Molte navi della marineria italiana sono entrate a pieno titolo nella storia,navi militari e mercantili,ma una di queste ha destato in me prima curiosità poi interesse,e mi ha spinto a raccogliere più notizie possibile.Ho parlato di una nave,ma in realtà quelle che hanno coinvolto la marineria di una intera città e che hanno avuto notorietà per l'operato di una categoria di lavoratori del mare sono state due.Non è un rompicapo,bensì la storia di due navi che hanno portato lo stesso nome;la prima per pochi anni,la seconda fino alla sua demolizione.i loro nomi sono:"Artiglio 1° e Artiglio 2°"La città coinvolta è Viareggio,la categoria dei lavoratori è quella dei famosi palombari.
Le vicende che hanno vissuto hanno stupito il mondo intero.
La vicenda ha inizio con la società SORIMA di Genova (che si occupava di recuperi marini)che,affascinata dalla professionalità e bravura dei palombari di Viareggio,armò una vecchia imbarcazione a vapore varata in Inghilterra nel 1903 e precedentemente usata per la pesca,e l'attrezzò a nave recuperi,confermando la professionalità e perfino la genialità dei palombari;tra essi spiccava la figura del capo-palombaro Alberto Gianni,persona dotata di inventiva e passione tali da farlo arrivare a progettare e migliorare torrette,scafandri e ogni tipo di attrezzatura capitasse sotto i suoi occhi.
La storia del 1°Artiglio è caratterizzata dalla ricerca e dall'inizio della demolizione del relittodi un vapore di linea inglese,l'Egypt,il cui carico era composto da diverse tonnellate di lingotti, sterline oro e argento.
Una volta trovato il relittodella nave i palombari cominciarono lo smantellamento,effettuato con l'esplosione di mine,ed il successivo "strappo" dei rottami,lavoro che i palombari compivano in modo nuovo rispetto al metodo di lavorosubacqueo in uso in quel periodo.Siemo negli anni "30",ed i palombari lavoravano manualmentefino alle profondità di 50/70 metri,e con scafandro in gomma!
I palombari Viareggini,con l'ausilio di scafandri metallici e di torrette di osservazione,lavorarono fino alla profondità di 150 metri dirigendo il lavoro dalle torrette e che dalla nave operavano con mine per demolire e benne varie e con scafandri metallici.Tutto ciò avveniva nella Manica, al largo della Francia,dove i giorni di bel tempo erano molto pochi,per il resto nebbia,quindi con il rischio di collisioni,e tempeste.
Fù appunto nel periodo invernale di sosta nel porto di Brest che,impossibilitati a lavorare al recupero,l'Artiglio fù mandato a demolire il relitto di una nave trasporto munizioni (il Florence)affondato da un siluro tedesco durante la 1°guerra mondiale,e che ostruiva l'ingresso al porto di Quiberon.L'Artiglio iniziò la demolizione,come al solito,con l'esplosivo,finchè avvenne l'irreparabile:assieme alle mine esplose l'intero carico di munizionidel relitto.
?esplosione causò la perdita dell'Artiglio,del suo equipaggio e dei suoi palombari.
Dopo questa tragedia la SORIMA nel 1931 acquistò un vapore di 400 tonnellate,il"Mauritanie"nave costruita in Francia nel 1908 e riarmata e attrezzata con ciò che fu recuperato dal relitto del vecchio Artiglio ed inizialmente chiamata "Artiglio 2"ma in seguito in omaggio ai caduti fu chiamata semplicemente "Artiglio".
La sua carriera fu lunga e gloriosa,moltissimi furono i recuperi effettuati,ma il suo nome è legato principalmente al compimento del lavoro sull'Egypt, ed al recupero del suo carico.Era il mese di giugno 1932 quando apparve in superfice il primo lingotto d'oro.-L'Artiglio venne affondato durante la 2°guerra mondiale il 24 aprile 1945.A fine guerra,riarmato proseguì l'attività di recupero,rimanendo in attività fino al novembre del 1958.Dopo un periodo di disarmo, al traino del rimorchiatore Provenza,lasciò il porto di Oneglia con destinazione Genova,dove fù demolito.Era l'anno1959.I palombari dell'Artiglio si può dire che furono i precursori delle moderne tecniche di lavoro subacqueo.
