Costruiamo la nave romana..? cantiere di Jack Sparrow 53

Ciao Gianfranco
scusa ma stavo .. visitando e non al computer ... complimenti vivissimi è molto bella , molto preciso il lavoro sulle balestre o come si chiamano .. bellissimo il tavolato del ponte , molto belle anche le torri , insomma un gran bel lavoro . Ancora bravissimo .
Buon vento

bravo Gianfranco
posta foto con più particolari , del resto eccellenti già di per se

Per il problema carenature in piombo si o no invito a leggere:
https://www.nauticareport.it/dettnews.php?idx=21&pg=15117

Personalmente sono favorevole alla riproduzione di piastre in piombo …

Gianfranco, ottimo lavoro con in bella evidenza le macchine da guerra romane, curate e ben riprodotte … dovendo essere pignolo … le torri erano quasi certamente in legno e non in pietra, nonostante le tante raffigurazioni in sculture e bassorilievi.

Se pensiamo pesante una copertura con lastre di piombo a maggior ragione delle torri in pietra sono ancor meno accettabili sia perché alzano enormemente il baricentro rendendo l’ imbarcazione soggetta al capovolgimento sia perché non forniscono una maggiore protezione ai militari se si considera la potenza delle armi belliche di quel periodo.

Buon vento
Giorgio45

buona sera Giorgio. Pienamente d'accordo sul materiale con cui erano costruite sia le passerelle che le torri,sicuramente non di pietra, infatti erano in legno e venivano montati poco prima della battaglia. Forse un pò scenico il mio lavoro sulle torri, ma non volevo certamente farle apparire come pietra. forse un pò esagerato nella colorazione, ma credo che trattandosi di costruzioni mobili che venivano al momento del bisogno attrezzate o smontate, potessero trattarsi di diversi tipi di legnami e quindi avevano magari colorazioni diverse, ripeto forse la resa delle mie realizzazioni è eccessiva, ma non intendevo farle passare per muratura, mi scuso se ho dato questa impressione.

per l'argomento carenatura di piombo si o no che tu hai proposto e in particolare il paragrafo di cui dibattiamo mi sembra che non risolva la cosa, in quando dice si che il rivestimento di piombo o rame veniva usato anche dai romani, ed io non ho detto il contrario, come potrei smentire le foto delle navi di nemi!!! ma trattasi di navi da trasporto "onerarie" che non facevano certo della velocità la loro priorità. al largo delle Egadi come ben sai, sono stati ritrovati 12 rostri unici parti metalliche fin ora rilevati...ora mi chiedo e ti chiedo, se le 12 navi che erano armati di tali rostri e quindi sicuramente militari, avessero avuto le carene ricoperte di piombo o rame non dovevano farci pervenire anche traccia di essi come è stato per i rostri? gianfranco

Gianfranco,
il fatto che non si siano trovate tracce di piombo o rame nei luoghi di naufragio, essendo passati circa 2000 anni, non mi sorprende, erano rivestimenti molto sottili e non massicci come i rostri.
La necessità di velocità per speronare il nemico inoltre sembra essere relativa ed era più importante la manovrabilità della velocità.
In una trasmissione video di “focus”, in un servizio, si è parlato proprio della potenzialità distruttiva delle armi antiche tra cui quella dei rostri.
Nella trasmissione, se ben ricordo, con prove sperimentali, si vide che bastava una modica velocità ( mi sembra 6/7 nodi) per creare lo sfondamento di una nave nemica ( e in questo una stazza superiore ha la sua importanza) ma venivano fatte anche altre considerazioni:
·     -  -  lo sfondamento non doveva provocare l’ incagliamento della nave con quella avversaria con il rischio per entrambe di affondare
·         -  doveva essere sempre possibile disincagliarsi
·         -  non era richiesto l’ affondamento della nave avversaria in quanto conveniva economicamente poterla catturare, riparare e riutilizzare

