smit nederland in plexiglass

Salve, vi mostro alcune foto del mio progetto: lo smit nederland in scala 1:50 auto costruito. Come da titolo, ho usato il plexiglass e

Ehm, io, non le vedo le immagini, non so se è colpa mia o se hai errato qualcosa nel postarle.

C'è un tutorial apposito per postare le immagini, ti metto il link qui sotto:

Come postare le immagini

Giulia,

non credo che dipenda da te,
non le vedo neppure io.

Un errore nell'indirizzo delle immagini, te le ho sistemate io

Paolo

Ah però!!! Mi pare che ti destreggi veramente bene con il plexiglass, complimenti davvero.

Grazie per aver risolto il problema delle immagini. Mi pare di aver seguito la procedura, ma evidentemente ho sbagliato qualcosa.

Provo ad inviare qualche altra immagine del nederland









Saluti ALIMURIMETA

no, stai ancora errando qualcosa, ma io ho provato a editare per vedere dove stava l'errore, ma non ne vengo fuori, non so come fa Paolo ad aggiustartele.

A parte le foto che riesce a farle apparire solo il solito maghetto del computer, il modello che hai fatto è per me talmente insolito che sono rimasto così.....un po' sorpreso come quando si vede qualcosa di insolito. A vederlo in fotografia non mi dispiace. Bisognerebbe vedere l'oggetto dal vivo.
Comunque bravo per la novità.
Gianni

Ciao Giordano, il plexiglass è un materiale ancora poco diffuso nel modellismo. Uno dei vantaggi è la possibilità di tagliarlo con il laser o con una fresa. Altri amici modellisti usano molto il forex, che però non si può tagliare con il laser. Vorrei provare con il polistirene, che costa poco e si trova in molti spessori. Ovviamente il ragionamento vale per navi moderne. Per i vascelli c'è poco da fare, serve il legno. Il modello è radio comandato, se capiti dalle parti di Roma, lo puoi vedere dal vivo durante le gare dell'AMIREL.

Walkyrja ha scritto:Ah però!!! Mi pare che ti destreggi veramente bene con il plexiglass, complimenti davvero.

Grazie walkirja. Ho realizzato anche una nave liberty con tutte le sovrastrutture pretagliate con il laser da fogli di plexiglass. Anche se la mia tecnica incontra un pò di critiche dai "puristi" del modellismo, ti assicuro che i risultati sono eccellenti. Il grosso del lavoro consiste nel realizzare i disegni da fornire al plotter laser.
Saluti ALIMURIMETA

Ciao a tutti, ciao Francesco, la mia opinione è che non conta il materiale usato, ma il risultato finale, ovvero la massima rispondenza possibile del modello alla nave vera.

Ciao Claudio, la penso come te. Se disponiamo di nuove tecnologie e materiali, mi sembra opportuno adoperarli. Poi resta al modellista sceglire il metodo di costruzione più vicino alle sue esigenze ed esperienze.
Saluti ALIMURIMETA.

Sono d'accordo anche io, soltanto il legno a vista ha bisogno di essere ... legno
per il resto tutto ciò che dovrà essere verniciato va bene ogni cosa.

E' vero, è il risultato finale, quello che poi si vedrà, è ciò che conta.

Salve a tutti, mi sono reso conto che questo w.i.p. è poco chiaro. Per la voglia di farvi vedere i lavoretti in plexiglass, ho saltato tante fasi precedenti. Quindi farò un del salto indietro alle origini del modello. Per prima cosa dovevo trovare il piano di costruzione. Ho trovato in rete una scansione a bassa risoluzione di un progetto dello smit nederland pubblicato nel 1988 su una rivista inglese. Con grande pazienza e testardaggine ho iniziato la fase di elaborazione del disegno per renderlo vettoriale. La scala del modello è 1:50, più piccola di quella proposta da b.b. dopo aver ricavato i pezzi di chiglia e ordinate, dovevo iniziare la costruzione dello scafo. Visto che il modello doveva essere navigante, ho optato uno scafo in vtr. Pertanto ho realizzato prima il master in legno e polistirolo, poi lo stampo ed in fine lo scafo in vtr. Di certo non è stata la strada più breve, ma volevo provare a costruire uno stampo un pò speciale: una "pelle"in gomma siliconica e uno strato esterno rigido in vtr. In questo modo avrei potuto copiare tutti i dettagli dello scafo master.
A breve vi posto le foto di quanto vi ho raccontato. Il modello lo ho iniziato più di un anno fa. Oggi è praticamente finito.
Saluti ALIMURIMETA

