Cantiere terminato - SMS Sachsen in carta 1:200

Ciao a tutti gli amici del Forum

E' da parecchio tempo che non posto più nulla a causa della perdita della password di utenza al forum (che ho ritrovato oggi in un vecchio appunto di diversi mesi fa.... grazie allo spirito da rigattiere...).

Quindi è con molta soddisfazione che posto un paio di cantieri terminati in questo periodo di pandemia da Covid-19.

Uno (descritto in questo thread) è relativo al completamento del modello della corazzata germanica SMS Sachsen del 1878, realizzato in carta in scala 1:200

L'altro (che descriverò in un thread separato) descriverà il modello della nave a vapore Alexandra, costruita nei primi anni del 1900, ed oggi ancora in servizio per brevi crociere turistiche in un porto della Germania.

Ma andiamo con ordine e parliamo di questo modello della Sachsen.

Questo è il 3° modello che costruisco, nella mia vita modellistica, di questa particolare nave da guerra.

Gli altri  due modelli (sempre descritti in precedenti thread di diversi anni fa in questo forum) li avevo construiti il primo in scala 1:100 (autocostruzione "tradizionale" in legno, metallo e plastica) ed il secondo in carta, in scala 1:250 (fu tra l'altro il mio primo modello di nave in carta) da un kit della tedesca HMV.

Oggi, dopo tanti anni, ho preso un kit pubblicato dalla Dom Bumagi, in scala 1:200 per la realizzazione di un modello a scafo pieno.

Il kit è davvero molto ben fatto, ben disegnato su cartoncino e carta della grammatura corretta ed è corredato da un set di illustrazioni e disegni di montaggio di eccezionale qualità (forse anche un pò eccessiva per un modello di carta...)

In questo modello ho voluto cimentarmi nella costruzione praticamente "paper-only" realizzando il 99,9% in carta, incluse catene delle ancore, manovre fisse e manove "correnti". Gli unici elementi in tutto il modello che sono realizzati non in carta sono i cavi di metallo (spessore 0,1 mm) che supportano i ganci all'estremità dei due picchi di carico attestati sull'albero della nave.

Tutto il resto è solo e soltanto carta.

Non è stato semplice trovare il modo per tagliare sottilissime striscioline di carta, talmente fine da simulare quasi le manovre della nave, ma alla fine ce l'ho fatta ed il risultato lo vedete nelle foto seguenti

Spero che il modello vi piaccia... manca solo la teca per proteggerlo (anche la base su cui poggia è in carta e cartoncino) che sarà fatta in plexiglass

Buon divertimento a tutti ed a riscriverci alla prossima !!

ciao
Jp

Pazzesco Gianpaolo assolutamente pazzesco!!! Sei di un altro mondo.

Ho visto finora le realizzazioni che hai pubblicato su questo forum, e sembra incredibile poter usare questo materiale per fare tutto, o quasi, con una fedeltà notevole.
Ma quanto pesano questi modelli?
La teca diventa indispensabile perchè un colpo di vento...

Infine, poichè sarai anche stufo di ricevere solo complimenti ti confesso una cosa:
Le eliche non mi piacciono affatto

Lavorare la carta è un'arte e molte opere in cartapesta sono dei capolavori ... le tue navi ne sono la conferma.

Giulio Meo Colombo ha scritto:Ho visto finora le realizzazioni che hai pubblicato su questo forum, e sembra incredibile poter usare questo materiale per fare tutto, o quasi, con una fedeltà notevole.
Ma quanto pesano questi modelli?
La teca diventa indispensabile perchè un colpo di vento...

Infine, poichè sarai anche stufo di ricevere solo complimenti ti confesso una cosa:
Le eliche non mi piacciono affatto

I modelli non pesano poi molto... non credo che alla fine anche i piu’ grandi vadano a superare il kg...

La teca serve piu’ che altro a proteggere il modello da polvere ed urti... le manovre sono molto sottili ed estremamente delicate.

Per le eliche sono d’accordo con te... non sono venute bene nella verniciatura. Il problema e’ che in queste settimane l’unica vernice “similbronzo” che avevo a disposizione era una bomboletta spray di colore bronzo usato per decoupage e, quindi, molto poco “nebulizzato” rispetto alle bombolette Tamiya che uso normalmente.
Purtroppo non potendo uscire per andarne a comprare una mi sono dovuto accontentare (a malincuore).

Quindi l’effetto e’ venuto abbastanza butterato sulle superfici e riduce l’effetto complessivo del modello.

Ciao
Jp

Incredibile una realizzazione in carta di questa bellezza. Che lavoro originale. 10 all'originalità.
Per le eliche, dai lavori che ho visto nei tuoi W.I.P., penso che le sagomeresti anche meglio.

alessandroROMA ha scritto:Incredibile una realizzazione in carta di questa bellezza. Che lavoro originale. 10 all'originalità.
Per le eliche, dai lavori che ho visto nei tuoi W.I.P., penso che le sagomeresti anche meglio.

