Wasa's sharing projet

Realizzazione di cerniere antiche per il timone

in rame, senza saldature, usando colla cianoacrilica.

risultato “coppia” maschio-femmina (da montare e dipingere: bianco opera viva - nero opera morta)







prova su timone





confronto con cerniere commerciali più piccole (chiaramente fuori scala)





Buon vento e felice estate … a risentirci in autunno.

Giorgio45

Giorgio ha scritto:Buon vento e felice estate … a risentirci in autunno.

Come sarebbe... non ci fai vedere più nulla fino al 21 settembre?  

Almeno fatti vivo ogni tanto...

Giulio il computer non mi lascia mai neanche in vacanza ...

Il forum lo seguo sempre ...

Ma il lavoro estivo può essere solo quello di approfondimento e di documentazione su qualche argomento ... inoltre sono impegnato, in estate, a tempo pieno a fare il nonno.

Le vacanze servono a ricaricare le pile scariche e le mie sono di vecchia generazione, impiegano molto più tempo a ricaricarsi di quelle con i nuovi componenti ...

Le solite scuse per non ... lavorare.....
riposati vegliardo amico mio .....
buon vento e buona estate

Chiodatura dei fianchi e della prua (terza parte)

Si riprende dopo una lunga assenza impiegata nella “preparazione” degli spilli e relativi fori sullo scafo …
Rilevate lievi differenze nella chiodatura della prua rispetto alla chiodatura del fianco per la presenza del rinforzo “salva ancora”.

Di seguito una serie di foto in vari momenti realizzativi … ma prima … cambio di impostazione per ridurre i tempi lavorativi anche del 50% … avevo detto che
“per i chiodi a raso con testa piccola ho usato spilli in acciaio del diametro di mm. O,58 privati della testa e fatti in più pezzetti … ho fatto prima i fori con l’uso di un trapano, munito di prolunga flessibile che ne aumenta la maneggevolezza e … ” ho eliminato la fase dello “svaso d’avvio, con punta da mm. 0,55 eseguita con il trapanino a mano da orologiaio, … prima di inserirli a pressione.” sostituendola con l’inserimento diretto degli spilli (sfruttando la loro punta) portati alla lunghezza tra mm. 8 e mm. 5 ; unico elemento negativo è il consistente aumento di spesa per l’acquisto delle scatolette di spilli (servono circa 12.500 spilli) … compensato dal risparmio di tempo … ma rimane comunque un lavoro lento, stancante e ripetitivo che necessita di molte settimane …

Preparazione degli spilli da tagliare



Spilli tagliati con testa annerita



Foto di 8.000 chiodi a raso che sono nelle due scatolette rosse con l’apice già annerito e 2.800, con testa, piantati su una scatola pronti a ricevere la tinta di fondo … potrebbe essere utile un foglio millimetrato per chi in questa fase ama comunque l’ordine … io ho iniziato ad infilarli ad occhio poi ho trovato utile disegnare delle linee guida che mi hanno fatto risparmiare tempo nell’inserimento degli spilli.



Teste con la tinta di fondo



Preparazione, per ora da un lato, dei fianchi e della prua con fori solo in parte eseguiti …





Buon vento
Giorgio45

dicevo tempo fa a qualcuno del tuo calibro:

piu vedo quanto fai e come lo fai, e piu mi convinco di darmi al agricoltura.................
e di autoaffondare quanto cerco di fare.

complimenti non solo per il lavoro ma anche per la volonta di risalire alla tecnica costruttiva della nave.

saluti marco

Grazie Marco
ma non sono bravo quanto pensi ... ho una buona manualità che cerco di mettere in pratica e nei tantissimi anni di inattività (tutto il periodo lavorativo) ho accumulato informazioni e quanto riuscivo a trovare ... poi internet ed il forum hanno contribuito con critiche ed informazioni a migliorare rapidamente le mie conoscenze.

Ora è molto più facile di un tempo avere informazioni sui testi giusti da consultare; si possono fare confronti con le opere di altri modellisti e carpire sempre nuove idee.

Lo spirito che mi anima è quello di cercare continuamente nuove strade, nuove idee nel rispetto di una valida documentazione ... non amo essere ripetitivo e cerco sempre nuovi spunti ... il tempo che impiego a farlo non è importante, importante, per me, è riuscire ad ottenere un risultato.

