fatto che hai riprodotto e intendi riprodurre una nave sulla quale hai navigato e (non capito bene questo particolare) forse anche condotto è una cosa che mi diverte e mi piace molto.
Avere nel forum persone che ci possono raccontare particolari, procedure, funzioni o aneddoti veri dei modelli che riproduciamo è un valore aggiunto.

L'altro aspetto che ha suscitato il mio massimo interesse è la decisione di farla RC. Purtroppo nel tuo caso particolare, per la scelta e uso degli idrogetti non posso fornirti informazioni utili e attendibili ma ho visto che sono intervenuti già Marco e Giulio. Loro sono molto bravi, oltre che disponibilissimi.
Giulio ha già realizzato molti modelli navali naviganti e radiocomandati, tutti dotati di notevole originalità, ora ne sta finendo addirittura uno con motore a vapore. Marco ne ha in cantiere uno altrettanto originale e di non scontata realizzazione.
Come potrai constatare questo forum è ricco di modellisti statici ma molto povero di modellisti dinamici (a parte Marco e Giulio non ne ho scovati molti altri), ma la quantità è ben compensata dalla qualità.


Infine, questa cosa che hai fatto:

manzoscorpio ha scritto:
Nel 2021, non contento, ho iniziato altri 2 traghetti, ma questa volta in scala 1:200. Ho deciso di farne 2 poichè ogni volta che creavo un pezzo, non avendo fretta di finirlo, ho pensato che potevo pure farne 2 uguali .... e così con poca fatica ulteriore mi trovo 2 modelli.

forse sono l'unico che la condivide e la sa apprezzare perchè sono un pò fissato per i piani B le alternative pianificate, riserve, ridondanze ecc.ecc.; mi è piaciuta molto.
E' un'idea eccellente, se non avessi avuto problemi di spazio avrei adottato questa idea anch'io. Un doppio modello una volta che si affrontano e si risolvono i problemi per uno non è poi così dispendioso realizzarlo in parallelo. Inoltre il secondo tentativo di ogni fase, di solito riesce meglio.
Poi se ne può sempre regalare una delle due copie ad un amico carissimo o familiare strettissimo senza di fatto privarsene.

Io ti invito a fare domande e postare i tuoi progressi del lavoro che hai iniziato con molte foto perchè potranno sempre essere utili a qualcuno, oltrechè piacevoli a vedersi.

alessandroROMA ha scritto: ... tuttavia il fatto che hai riprodotto e intendi riprodurre una nave sulla quale hai navigato e (non capito bene questo particolare) forse anche condotto è una cosa che mi diverte e mi piace molto. ...

Magari
Sarabbe un sogno poter guidare quel traghetto.
Su questi traghetti ci ho viaggiato come passeggero dal 1998, anno in cui sono entrati in servizio, fino al 2008, ovvero l'ultimo loro anno di navigazione nei mari italiani.
Quest'anno sono andato a incontrarlo nuovamente in Grecia, dove tutt'ora (dal 2015) viaggia uno dei quattro esemplari costruiti da Fincantieri.
Ho passato un intero viaggio di 2 ore sul ponte di comando al fianco del Capitano, al primo ufficiale e all'ufficiale di macchina.
Esperienza unica e rara, mi porterò con me un bellissimo ricordo e un bagaglio di informazioni pazzesco.

Ma io (purtroppo?) sono un semplice appassionato, lontano dal mondo marino-navale, faccio tutt'altro lavoro rispetto al Capitano di traghetti.
12 anni fa circa stavo però diventando un macchinista di treni (altra mia grandissima passione quella dei treni e fermodellismo).

alessandroROMA ha scritto:
L'altro aspetto che ha suscitato il mio massimo interesse è la decisione di farla RC. Purtroppo nel tuo caso particolare, per la scelta e uso degli idrogetti non posso fornirti informazioni utili e attendibili ma ho visto che sono intervenuti già Marco e Giulio. Loro sono molto bravi, oltre che disponibilissimi.

Posso dirti che la mia decisione di farlo RC è stata pensata molto a lungo.
La maggior parte delle risposte che mi davo erano "SI, fallo radiocomandato".
Tutto però ad una condizione, ovvero, provare a realizzarlo nel modo che fosse più vicino possibile al modello vero!
Da qui la decisione di cercare gli idrogetti, scegliere di conseguenza la scala da creare.
Ho trovato idrogetti identici al modello vero, però dovevo creare un traghetto almeno in scala 1:100, il che significava 150cm di traghetto; MOLTO MOLTO impegnativo.
Quindi ho trovato gli idrogetti di dimensioni minori, con direzionalità destra-sinistra, senza però avere inversione di marcia.
Con questo modello di idrogetti il traghetto era realizzabile in scala 1:150 e mi resta molto più comodo.
Avevo bisogno di un prototipo-banco prova dinamico di questo traghetto per poi un giorno magari riuscire a costruire un modello definitivo e realizzarlo perfettamente identico al modello vero.
Sarà una lunga avventura....

alessandroROMA ha scritto:
Infine, questa cosa che hai fatto:

manzoscorpio ha scritto:
Nel 2021, non contento, ho iniziato altri 2 traghetti, ma questa volta in scala 1:200. Ho deciso di farne 2 poichè ogni volta che creavo un pezzo, non avendo fretta di finirlo, ho pensato che potevo pure farne 2 uguali .... e così con poca fatica ulteriore mi trovo 2 modelli.

forse sono l'unico che la condivide e la sa apprezzare perchè sono un pò fissato per i piani B le alternative pianificate, riserve, ridondanze ecc.ecc.; mi è piaciuta molto.
E' un'idea eccellente, se non avessi avuto problemi di spazio avrei adottato questa idea anch'io. Un doppio modello una volta che si affrontano e si risolvono i problemi per uno non è poi così dispendioso realizzarlo in parallelo. Inoltre il secondo tentativo di ogni fase, di solito riesce meglio.
Poi se ne può sempre regalare una delle due copie ad un amico carissimo o familiare strettissimo senza di fatto privarsene.

Esatto, sono un tipo molto sistematico nelle cose, cerco sempre di ottimizzare tutto nei miei lavori, riuscire a farne una doppia-copia di tutto quello che creavo fa si che il modello n.2 nasce sempre più perfezionato rispetto al primo!



Presto vi aggiornerò con i nuovi svolgimenti dei lavori, per adesso tra lavoro e altri impegni ho poco tempo purtroppo per portare avanti il cantiere.