Piano di costruzione e passo passo costruzione gozzo

ciao a tutti ,come prima cosa vorrei puntualizzare che posto questo modo di costruire un modello di qualsiasi barca o nave assolutamente non in concorrenza con gli altri sistemi , ma come alternativa più o meno piacevole al sistema consolidato adottato e consigliato da tutte le scatole di montaggio .
Ripeto che io ho provato per curiosità ed a me è piaciuto e non dirò mai che uno è migliore o peggiore dell'altro . Non so se avete conoscenza di un modellista di nome Baranov ucraino, il suo sistema è ancora più strano di questo ed alcuni suoi modelli sono nel museo di Leningrado ed io non posso dire se sia migliore o peggiore il suo sistema neanche vedendo il risultato che dipende dal fatto che lui è un ottimo modellista . (sfogo necessario per andare avanti ) grazie.
Come non credo di aver spiegato in modo ottimo fino ad ora , spero almeno di aver sfiorato la sufficienza

OTTO

è importante controllare che sia la base che la traversa che sostiene l'ordinata sia in bolla







ecco l'ordinata 4 incollata al suo posto




ed ecco evidenziata la mancanza del quartabuono che non serve in quanto il fasciame non deve essere incollato alle ordinate ,per evidenziare la cosa ho tagliato l'ordinata 4 su una tavola spessa 8 mm .
Affinchè il fasciame non poggi su uno spigolo vivo consiglio qualche passaggio di cartavetra fine




ora basta tagliare tutte le ordinate in quel modo , ricordarsi l'intaglio per la chiglia che sovra essere di almeno 4 mm ( spiegherò in seguito ) , incollarle al loro posto e lo scaletto è pronto per impostare il gozzo

parte NOVE

ora dobbiamo prendere in esame la chiglia da fare : non è quella semplice del disegno !

c'è in aggiunta la parte rossa che serve a mettere qualcosa dentro l'intaglio fatto sulle ordinate e poi servirà come base centrale dei paglioli

e c'è il quadrello da 1mm posto all'interno dei dritti che mi fa da battura




la chiglia deve essere tagliata con  quella parte in rosso in più e poi deve essere incollato il quadrello al centro della parte interna del  dritto                 -

IMPORTANTE :  :il dritto di poppa deve spuntare di un centimetro al di sopra della falchetta per fare tenuta nel buco preparato appositamente per bloccare la chiglia (finito il fasciame e tolto lo scafo dallo scaletto , quando sarà stata costruita la falchetta di quel centimetro aggiunto dovranno restarne un paio di millimetri .






la prima figura in alto ha un errore : i dritti sono infilati fino alla falchetta bordo superiore , vanno infilati fino al bordo inferiore dove comincia il fasciame


nella figura sotto si vedono i dritti infilati nel cartone e bloccati davanti e di fianco



ora siamo pronti a iniziare il fasciame      fine parte NOVE

Falchetta??? Un termine che non conosco.   

Paolo

Ciao
sei ben oltre la sufficenza, ci vuole tempo però al mio unico neurone per assimilare il tutto

Ciao Giovanni ,

questa tua tecnica mi appassiona sempre di più , ti seguo con molto interesse .

Giancarlo

questo msg ha bisogno di una risposta immediata perché oggi pomeriggio voglio andare avanti col fasciame .
@ Paolo e per tutti -la falchetta non è altro che il capodibanda delle navi ; sulle barche mancando bastingaggi o impavesata o battagliola si ha la falchetta che poggia direttamente sul cintone 1° corso di fasciame dall'alto. piccolo Glossario per le barche :

DIECI

la visione della pagina è consigliata sopratutto ai  principianti

posa del fasciame

ho preso un vecchio scafo non terminato e lo  uso per spiegare come " si dovrebbe " lavorare per posare un fasciame.

ed il " si dovrebbe"  ha toccato anche il sottoscritto : i primi gozzi li ho vestiti con fasciami a dir poco ignobili ma che lisciati in maniera impeccabile e poi pitturati nascondevano il mal fatto . Poi ho voluto che si vedessero , come in questo che sto impiegando , i corsi di fasciame ed anche per avere il gozzo in stato d' uso ed allora ho dovuto imparare .

