La Belle 1684 (onip)

Aggiornamento.

Carrucole per la bitta, misure: mm. 5 diametro,  mm. 1,9 spessore, larghezza scassa mm. 2, certo che con un bel tornio il tutto sarebbe stato più semplice ….. imparando ad usarlo.










Da pulire e  rifinire.

Che spettacolo Pino.   

Pino,fai (schifo )nel senso buono della parola per quanto sei bravo,preciso e pulito complimenti vivissimi Luigi    

luigi43 ha scritto:Pino,fai (schifo )nel senso buono della parola per quanto sei bravo,preciso e pulito complimenti vivissimi    Luigi    

Finalmente qualcuno mi dal dello … schifo …     

A mio giudizio è sufficiente una buona precisione, non maniacale, anche una precisione media che non comprometta mai il prosieguo del lavoro, poi tutti i piccoli errori o le piccole imprecisioni, e ce ne sono, scompaiono nella bellezza complessiva di un lavoro in arsenale.   

Pensare di “dover” fare un lavoro come lo farebbe un Michelangelo, un Leonardo,  ect. non porterebbe molto lontano …….  a me piace provarci.       

È più sano non sperar nulla e fare il possibile, che entusiasmarsi e non fare nulla.
Gottfried Keller, An Eduard Bieweg, 1850

Mi auguro che Paolo riprenda presto il suo cantiere

Pino

onip ha scritto:

Mi auguro che Paolo riprenda presto il suo cantiere

Pino

    

Pino che fai, giri il coltello nella piaga?

Ovviamente scherzo per carità...   

Purtroppo in questo periodo ho un po' di problemi familiari e non potendo avere più di una mezzoretta per volta non mi ci metto nemmeno. Spero che la situazione migliori e mi auguro di poter presto "rubare" preziose informazioni dal tuo cantiere...

Il tuo incoraggiamento e il tuo esempio comunque aumentano la voglia di tornare a fare segatura.

Paolo

Oggi elementi modanati:



per l’incorsatoio ho utilizzato una lama del seghetto per il ferro, in particolare quello in foto era difettato perché era senza denti; il lavoro è stato piacevole e divertente, non avevo mai pensavo che il mio futuro di modellista mi avrebbe portato anche ad eseguire particolari di questo tipo, un bel grazie ai forum ed al web.   

Ciao Pino mi associo ai complimenti del forum .Per caso sai dirmi se ci sono lavori ad arsenale molto semplici tanto per provare l'approccio con questo metodo di lavorazione?
ti saluto Geppo

Credo sia la Tartana Ligure che ha fatto Pino prima di questa, ma credo che ci voglia comunque una grande manualità ed esperienza, oltre che a qualche ordegno più impegnativo di un seghetto di traforo e qualche lima.

Walkyrja ha scritto:Credo sia la Tartana Ligure che ha fatto Pino prima di questa, ma credo che ci voglia comunque una grande manualità ed esperienza, oltre che a qualche ordegno più impegnativo di un seghetto di traforo e qualche lima.

Ciao Geppo,

come dice Giulia, la Tartana Ligure di Franco Fissore (Ancre) è decisamente un modello in arsenale più accessibile rispetto alla Belle, perché è un modello nel quale non sono presenti elementi complessi  come l’arcaccia a poppa, gli scalmi di cubia a prua oltre alla struttura dello sperone da non sottovalutare, alle modanature e alle sculture.

La Tartana ha come la Belle  una ossatura robusta e maneggevole, rimane complessa l’invelatura che è comunque molto bella e piena di particolari.

Per questo modello puoi vedere il bellissimo cantiere di Albatros su questo stesso forum, molto dettagliato che potrà aiutarti a comprenderne le difficoltà. La monografia di Fissore è comunque molto dettagliata e fornisce tutte le misure.

Ovviamente bisogna studiare molto bene i piani e comprenderne i disegni che in buona parte sono delle proiezioni ortogonali, e non dei semplici disegni in piano.

Qualche macchinario servirebbe, anche se io quando ho realizzato la Tartana avevo solo un seghetto elettrico ed il mini drill, naturalmente sono stato costretto a ricorre ad un falegname per portare a spessore le tavolette, ed alcuni elementi della mia costruzione risentono della mancanza di attrezzi come: fresatrice, sega circolare, pialla a spessore, sega a nastro, et c. che ora posseggo.

Comunque è un’avventura che vale la pena tentare.    nell'arsenale.

Grazie Pino allora prima conviene studiare su un progetto magari vedo se riesco a reperirlo in un negozio di modellismo magari cominciando con una semplice barca.
Grazie anche a te Giulia per i consigli.
Ciao da Geppo

E bravo Geppo così alla grande , un vulcano di idee , a quando allora con il nuovo cantiere ?

Ciao e buona Domenica

PS
Perdona Pino se ho invaso il tuo Topic , però permettimi di farti i miei complimenti ,
anche se stò in disparte e silenzioso ti seguo sempre e ti ammiro ..