Conosco i miei limiti e cerco sempre di migliorarmi ... tu stai facendo un qualcosa di molto originale e non ti vergogni ad esprimere i tuoi dubbi o di chiedere aiuto ... sei sulla strada giusta ... anche se ancora non ne sei pienamente consapevole ... continua, nell'animo sei già un buon modellista e non potrai che migliorare.

Buon vento

Chiodatura dei fianchi e della prua (quarta parte)

Si inizia l’inserimento degli spilli con testa sull’opera viva a cui seguirà in seguito la tinteggiatura bianco sporco.

Come si vede in questo disegno i chiodi con testa a vista arrivano fino alla curvatura non essendo più presenti sul fondo … altro piccolo particolare da ricordare.



Le guide per il posizionamento dei chiodi sono realizzate con nastro da carrozziere, pratico da usare perché aderisce ma può essere spostato molte volte fino ad ottenere la posizione giusta … in foto i nastri, per la normale aberrazione fotografica, non sembrano paralleli.

Prova per vedere l’effetto sia sull’opera morta che sull’opera viva.
Foto d’insieme e foto macro per migliore visione





Ora non resta che un lungo lavoro d’inserimento che mi terrà impegnato a lungo.

Buon vento

Giorgio45

Non ho mai avuto il coraggio di affrontare la chiodatura di uno scafo, vuoi per la pazienza che richiede, che per la tecnica da adottare. Un giorno però dovrò prendere questa decisione. Credo che il momento non sia così lontano per cui ti seguo con grande attenzione e ammirazione.
Non perderò neanche una spiegazione della tua tecnica, anzi se non ti disturba, cercherò di carpire il più possibile i tuoi " segreti".
L' appuntamento dopo il cantiere che ho in corso è il La Belle in ammiragliato, che non potrà certo mancare di tale dettaglio.
Buon lavoro, Giorgio!

Oltre che bravura infinita io direi anche una pazienza infinita. Complimenti veramente anche per la tenacia, inoltre i tuoi metodi di lavoro fanno scuola per molti di noi.

Giancarlo, Alessandro, grazie per le Vostre considerazioni che mi aiutano a continuare.

La pazienza è indispensabile, per la tecnica non ho segreti e a costo di essere noioso sto descrivendo tutto quello che metto in pratica compresi i ripensamenti e i progressi.

Quello che però mi ha maggiormente impressionato è il costo elevato che si deve sostenere per realizzarlo; gli spilli erano in "programma di spesa" ma le punte da trapano non le avevo previste e, lavorando a mano libera, si rompono facilmente permettendomi di fare a volte anche meno di un centinaio di fori.

Buon vento

Giorgio 45 ha scritto:... per la tecnica non ho segreti e a costo di essere noioso sto descrivendo tutto quello che metto in pratica compresi i ripensamenti e i progressi ...

Ma scherzi? A parte che i modellisti devono continuare il più possibile, ma quale noioso! Anzi!
Io penso che uno dei vantaggi di questo forum in particolare  e di tutti in generale sia la possibilità di vedere procedimenti di lavoro e tecniche, anche originali. A me le foto vostre sembrano sempre troppo poche.
Chi mette pure i vicoli ciechi e gli sbagli oltre che utile agli altri è anche "coraggioso".
La noia? Qualcuno è per caso costretto a vedere un topic o leggere un argomento che non gli piace?
Continua, continua che è un piacere vedere le opere finite.

Giorgio 45 ha scritto:
Quello che però mi ha maggiormente impressionato è il costo elevato che si deve sostenere per realizzarlo; gli spilli erano in "programma di spesa" ma le punte da trapano non le avevo previste e, lavorando a mano libera, si rompono facilmente permettendomi di fare a volte anche meno di un centinaio di fori.