ho incollato sulla sezione maestra cioè sul fasciame posto sulla ordinata più larga un pezzo di foglio a quadretti da 5 mm , voglio usare listelli da 5 mm partendo dalla falchetta dove il primo listello , il listone, misurerà 6mm ,e sono arrivato in chiglia dove ho scoperto che anche il primo corso vicino alla chiglia chiamato Torello sarà largo 6 mm :

fra il listone ed il torello dovrò mettere a posto 9 listelli ( voi questo lavoro lo dovrete fare sulla ordinata 10 )




al posto della carta quadrettata ho incollato una striscia di carta millimetrata e con la carta millimetrata mi farò tutti i listelli ; messo a posto il cintone o 1° corso incollo per tre o quattro punti il listello intero 5° corso seguendo la  curva che mi impone lo scafo, ----- l'incollatura al centro deve essere parallela alla chiglia .  Voi non incollate , il vostro listello 5 deve essere appoggiato alle ordinate  parallelo alla chiglia sull'ordinata 10 , lo piegate e lo fermate sui dritti  e poi effettuate le misurazioni che io ho fatto sul modello didattico        

Il limite superiore del 5° corso è il limite inferiore del listello  4° rastremato

Nello spazio fra il cintone ed il 5° corso ho evidenziato in rosso la distanza 1 ,2,3,4,5

1,2,3 verso prora  , 4,5 verso poppa  

la 1 misura 15 mm cioè tre listelli

la posizione delle linee 2,3,4,5, dovrete trovarle da soli

la 2 e la 4 dovranno misurare 12 mm e ve la trovate voi ,su queste linee i listelli misureranno 4mm
la 3 e la 5       "                 "           9  mm     "    "      ' su queste linee i listelli misureranno 3mm







le stesse misurazioni saranno fatte ai punti 4 e 5  --è chiaro che i punti 2 , 3 , 4 , 5 li dovete trovare voi con
la riga millimetrata e segnarla su una ordinata ,
se sul punto dove dovrebbe essere segnata la linea 2,3,4,5, non esiste l'ordinata  misurate la distanza fra il cintone ed il corso 5 sulla ordinata col valore più vicino a quello che dovrebbe essere e dividetelo per tre, su quella ordinata il vostro listello dovrà avere quel valore di larghezza




nella foto seguente si vede il listello 2 intero posato al suo posto con indicati in rosso i punti 2,3,4,5 ed il limite del listello sui dritti  -
la  scritta "posa del 2 " mi indica la direzione della prora ed anche il pezzo nel quale  (più o meno ) il listello sarà largo 5 mm.

IGianni Giordano ha scritto:Sono tornato a casa. La mia pazienza era ormai al limite.Di tutti i pazienti in coda, l'unico residente a Genova era il sottoscritto. C'erano siciliani, calabresi, napoletani, piemontesi e poi africani vari.
La prossima volta vado a farmi visitare ai loro paesi. La maggior parte si lamentava perchè non li ricoveravano e quindi erano sulle spese. Boh. Evviva la sanità pubblica e gratuita.
Ma torniamo a noi. Il modello che vorrei fare sono in pratica due. Vorrei fare il modellino della imbarcazione che era usata in Bretagna per lavorare nei vivai di ostriche e poi la barca da pesca portoghese che assomiglia molto ad una barca vichinga. Ho trovato qualche foto ma disegni niente. Sto quindi cercando di farmi i disegni. Non sono eccessivamente difficili. Se qualcuno ha qualcosa, specie della barca portoghese , fa un piacere enorme se lo comunica.
Ora riordino le idee e poi rispondo al "Piano di costruzione".
Gianni

Ciao Gianni,

per barca da pesca portoghese che assomiglia molto ad una barca vichinga intendi questa?