Ciao Giancarlo

Aggiornamento:

listoni modanati,




sperone, non mi sembra ben riuscito, ho fatto la calafatura, deciderò con calma se utilizzarlo o rifarlo, nel frattempo mi è comodo per preparare i delfini ed il relativo corso di riempimento, la cosa non mi è parsa molto semplice; vedremo, ho già provato e stavo andando in panne,





per rilassarmi ho cominciato a fare la base su cui poggerà la Belle; il piano è fatto con listelli di faggio (mm. 23 x 330) sfalsati come il tavolato del ponte, ho in mente di chiodarlo (dovrebbe reggere meglio agli acciacchi del tempo), le traversine sono di padouk,  i blocchetti di sostegno del modello in faggio, la cornice della base sarà come si vede in mogano, un copri battiscopa in legno, ne ho alcuni metri.







Forse andrebbe scurito almeno leggermente il faggio.

Pino,bellissima anche la base oltre al modello complimenti ti seguo con interesse. Luigi

Pino, quello di calafatare gli elementi dello sperone mi è nuova, non credo che venisse fatta ( non ne vedo lo scopo ) ma ovviamente potrei sbagliatmi.
Paolo

Eta_Beta ha scritto:Pino, quello di calafatare gli elementi dello sperone mi è nuova, non credo che venisse fatta ( non ne vedo lo scopo ) ma ovviamente potrei sbagliatmi.
Paolo

Ciao Paolo,

il calafataggio tra i pezzi della carpenteria veniva praticato nella realtà, probabilmente per evitare che l’acqua ristagnando a lungo tra le fessure accelerasse i danni; nel modellismo invece, come osservi, viene praticato molto poco, comunque ho tempo per decidere e non sarà difficile staccare i pezzi e carteggiarli, altrimenti rifaccio lo sperone.

Ho notato che l’incollaggio con il cartoncino non è molto solido, una decisa pressione stacca il tutto strappando lungo il cartoncino (spessore 2 decimi), quindi il pezzo andrebbe chiodato con attenzione.   

Grazie per il tuo intervento.

onip ha scritto:

Eta_Beta ha scritto:Pino, quello di calafatare gli elementi dello sperone mi è nuova, non credo che venisse fatta ( non ne vedo lo scopo ) ma ovviamente potrei sbagliatmi.
Paolo

Ciao Paolo,

il calafataggio tra i pezzi della carpenteria veniva praticato nella realtà, probabilmente per evitare che l’acqua ristagnando a lungo tra le fessure accelerasse i danni; nel modellismo invece, come osservi, viene praticato molto poco, comunque ho tempo per decidere e non sarà difficile staccare i pezzi e carteggiarli, altrimenti rifaccio lo sperone.

Ho notato che l’incollaggio con il cartoncino non è molto solido, una decisa pressione stacca il tutto strappando lungo il cartoncino (spessore 2 decimi), quindi il pezzo andrebbe chiodato con attenzione.   

Grazie per il tuo intervento.

Erroneamente credevo le la calafatura fosse realizzata solo sui ponti e sul fasciame. Grazie a te della spiegazione

Paolo

Avanzamento lavori base di appoggio





uno stop al cantiere per Pasqua ... Auguri

Bello e originale l'invaso bravo Luigi

Cantiere riaperto …

Preparati i bozzelli di murata ed i passacavi di prua …

Nell'ultima foto, quelli indicati dalle freccette rosse sono chiamati passacavi?
Non ho mai visto da nessuna parte!

ErPiotta71 ha scritto:Nell'ultima foto, quelli indicati dalle freccette rosse sono chiamati passacavi?
Non ho mai visto da nessuna parte!

Ciao Stefano, se la mia informazione è corretta sulla terminologia si chiamano passacavi, quelli che vedi sono quelli antichi in legno, come quest’altro esempio dei passacavi della Salamandre, decisamente molto più belli ed elaborati



questi invece i passacavi moderni in metallo




naturalmente controlla tutto; fidarsi è bene ... non ...   

Grazie per la risposta.
In effetti ricorda molto gli attuali passacavi.
Poi ho saputo che ha altri nomi: Bocca di granchio o bocca di rancio o bocca di lancio

Avanzamento, con la realizzazione dei delfini ed il relativo riempimento,

ho trovato tutto molto complesso e difficoltoso per quella doppia curvatura dei delfini ed il loro appoggio sulle curve della prua (doppie curve), per la modanatura su curve (e non più su tratti lineari) e su pezzi che si restringono, per me anche il dislivello tra le due cinte, ho anche interpretato male i disegni perché …(non so perché) … ho visto (  ) il riempimento più arretrato rispetto ai delfini, anche se in fondo non mi dispiace l’immagine ottenuta   











In realtà mi sto scontrando con i miei limiti più evidenti:“modanature e sculture”,   comunque si va avanti ...  

Lavoro stupendo,checchè tu ne dica è molto bello ti seguo Luigi

Grazie Luigi, molto gentile.

Avevo iniziato ad eseguire i delfini pensando di doverli fare in un unico pezzo e mi sono trovato in seria difficoltà, poi leggendo quanto scritto da Frolich (L'Arte del Modellismo) e da Giorgio Flenghi (sito web), ho provato ad eseguirli in due pezzi, ma il timore di non riuscire anche in questo modo mi ha fatto trascurare una più attenta esecuzione dal punto di vista della precisione, vedi i riempimenti, la mancata esecuzione dell’incastro a palella ed alcune incertezze nella modanatura, ma la bellezza della carpenteria è tale che basta eseguirla anche in modo accettabile per ripagare dalle imperfezioni e dagli errori, purché ovviamente questi non siano tali da impedire le fasi successive della costruzione.   

Un saluto.