Le vicende che hanno vissuto hanno stupito il mondo intero.
La vicenda ha inizio con la società SORIMA di Genova (che si occupava di recuperi marini)che,affascinata dalla professionalità e bravura dei palombari di Viareggio,armò una vecchia imbarcazione a vapore varata in Inghilterra nel 1903 e precedentemente usata per la pesca,e l'attrezzò a nave recuperi,confermando la professionalità e perfino la genialità dei palombari;tra essi spiccava la figura del capo-palombaro Alberto Gianni,persona dotata di inventiva e passione tali da farlo arrivare a progettare e migliorare torrette,scafandri e ogni tipo di attrezzatura capitasse sotto i suoi occhi.
La storia del 1°Artiglio è caratterizzata dalla ricerca e dall'inizio della demolizione del relittodi un vapore di linea inglese,l'Egypt,il cui carico era composto da diverse tonnellate di lingotti, sterline oro e argento.
Una volta trovato il relittodella nave i palombari cominciarono lo smantellamento,effettuato con l'esplosione di mine,ed il successivo "strappo" dei rottami,lavoro che i palombari compivano in modo nuovo rispetto al metodo di lavorosubacqueo in uso in quel periodo.Siemo negli anni "30",ed i palombari lavoravano manualmentefino alle profondità di 50/70 metri,e con scafandro in gomma!
I palombari Viareggini,con l'ausilio di scafandri metallici e di torrette di osservazione,lavorarono fino alla profondità di 150 metri dirigendo il lavoro dalle torrette e che dalla nave operavano con mine per demolire e benne varie e con scafandri metallici.Tutto ciò avveniva nella Manica, al largo della Francia,dove i giorni di bel tempo erano molto pochi,per il resto nebbia,quindi con il rischio di collisioni,e tempeste.
Fù appunto nel periodo invernale di sosta nel porto di Brest che,impossibilitati a lavorare al recupero,l'Artiglio fù mandato a demolire il relitto di una nave trasporto munizioni (il Florence)affondato da un siluro tedesco durante la 1°guerra mondiale,e che ostruiva l'ingresso al porto di Quiberon.L'Artiglio iniziò la demolizione,come al solito,con l'esplosivo,finchè avvenne l'irreparabile:assieme alle mine esplose l'intero carico di munizionidel relitto.
?esplosione causò la perdita dell'Artiglio,del suo equipaggio e dei suoi palombari.
Dopo questa tragedia la SORIMA nel 1931 acquistò un vapore di 400 tonnellate,il"Mauritanie"nave costruita in Francia nel 1908 e riarmata e attrezzata con ciò che fu recuperato dal relitto del vecchio Artiglio ed inizialmente chiamata "Artiglio 2"ma in seguito in omaggio ai caduti fu chiamata semplicemente "Artiglio".
La sua carriera fu lunga e gloriosa,moltissimi furono i recuperi effettuati,ma il suo nome è legato principalmente al compimento del lavoro sull'Egypt, ed al recupero del suo carico.Era il mese di giugno 1932 quando apparve in superfice il primo lingotto d'oro.-L'Artiglio venne affondato durante la 2°guerra mondiale il 24 aprile 1945.A fine guerra,riarmato proseguì l'attività di recupero,rimanendo in attività fino al novembre del 1958.Dopo un periodo di disarmo, al traino del rimorchiatore Provenza,lasciò il porto di Oneglia con destinazione Genova,dove fù demolito.Era l'anno1959.I palombari dell'Artiglio si può dire che furono i precursori delle moderne tecniche di lavoro subacqueo.
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