Dopo aver notato il profilo dell'imbarcazione su un libricino tascabile della mondadori, mi piaque e realizzai il modello nel 1984, Attenzione, le derive laterali non sono reali. Difatti, mi  confuse la descrizione che considerava l'imbarcazione una fusione di diverse culture marinare, la vichinga, la mediterranea e l'olandese, quest'ultima perché faceva notare sui bordi laterali delle derive, ma non erano derive laterali per il rollio ma bensì le derive per la pesca a strascico. (Mi ragguagliò il mio carissimo amico scomparso Franco Gay)

Ciao carissimo,
Proprio quella.
Ho anche detto che hai realizzato un modello fantastico e reso ancora più suggestivo per essere collocato in una teca che è una altra autentica opera d'arte.
Il modello che vorrei cercare di fare credo sia una elaborazione della barca che hai mostrato. Vorrei fare il modello di una barca di Nazare. Ora però devo fare in gran fretta il modello di una barca usata nei vivai di ostriche della Bretagna. Se ne riparlerà dopo le feste.
Gianni

IGianni Giordano ha scritto:Ciao carissimo,
Proprio quella.
Ho anche detto che hai realizzato un modello fantastico e reso ancora più suggestivo per essere collocato in una teca che è una altra autentica opera d'arte.
Il modello che vorrei cercare di fare credo sia una elaborazione della barca che hai mostrato. Vorrei fare il modello di una barca di Nazare. Ora però devo fare in gran fretta il modello di una barca usata nei vivai di ostriche della Bretagna. Se ne riparlerà dopo le feste.
Gianni

Grazie per l'apprezzamento. La teca è in legno di castagno massello calabrese.

Se è questa la barca di nazare non è proprio simile, è comunque una bella barca.   

La foto che ha pubblicato Bravo Tango, volevo pubblicarla io senonchè la mia copia era leggermante sfocata.
In questa pubblicata, si vede la vernice che si è scrostata e si nota che il fasciame è stato realizzato in maniera strana. Notiamo una prima serie di tavole parallele al capo di banda e poi le altre messe nel modo per noi classico con la differenza che non vanno da prua a poppa ma cominciano o terminano anche a metà scafo.
E' la realizzazione di un capo mastro un pò bevuto oppure tutto il nostro discutere su come realizzare il fasciame è sbagliato? Possibile che gente esperta di navigazione e di costruzioni navali come i portoghesi facciano un errore simile?
Gianni

ciao Gianni ,a proposito del fasciame messo in quel modo penso che non sia dovuto ad un capomastro
bevuto ma ad una esigenza tipica degli atterraggi cruenti che erano costrette a fare queste barche sulle spiagge colpa dell'onda lunga atlantica . Parecchi componenti di quegli equipaggi son deceduti durante gli atterraggi ; il fondo delle barche è fortemente sollecitato in senso longitudinale in particolare nella zona prodiera per cui non mi stupisce affatto quel modo di costruire il fasciame . Noi , nel mediterraneo ,non abbiamo i loro problemi e quindi costruiamo in maniera diversa e non sbagliata . ciao Giovanni

UNDICI
per poter rastremare il listello 2 devo segnare  i punti 2,3,4,5 e nei punti segnare i mm che devo togliere cioè nei punti 2,4 un millimetro e nei punti 3 ,5 due millimetri , con un righello ho unito i due  punti con una linea che ho prolungato verso la base del listello e fino alla linea del dritto e quindi ho colorato di rosso la parte da togliere

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come eliminare la parte rossa del listello :  anche per listelli di spessore 2 ho sempre usato squadretta o righello e taglierina con vari passaggi leggeri ,  tenendo la squadretta premuta sulla parte del listello bianca in modo che eventuali errori come scivolata di lama vadano ad interessare la parte rossa



dopo la rastrematura il listello deve assumere la forma curva e quindi io lo immergo nell'acqua e dopo alcune ore lo metto in forma in modo che asciugandosi rimanga curvo ,se è curvo un po' di più per me è meglio .
Attenzione a curvarlo dalla parte giusta corrispondente alla direzione della prora perché le rastremature
prora e poppa sono quasi sempre differenti




nella foto si vede il listello 2 rastremato ed il 3 in posizione ha ricevuto i segni dei punti 2,3,4,5 e quindi per questo listello e per il prossimo 4 si procede come per il 2