Il prpblema non è stata la sagomatura delle eliche, ma purtroppo la loro verniciatura.

Le pale delle eliche di questa particolare classe di corvette avevano uno shaping particolarmente curvo ed accentuato (parafrasando sembrano essere un boomerang tagliato al centro), mantenendo una forma allungata pur se vagamente ellittica.

Inoltre il mozzo dell'elica era di forma "cuboidale" su cui le 4 pale erano avvitate tramite 4 flange fuse con le pale stesse che, attraverso una serie di viti con testa poligonale, erano fissate al mozzo.

Era una forma molto peculiare, una via d mezzo tra la tecnologia delle prime eliche (dritte e quasi senza curvatura) e quelle di tecnologia successiva (molto stondate).

Purtroppo la verniciatura pessima non rende molto la peculiarità della forma dell'elica in questo modello

ciao
Jp

JP,
ti è stato detto tutto e non mi ripeto, ma ... che tipo di colla usi?
Lavori così pulito che non si nota nulla, è facile sbafare sulla carta ma tu non lo fai ...

cantierimodellinavali ha scritto:JP,
ti è stato detto tutto e non mi ripeto, ma ... che tipo di colla usi?
Lavori così pulito che non si nota nulla, è facile sbafare sulla carta ma tu non lo fai ...

Ciao !!!

Uso una normalissima colla vinilica.... la Giotto Vinilik .... bianca inizialmente e poi diventa trasparente..

Ma il vero segreto non è la colla... ma come darla... uso punte di stuzzicandenti oppure punte di aghi da cucito mettendone poche gocce nei punti giusti e senza esagerare..
e poi, una volta che i pezzi sono uniti, una pulizia immediata (con la punta di uno stuzzicandenti pulito) di quei pochi eventuali "sbordi" che fossero usciti fuori...

tutto qui

ciao
Jp

JP ha scritto:

alessandroROMA ha scritto:Incredibile una realizzazione in carta di questa bellezza. Che lavoro originale. 10 all'originalità.
Per le eliche, dai lavori che ho visto nei tuoi W.I.P., penso che le sagomeresti anche meglio.

Il prpblema non è stata la sagomatura delle eliche, ma purtroppo la loro verniciatura.

Le pale delle eliche di questa particolare classe di corvette avevano uno shaping particolarmente curvo ed accentuato (parafrasando sembrano essere un boomerang tagliato al centro), mantenendo una forma allungata pur se vagamente ellittica.

Inoltre il mozzo dell'elica era di forma "cuboidale" su cui le 4 pale erano avvitate tramite 4 flange fuse con le pale stesse che, attraverso una serie di viti con testa poligonale, erano fissate al mozzo.

Era una forma molto peculiare, una via d mezzo tra la tecnologia delle prime eliche (dritte e quasi senza curvatura) e quelle di tecnologia successiva (molto stondate).

Purtroppo la verniciatura pessima non rende molto la peculiarità della forma dell'elica in questo modello

ciao
Jp

Ah! Quindi erano proprio così, non lo sapevo. Quella di sinistra mi era sembrata leggermente diversa ma è sicuramente un'impressione sbagliata dovuta alla foto.
In ogni caso non toglie nulla all'ottimo lavoro.

incredibile... bravissimo ... se si pensa poi al materiale ... complimenti vivissimi

alessandroROMA ha scritto:

JP ha scritto:

alessandroROMA ha scritto:Incredibile una realizzazione in carta di questa bellezza. Che lavoro originale. 10 all'originalità.
Per le eliche, dai lavori che ho visto nei tuoi W.I.P., penso che le sagomeresti anche meglio.

Il prpblema non è stata la sagomatura delle eliche, ma purtroppo la loro verniciatura.

Le pale delle eliche di questa particolare classe di corvette avevano uno shaping particolarmente curvo ed accentuato (parafrasando sembrano essere un boomerang tagliato al centro), mantenendo una forma allungata pur se vagamente ellittica.

Inoltre il mozzo dell'elica era di forma "cuboidale" su cui le 4 pale erano avvitate tramite 4 flange fuse con le pale stesse che, attraverso una serie di viti con testa poligonale, erano fissate al mozzo.

Era una forma molto peculiare, una via d mezzo tra la tecnologia delle prime eliche (dritte e quasi senza curvatura) e quelle di tecnologia successiva (molto stondate).

Purtroppo la verniciatura pessima non rende molto la peculiarità della forma dell'elica in questo modello

ciao
Jp

Ah! Quindi erano proprio così, non lo sapevo. Quella di sinistra mi era sembrata leggermente diversa ma è sicuramente un'impressione sbagliata dovuta alla foto.
In ogni caso non toglie nulla all'ottimo lavoro.