Certo il tutto è suscettibile di ulteriori commenti …
Giorgio45

buongiorno a tutti. Caro Giorgio,facciamo cosi...ognuno resta sulle proprie convinzioni. ti dico solo un ultima cosa, anche in risposta alle tue domande.
1) dici passati 2000 anni...bene lo sono anche per le navi di Nemi...quelle ce l'avevano e sono arrivate a noi malgrado i 2000 anni.
2) stazza superiore...comporta più fatica di avanzamento in velocità della nave. posso tranquillamente dire che la priorità era la velocità che in battaglia arrivava anche a 9 nodi e credo che la velocità d'impatto,maggiore contro un corpo faccia ben più male di una massa maggiore con velocità minore.
3) riguardo alla salvaguardia delle unità nemiche era in uso uno stratagemma per catturarle senza affondarle ed era quella di affiancarsi e cercare di spezzare i remi per lasciarle alla deriva.comunque vedo che non ci troveremo mai d'accordo perciò volendo per me capito chiuso. gianfranco

Gianfranco … è solo uno scambio d’ opinioni … spero di essere ancora “tra le perone giuste” … non voglio assolutamente farti cambiare il tuo buonumore.

A presto
Giorgio45

Ciao a tutti
è bello che ciascuno porti le proprie opinioni su come interpretare e costruire il proprio modello . E' giusto discuterne e portare documentazione storica al riguardo . Ma poi tutto finisce qui , nel senso che comunque c'è un arricchimento reciproco, storico e .. modellistico . Ben venga il modello di Gianfranco , finora magistralmente costruito , così come quello del buon Alfio , e di Umberto , anch'essi magistralmente finora costruiti , ben venga la mia interpretazione sulla eventuale piombatura o ... no dello scafo .. A presto ... per nuove e sempre più costruttive , domande ed ... interpretazioni ... A proposito di questo , ieri stavo facendo una prova ,solo con i listellini che saranno poi i remi : mi domandavo : fino a che c'è il buchetto va bene , ma dove c'è quell'apertura ... ellittica , sulle murate , basterà una semplice incollatura a reggere il remo e la relativa angolazione ...? visto che forse si deve appoggiare a quel sottilissimo divisorio ...? vedremo al momento ... ma mi sembra che nessuno di noi ci sia finora arrivato ....
Buon vento a tutti

ciao Franco, assolutamente nessun problema , civile discussione e libera interpretazione soggettiva. tu ti poni e ci poni il quesito delle sedi ellittiche dei remi. Per prima cosa, non saprei se effettivamente ci fossero in realtà delle differenze tra i vari livelli, piuttosto credo che erano tutti di un unica forma, ma questo passa il convento e questo ci prendiamo, comunque ho letto , ora non ricordo in quale testo che gli scalmi avevano una guaina di cuoio quindi in sintesi il remo si trovava all'interno del buco (scalmo) come rivestito dal cuoio che aveva anche il compito di evitare l'ingresso dell'acqua all'interno della nave stessa. a presto, Gianfranco

Ciao Gianfranco
grazie per l'informazione , ma il problema per noi modellisti è come fare a fare stare fermi i remi , quelli delle sedi ellittiche ..! però lo sai che mi hai dato un'idea ...? e se noi al posto delle ellittiche ci mettessimo qualcosa ...? tipo un pezzettino di compensato dietro ...? questo anche perchè a me si sono rotti diversi diaframmi che stanno in mezzo all' ellisse ...!! ed è praticamente impossibile rifarli , vista la sottigliezza .. vedremo come affronteremo il problema quando sarà il momento
un caro saluto e buon vento

ciao Franco, io dovrei approntarla visto che me l'hanno chiesta per una mostra a maggio..ma sono scoraggiato dalla dimensione enorme della tavola di supporto, indubbiamente 40 euro che ci hanno fregato e che è una mostruosità. al momento non mi sono posto il problema di come fissare i remi, ma visto che come ti ho detto veniva usato del cuoio che praticamente avrebbe preservato remo-scalmo dall'usura per sfregamento, si potrebbe pensare ad avvolgere il remo nel punto preciso con qualche materiale che riproducesse tale cosa e che nel frattempo potrebbe essere un valido aiuto a trattenere fermo il remo stesso...lo buttata giù cosi come mi è venuto in mente al momento,da verificare la fattibilità e la resa. ti saluto, Gianfranco

