Le Fleuron - Sezione Maestra scala 1:24

I primi bagli con gli incastri a coda di rondine

Vista d'insieme; i primi tre bagli sono già incastrati a secco nelle calette mentre gli altri ancora no; tra l'altro non m'ero accorto dello "svenimento" di un baglio, che, forse per il gran caldo, è venuto a pancia all'aria!

Caspita!! Gianpiero se ti sviene il legno stai messo male anche tu quanto a caldo !

Comunque è sempre un gran bel vedere il tuo modello.

Mmm... Giampiero nella foto 5, si vede chiaramente che il tuo modello è piu grande della macchina. Quoto Pietro, vedere ciò che stai facendo mi fa stropicciare gli occhi.

Bellissima Giampiero, adesso con le parti interne è tutt' altra cosa!
Ciao sal.

Realizzato a mano... Grande Giampiero!

Davvero interessante il sistema x fare i golfari! ! !
Finora ho usato le pinzette per stringere (o allargare) gli anelli per motori) però ci mettevo un pochino di tempo.

Bravo Gianpy

Ciao Giampy,
bello il lavoro e sempre interessante i "mezzi" che adotti e realizzi per l'esecuzione...

Grazie ragazzi! Il vostro apprezzamento mi è sempre di stimolo per far meglio...!
Intanto mi sono cimentato in qualcosa di nuovo per me e cioè la lavorazione con i metalli; devo realizzarmi le staffe che sorreggono i bagli del primo ponte: da una barra di rame di 2mm di spessore mi sono ricavato, sempre a mano lavorando di seghetto, i tre pezzi di opportune misure che compongono ogni staffa; queste tre barrette andranno opportunamente saldate a stagno (e anche questa per me è una nuova avventura, non avendoci mai provato!)

Fortunatamente, il rame è un metallo "tenero" ma comunque ce ne vuole per fare questi tagli!


Le tre barrette tagliate; adesso bisogna rifinirle a lima





Dopo aver rifinito con lima dolce i bordi di ciascuna barretta, mi sono preparato un supporto che mi aiuti a tener ferma la struttura durante la saldatura; prima di iniziare a saldare occorre pulire e sgrassare accuratamente le barrette


Questo il risultato dopo la saldatura a stagno; adesso, sempre a mano con lime a coda di topo devo semplicemente rifinire l'eccesso di stagno, lucidare il tutto, fare i fori per i chiodi di fissaggio e brunire......

Il risultato finale dopo la sgrossatura, con il pezzo di riempimento a supporto della staffa

Brunitura


L'estremità biforcuta l'ho ottenuta martellando ad incudine la punta in modo che aumentasse un po' in larghezza e poi lavorando con una piccola moletta.
Il risultato mi soddisfa parecchio, primo perchè non credevo di riuscire ad ottenere qualcosa di buono non avendo alcuna esperienza, ma soprattutto perchè non credevo che questo tipo di saldatura fosse così resistente.....

(a dirla tutta, il primo tentativo è stato sconfortante: praticamente le gocce di stagno camminavano liberamente senza fermarsi.... poi ho capito che bisognava pulire bene le superfici ed utilizzare un saldatore normale: avevo usato quello con la punta molto sottile)

Gran bel lavoro giampiero e bella la spiegazione passo passo...Cos'hai usato per la brunitura?

Ciao Gianfi,
lavorazione laboriosa e superlativa, effettivamente un risultato molto bello e realistico...

Giampiero, davvero un bel risultato. Davvero belli.

Posso sapere dove ti sei rifornito per le lastre di rame?

Paolo

Grazie ragazzi!

@ Marco: ho usato un semplice brunitore che ho reperito in armeria; nulla di complicato, basta che i pezzi da brunire siano perfettamente puliti e sgrassati (comprese le ditate..!). L'ho passato con un pennellino.....

@ Paolo: quel rame l'ho trovato presso una ferramenta a Taranto che vende (tra l'altro come se fosse oro) vari generi di metalli, ferro, ottone, e rame ma in barre o tondini lunghi sei metri, e storcono un po' il naso se ne chiedi solo un pezzo: ho comprato questa barra di rame lunga tre metri di 2 mm di spessore (era l'unica cosa che si avvicinava alle mie necessità, a meno di svenarsi acquistando delle lastre di ottone.....)

Ciao Giampiero, lo stagno della saldatura come lo brunisci?

gianfi

Niente di particolare.... viene bene anche lo stagno; non si nota moolta differenza ad occhio

Ho iniziato in questi giorni la costruzione del pozzo delle trombe di maestra:
Non è una cosa semplice, costruirlo in loco non se ne parla, troppo angusto lo spazio per poterci lavorare: ho quindi pensato che è sicuramente meglio allestire tutto all'esterno e poi con calma assemblare.

Ho iniziato con la parte più facile: il lato B: due stanti e tavole di listelli sovrapposte; lavoretto semplice, pensavo!!
E invece, ho dovuto rifare tutto due volte: motivo? probabilmente a causa della colla che ha "tirato" troppo, ad un certo punto ho notato che la parete era completamente imbarcata e non di poco! Questo nonostante gli stanti fossero dei listelli mica da poco: 8x8 mm!

questo il lavoro fatto finora:




Le altre due paratie, quella centrale che divide il pozzo delle trombe dai depositi delle palle e quella di prua con il portello per accedervi

Portello.







Prove di chiodatura con filo d'ottone da 0,6

Il risultato non mi è sembrato male e quindi ho chiodato il portello



Qualche prova di posizionamento; manca l'ultima paratia che è ancora sotto pressa

Giampiero, oltre a farti i complimenti per il tuo lavoro volevo farti una domanda: come hai fatto a dare il brunitore sui chiodi di ottone senza sporcare il legno? Se non ho capito male hai fatto la brunitura con i chiodi già in posizione.

Paolo

Ciao Paolo
Ti ringrazio!
Hai visto giusto: il brunitore l'ho passato dopo aver fissato e limato il "chiodo" in ottone; il suggerimento me lo ha dato Gianfi col suo post: in pratica serve pochissimo brunitore, ho semplicemente usato un piccolissimo pennellino con la punta appena intinta (ed una lente di ingrandimento... ) Così il legno non ha modo di sporcarsi...

Santa pazienza... Ora non ricordo a che conteggio era arrivato Gianfi ma mi sa di impresa certosina... COmunque sull'effetto nulla da dire, anzi! a questo punto complimenti a entrambi!

Paolo

Tornando sui golfari, mi sono accorto che quelli che ho fatto sono un po' fuori scala. troppo piccoli e sottili.
Bisognerebbe utilizzare del filo di almeno 1,5 mm ma in ottone non ne ho e, in attesa di reperirlo ho provato con del comunissimo filo di ferro zincato trovato in ferramenta. Questo è quello che ho ottenuto:


Considerato che tiene bene la brunitura come si vede dalla foto, è molto più resistente, l'anello non ha bisogno di essere saldato, basta semplicemente un colpetto di lima sulle facciate che vanno a combaciare e soprattutto l'esiguo costo (1,50 € per 20 metri), ci sono controindicazioni che non conosco oppure ho fatto la scoperta dell'acqua calda??

Belle giampiero, anche le saldature sono venute bene.
Ho visto che hai usato una quida nel saldarle, ma avranno tutte la stessa angolazione?
Lo so che nella zona maestra i quinti hanno più o meno la stessa forma, ma è giusto una curiosità visto che se non mi sbaglio la parte posteriore della sezionevada a stringere rispetto alla parte anteriore.
Ciao sal.