Per maggior chiarezza, ti allego, di seguito, un'illustrazione del periodo del varo della Sachsen (1877) tratto da una pubblicazione russa che acquistai all'epoca del mio primo modello in 1:100 della Sachsen, dove si vede chiaramente la particolare forma delle pale dlelle due eliche della corvetta e la loro sistemazione sul mozzo d'elica.

ciao

Jp

Nonostante sia convinto dell'accuratezza delle tue ricerche storiche sui modelli che realizzi, prima di vedere quel disegno dell'epoca stentavo a convincermi che le eliche fossero di quelle dimensioni.
In effetti i motori erano sicuramente a vapore e dovevano fare pochissimi giri, tanto che normalmente erano accoppiati o a una ruota centrale o a due laterali, comunque del tipo "Mulino Bianco"

Giulio Meo Colombo ha scritto:Nonostante sia convinto dell'accuratezza delle tue ricerche storiche sui modelli che realizzi, prima di vedere quel disegno dell'epoca stentavo a convincermi che le eliche fossero di quelle dimensioni.
In effetti i motori erano sicuramente a vapore e dovevano fare pochissimi giri, tanto che normalmente erano accoppiati o a una ruota centrale o a due laterali, comunque del tipo "Mulino Bianco"

Beh.. in effetti esiste qualche raro esempio di realizzazione di navi (in genere di grandi dimensioni) in cui la propulsione era affidata sia ad un'elica che, contemporaneamente, a delle ruote a pale laterali.

La più famosa di tutte fu il "mastodontico" piroscafo di Isambard Brunel, il GREAT EASTERN, varato nel 1858 che, al momento della sua realizzazione era la più grande nave a vapore mai costruita. (era lunga 211 metri) ed era spinta da un'elica quadripala a poppa di oltre 7 metri di diametro e da due enormi ruote a pale, ognuna del diametro di 17 metri, poste lateralmente a centro scafo.

Maggiori informazioni ed immagini della nave le puoi trovare ai seguenti link :
* https://it.wikipedia.org/wiki/Great_Eastern
* https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Great_Eastern
* https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Great_Eastern#/media/File:SS_Great_Eastern_model.jpg

dal punto di vista modellistico, la ditta Schreiber-Bogen ha a listino un modello in carta della Great Eastern in scala 1:200 che permette la costruzione di un modello lungo più di 1 metro :
https://www.schreiber-bogen.com/cat.php?ac=3&t=149&l=en

ciao ed a riscriverci presto
Jp

Non ci sono parole MAGNIFICA realizzazione

Ecco chiarito che fine avevi fatto. Avevi solamente perso la password.
Molti sono spariti ma erano quasi tutti persone che volevano mostrare il loro unico lavoro.
Avevo sempre guardato con interesse i tuoi lavori e negli ultimi tempi mi mancavano.
Ben tornato e non perdere più chiavi di accesso a questo e ad altri settori di questi moderni marchingegni.

IGianni Giordano ha scritto:Ecco chiarito che fine avevi fatto. Avevi solamente perso  la password.
Molti sono spariti ma erano  quasi tutti persone che volevano  mostrare il loro unico lavoro.
Avevo sempre guardato con interesse i tuoi lavori e  negli ultimi tempi mi mancavano.
Ben tornato e non perdere più chiavi di accesso a questo e ad altri settori  di questi moderni marchingegni.

In effetti avevo completamente dimenticato la password e, pur tenendo costantemente d'occhio il Forum, non ero riuscito più a dare alcun aggiornamento dei miei lavori e cantieri...

Cantieri che, in questo momento, sono al 99% basati su carta (a parte il modello della corazzata spagnola Pelajo, in scala 1:100 ed autocostruzione "tradizionale" che sta fermo da qualche anno su uno scaffale di casa, ben protetto ma su cui ancora non ho preso la decisione di rimetterci le mani sopra)

Pertanto, i cantieri in carta "attivi" sono i seguenti :

* Incrociatore corazzato americano USS Maine in scala 1:200 (mancano manovre fissse, le catene delle ancore e pochi particolari + teca);




* Corazzata russa Peresvet in scala 1:200 (mancano alcune scale, le ancore ed i supporti delle reti parasiluri);




* Incrociatore corazzato russo Admiral Nakhimov in scala 1:200  (qui ho terminato l'opera morta, anche con i pezzi di batteria ed è ancora da realizzare tutta l'opera viva);





* Corazzata russa Borodino in scala 1:200 (anche su questa ho appena terminata l'opera morta con un certo numero di pezzi di batteria ed è ancora da realizzare tutta l'opera viva)




Il vantaggio del modellismo in carta è certamente dato dal fatto che è possibile (sopratutto lavorando in scale fino alla 1:200) realizzare modelli abbastanza contenuti come dimensioni, potendo lavorare senza grandi spazi ed attrezzature e, utilizzando solamente (o quasi solamente) carta anche il "passaggio" da un modello all'altro è semplice e, soprattutto, rende questo tipo di modellismo davvero poco noioso.