Ooooh ecco.

Perché da buon campano quale sei, l'irruenza non ti manca, ma ti sei scordato di mostrarci alcuni dei tuoi passaggi, io mi ero chiesta infatti come avevi dipinto il modello dopo aver montato l'intero castello con rispettive rifiniture in ottone.

Presumo che quello che è sul tuo avatar sia il modello finito, ora mi devi spiegare questa curiosità, come hai fatto a dipingerlo dopo averlo assemblato?

Salve, inserisco le foto delle prime fasi di costruzione del modello.
Ho tagliato chiglia e ordinate e le ho assemblate per ottenere l'ossatura dello scafo.



Per realizzare lo scafo master ho deciso di usare il polistirolo estruso. Pertanto ho tagliato dei blocchi di polistirolo seguendo il profilo delle ordinate per riempire gli spazi tra di esse





Ho rifilato i blocchi in polistirolo per ottenere la giusta sagoma dello scafo



Con stucco epossidico ho ricoperto lo scafo in polistirolo, per eliminare le imperfezioni ed ottenere una superficie più solida



Alla prossima ALIMURIMETA

Walkyrja ha scritto:Ooooh ecco.  

Presumo che quello che è sul tuo avatar sia il modello finito, ora mi devi spiegare questa curiosità, come hai fatto a dipingerlo dopo averlo assemblato?

Ciao Walkyrja, i pezzi del modello sono stati verniciati separatamente e poi applicati in modo definitivo. Costruisco i miei modelli in modo che si possano "smontare" nei loro componenti principali per poterli rimaneggiare e rifinire separatamente.
La tuga, la timoneria, il verricello e persino le battagliole sono rimovibili.
Presto vedrai quanto ti ho raccontato.
Saluti ALIMURIMETA

Salve a tutti. altro blocco avanzamento lavori
Ho inserito delle fasce in legno che mi servono per realizzare lo stampo in gomma siliconica. Su queste fasce ho inciso il profilo del ponte, in modo da poterlo" ricopiare"  nello stampo e averlo ricopiato sullo scafo clone in vtr.



Ho applicato allo scafo una mano di stucco spray e incollato i basamenti dei timoni e degli assi porta elica



A questo punto sono pronto per la realizzazione della "pelle" in gomma siliconica dello stampo. Ho usato la gomma della prochima, tipo TIXOTROPICA cioè che non cola, e l'ho spalmata sullo scafo a formare un primo strato



Quando la gomma si è asciugata, ne ho dato una seconda mano, inserendo delle garze elastiche per aumentare lo spessore e la a resistenza della "pelle"



Ora sono pronto per la realizzazione della "cappa" ovvero della parte rigida dello stampo, che conterrà la pelle in gomma siliconica. L'hom realizzata in vtr



Saluti e a presto, ALIMURIMETA

Siamo arrivati alla fase di estrazione dello scafo master dallo stampo. La cappa ha aderito per sotto vuoto alla gomma, percui l'ho forata in alcuni punti e ho sparato aria compressa. In questo modo la cappa si è staccata dalla pelle e ho potuto poi "sbucciare" la pelle dallo scafo master. Poi ho reinserito la pelle nella cappa in vtr e lo stampo è ora pronto per la laminazione



Ho iniziato la laminazione dello scafo clone. Per prima cosa ho dato una mano di gel coat grigio allo stampo. Questa sarà la parte a vista dello scafo laminato