ora abbiamo riempito la prima parte e procediamo con lo stesso metodo per i corsi 5,6,7   --- cioè dobbiamo trovare i nuovi punti 2, 3 ,4,5 fra la parte bassa del listello 4 rastremato e la parte alta del facente funzioni listello 8


fine Parte UNDICI , ciao Giovanni

DODICI


come potete vedere per l'ultima parte ho messo a posto prima il torello cioè il listello più vicino alla chiglia ,

anche per il torello , come per il cintone , non ho rastremato

per gli altri tre listelli 8,9,10 procedere sempre allo stesso modo dopo aver trovato i punti intermedi




e quindi ho finito ,




ora vediamo di seguito alcune foto della costruzione del fasciame

inizio cintone di dritta




prosecuzione secondo corso a dritta e cintone a sinistra





ottimi per evitare i famosi scalini questi ferma listelli fatti in casa (anche questi non sono farina del mio sacco come i prossimi in tondino di ferro )



fine DODICI ciao Giovanni

Salve,
un documento tecnico di tutto riguardo, che spiazzerà chi comincia, ma poi sarà di più facile lettura.
Un sistema molto "arsenale", ma completo.
Seguo con interesse.

molto ben spiegato, grazie

Ciao Giovanni,
Hai dato una spiegazione enorme e perfetta.
Gianni

ciao a tutti , un grazie a coloro che mi seguono , in particolare a Gianni , a Walter e Luciano



TREDICI

questa foto per mettere in evidenza in quanti modi si possono fermare i corsi di fasciame , le molle fatte con tondino di ferro provengono dagli omini su cui vengono appesi i vestiti portati in lavanderia






Attenzione : non ho tolto dallo scalo il modello incompleto per sfizio ma per necessità , bisogna farlo ogni tanto perché potrebbe essere che un po' di colla abbia incollato un corso a qualche ordinata , trovare subito e scollare un punto è facile , trovarsi con quattro o cinque incollaggi non voluti a fine lavoro può essere un problema .

QUATTORDICI

Staccato il modello dallo scaletto bisogna provvedere ad eliminare tutti gli scalini che purtroppo  , nonostante l'attenzione , si vedono nel fasciame . Occorre fornirsi di listelli della stessa larghezza ma di spessore 0,5
dello stesso legno e poi attaccare spezzoni all'interno ed all'esterno dove c'è necessità .

Si potrebbe usare anche lo stucco , si fa sicuramente prima ma ci sono controindicazioni quando si pittura
perche rimangono macchie dovute alla differenza di colore fra lo stucco ed il legno ed anche dovute dal differente assorbimento della pittura .




nelle due foto seguenti si vedono aggiunte 0,5 all'interno ed all'esterno del modello







e qua sotto abbiamo il risultato finale dello scafo lisciato "meglio non si può"





fine Quattordici ciao Giovanni , ma non finisce qui !!

QUINDICI


Ora dobbiamo completare il gozzo . Ci servono altri disegni





da questi disegni stampati in verticale con le misure del modello ( è facile perché il disegno è rifilato sui dritti , quindi basta inserire la misura di lunghezza del modello nella finestra giusta dove si clicca su stampa) dicevo
da questi disegni si possono ricavare le misure e le posizioni di tutto quello che serve per finire il gozzo.

cominciamo dalle costole che sono disegnate nella parte bassa della figura E , basta fare il rovescio di figura
stampare , tagliare sulla riga di mezzo , incollare su un foglio e si ottengono le figure E1 ed E2


E1 prora a sinistra



la lettera A rossa evidenzia il legno in cui c'è il buco per l'albero - la scassa per l'albero .

il buco per l'albero che sia nave o barca non va mai fatto sulla chiglia , si può vedere bene anche sulla
figura D

La lettera x rossa evidenzia il punto dal quale le costole alte verso prora sono a sinistra delle costole basse
e le costole alte verso poppa sono a destra delle costole basse

Nella figura E1 si vedono tutte le costole viste dall'alto , nella figura D si vede la proiezione verticale delle costole .