Sono proprio d'accordo purtroppo, tanto che in un messaggio di questo forum tempo fa scrissi testualmente così:

"E' meglio che sai fin da subito che noi modellisti (mi ci metto indebitamente anch'io)  mentiamo agli amici, alle mogli e a noi stessi. Diciamo che non spendiamo tanto o spendiamo poco. No, il modellismo è un hobby che costa, bisogna farsene una ragione. "Avoglia" a dire questo me lo hanno regalato, questo me lo sono fatto io, questo già ce lo avevo. Rompo un armadio vecchio per fare i listelli, prendo la resina degli alberi per fare la colla, si tutto vero ma ci saranno sempre un sacco di altre cose che vanno comprate. Anche perchè non puoi sempre rimediare  o chiedere. Se uno analizza bene tutto, con sincerità verso se stesso, si sorprenderà a verificare quanto ha effettivamente speso. Poi sicuramente c'è chi più chi meno.
Tuttavia sono spese spesso diluite nel tempo (nel mio caso spalmate nei secoli) e quindi perlopiù sostenibili; non sto dicendo infatti che il modellismo è uno "sport" per ricchi. Anzi.
Ai costi dei materiali, devi aggiungere quello degli attrezzi. Se inizi da zero dovrai comprarne molti."

Chiodatura della prua e dei fianchi (quinta parte)

Per la chiodatura della prua è da considerare la struttura costruttiva continentale e un disegno (DeA) è più chiaro di tante parole.




Chiodatura dell’opera viva

L’inserimento dei chiodi richiede molto tempo per cui il lavoro va a rilento … non pensavo che, praticati i fori con il trapano l’inserimento degli spilli fosse tanto lungo, laborioso e noioso … del resto devono entrare con un po' di pressione non essendo opportuno usare la colla e … dopo poco tempo mollo il lavoro, complice anche il freddo del laboratorio che è ricavato dal vano ascensore sul tetto, con pareti sottili, non riscaldato ma, per fortuna, con il rubinetto dell’acqua e pila annessa.





Al prossimo aggiornamento.

Buon vento

Madonna Santa che lavorone!!! Molto bello però, ne vale la pena.

Completamento della chiodatura dell’opera viva (sesta parte) e
Posizionamento del timone

Prima di tinteggiare l’opera viva, dopo il completamento della chiodatura, preferisco montare il timone … un pezzo apparentemente semplice ma con spessori diversi che ha i suoi problemi specialmente se si prova a renderlo mobile e con poca “luce”.

Il problema della sua fragilità agli urti si supera bloccandolo, a lavoro ultimato, con una “gabbia” o un pezzetto di legno a sezione adeguata ancorato alla chiglia.

Lungo lavoro e molte prove per realizzare le piccole cerniere in ottone incollate con ciano acrilato gel …

Le cerniere non risultano dopo l’incollaggio resistenti per cui all’interno incollo un pezzettino di circa mm. 5 in lunghezza di ottone … sostituito successivamente con un pezzettino in legno che migliorerà, con semplice Vinavil, l’adesione sia al timone che allo specchio di poppa.



Modello le cerniere avvalendomi di mini tavolette di spessori diversi sulle quali realizzo i fori per i chiodi.



Montaggio sullo scafo… appiattisco la testa degli spilli e li porto alla giusta lunghezza, incollo tutte le cerniere sul timone posizionando anche quelle che saranno successivamente fissate sullo scafo (risulterebbe impossibile o quasi il montaggio dopo averle fissate sia a poppa che sul timone non essendoci praticamente gioco) annerendo solo le prime 3 … poi fori con il trapano e inserimento di chiodini ovviamente a misura.

Potrebbe sembrare più semplice e rapido incollare le cerniere al timone e poi praticare i fori … ma le punte sono mm. 0,5 di diametro per cui non si possono “forzare” e si flettono con facilità, scivolando se non perfettamente perpendicolari.





Nonostante tutte le misure prese, devo correggere alcuni spazi per permettere alle cerniere dello specchio di poppa di essere allineate alla giusta distanza … molto lavoro con la necessità di sostituirne un paio … inconvenienti che fanno perdere tempo ma prevedibili quando si fanno delle innovazioni.

Incollate le cerniere allo specchio di poppa e praticati i fori sul legno per l’inserimento dei chiodini.



Come realizzato il timone si muove (non molto, ho timore a forzare ma si muove) … non rimane che tinteggiare l’opera viva, timone compreso … e proteggerlo con il tutore.

Buon vento

Siamo tutti con te! Evvai, restiamo con il fiato sospeso.

Giorgio,
riguardando il tuo cantiere posso dire solo Wow!
Mi devo complimentare oltre che per il lavoro svolto anche per la ricercatezza dei dettagli
come ad esempio lo studio accurato della chiodatura.
Continua così, vai alla grande
Buon prosieguo.