Tra un modello navale e l'altro, quindi, posso costruire anche altri soggetti (ho in previsione di costruire un modello di aereo, probabilmente un biplano, un mezzo corazzato della "prima epoca" dei mezzi blindati, un modello di un edificio ... probabilmente una cappella od una chiesa od un faro, etc..)

Per esempio, durante i giorni di Natale del 2019, ho realizzato un "treno di Natale" che ho messo in teca ed adesso fa bella mostra di sè su una mensola di casa....


Personalmente consiglio a tutti, prima o poi, di fare un'esperimento di costruzione di un modello in carta, magari di semplice fattura, e di esplorare anche questa "branca" del modellismo che per me è risultata estremamente divertente e di grande soddisfazione.

Ciao ed a riscriverci presto

Jp

Ottimo lavoro complimenti. Queste costruzioni se le guardi un pò da lontano non sembrano neanche di carta ed hanno un effetto ottico molto bello e convincente.Poi da vicino vedi il lavoro e ti rendi conto dal risultato cosa c'è dietro.
ciao
Luciano

Giusto perchè avevo qualche ora di tempo libero, ho scaricato dal sito del compianto (scomparso) Zio  Prudenzio, il kit in carta di un Albatros D-V tedesco della 1a GM

Ecco il risultato della mia prima costruzione di un mezzo aereo in carta (con una marea di errori, ma di enorme divertimento) che andrà ad aggiungersi in una bacheca con altri modelli.

Una cosa che ho capito è che, in questo tipo di soggetti, le tecniche per piegare la carta con effetti tondeggianti devon essere ben affinate e padroneggiate, rispetto alle tecniche utilizzate nel realizzare modelli navali in carta..

Comunque è stato divertente !!







So che non si tratta di modellismo navale, ma può essere un simpatico esempio di quello che si può riprodurre in carta come primo tentativo... :-) e, sopratutto, senza essere "espertissimi" nel settore del modellismo aereo.

Ciao ed a riscriverci presto

Jp

P.S.
Il prossimo modello sarà quello di una piccola chiesa.. tanto per tentare anche il modellismo di "architettura"

L'utilizzo della carta nel modellismo è molto interessante ... oltre che pratico.

Ci saranno pure errori ma l'effetto è molto piacevole ...

attendo il modellismo di "architettura" che potrebbe essere considerato nei lavori di plastici architettonici anche per il possibile risparmio di tempo esecutivo.

Ciao, a presto.

Avendo bazzicato a lungo l'aereomodellismo RC, in questo caso ci avviciniamo a quello che, almeno nel rivestimento delle ali, avviene per i modelli volanti.
Le ali possono essere rivestite fondamentalmente in tre modi: o con fogli di balsa (molto sottili), o con una plastica termoretraibile (si appoggia alla struttura, poi si passa un ferro da stiro che la incolla e la tende) o appunto con ...carta.
In questo caso, dopo averla incollata alla struttura, si passa una sorta di turapori che la tende e gli dà un po' di solidità.
In ogni caso il modello che hai realizzato è veramente molto gradevole. Complimenti.

Sì è molto gradevole, Ma è quello del Barone Rosso?

No, credo sia quello del Barone Fuxia

Walkyrja ha scritto:Sì è molto gradevole, Ma è quello del Barone Rosso?

Si... il pilota di questa particolare versione dell'Albatros fu il Capitano (Rittmeister) Manfred von Richthofen (il famoso Barone Rosso), quando faceva parte della Jasta 11

La Jasta 11 era il comune diminutivo per indicare l'11° Squadrone Caccia dell'Aviazione Reale Prussiana (Royal Prussian Jagdstaffel 11)

Von Richthofen piotò sia questa versione di Albatros DV che il più famoso Fokker DR I (quello a tre piani alari), entrambi dipinti in colore rosso.

Ciao

Jp

Giorgio 45 ha scritto:L'utilizzo della carta nel modellismo è molto interessante ... oltre che pratico.

Ci saranno pure errori ma l'effetto è molto piacevole ...

attendo il modellismo di "architettura" che potrebbe essere considerato nei lavori di plastici architettonici  anche per il possibile risparmio di tempo esecutivo.

Ciao, a presto.

Ecco un esempio di un piccolo modello di "architettura" in carta
Si tratta della cappella di S.Anna a Novà Ves Moravè.

Realizzata in una serata di lavoro, con un pò di stanchezza ;-)

Prima prova di una piccola realizzazione in carta di un edificio (in questo caso religoso)
Allego anche una foto della vera chiesetta

Ciao
Jp