Quando il gel coat è diventato"fuori polvere", ho iniziato la laminazione vera e propria con resina epossidica, usando prima striscie di tessuto di vetro grana 120 e poi pezzetti di mat da 250



Ho lasciato risposare il mio pastrocchio per un paio di giorni e ho "sformato"  lo scafo laminato dallo stampo. La gomma siliconica ha fatto bene il suo lavoro, ricopiando tutti i dettagli dello scafo, compresa la linea di rifilatura che avevo inciso nel master. la foto mostra "i tre moschettieri" ovvero il master, lo stampo e lo scafo clone





Saluti ALIMURIMETA

Perbacco! Che lavorone! Complimenti.

Ciao Giulia
Bhe in effetti non è proprio un lavoretto semplice, ma l'idea di fondo è che volevo provare questa tecnica che ho visto nel settore del restauro ligneo. Devo dire che funziona alla grande, anche se "l'impresa vale la spesa" se realizzi almeno due o meglio tre scafi in serie. Diciamo che ho voluto investire in un esperimento, per fortuna riuscito alla grande.
Proseguiamo con il diario di costruzione dello smit nederland.
Dopo aver finito con lo scafo, ho messo mano ai disegni dei vari componenti del modello. Come base ho usato quelli di B.B. ma con alcune modifiche. Prima fra tutte la scala passata da 1:33 a 1:50
Una volta vettorializzati i disegni, li ho fatti tagliare a laser su plexiglass. In origine ho fatto fare una prova di taglio con il comp. di betulla, ma la macchina lo bruciava troppo e poi mi costava un botto. Quindi ho ripiegato sul plexiglass, più economico e dalla finitura migliore.



Ho preparato il ponte e incollato i rinforzi con la resina epossidica addizionata con polvere di pomice, per renderla densa come lo yogurt.





Ho incollato il ponte allo scafo usando sempre la colla epoxy fatta da me. per avere la giusta posizione del ponte, ho usato dei pezzi di listello 2x2 in tiglio incollati con la cianoacrilica



A presto ALIMURIMETA

Salve, altro step.
Ho staccato dal foglio di plexiglass i pezzi che compongono le murate del modello.
Per prima cosa ho incollato i piedritti con colla per plastica rigida



Quindi ho piegato con la pistola termica le paratie. E' stato un lavoro semplicissimo, grazie alla "termoformabilità" del plexiglass







Per tenere i pezzi in posizione ho dovuto racimolare tutte le mollette che ho in laboratorio, bhe quasi tutte  



A presto ALIMURIMETA

Salve, altro step.
Visto che il modello sarà navigante, ho iniziato la realizzazione degli organi di "propulsione e governo" ovvero assi, eliche e timoni. Il nederland ha due eliche intubate ed un timone del tipo BACKER, composto da una pala principale e un flap di estremità in tal modo il rimorchiatore può virare in pochissimo spazio.
Per relalizzare i timoni ho "clonato" l'idea di B.B. In pratica ho fatto a fette il disegno della pala del timone ottenendo tanti strati che ho fatto tagliare a laser.



Con del tondino di ottone mi sono fatto delle spine di montaggio e di irrigidimento del tutto e ho montato la pila di "mattoncini" del timone



Per costruire il meccanismo di rotazione del flap ho usato una cerniera in ottone per mobili e del tubo di ottone da 4 mm di diametro, tutto saldato a stagno con il cannello







posterò il resto delle foto nel prossimo aggiornamento
saluti ALIMURIMETA

Gli anelli kort sono stati realizzati con un materiale plastico chiamato derlin, partendo dal pieno e torniti con una CNC. La macchina ha esegiuto sia il profilo esterno che interno. Ovviamente senza i miei disegni la macchina non avrebbe fatto una cippa



Per i piedi di sostegno degli assali ho usato una piattina di ottone e un tubolare di ottone recuperato da una tendina. Ho forato lo scafo e fatto passare le estremità dei sostegni degli assali











a presto ALIMURIMETA