resinare lo scafo

Ciao,
posso dirti come ho realizzato io i modelli naviganti per i quali non ho avuto alcun problema:
1 -resinatura della parte interna dello scafo senza alcun trattamento del legno. Per chi avesse necessità di irrobustirli per esempio per scafi da competizione si può usare anche il tessuto di vetro, ma francamente non credo sia il tuo caso.
Non si può esagerare con la quantità di resina, meglio al limite far indurire la prima mano e poi passarne una seconda.

2 -Per la parte esterna va bene turapori e levigatura. Invece per la verniciatura ho avuto una brutta esperienza con vernici acriliche, che si disfacevano con la permanenza in acqua, per cui da allora uso i famosi Humbrol che non mi hanno mai tradito. Però per le vernici magari ci sono state evoluzioni che io non conosco.

ha scritto Vitriol ha scritto:
Quindi la resina in esterno non servirebbe? Lo dico perché essendo uno scafo a unico fasciame e con il ponte non totalmente asportabile, risulta difficile resinarlo integralmente da "dentro". Il mio dubbio è se ricoprire la resina con lo smalto o viceversa.

Sempre prima la resina, poi lo smalto. Se sei "costretto" a metterla all'esterno non usare turapori o altro, la resina penetra nel legno e rende tutto più robusto. Inoltre non è detto che aderisca su un altro trattamento.

Da quello che mi dici sembra quasi che il battello tu lo abbia già chiuso in parte. Ora, a parte la resina, prima di chiuderlo devi predisporre tutta la parte dinamica: motore, batterie motore e ricevente, servo, asse portaelica, ecc..

Inoltre, come dice Umberto, la zavorra è una parte fondamentale dei modelli naviganti. Ora non conosco il tuo (se mandi foto è meglio). Trattandosi di un battello fluviale a fondo piatto, a quanto ho capito, potrebbe anche non rovesciarsi subito, ma la zavorra è comunque indispensabile per equilibrare i pesi.