H.M.S. VICTORY in scala 1:57

bella mi piace molto

comunque per invecchiare il rame va bene qualsiasi acido
lo so perche monto spesso canale in rame
appena passato il rame diventa lucido lucido, uno specchio
dopo qualche ora........

se poi non volete respirare nuvole tossiche si puo usare un barattolino di gel per saldare il rame col pionbo (si trova ovunque ), praticamente e un gel/pasta che purifica il rame dalle impurita, per facilitare la saldatura
ciao e complimenti ancora

max

maxbolo72 ha scritto:bella mi piace molto

comunque per invecchiare il rame va bene qualsiasi acido
lo so perche monto spesso canale in rame
appena passato il rame diventa lucido lucido, uno specchio
dopo qualche ora........

se poi non volete respirare nuvole tossiche si puo usare un barattolino di gel per saldare il rame col pionbo (si trova ovunque ), praticamente e un gel/pasta che purifica il rame dalle impurita, per facilitare la saldatura
ciao e complimenti ancora

max

ciao ma la pasta salda e un antiossidante avresti l effetto contrario
o sbaglio

Credo che Maxbolo 72 parli di invecchiamento, e' evidente che il rame messo all'aria forma quella patina scura che si piu' notare nelle grondaie.
Il modello della Victory che si trova nello Science Museum di South Kensington costruito circa 65 anni fa, dalle foto le lastre di rame non sembrano ossidate, pero' nel libro di Longridge si parla delle lastre di rame della nave ormeggiata a Portsmouth coperte con una patina verde.
Si dice che all'epoca le lastre di rame venivano coperte con vernice mista ad altro materiale, quale delle due e' la verita', mi piacerebbe saperlo.

Ciao Gianfi
non mi risulta che sulla ramatura venisse applicata qualche sostanza, Boudriot nel descriverla nel 74 cannoni (III volume cap. XV Manutenzione pag.232) spiega che le lastre di rame non devono avere nessun difetto di laminatura o strappi e che assolutamente non devono avere la minima macchia di pittura, grasso o catrame che basterebbero a fissare la vegetazione marina e le incrostazioni. E' ovvio che il rame si ricopra di verderame e la tua tecnica mi sembra ottima anche se ne preferirei un pochino meno. Prima della ramatura si usave un sistema che aveva diversi passaggi tra i quali l'utilizzo di sostanze miste a vernice.

Ciao Nostromo,
Per ramatura intendi le lastre di rame?
Vuoi dire che prima di mettere le lastre lo scafo veniva trattato, se cosi' fosse come spieghi il colore grigio attuale dello scafo e il timone verde dell'ossidazione?
Concordo con te dell'eccessiva ossidazione del mio modello, purtroppo l'acido nitrico corrode il rame e da quell'effetto, forse sarebbe il caso di trovare un'altra soluzione.
ti saluto, gianfi

ciao gianfi nostromo si riferiva alla ramatura nel senso lastre di rame non veniva trattato il legno con una soluzione (forse)
il grigio sara dovuto all invecchiamento della quercia in acqua con continue tirate in secca e calate in mare
se fai caso alle barche sulle spiagge quelle abbandonate spesso assumono quella colorazione quando e cosi si dice che il legno e morto perche non assorbe piu acqua come si deve e non riesce ne a sviluppare una buona resistenza e piu fragile e non si allunga come prima e poi non riescea gonfiarsi a dovere e a comprimere e stagnare la calafatura
quand e cosi la barca non e piu utilizzabile
per la ramatura io penso sia ottima non mi preoccuperei assolutamente di questo poi se vuoi una ossidazione piu morbida diluisci l acido in acqua e lavori a piccole dosi

Prima di mettere le lastre di rame il fondo della carena veniva trattato. Il calafatame veniva rivisto e le giunture riempiti di mastice da vetraio (olio comune e bianco di spagna), poi con una miscela di pece grassa e sego veniva incollata una tela da imballaggio alquanto rada sulla quale si stende una mano di pece secca o al posto della tela un'incerata da trattare con due tre mani di catrame. Così preparata la carena viene ricoperta di lastre immacolate con i chiodi anch'essi in rame. Quando si iniziò a foderare le carene si scoprì che tutto il fondo del bastimento non doveva avere più ferro fino al galleggiamento, quindi sostituzione dei chiodi con cavicchi e i ferramenti sul tutto il dritto dovevano essere in bronzo perche il verderame che riproduce la ramatura corrodeva tutto il ferro con conseguente riduzione di vita di un bastimento. La durata di una ramatura era di 5 anni contro i 10-15 di un bastimento da guerra, ma se come detto non si sostituisce il ferro con il rame in 18 mesi, spiega Boudriot, tutte le bandelle del timone ed i chiodi in ferro anche con l'impiego di materie isolanti (catrame o piobo fuso), vengono gravemente attaccati dalla corrosione.