E2 prora a sinistra



se le tre figure E1 , E2 e D sono portate in scala si possono avere le misure di tutto quello che si vuol costruire per il modello - costole ,banchi,falchetta, portascalmi, paglioli, etc.

fine di QUINDICI ciao Giovanni

SEDICI

ora dobbiamo mettere al loro posto le ordinate ( costole sulle barche) ,

su questo modello ho usato un listello di tiglio largo 2mm e spesso 1,5 mm

la distanza fra le ordinate si ricava dal disegno - raccomando di mettere prima i segni in chiglia (solo da un lato ) per le posizioni delle costole basse

per la curvatura - non serve curvarle prima , ma se il legno usato oppone resistenza basta bagnare , metterle in forma e quando asciutte passare la cartavetra sui due spigoli liberi dalla colla e incollarle al loro posto




il loro posto è situato fra le righe disegnate all'interno ( sul lato sinistro della foto sotto si intravedono le linee passate a matita ), millimetro più o meno purché diano un disegno ordinato , la sovrapposizione è necessaria per irrobustire la parte della barca chiamata ginocchio dove il fianco della barca curva per diventare pancia


nella foto sotto si vede il lavoro che procede , l'uso del compasso è raccomandato per fare in modo che la sommità delle costole dell'ordinata 11, per esempio ,sia in posizione simmetrica rispetto alla prora a dritta e a sinistra




qua siamo in dirittura finale




e qui abbiamo finito , si osservi che le due ordinate finali , verso prora e verso poppa , sono fatte in unico pezzo e non sono perpendicolari alla chiglia - guardare la figura D




fine SEDICI ciao Giovanni

Giovanni, sempre più interessante. Bravo Giovanni

Paolo

DICIASSETTE
AUGURI DI BUONA PASQUA

posa dei correnti e della falchetta
prima di mettere mano alla posa di qualsiasi cosa bisogna pitturare l'interno della barca con il colore definitivo
e se non volete esser costretti a scartavetrare un poco di colore su in alto dovete lasciare a legno la parte alta
delle costole per 5 mm , posto dove viene messa la colla per saldare il corrente alto .


si posa per primo il corrente che rasenta la sommità dello scafo a dritta ed a sinistra . Attenzione - massima cura che il corrente sia a filo dell'altezza del cintone . - questo per facilitare poi la posa della falchetta-




sul lato sinistro si vede il corrente incollato , sul lato esterno a dritta si vede un bordo in legno sotto la falchetta di cui si parlerà più in là




poi si può posare il secondo corrente -quello che serve a sostenere i banchi
si può fare in questo modo




nella foto seguente si vede un secondo corso messo a posto
nella stessa foto abbiamo anche una falchetta finita -- il modo più facile per mettere a posto una falchetta è , a mio parere , costruirla con 5 listelli quadri da 1x1 mm

posando il primo sopra il fasciame , il secondo sopra la sommità delle costole ,il terzo sopra al corrente e gli altri due uno esterno ed uno interno . viene eliminato così lo scoglio maggiore : la curvatura del listello .




Attenzione : se sui dritti all'attacco dei correnti ci sarà qualche inesattezza , nessun problema : il secondo corrente ,verra coperto dal banco di prora ed il primo corrente viene coperto dalla ghirlanda




fine DICIASSETTE Ciao Giovanni BUONA PASQUA

DICIOTTO


Subito dopo i correnti sempre all'interno della barca si devono mettere a posto le superfici di appoggio dei paglioli ( ci sarebbe da mettere un corrente per lato ma i paglioli possono appoggiarsi anche solo alle costole )




i paglioli devono potersi estrarre dal loro posto e quindi non sono fissi , poggiano e sono fermati da piastrine rotanti . Sono quattro e coprono le superfici comprese fra i banchi , si possono avere con fessure anche di un dito fra le assi ed anche con le assi tutte unite .

nella foto seguente si vedono gli appoggi del pagliolo centrale



sotto si vedono tutti i paglioli ( modelli in carta ) messi al loro posto



il pagliolo messo sotto al banco di estrema prora ha un attacco più grande : è il vano più grande e l'unico con tetto , su alcuni gozzi veniva chiuso sul davanti con porte e lucchetto

fine DICIOTTO ciao Giovanni

Ciao Giovanni
detto in dialetto veneto : a se na meravegia (è una meraviglia)