apro questo nuovo WIP perchè ho deciso di aprire un "cantiere" in legno alternativo al MAS in plastica sul quale sono ancora in fase di progettazione.
ho approfittato dell'ordine dei piani del MAS fatto alla ANB per aggiungere i piani della classe Gulnara disegnati dal Gay:
le caratteristiche dell'imbarcazione sono le seguenti:
Nome Ichnusa (per chi non lo sapesse è l'antico nome della Sardegna)
Tipo avviso a ruote (1837-1863) riclassificato avviso a ruote di II classe (1863-1867)
Classe Gulnara
Proprietario Marina del Regno di Sardegna (1837-1861) Regia Marina (1861-1867)
Costruttori Cantiere della Foce, Genova
Impostata 1836
Varata 27 luglio 1837
Entrata in servizio nell'ottobre 1837 nella Marina sarda e incorporata nella Regia Marina Italiana il 17 marzo 1861, Radiata 10 ottobre 1867 è stata aviata alla demolizione.
Dislocamento in carico normale 450 T
Lunghezza tra le perpendicolari 34,90 m
Larghezza 7,08 m
Pescaggio medio a carico normale 3,08 m
Propulsione 1 caldaia
1 macchina alternativa a vapore
potenza 90 CV (66 kW)
2 ruote a pale
armamento velico a brigantino goletta
Velocità massima 7 nodi
Equipaggio 57 tra ufficiali, sottufficiali e marinai
Prima nave da guerra a vapore costruita in un cantiere italiano – e prima nave a vapore costruita in un cantiere nel Regno di Sardegna –, nei cantieri genovesi della Foce su licenza del cantiere Blackwall, l'Ichnusa era un avviso a ruote con scafo in legno e carena ricoperta di rame, costruito sugli stessi piani del capoclasse Gulnara, detto «pacchetto postale» (benché navi da guerra, appartenenti alla Marina sarda e provvisti di un sia pur scarso armamento, infatti, i due avvisi erano stati concepiti soprattutto per l’utilizzo come piroscafi postali per il trasporto di merci e passeggeri) e prima unità militare a vapore della Marina del Regno di Sardegna.
Le due unità della classe «Gulnara» erano propulse da una macchina alternativa a vapore a cilindri oscillanti prodotta dalla ditta Fawcett & Preston di Liverpool, che, alimentata da una singola caldaia, imprimeva la potenza di 90 hp (66 kW) indicati a due ruote a pale laterali, permettendo una velocità di 7 nodi. Ogni ruota aveva dodici bracci, otto dei quali provvisti di doppie pale fissate alla struttura e non rimovibili, mentre i restanti quattro avevano pale composte da un solo pezzo (e lievemente più corte, in modo da mantenere un’eguale superficie complessiva) connesse a cerniera all’estremità del braccio, ed abbattibili attraverso lo sfilamento di un perno asportabile sito nella parte superiore. In tal modo, quando le navi navigavano a vela (avevano infatti due alberi, trinchetto e maestra, armati a brigantino goletta, il primo a vele quadre ed il secondo a vele auriche), le ruote venivano immobilizzate in maniera tale che i bracci immersi fossero i quattro con pale abbattibili, permettendo così di abbattere o rimuovere tali pale, in modo da eliminarne la resistenza all’acqua.
ora non resta che cominciare a progettare:
devo decidere in quale scala realizzarla (i piani sono 1:50)
e trovare informazioni su alcuni particolari mancanti dai piani, in particolare sulle ruote.
chiaramente sono graditissime eventuali informazioni da parte vostra
ciao
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