Grazie Marco per il tuo incoraggiamento …

Tinteggiatura dell’opera viva

Preparazione dell’area da dipingere.



La tinteggiatura eseguita con una bomboletta “bianco perla”, nonostante tutte le attenzioni, evidenzia alcune imprecisioni dovute alla capillarità e alla non perfetta aderenza del nastro.
Lo scafo non si presentava tutto liscio dovendo includere in parte due incintoni che ovviamente sporgono.







Per toglierle ho usato sia carta abrasiva che diluente insieme a taglienti con cui grattare e cotton fioc.

Il risultato è appena accettabile e le differenze di colore vedibili scaturiscono dall’aver asportato la mano d’olio data in precedenza ma non è un problema perché il tutto sarà nuovamente trattato con gli inevitabili ritocchi in tinta … tinta che si presenta di un bel bianco smorto vagamente giallastro.







Il trattamento dell’opera morta sarà poi completato con olio.

Non rimane che continuare con la chiodatura dell’opera morta e sarà lunga anche se con l’esperienza acquisita spero di poter abbattere di molto i tempi.

Buon vento

Umberto,
questo è il disegno da cui ho copiato la linea di galleggiamento ...



tratto da "the Royal Warship VASA" di BjÖrn LandstrÖm stampato prima della definizione sui colori  rosso e non blu.

Poi ormai è fatta ...

Disegno bello e ben fatto, ma la linea di galleggiamento è errata perché la Vasa andava molto a fondo in poppa, tanto che misero l'albero maestro e di mezzana molto inclinati nella speranza che il vento sulle vele tenesse più alta la poppa. Comunque la Vasa fu un pasticcio voluto dal re Gustavo Adolfo e quando il povero Heinryck Hybertsson gli fece notare che una nave come voluta da "Sua Graziosa Maestà" non avrebbe potuto navigare il re rispose con una lettera con tali minacce che al povero Hybertsson venne un infarto!

Ciao Giorgio
come stai..? Ma hai usato una qualche ... mascheratura .. nel dare il bianco...? perchè è un peccato rovinare questo capolavoro che stai facendo.... tanto per capirci una mascheratura tipo questa nel video...

https://www.youtube.com/watch?v=DTSys6rHJmg&ab_channel=AMMObyMIGJIMENEZ

un caro saluto e buon vento

questo che ti fa vedere il video è un nastro particolare ... ma potresti benissimo usare quello della Tamya... facilmente reperibile .. e stai tranquillo che non ti rovina quello che c'è sotto .... mentre il nastro che vedo potrebbe portarti invece via qualcosa .....anche se non usi aerografo puoi dare tranquillamente il pennello

ciao buon vento

Ciao Franco,
tutto bene in salute come penso per te e famiglia.

Ho usato la mascheratura della tamya ed in parte ha funzionato bene (quella color giallo che si vede in foto sulla mascheratura)... qualche riserva sul nastro da carrozziere che forse andava messo doppio o triplo ma è stato il legno che per capillarità ha creato problemi ... non era sufficientemente levigato ma non doveva esserlo, non è una imbarcazione con scafo in metallo!

Con pazienza, levigando con accortezza, il problema mi sembra si sia risolto discretamente mentre era da notare che la diversità di colore del legno, scuro e chiaro, non si nota più quando si danno più mani di bianco.

Quando riprendi a farci vedere quello che stai facendo?

Buon vento

Ciao Giorgio
procedo a rilento , causa COVID , che mi porta via tanto tempo extra ... che potrei dedicare al nostro modellismo... ora praricamente ci costringono anche a fare i vaccini , il che mi porterà via ancora più tempo ! Con tutte queste complicazioni ... ho anche paura di ripercussioni legali , come già avvenuto inaltre regioni. Il nastro Tamya , usalo sempre , anche a doppio .. non passerà niente , nemmeno se usi bomboletta... se eravamo più vicini ti avrei dato io una bella mano di aerografo.... per togliere quelle macchie bianche , potresti usare , con un cottonfioc , un thinner , un diluente . Il legno ti ha assorbito parte della vernice , forse perchè non lo hai trattato con otturapori....? io al vespucci , gli ho dato 5 mani di otturapori , dato con aerografo ... una meraviglia... presto posterò delle foto 
un caro saluto e buon vento