Bravo Gianfranco
si potrebbe fare con una striscetta di cuoio o similare ...da attaccare ai lati e farci un buchino in mezzo ...
buon vento

esattamente Franco

Ciao a tutti
vado a postare alcune foto di fregi che andranno poi montati sul modello . I fregi sono stati trattati , con aerografo , con i materiali visibili nella prima foto , e cioè primer nero 1500 , diluito , come sempre , 7 gocce primer . tre gocce diluente , pressione aerografo 1-1,2 circa... Ho poi provato , questi nuovi smalti , attenzione , quindi non più acrilici ..!!! della Alcad II , e devo dire che si fa un notevole salto di qualità , nella resa finale . Dopo il trattamento con il primer , si passa molto delicatamente , carta vetrata 1500 , per togliere imperfezioni ; poi , una volta asciugato il primer , pochi minuti (circa 10...) , si passa il colore smalto , e qui viene il bello , non c'è bisogno di alcuna diluizione ..!!! . Poi , infine , si passa , il Clear . Soprattutto con il colore oro , sono rimasto veramente impressionato , non solo dalla facilità nel darlo con aerografo (sempre alla pressione di 1-1,2) , ma soprattutto dalla resa , come potrete vedere da alcune foto ravvicinate . Anche il rosso , dato sui fregi che andranno posti sulle murate , mi soddisfa molto , tenendo presente che ho dovuto faticare non poco per togliere le parti eccedenti . Questo a dimostrazione della presa che hanno questi smalti su materiali diversi .

in questa prima foto , i materiali usati




in questa prossima foto , si può vedere la delicatezza e la superficie pressochè liscia e perfetta del colore oro



in questa prossima foto , lo smalto rosso mi sembra molto uniforme , ed è ancora da asportare l'eccesso



particolare di altro fregio colore oro



seguono altre foto
buon vento

Ecco altre foto ..







seguirà poi la posa sul modello dei fregi .
buon vento a tutti

Ciao a tutti
eccomi di nuovo per postare foto del posizionamento dei fregi sul modello
in questa prima foto , lavorazione del fregio dopo avere asportato l'eccesso dello smalto rosso












vi aspetto numerosi per critiche e/o commenti sempre ben accetti
buon vento

Franco,
sei sempre alla costante ricerca di nuove marche, pigmenti, terre … l’aerografia è affascinante e con i tuoi consigli, le tue prove in anteprima e la tua chiarezza espositiva … piano piano ci stai portando a scoprire questo mondo … a noi il coraggio di provare … nella speranza di  avvicinarci ai tuoi ottimi risultati. 

Giorgio45

Ciao Giorgio
ti ringrazio per i complimenti . Avrai visto la mia risposta sul messaggio privato , spero di essere stato chiaro , e non vedo l'ora di vedere qualcosa di tuo fatto ad aerografo o con altro componente (sono sempre a tua disposizione ) . Si hai ragione quando dici che sono sempre alla ricerca di nuovi materiali : ma questo è dovuto al fatto che nel mio negozio di modellismo , che tu conosci , Francesco , ha lanciato questa nuova serie di prodotti , e dopo che ho sentito diverse esperienze , li in negozio di altri amici modellisti , mi sono deciso a provarli . In effetti , il mondo del modellismo , con le sue mille varianti , è sempre innovativo , sempre mutevole , e quindi perchè non provare ...? Io poi , da parte mia , cerco di mettere a conoscenza e a disposizione , queste nuove realtà , sperando che possano essere utili a qualche altro amico modellista. In fondo , poi , se vai a vedere , non c'è niente di particolarmente difficile . Io per es. con questi nuovi smalti , ho fatto prima la prova , su quei pezzi dove sono attaccate le parti , e poi passo alla lavorazione del pezzo definitivo .Fare quindi sempre prima una prova , non costa niente , se viene male , riprovi.
Buon vento a tutti

Ciao a tutti
piccolo avanzamento lavori , dove comincio ad apporre le piastrine di prua .. lavoro abbastanza lento e faticoso per via dei ritagli , non facili da lavorare essendo dei piccoli pezzi in metallo





in questa foto , particolare di alcuni fregi delle murate , dopo trattamento con panel line



un caro saluto e buon vento a tutti

Franco, siamo in sintonia,
i lavori ripetitivi sono noiosissimi ma non possiamo eliminarli … un diversivo è trovare ogni volta un modo, un tutore, per questi lavori, aumentandone la precisione e incrementando la velocità d’ esecuzione … ma il miglior modo per non annoiarsi è nel diversificare il nostro lavoro.

Posa in opera veramente bella e magnificamente realizzati gli scudi. 
Buon vento
Giorgio45