p.s. Credo che per gli inglesi la ramatura veniva effettuata con le stesse metodologie. Magari poteva cambiare qualche ingrediente o le percentuali.

riccardo come sempre ne sai una piu del diavolo

Bene adesso e' tutto chiaro,grazie infinite, un'ultima cosa, per preparasi all'arsenale oltre all'arte del modellismo di Frolich ( mi dovrebbe arrivare a giorni) sento molto parlare di vascello 74, sono 4 volumi con una spesa non indifferente, posso avere chiarimenti riguardo a questa collezione.
Grazie e a risentirci presto,
gianfi

Ma infatti Signori io non ho fatto altro che riportarvi ciò che ho appreso dai 4 volumi del trattato pratico di arte navale, il 74 cannoni del Vecchio Jean Boudriot.

ah se avessi 416 euro

E già, quello è il prezzo. Inutile dire che li vale tutti e poveri noi se non l'avevamo. Beninteso che io non sono un critico letterario ma, così dice il mondo ed in questo caso mi trova d'accordo.

...piango con tè perchè mi manca il quarto volume in italiano e ho dato via quello che avevo in francese. Dovrò prenderlo infine.

ma e uscito mi ricordo che sul sito dell ancre c era
ho controllato proprio ora

Certo, lo so che è uscito. Lo prenderò da Fissore.

Nei giorni scorsi mi sono arrivati i primi due volumi del 74 cannoni: li ho divorati e devo dire che valgono tutto il caro prezzo: è davvero un trattato minuziosamente descritto che ti riporta indietro di oltre due secoli!
Io al momento ho rimandato l'acquisto degli ultimi due a non appena le esigue finanze me lo permetteranno, ma già non vedo l'ora di leggerli, soprattutto il quarto che credo tratti degli usi e costumi della vita a bordo.....

Be, che dire , mi avete convinto, appena mi arriva l'arte del modellismo ordinero' il primo volume del 74 cannoni, penso che non vale la pena di ordinarli tutti assieme dato che la spedizione e ' gratis, e anche la cifra diluita nel tempo fa meno male.
Intanto posto alcune foto di avanzamento lavori.

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Una spiegazione sulla costruzione delle colonnine a sostegno della chiesuola credo sia doverosa.
Ho disegnato la colonnina con autocad, l'ho sezionata orizzontalmente con linee passo 0.1 mm. ho riportato le varie misure sul pantografo lavorando con utensile conico con punta 0.2 mm.riportando la lavorazione su 4 lati.
Lo stesso sistema e' stato adottato per la campana e le colonne a sostegno dei bagli sul ponte di coperta, lavorando questa volta col tornio.
Non so se sono stato abbastanza chiaro, ho dei dubbi, nel caso ne potremmo riparlare.
saluti, gianfi

Ma allora gianfi, dillo che hai a disposizione anche un pantografo tridimensionale!
Beato te!
Comunque, veramente ben realizzata la chiesuola.
Ciao, Carlo.-

ciao a tutti, dopo aver letto mezzo Frolich tutto di un fiato, postare le foto del mio Victory mi sembra un pochettino deprimente, comunque ci sono e le mando.

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gianfi

Posto le ultime foto, praticamente il lavoro fino a qui' svolto.

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A lavoro finito mi sono accorto della non simmetria delle colonne (foto 2) cosi' ho dovuto rifare il tutto.
Saluti, gianfi

Ciao Gianfini, come ternica di realizzazione è tutta particolare, ma il risultato è ottimo.
Molti anni fà feci il Victory in scala 1/98 della Mantua, ma non ha nulla a che vedere con l'opera d'arte che stai realizzando.
Ottime le modanature a prua e la tecnica di realizzazione dei cannoni.

Mauro

Ciao Mauro, la tecnica e' quella inventata al momento con molti pezzi rifatti due e tre volte, avevo anche io il Victory della Mantua regalatami, purtroppo dopo numerosi tentativi di modifiche, non mi piaceva, l'ho abbandonata, o meglio incendiata nel caminetto.
Ti ringrazio dei complimenti, ti saluto
gianfi

alla faccia del bicarbonato di sodio e questo e perche non eri bravo e molto bello
non lo so saro impazzito ma e eccellente
forse qualche piccolo particolare tipo la densita del carabottino forse e meglio piu stretto
l anno prossimo perche non lo porti a euroma che lo vediamo tutti dal vivo
ciao

caracciolo ha scritto:l anno prossimo perche non lo porti a euroma che lo vediamo tutti dal vivo
ciao