Si riprende con “il pensiero all’ odierno, ulteriore dramma al centro Italia” … l’ondata di freddo e neve al Sud ( il mio “laboratorio” è sul tetto, nel vano tecnico dell’ascensore che non è stato più utilizzato, quindi esposto al caldo e al freddo) e la “ritardata” consegna del pacco 46 – 49 (Pier Angelo non mi sono dimenticato) ancora non pervenuto … rallentano i lavori…
Quarto stepIn questa fase d’assemblaggio qualche osservazione meritano i ponti di poppa; attenzione alla curvatura a schiena d’asino che va prevista prima dell’incollaggio con la possibile aggiunta di qualche supporto interno non proposto dalla DeA ma che facilita il lavoro (per esempio l’incollaggio sulla base del pezzo 18b per conservare la curvatura del ponte D10 usando, magari, lo scarto del 66 opportunamente ritoccato come in rosso sulla foto 2).
Da notare anche la diversa altezza dei tre ponti (rispettata dalla DeA) e le decorazioni degli archi delle porte di cui mancano ancora i particolari … forniranno dei “decori”?
• Foto dell’originale senza alberatura
Ulteriore osservazione per la poppa, fascicolo 44, che la DeA “inverte” rispetto alle costruzioni reali e … visto che ci siamo … la posa, nell’ opera morta di poppa, a spina di pesce strettissima ( con angolo di 30°) rende meglio la curvatura del nostro Wasa, inoltre le tavole trasversali sono arcuate, ossia a “schiena d’asino” e tutta la poppa è bombata.
Metà poppa necessita di 8 tavole a spina di pesce poggianti su quella trasversale … usando uno spessore di mm. 5 vengono rispettate le proporzioni quindi la DeA sembra non aver trascurato questo particolare.
Dettagli che, pur non lavorando in modalità “arsenale”, fanno la differenza … più ardua temo mantenere la fedeltà al fasciame laterale e sui ponti per la scarsità della documentazione … ma non ho ancora affrontato il problema.
• Da DeA
• da disegno tratto da “Italian translation by Salvatore Piras - C’era una volta: IL WASA” in cui è stata evidenziata in giallo sia la linea di galleggiamento, in basso, che l’andamento a “schiena d’asino” delle tavole.
• In fase di realizzazione … con una complessità esecutiva superiore (necessita di riempimenti in legno) rispetto a quella “semplificata” ma “invertita” della DeA.
Per ottenere le modeste curvature dei listelli ( evitare forzature nel montaggio fa risparmiare tempo sull’ incollaggio) ho messo in pratica un metodo diverso da quelli maggiormente usati: listello in acqua da molto tempo (giorni), tagliato in pezzetti poco più lunghi del necessario; poi a gruppi di 5/7 pezzi posti tra un tutore precedentemente tagliato ad arco (accentuando l’arco più del necessario) e stretto in una morsa fino ad asciugatura dei pezzi di legno. Il risultato finale è buono anche se richiede molto tempo (ho sfruttato le notti).
Alcuni dei pezzetti da inserire tra i ponti possono necessitare di piccoli ritocchi per farli combaciare adeguatamente.
È necessario un attento studio prima di iniziare la listellatura … oltre al lavoro per eliminare avvallamenti e dossi sulle ordinate … ma questo, con tutte le osservazioni, riguarderà il prossimo quinto step.
Giorgio45
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